Recensioni per
I saw my life in a stranger's face and it was mine
di koan_abyss

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/03/21, ore 09:43

Contest: Il mio peggior nemico sono io, di Setsy
koan_abyss con: Promesse di bugiardi  

grammatica: 4.90/5
pertecipa al contest= partecipa, solo un piccolo errore di battitura
stile: 9.75/10
Lo stile scelto per la storia è fluido, scorrevole, consente una lettura lineare malgrado il testo sia composto essenzialmente dei ricordi intrecciati di Severus e Peter, con flashback non “gridati” ma molto efficaci. In poche parole hai effettuato un’analisi piuttosto profonda, e la cosa particolare è che non ci sono stacchetti, ma è piuttosto una narrazione circolare, metodo più interessante nelle storie così brevi. Il lettore può seguire la vicenda – che certo, già conosce, - godendosi i retroscena. Ci sono sensazioni come il rammarico, il senso di colpa, i gesti da ratto vero e proprio del mago che devono essere soffocanti, e qui possiamo avvertirli nella persona di Peter. Severus ci è soprattutto mostrato mentre recita, eppure, malgrado l’apparenza imperturbabile, egli avverte qualcosa che lo fa stare male. È bellissimo come la manifestazione fobica – molto umana – di aver fatto qualcosa di sbagliato si avverta come l’impressione di aver qualcosa di “infestante”, schifoso che ci striscia addosso, opportunamente in parallelo con la natura da pantegana di Peter. (Non odio i topi, ma è quello!) C’è una bella capacità di analisi, in questo testo. Il linguaggio non è molto alto, però trovo che resti in linea con il fandom originale, che vuole essere per tutti. Comunque hai evitato le ripetizioni e altri scivoloni, e anche la tripla aggettivazione – che amo molto – è accurata, e te ne sei servita bene pensando all’effetto specchio. Di quello, però, parleremo dopo. Non ci sono sentimenti violenti in queste drabble, perché il momento che hai scelto è quasi uno stallo, in vista della guerra magica. Eppure i protagonisti vivono un forte dramma interiore, ma che devono velare tanto da spegnerlo, per non rischiare di mostrarlo. Questo, ancora sia in passato che nel presente. Parole come lealtà e promessa hanno un certo peso, specie considerando che vanno prese con ironia nera, perché per un attimo hanno anche il loro valore letterale, ma già sanno, nel loro cuore, che verranno a mancare. Ho trovato adeguata la maiuscola reverenziale per Padrone, perché si unisce a Signore Oscuro e Custode Segreto. Nel primo caso non sarebbe proprio giusta, ma anche se il testo non è ambientato in epoca antica c’è l’alone sacrale della magia che lo rende senza tempo. Approvo!
IC (di ambedue i personaggi): 10/10
Questo è stato un IC molto difficile da valutare, perché ha un punto di vista “falsato”. Infatti quello che risalta maggiormente tra i due protagonisti è Piton, e i suoi pensieri sono corretti, come vedremo. In seguito, quando interviene Peter, questi si immagina di assistere a un sincero Voto Infrangibile, tanto da porsi alcune domande e avanzare delle speculazioni. Severus si sente “la spia favorita”? No, perché ha tutt’altra idea, ma è naturale che Codaliscia creda che sia motivo di vanto fare un giuramento alla sposa del padrone… Deve essere sollevato: no, perché non è più una questione di fedeltà, ma si sta mettendo a rischio in modo probabilmente irreparabile. Si sente giusto, coraggioso? Per i motivi opposti a quelli creduti dal nostro animagus. È simile al gioco della psicologia inversa questa serie di quesiti, studiato bene per far risaltare i personaggi senza la minima spiegazione esplicita. L’ho dovuta leggere tre volte per apprezzarla a pieno, ma per fortuna con le storie brevi lo faccio sempre. Piton ha un IC perfetto, quel misto di freddezza e di profondità che lo caratterizza. Il momento in cui si libera di quel fastidio che è Peter è per lui una doppia soddisfazione, perché lo detesta come traditore di Lily e come Malandrino. Eppure quella natura da roditore (in senso negativo, ma ripeto, non odio i topi!) gli si sta attaccando addosso, rendendolo simile a colui che disprezza. Passiamo a un ottimo Peter, un piccolo uomo – o mago che sia – vile e pauroso. Non ha mai fatto qualcosa di sua totale iniziativa, ha seguito prima i bulli, poi un vero potente, trovando così una sua collocazione. Proprio per questo è doppiogiochista, non ha veri ideali, neppure quelli malvagi. È pieno di invidia, e quella che alla fine chiama lealtà è solo attaccamento alla propria sopravvivenza. Veramente un bel lavoro. Narcissa, Bellatrix e Lily, per quanto importanti sono solo ricordi o presenze mute, che fungono da perno intorno al quale ruotano i pensieri e le azioni dei protagonisti. Non hanno tolto molto spazio, sono ininfluenti per l’IC ma hanno senso nella narrazione.
Resa dell’effetto “a specchio”: 5.50/10
Per cominciare, purtroppo, devo dirti che come nove tuoi colleghi non hai seguito accuratamente l’esempio del bando, non realizzando quindi l’effetto richiesto. Per cui, detto questo, andiamo oltre.
Come per l’IC, c’è bisogno di fermarsi a riflettere sull’accuratezza di questo effetto specchio. Se fosse stato corretto scriverlo “in verticale” questa interpretazione dei due pov sarebbe stata campione di originalità. Apparentemente le frasi non sono proprio l’interpretazione dei due protagonisti degli stessi pensieri, perché ambedue le drabble iniziano con “Piton”, il che confonde per un attimo sul cambio di voce narrante, in una storia come questa. Eppure la frase successiva mostra come i tuoi protagonisti, che non sembrano poi così contrapposti, abbiano tanto in comune. Sono stati depositari della fiducia di Voldemort per compiti cruciali, e ambedue hanno o stanno per tradire la fiducia di una donna. Certo, potremmo dire che uno è stato un vile assassino e l’altro lo sta facendo per il famoso ‘bene superiore’, quindi il loro essere equiparati è un po’ relativo, ma sicuramente un’idea a effetto. Segue il quesito in cui ognuno dei due si chiede se l’altro si sente come lui, con i tre aggettivi che sono davvero calzanti. C’è lo stesso problemino dell’inizio, però: il soggetto apparentemente è sempre Piton. Nella sua drabble, pensa a se stesso – seppure quello che avverte lo paragoni a un ratto – nella seconda Peter si chiede se Severus si sente simile a lui. Molto bello il finale, dove il concetto di lealtà si esplica in modi diversissimi: per Severus è una questione di onore, per Peter, un voltagabbana.
titolo: 3/3
Questo titolo è veramente essenziale e semplice, eppure fa il suo lavoro. Racconta senza fraintendimenti chi sono i protagonisti: due uomini che hanno voluto tramare, ingannare e tradire, e poi sono stati costretti a continuare a mentire ai loro alleati. Non è particolarmente innovativo, ma ha un vantaggio che non è stato sfruttato da tutti; mette il risalto la reciprocità degli intenti, unisce questi maghi così diversi dalla testa ai piedi in un destino – almeno parzialmente, che era quanto richiesto dal contest – comune. Anche le parole singole sono una coppia di opposti: promessa può essere considerato sinonimo di verità, contro bugia; inoltre non si parla solo di quella in corso, di promessa, ma si ricordano quelle più gravi fatte nel passato. Non c’entra col voto, ma apprezzo anche il titolo generale della raccolta della future altre drabble a specchio.
gradimento generale: 2/2
Questa storia ha giocato molto sulle sensazioni fisiche, che descrivono quelle morali con molta efficacia. Ho apprezzato particolarmente la scelta di due nemici legati dall’avvenimento principale per Piton - la morte di Lily – eppure costretti a trovarsi alleati, o finti tali, per la maggior parte della loro vita. Il piccolo what if? era così indovinato da sembrare un momento vero.
totale: 35.15/40