Recensioni per
Come sole e acqua ad Oriente
di Vale_P

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/04/21, ore 08:53

III
TERZO POSTO, CON UN TOTALE DI 49,5/55
Come sole e acqua ad oriente, di Vale_P

Grammatica e Stile: 8/10 (media tra 7,3/10 di g. e 8,75/10 di s.)
La grammatica, nonostante qualche piccola distrazione, è molto curata, tuttavia un paio di volte ti sono sfuggiti dei congiuntivi che ti hanno penalizzata.
“che le avvolgeva” – “che la avvolgeva”, il soggetto è “tazzina” al singolare -0,20
“ora si troverebbero” – “in quel momento si sarebbero trovati” -1,00
“venne ad annunciare” – “venisse” -1,00
“primo genito” – “primogenito” -0,10
“l’incontro appena terminato non aveva appena scalfito” – c’è un “appena” di troppo -0,10
“non abbiamo il dovere” – logicamente, il “non” dovrebbe mancare o essere un “noi” -0,10
“mattina?Nel” – manca una spaziatura -0,10
“Quel giorni” – “quel giorno” -0,10
Non ci sono altri errori. Il punteggio è 7,3/10.

La caratteristica principale del tuo stile (o almeno, quello che hai impiegato in questa storia, visto che non ho mai letto altri tuoi racconti e non saprei cosa aspettarmi!) è, secondo me, una grande attenzione alla costruzione di una precisa atmosfera, che emerge sin dalle prime righe e permane fino alla fine del racconto, arricchendosi man mano di alcune sfumature e perdendone altre. Proseguendo nella lettura l’ho sentita praticamente sempre quell’aria pesante, che rende difficile persino respirare, presente nella casa di Xia. Non c’è una vera e propria tensione (approfondisco nel parametro dedicato al commento sul genere thriller), quanto una pressione che incombe su tutti i protagonisti, in particolare su Xia, e che nemmeno nei momenti che a prima vista possono sembrare più luminosi rispetto al tono generale scompare del tutto, diradandosi solo leggermente (il primo degli incontri con Shui presso il fiume, oppure i momenti in cui Yu suona il flauto prima della morte del padre – e qui ne approfitto per aggiungere un commento: ho apprezzato enormemente come l’atto di suonare lo strumento, nella seconda parte della storia, perda la sua funzione di passatempo che alleggerisce la mente, diventando piuttosto l’espressione del dolore familiare).
All’interno del racconto, tuttavia, ho trovato anche dei punti che mi hanno convinto di meno: il primo riguarda l’utilizzo di alcune espressioni in stile flashforward, che secondo me rovinano un po’ l’atmosfera generale e avrebbero potuto essere tranquillamente evitate (“In quel momento ancora nessuno lo sapeva…” e simili). Il secondo caso, invece, è un errore di ricostruzione storica che salta subito all’occhio, visto che indichi una lunghezza in metri, quando nell’Impero cinese non era certamente questa l’unità di misura. Da una breve ricerca credo che avresti dovuto esprimerla in Li, ma non posso garantire che l’informazione sia giusta.
Parlando in fine dei dialoghi, devo dire che mi sono piaciuti soprattutto per un motivo, ovvero che li ho trovati molto realistici, onesti e in grado di trasmettere davvero splendidamente le emozioni di chi parla, anche se esse, a causa del contesto, vengono spesso forzatamente nascoste (in questo, anche le descrizioni delle scene ti hanno aiutata, in quanto sono davvero approfondite nel modo giusto; sì, ci sono anche diversi luoghi descritti con cura e attenzione, ma è proprio nel raccontare scene di vita quotidiana che, secondo me, il tuo stile è riuscito a risplendere maggiormente!). In essi riescono a emergere tutte le convenzioni sociali e i rapporti di forza all’interno del contesto narrato, sia esso familiare o no, e in generale li ho trovati molto interessanti. In particolare, la parte emotiva è emersa nei dialoghi tra Xia e Shui, soprattutto nel primo, in cui i sentimenti sono molto delicati nonostante la loro profondità, e nell’ultimo, dove invece è il dolore dell’imminente addio a prendere in mano la scena. Tuttavia, ho avuto bisogno di rileggere un paio di volte alcune battute per capire chi delle due stesse parlando, perché il loro modo di esprimersi nel bel mezzo delle conversazioni non è così tanto differenziato (come lo è invece all’inizio e alla fine dei discorsi) e sembra quasi che le due voci si stiano parlando l’una sopra l’altra anche in momenti in cui questo effetto non dovrebbe esserci. Al contrario, ho trovato corretta l’idea di rendere “formale ma con errori” il linguaggio delle due serve, ha dato un po’ di colore alla storia senza cadere in banali stereotipi o stonature di sorta.
In conclusione, pur se con qualche imprecisione, ho apprezzato davvero molto lo sviluppo di questo parametro e l’aspetto formale della storia, complimenti! Assegno quindi un buon punteggio di 8,75/10, che sarà poi mediato con il parametro grammaticale.

Trama e Originalità: 10/10
Per quanto riguarda questo parametro, mi hai veramente colpito! Scrivere una storia così complessa per un contest non è assolutamente una cosa da poco, considerando anche lo spazio da te utilizzato: secondo me, infatti, sei riuscita a far svolgere il racconto entro i limiti di parole in modo ottimale, riuscendo al tempo stesso a dire tutto ciò che era necessario, senza omissioni o parti evidentemente tagliate, e a mantenere quel caratteristico ritmo lento, denso e introspettivo fino alla fine, senza appunto accelerate improvvise dovute all’avvicinarsi della conclusione. In particolare, la prima parte della storia è stata proprio perfetta sotto questo punto di vista, in quanto ho trovato un ottimo bilanciamento tra il tempo del racconto e il tempo dell’azione: tutto è scandito dalla lentezza, dalla ripetitività e dalla rigidità formale (la vestizione della sposa, la cerimonia del tè, l’abitudine della clessidra, l’accoglienza degli ospiti e, saltando in avanti, l’ispezione del Sensale) e la tua scrittura coglie alla perfezione questo aspetto, dandosi le giuste pause descrittive per far percepire al lettore le stesse sensazioni provate dai personaggi (ed è un grandissimo pregio!).
Procedendo nella lettura, invece, il ritmo tende ad accelerare, senza tuttavia mai perdere la moderazione che contraddistingue i protagonisti persino nei momenti più delicati (la scena in cui gli incensi appena messi vengono tolti a causa dell’arrivo degli ospiti mi ha colpito moltissimo, sembrerà strano visto il numero di eventi “più rilevanti” presenti lungo il corso del racconto ma è il momento che mi ha dato più brividi proprio grazie a questa descrizione così vivida e pregnante).
Si arriva così al finale, che ho trovato ben costruito per due motivi. Il primo è la rivelazione di come sia avvenuta la morte del padre di Xia, che non ho trovato per nulla forzata, nonostante una spiegazione che arriva a poche righe dalla fine dia spesso questo effetto: sinceramente non me lo sarei per niente aspettato, ma ripensandoci dopo avrei dovuto capirlo al primo accenno delle ferite di Shui… e invece l’introspezione mi ha distratto, concentrandosi su tutt’altro argomento rispetto all’identità dell’”assassino” del padre e facendo così funzionare perfettamente il colpo di scena! In secondo luogo vorrei segnalare l’ottimo utilizzo del genere femslash, in particolar modo l’assenza quel bacio che sembrava così ovvio nel momento dell’addio. Ovviamente non ti avrei penalizzata se l’avessi inserito, ma ho assolutamente preferito che il racconto si chiudesse così, coerentemente con il contesto storico: le due ragazze non sapevano nemmeno cosa volesse dire provare dei sentimenti per qualcuno, tantomeno per un’altra donna, senza nemmeno considerare un’eventuale parte fisica! Per cui ho trovato la tua scelta ottima dal punto d vista di ricostruzione storica, e ti faccio i miei complimenti a riguardo.
Infine, passando all’originalità, l’unico neo potrebbe essere il riferimento alla ballata di Mulan, che mi aspettavo fin dall’inizio, ma credo fosse quasi una tappa obbligata nel percorso di crescita delle protagoniste, vista anche la segretezza con cui la lettura avviene, per cui non credo affatto di dover penalizzare questo aspetto. Davvero complimenti!

Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 10/10
Anche per quanto riguarda questo parametro, non ho alcuna critica da porti, ma solo grandissimi complimenti: penso infatti che tu sia riuscita a trasmettere ai tuoi personaggi entrambe le caratteristiche necessarie alla buona riuscita di un racconto storico come si deve: una crescita personale consistente e ben motivata durante il corso del racconto e un’ottima aderenza al contesto scelto. In particolare, credo che queste caratteristiche siano entrambe incarnate in uno dei personaggi principali.
Il processo di crescita è infatti perfettamente rappresentato dalla tua protagonista, Xia: già all’inizio della storia non è una ragazza che accetta passivamente ciò che la società le impone (certo, segue tutte le convenzioni ufficiali e non ha la minima intenzione di disonorare la sua famiglia fuggendo dal matrimonio, ma allo stesso tempo incontra Shui al fiume, legge e scrive in segreto, e ciò denota la sua grande voglia di evadere dalla vita quotidiana, nonostante lei stessa non ne sia pienamente consapevole). Solo a seguito di eventi che “scuotono” la situazione, come la paura di poter essere rifiutata dall’esaminatore o, ancora di più, la morte del padre e la conseguente convinzione di essere la prossima a morire, Xia inizia un vero e proprio percorso di crescita e allontanamento da un modello precedente. In un certo senso, trova gradualmente il coraggio di prendere in mano la sua vita: certo, le cose andranno come era sempre previsto che andassero, ma in un certo senso, è lei ora a capire come agire e a scegliere quale strada percorrere per arrivare a quel medesimo traguardo. Così come ho fatto riferimento a questo aspetto nel parametro relativo alla trama, allo stesso modo il percorso della tua protagonista “cambia di passo”, appunto, e ciò, nella pratica, avviene soprattutto grazie ai dialoghi, che nella seconda parte della storia, perdono un po’ di quella (giustissima per il contesto!) formalità estrema che li condizionava nelle prime battute del racconto, e si liberano, diventando proprio il modo che Xia ha per esprimersi indipendentemente. Funzione che invece, nel caso di sua madre, è presa dalla musica: è proprio Yu infatti il personaggio che, per me, incarna alla perfezione la storicità del racconto, l’essenza della cultura cinese, e ciò si nota soprattutto nel suo rapporto con il marito. È infatti evidente come lei sia in grado di prendere in mano la famiglia una volta che il padre di Xia muore, ma fino ad allora non l’aveva mai fatto, limitandosi a stare “al suo posto” con piena convinzione (ne è esempio la scena del calcio sferratole dal marito dopo cui si ricompone con eleganza, oppure il ricordo che Xia ha della prima fasciatura, avvenuta proprio prima di quell’esame così importante). Alla morte del marito, inoltre, Yu non è in lutto per lui, quanto per la famiglia come istituzione “sacra”, passami il termine, e ciò la mostra ancora più calata nel suo ruolo così rappresentativo. Concludo rinnovandoti i miei grandi complimenti, hai fatto davvero un grandissimo lavoro sotto questo punto di vista!

Bonus: 9,5/10
Contesto – Cina Imperiale: La storia è ambientata nel periodo richiesto, e la cultura cinese è mostrata in modo esteso e rispettoso della realtà storica. Complimenti! 2,5/2,5
Sottogenere – Thriller: Sono stato piuttosto in dubbio sul punteggio da attribuire a questo parametro. Mi spiego meglio: il genere thriller è sicuramente presente, fin dall’inizio c’è un’atmosfera “strana”, che fa sentire al lettore che qualcosa non andrà nel verso giusto, e alla morte del padre di Xia è attribuito il giusto spazio all’interno del racconto. Tuttavia, in nessun punto della storia ho percepito suspense o tensione, proprio per l’impostazione che hai dato al racconto. L’attenzione del lettore è presa dai preparativi per il matrimonio, da Shui e da tutto il resto… e quando si scopre la verità è il dolore ad emergere, e non lo scioglimento di una tensione. In ogni caso, il genere è stato inserito, anche nell’elemento delle indagini compiute dalla madre e dalla serva. 2/2,5
Oggetto – Chiave: Ho apprezzato molto la scelta che hai fatto di presentare l’oggetto solo nel finale del racconto: sei riuscita a metterlo in risalto e a renderlo molto significativo! Esso non rappresenta solo un semplice mezzo tramite cui sostentarsi o un pegno d’amore che Xia lascia a Shui, ma simbolicamente “chiude” effettivamente la loro storia e ne apre altre due, due futuri più che mai incerti e probabilmente destinati all’infelicità. Davvero complimenti. 2,5/2,5
Luogo – Camera da letto: Le camere da letto di Xia e di sua madre sono l’ambientazione di molte scene importanti della storia: i preparativi per l’incontro con il padre dello sposo, le riflessioni di Xia, l’esame del Sensale e il momento in cui Xia origlia la serva parlare del ritrovamento della scarpa. Davvero un ottimo uso del prompt. 2,5/2,5

Titolo: 3/5
Devo essere sincero, il titolo non mi è piaciuto molto, sia per quanto riguarda il suo significato, sia per ragioni “estetiche”. Partendo proprio da queste ultime, ho trovato decisamente cacofonica la scelta di inserire la d eufonica prima di “oriente”, mi suona male e interrompe la scorrevolezza della frase: piuttosto ci sarebbe stata meglio, secondo me, prima di “acqua”, la pausa ci sarebbe comunque stata ma non in modo così deciso. Per quanto riguarda invece il significato, ho apprezzato il richiamo ai significati dei nomi di Xia e Shui, prontamente spiegati nelle note, ma allo stesso tempo non ho trovato un ruolo attivo negli altri elementi della frase: il “come” lascia presagire una metafora, che tuttavia nel testo non viene sviluppata ulteriormente, mentre l’indicazione “ad oriente” indica che la storia è ambientata in Cina, niente di più e niente di meno… l’immagine del sole che sorge sul mare/fiume a oriente è molto poetica e viene subito alla mente leggendo, ma anche qui, col testo non c’entra nulla. Un collegamento con la storia c’è, ma l’ho trovato piuttosto debole, soprattutto per chi non dovesse leggere le note. Mi dispiace molto ma non posso assegnare un punteggio più alto, nonostante la frase in sé sia molto bella.

Gradimento Personale: 9/10
La storia mi è piaciuta per diversi motivi, molti dei quali sono stati sviscerati meglio in precedenza: la trattazione eccezionale di una coppia saffica in relazione al contesto storico e alla condizione delle due protagoniste, l’atmosfera pressante, che fin dall’inizio lascia presagire la tragicità della continuazione, l’attenta rappresentazione delle convenzioni della società cinese. Inoltre, il tuo stile così ricco di spunti e riflessioni interessanti ha avuto la capacità di catturare la mia attenzione fin dalle prime righe. Tuttavia, devo anche riconoscere che questa storia ha un po’ sofferto della mancanza di quella “tensione da thriller” che ti ho segnalato in precedenza: certo, l’elemento non era obbligatorio, ma sono convinto che avrebbe dato al racconto quel qualcosa in più, come uno stacco tra la densità della parte iniziale e la forte partecipazione emotiva del finale. Invece tutto mi è risultato un po’ sullo stesso piano, senza variazioni di tono rilevanti, e in un racconto autoconclusivo così lungo è un elemento che può stancare un pochino prima della fine (che, ripeto, di per sé è stata bellissima e molto ben orchestrata anche grazie ai riferimenti alla libertà dell’eroina Mulan!). Spero di essere riuscito a spiegarmi bene, mi rendo conto di aver messo giù il discorso in un modo leggermente confuso: in caso avessi dubbi, non farti alcun problema a chiedere! In conclusione, ribadisco che il racconto (a parte quelle piccole sbavature che ti ho segnalato nella forma e nella resa della tensione) mi ha convinto, e che le sue atmosfere mi hanno proprio catturato. Sono certo che leggerò altre tue storie in futuro, perché il tuo stile è riuscito a intrigarmi in un modo particolare e diverso dal solito. Complimenti!

Recensore Master
31/03/21, ore 10:56

ok, non credo a quello che ho letto!
cara Vale, questo è un romanzo! °0°
io ci avrei messo due mesi a scrivere questa one shot, e da amante dell'oriente sono impressionata dalla tua conoscenza della Cina antica. Io sono per il Giappone - ma è più mainstream - e qui ho imparato delle cose nuove, oltre a fare una lettura per il contest di mystery. All'inizio ci ho pensato a Mulan (il cui cognome credevo fosse Fa , non solo per il film Disney XD) come penso tutti. La preparazione della sposa promessa come una bambola perfetta è affascinate da vedere, ma...che sorte terribile. Hai sorvolato senza indulgere in lamentele o "effetto scandalo" sulla fasciatura per ottenere i piedini deformati, il padre che prende a calci la moglie e lei che si colpevolizza.. Certo tutte le culture antiche - e parecchie moderne! - usano le donne come oggetti, ma certi passaggi facevano male. La giovane Xia avrebbe una persona adatta a lei, altro che! E non è quel salame di marito, ma la dolce e forte Shiu, che però non è un uomo. Il che voleva dire uccisione, direi, e magari prima tortura se le avessero prese. penso che abbia fatto benissimo a uccidere il padre di Xia, e che avrebbe meritato di più
Ogni particolare è prezioso: amo le tazze con i draghi che migliorano il tè, le sete degli abiti, ogni piccolo oggettino o dettaglio come la servitrice mongola che quindi ancora non parla bene il mandarino, che - anche qui - ha dato una piccola pennellata di colore senza noiose lunghe conversazioni con "parole sbagliate". Lo stesso motivo per cui non mi piace per niente quando viene resa la parlata dei bimbi molto piccoli..non sai che fare, perchè è giusto, ma specie in un contest ti trovi un sacco di errori! XD la trama è semplice come deve essere, la base di un racconto corale che aveva bisogno di spazio per vari personaggi principali
un grande lavoro, e penso di poter dire che non è opera di wkipedia, ma di cultura personale. si vede quando è solo uno sforzo..
buona fortuna per il contest, carissima
Setsy *-*

Nuovo recensore
15/03/21, ore 21:04

Non nego che una lacrima ha preso il posto dello stupore per il finale. Fino alla rivelazione ero convinta che fosse stata la madre, dopo l'ennesima violenza, a uccidere suo marito pur di non vedere sua figlia vivere la stessa sorte. Effetto finale a sorpresa, ci sei riuscita molto bene! E molto bello anche il parallelismo con Mulan, che in un certo senso ho rivisto anche nella protagonista stessa. Non sono molto ferrata, ahimè, sulla storia cinese, ma questa volta mi ha preso. In bocca al lupo per il contest!