EHILÀ
Allora, io a volte mi fisso con le storie. Nel senso che le noto (in questo caso su Facebook), mi riprometto di leggerle subito e poi le leggo una vita dopo. Però ci penso ogni volta che sto per aprire Efp e leggere qualcosa. Bene, l'ho fatto anche con questa!
Che te ne frega? Niente, me ne rendo conto, però io ora sono FELICISSIMA di essere qui!
Prima di rendermi conto di non avere il tempo per iniziare la seconda parte ho spulciato il prossimo capitolo E ALLORA. Sono impazzita per le associazioni Oro, Sabbia, Vento e Vetro. Sembrano assolutamente casuali all'inizio, ma è incredibile come siano cucite loro addosso ma anche vagamente contraddittorie, riflesso un po' di quello che sono i personaggi ma anche di come vengono percepiti. Davvero, sono affascinata e sorpresa ed entusiasta nel senso io potrei chiudere qua la recensione perché anche solo per questo mi stendo a terra. MA NO, CONTINUO, perché sarebbe un crimine non fare i dovuti complimenti.
ALLORA mi piace un sacco come la scrittura, nella parte di Atsumu, sia stata decisamente più confusionaria. Cioè, io non sono confusa, intendo proprio che era molto pregna di ripensamenti, precisazioni, parole ripetute. Mi è piaciuto un sacco, mi ha dato l'idea di un amore scomodo, che in un certo senso va combattuto. Quindi l'effetto che fa alla fine, quando i pensieri di Atsumu sembrano più lineari e soddisfatti è davvero simile a fili sbrogliati e molto fragili. Quello è stato il momento esatto in cui ho detto "ecco qua, sono partita per questa storia CIAOOO".
Per quanto riguarda Hinata, hai fatto una cosa difficilissima e per la quale mi inchino. Perché non si è arreso (e voglio dire, HA SENSO, È HINATA), ma si è rassegnato, che è penso la cosa più dolorosa che si possa fare a un personaggio come lui. Ed è fatto magnificamente. Davvero, si sente la mancanza, il conforto trovato dove non lo cercava, le descrizioni soleggiate del Brasile fanno un contrasto magnifico con la solitudine della sua stanza buia. Davvero, è tutto bellissimo, mi sto proprio impegnando per cercare le parole per farti complimenti che non siano "AAAAAAAAAAH".
"Non rubare l’amore degli altri, Shoyo". Grazie, guarda, grazie. Sette parole per mandarmi in orbita.
Mentre per l'ultima parte, sono rimasta assolutamente, concedimelo, AAAAAAH.
Questo perché Kageyama è un personaggio che non ho mai apprezzato (non intendo in fatto di coppie, intendo proprio lui da solo), forse non l'ho mai capito, forse l'ho capito troppo, BOH. Quindi leggere una storia in cui i suoi pensieri più profondi hanno effettivamente smosso qualcosa è stata un'esperienza.
La questione del non farsi troppo male, prendere le distanze per evitare disastri e fare i conti con l'amarezza di aver fatto tardi è una cosa che nelle storie mi attira e mi ammazza in una maniera che diventa praticamente piacevole. Ah, le luci durante la conversazione con Hinata AAAAAH (di nuovo).
Ho assolutamente amato tutto il suo pezzo eeee questa frase "Che bugiardo – si era ritrovato a pensare –, d’altronde Shoyo è sempre stato un baro di prima categoria.
Alto un metro ed un succo di frutta, ma capace di spiccare il volo."
Adoro come suona, la sottile ironia, l'amarezza più sotto.
Nelle ultime frasi, l'accenno a farsi sfuggire un'occasione tra le dita, ricorda un sacco la questione vento-sabbia e niente, è stata una cosa bellissima.
È una valanga di emozioni che non mi aspettavo, spiegata tra l'altro con uno stile pieno di scelte di parole particolarissime. Ho apprezzato da morire veramente, nonostante i triangoli non siano esattamente il mio pane quotidiano (e questo è un... Quadrato? Triangolo allargato? VABBÈ)!
Grazie un sacco per averla scritta e per la delicatezza e per il modo bellissimo con cui le storie si intrecciano e stringono nodi.
Complimenti ancora e A PRESTO PERCHÉ OVVIAMENTE TORNERÒ SUL SECONDO EH COME EVITARLO.
💜
El. |