Recensioni per
Belong To Nowhere
di Soul Mancini

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/08/21, ore 16:04
Cap. 3:

Eccomi sorella mia, infine giunta alla fine di questa lunga e travagliata storia su Bess :-)
Allora: quando ho iniziato a leggere il capitolo, l'arrivo di Bess a Londra, l'arrivo alla nuova casa, la conoscenza con le cugine, in cui per lei tutto è traumaticamente nuovo, non ho potuto fare a meno di pensare alla canzone dei Queen "Leaving home ain't easy". La conosci? La canta Brian, e alla fine dice: "Leaving home ain't easy, but may be the only way". Ecco, mi pare che questa frase riassuma alla perfezione il momento della vita di Bess che sta passando adesso. Aveva bisogno di andarsene, di lasciare la sua città, la sua casa, la sua famiglia, per cercare di rimettere insieme i cocci della propria vita, anche se cominciare da capo da un'altra parte non è per niente facile, specialmente per chi, come lei, soffre di attacchi di panico. Ricordo quando ci siamo trasferiti, dalla casa in cui ero nata in cui eravamo in affitto a quella nuova che i miei genitori avevano comprato: avevo giusto l'età di Bess, diciassette anni e mezzo, e i primi giorni, in cui dovevamo ancora finire di portare giù i vecchi mobili, mi sentivo totalmente spaesata tra quelle quattro mura che non conoscevo, circondata da mobili che non erano i miei, e ci eravamo spostati solo di 5 chilometri. Figuriamoci Bess ad aver affrontato un viaggio così lungo.
E so anche benissimo cosa si prova durante un attacco di panico, quindi la nostra Bess ha tutta la mia comprensione.
E infatti ben presto torna alla vita che le è abituale: lei è così e non può fare diversamente, neanche se si trova dall'altra parte del mondo.
Le due cuginette gemelle sono quanto di più odioso tu potessi creare: due ragazzine in un'età di merda (perché diciamocelo: a 13/14 anni gli adolescenti vivono un'età di merda e sono di merda, io per prima lo sono stata), che vivono in una famiglia benestante e che pensano che tutto sia dovuto loro, ovviamente a discapito di Bess che è costretta a doverle sopportare senza ucciderle XD.
Mi sarebbe piaciuto vedere un po' di più come si comportano gli zii nei suoi confronti e come loro hanno preso il rapporto tra Bess e le cugine, ma non si può avere tutto dalla vita e di sicuro ci saranno altre occasioni per parlare di loro.
Per quanto riguarda Cole, il suo personaggio mi è piaciuto subito a pelle. Forse è l'unico tipo di ragazzo in grado di far trovare un equilibrio a Bess, che infatti con lui si sente più pulita e matura.
Davvero un ottimo lavoro: hai creato un quadro piuttosto completo della vita di Bess, ci hai parlato di lei, delle sue paure, delle sue difficoltà ma anche delle sue speranze, e il tutto era assolutamente necessario per la serie perché, come ti dicevo già, lei è uno dei personaggi fondamentali!
A presto!
Baci!
PS: Ho ascoltato la canzone, e la sua atmosfera cupa mi è piaciuta moltissimo e trovo che si adatti molto bene alla condizione di Bess.

Recensore Master
10/08/21, ore 16:04
Cap. 2:

Oddio Soul, ODDIO.
Non so neanche da dove cominciare questa recensione, visto che prima di tutto sono in ritardo, e poi sono successe talmente tante cose che aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhh *___________*
Innanzitutto CHEBBELLO che hai aggiornato questa raccolta su Bess, sai perfettamente quanto io abbia adorato il primo capitolo e quanto io adori lei in tutte le sue sfaccettature!
È uno dei tuoi OC a cui sono maggiormente affezionata, forse perché la sua storia mi spezza il cuore e l’anima, ma la trovo anche una ragazza veramente forte e con un carattere caparbio, coraggioso, diretto, schietto ma anche tanto sensibile, visto che anche se può non sembrare, molte cose la turbano fin nel profondo e la fanno stare male per davvero.
Ma cerchiamo di andare con ordine, perché altrimenti poi mi perdo pezzi per strada e mi dimentico tutto quello che ho da dire!
La prima scena è letteralmente ORO!
Bess che prende il sole con il costume intero – speriamo che anche lei non vada al mare truccata come Courtney XD – per non esporre il nuovo tatuaggio al sole, chiacchiera con le amiche e scherza con i ragazzi, finché non compare Oliver e io MUOIO AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
Ho deciso di recensirti questo capitolo alla luce dei fatti (???), perché questo Oli venditore di granite non ti ricorda per caso un altro venditore di granite sfascia-macchine nuove???? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XDDDD STO MALISSIMO!!!!
No ma scusa eh, SCUSA! Come mi dovrei comportare io ora? Cioè ma quand’è che Bess e Oli vanno a letto insieme??? No, perché li vedo veramente esplosivi insieme, nonostante io continui a shippare sempre e per sempre lei e Ethan *_______*
Però se fossero amici di letto non sarebbe certo male, ce li vedo a battibeccare e insultarsi anche nei momenti clou AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Mi è piaciuto come hai presentato la situazione in questa prima scena, visto che c’è stato un bel salto temporale e abbiamo appurato che non c’è stato alcun cambiamento né nello stile di vita di Bess, né in quello della sua “famiglia”: il dino è sempre dino e le due sorelle cercano di sopravvivere come possono, stando il più lontane possibile da quella che ormai per loro non è neanche più definibile casa…
Anche nei momenti più allegri e spensierati, c’è sempre questa nota di angst che aleggia nell’aria, e questo è il bello dei racconti in questa serie, sai?
Ed ecco che si passa a una scena “in casa”, dove Yelena annuncia a Bess che questa fantomatica “zia” Ruth andrà a trovarle, arrivando direttamente dall’Inghilterra… e io già mi stavo domandando come tutto questo avrebbe potuto portare Bess a Londra, visto che abbiamo saputo grazie ad altre storie che ci è andata. Mi sono chiesta se il suo andarci avrebbe avuto a che fare con i parenti inglesi oppure no, ed ero troppo curiosa di scoprirlo!
In effetti è strano che questi zii lascino le figlie al campo estivo mentre se ne vanno a fare i cavoli loro in vacanza, boh, io non ho parole… o.o
Comunque non oso immaginare che bello l’incontro tra Ruth e il fratello alcolizzato, eh… che meraviglia ^^”””
Oh mamma, ecco Bess che conquista i pollastri in moto (???) con il suo solito atteggiamento da ragazza sicura di sé e disinibita: non si pone problemi a provocare i motociclisti – eh però, che manzi questi AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH – ed è subito chiaro che le redini in mano ce le ha lei, visto anche come sceglie con chi andare in moto e cosa fare durante la serata!
Il tatuaggio finalmente è stato svelato, ormai stava diventando una leggenda come l’album dei Peeping Tom (??????????) AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Pensavo che cosa si fosse tatuata, invece dai, è qualcosa di abbastanza normale, c’è mooooolto di peggio in giro, tipo il morso dello zombie e cose del genere XD
Oddio… la scena con gli zii mi ha veramente lasciato senza parole: Bess si stava mettendo lo smalto sulle unghie e sembra quasi del tutto disinteressata ai discorsi di Yelena e degli zii inglesi, considerandoli fin da subito persone un po’ troppo perfettine per i suoi gusti, troppo borghesi, ricche e perbene… persone che secondo lei non possono assolutamente comprendere il loro stile di vita disagiato.
Ed ecco che continua a sputare addosso a loro tutto il suo disappunto, facendo presente che a lei non è concesso avere obiettivi diversi da quelli che già ha in quel quartiere; si è fatta riconoscere per la vera Bess, quella che non tiene mai la bocca chiusa e dice sempre quello che pensa senza peli sulla lingua, spiazzando un po’ gli zii che invece vorrebbero in un certo senso cercare di conoscerla.
Ovviamente lei e Yelena devono tenere nascoste molte verità – come per esempio il vero lavoro della maggiore e il fatto che Bess conduca una vita molto sregolata, fatta di eccessi, sesso e finta libertà – e sembra che tra questi due mondi non possano esserci dei punti di contatto: Bess è convinta che quei due non possano entrare nella sua vita e che lei non potrebbe mai avere niente a che fare con la loro.
Poi ecco che il dino, nelle sue condizioni migliori (?), rientra a casa e subito lei ne approfitta per andarsene e lasciarsi alle spalle quell’essere che dovrebbe essere suo padre, ma che in realtà ormai non regge più nella sua stessa stanza.
Lo disprezza e non la si può biasimare, in effetti… che situazione di schifo…
Oddio, sai che in realtà poi questi zii non mi sembrano poi così tanto male? Sono un po’ prugni (???), però alla fin fine mi pare che abbiano delle buone intenzioni, e soprattutto Ruth mi sembra che non possa essere tanto biasimata, dato che sicuramente è meglio del fratello alcolizzato… pff!
Ed ecco che questo mio pensiero si conferma quando leggo la proposta degli zii: danno a Bess e Yelena la possibilità di ricominciare da capo, di lasciare quel quartiere sporco e malfamato e trasferirsi a Londra a casa loro. Di studiare e lavorare se lo desiderano, di avere un po’ d’affetto e anche dei beni materiali in più, degli agi e delle opportunità che sicuramente lì a Los Angeles non hanno.
Bess improvvisamente li vede come i suoi salvatori, anche se ovviamente sa che non sarà semplice ambientarsi in un contesto tanto diverso da quello in cui si trova; però vuole provarci perché è troppo dura continuare in questo modo, specialmente perché la sua famiglia è andata distrutta e non ha praticamente niente da perdere, a parte i ragazzi dell’Alibi.
Tutto sembra finalmente andare per il verso giusto, lei e Yelena possono riprendere a vivere in un modo diverso e provare a ricostruirsi un’autonomia lontane dallo schifo che le circonda, e soprattutto Yelena potrà smettere di battere per mantenere quel fallito del padre.
E invece no.
Yelena non vuole partire.
Cioè, aspetta… COSA?????? Io non ci credo, Soul, dimmi che non l’ho letto veramente perché mi sta venendo voglia di urlare, giuro!
Okay, va bene che Bess è stata parecchio dura con lei e la loro lite è stata furiosa – oddio, ci sono veramente rimasta malissimo, te lo posso assicurare – però ha pure ragione, scusa!
Okay che non per tutti è semplice prendere e partire così, ma quando si ha una situazione di vita tanto brutta e si ha l’opportunità di cambiare le cose, come si può rifiutare? Per cosa, poi? Per un cliente che pare essersi innamorato di lei… bah, mi sa che Yelena va alla ricerca di quello che la famiglia non le ha dato, e finisce – come in molti casi capita – per ricercare la fotocopia del padre in altri uomini.
Il che fa imbestialire Bess che, secondo me, se l’è presa non solo perché le due si separeranno e perché Yelena ha infranto tutte le promesse che le aveva fatto, ma anche perché vede la sorella andare a fondo in un ambiente in cui è entrata quasi per forza e da cui non vuole proprio uscire.
A me dispiace un sacco per loro due, mi piaceva il rapporto che avevano e il modo in cui erano legate: hanno affrontato la morte della madre, l’allontanamento del padre, il calo affettivo, le difficoltà economiche… tutto insieme, e ora si separano per una ragione che non capisco e non condivido.
Poi certo, ognuno fa come gli pare, ma Bess è logico che si senta spezzata, tradita, abbandonata ancora una volta, perché l’unica persona che per lei sapeva ancora di casa l’ha mollata al proprio destino e tanti saluti!
Sì, ce l’ho tantissimo con Yelena, anche perché oltre a stare appresso a questo fantomatico cliente dal cuore d’oro, sta ancora appresso al “padre” che si meriterebbe soltanto un calcio nel didietro e di essere lasciato solo come un cane, come lui ha fatto con le proprie figlie. Puah.
E tutto questo schifo porta Bess a non stare a casa neanche nei giorni peggiori, quelli in cui non ha alcuna voglia di essere la solita Bess che attira l’attenzione, quelli del ciclo che ha sempre vissuto distante dall’Alibi.
Ma ormai non ha più una casa, e l’unico straccio che le rimane è quel locale sgangherato pieno di ragazzi come lei… povera, povera Bess ç_____________ç
MA OWWWWWWWWW CHE BELLO CHE BELLO CHE BELLO CHE IVES SI È AVVICINATO A LEIIIIIIIIIII, MA CHE PANDORO CUCCIOLOSISSIMOOOOOO *__________________________*
Cioè, ma io come dovrei reagire quando questo tesoro arriva e si preoccupa così per lei? Cosa dovrei pensare quando mi accorgo che lui è l’unico che veramente si guarda intorno e capisce quando le persone che lo circondano non stanno bene?
Forse è anche per questo che Ives non ha retto questa vita: lui vedeva più degli altri, capiva più degli altri, si rendeva conto del marcio tutt’attorno e non poteva sopportarlo, perché ha sempre avuto un cuore troppo grande e sensibile per questo mondo, tesorooooooooooooooooo ç_____ç
Ma è stato veramente un amore a parlare con Bess, e sai che c’è? Sono strafelice che lui sia stato il primo a sapere del trasferimento a Londra, credo sia proprio la persona giusta a cui confidare certe cose, anche perché non è il tipo che va a parlare in giro dei fatti altrui – basti pensare che non ha mai rivelato a nessuno ciò che era successo a Sammy con quei tizi, neanche al suo soulmate Ethan!
Poi magari dopo qualche tempo, quando sono un po’ cresciuti, gliel’ha pure raccontato, ma pure Ethan è una tomba: non dice i fatti suoi, figurati quelli degli altri AHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
Ho adorato la loro conversazione, ogni volta che Ives e Bess interagiscono io mi sciolgo, perché lui pareva l’unico in grado di leggerle davvero dentro e di farla aprire almeno un po’… con tutti gli altri Bess ha sempre indossato una maschera, e quando non la indossava finiva per passare inosservata ed essere ignorata dalle persone che di solito frequentava; con Ives invece è sempre successo un po’ l’opposto: di solito non avevano tanto a che fare, ma quando lei stava veramente male lui se n’è sempre accorto e in un modo o nell’altro l’ha confortata!
Lo adoro, è inutile *_________________*
Soul, ho scritto più di duemila parole di recensione e sono sicura che qualcosa me lo sono pure dimenticato, però spero che si sia sentito quanto io abbia letteralmente ADORATO anche questo secondo capitolo! Anche stavolta si è trattato di un viaggio emozionale potentissimo, scritto divinamente e con una scorrevolezza che ha fatto scivolare via più di diecimila parole come fossero cento, tanto che sono arrivata alla fine e volevo averne ancora e ancora!
SEI FANTASTICA e stai facendo un lavoro egregio con questi tuoi OC, non sai quanto ti ammiro e ti stimo per le capacità che hai di creare mondi talmente vividi da parere davvero reali – ma lo sono, ormai noi lo sappiamo, è innegabile u.ù
Okay la pianto e spero che tu aggiorni presto questa splendida raccolta, sono troppo curiosa e non so assolutamente come farò ad aspettare ancora!!
E comunque, giusto per fare un ultimo appunto, non è giusto! Io volevo leggere della prima volta di Bess, anche perché è stata con Ethan e io necessito da troppo tempo di leggere ogni singolo dettaglio della loro unione, anche se so che mi farà soffrire il distacco che Ethan avrà nei suoi confronti!
PERO’ SONO TROPPO BELLI E IO PIANGO DI GIOIA AL SOLO PENSIERO!!!!
Mi auguro che, visto che non ne hai parlato in questa raccolta, tu ne parli in un’altra storia a parte, TI PREGO!!!!
Okay, basta davvero!
Farti i complimenti e dirti che sei stata brava è riduttivo come se lo dici a Federer (XD), perciò mi limito ad aspettare con impazienza il nuovo capitolo ^^
Alla prossimaaaaaaaaaaaa ♥

Recensore Master
21/07/21, ore 16:31
Cap. 2:

ECCOMI!!!
È stato un enorme piacere, per me, leggere il secondo capitolo di questa tua storia, e nonostante sia passato molto tempo mi sono subito ritrovata all'interno delle dinamiche della storia.
Come sempre quando scrivi di questo mondo, si nota che ti prende parecchio, perché è come se tu avessi trasposto su Bess tutti i tuoi sentimenti e ciò che provi in questi momenti. Senza dubbio è uno dei personaggi fondamentali della tua serie e che ha diritto ad una storia tutta sua.
Trovo che tu abbia trattato come sempre al meglio la sua situazione: sappiamo che la vita della ragazza è davvero allo sbando e che se non fosse stato per gli altri dell'Alibi chissà cosa sarebbe stato di lei. Certo, la sua vita non è davvero rose e fiori, ma rispecchia la vita di molte persone di quel periodo e di quei quartieri malfamati. È uno spaccato di vita molto intenso e molto verosimile, e ogni volta mi meraviglio di quanta emozione ci sia dentro queste storie.
Devo dire che la visita degli zii mi ha aperto un mondo di comprensione, perché ora ho capito del perché di Londra, ma ha anche provocato una frattura incolmabile tra le due sorelle. Per quanto riguarda il loro litigio, che è scritto benissimo e con toni molto verosimili dato il contesto, non mi sento di schierarmi totalmente dalla parte di Bess. Sì, è vero che tua sorella ti ha promesso di non lasciarti mai, avete sognato insieme di fuggire e quant'altro, ma se lei vuole rimanere ha tutto il diritto di farlo, a maggior ragione che non ti vieta nemmeno di andartene e, anzi, ti augura ogni bene. Certo, rimanere per un cliente è un po' da sciocche, forse, e sotto questo punto di vista do ragione a Bess, ma non può pretendere che sua sorella la segua solo perché lei vuole andare. In fondo, prima o poi la situazione avrebbe comunque portato a dividerle, no?
La parte finale, in cui compare Ives, è davvero dolcissima, perché lui si dimostra come sempre il ragazzo più sensibile di tutti, e infatti è quello che farà pure la fine più pessima. Sai come la penso, no? Era troppo buono per resistere al brutto del mondo.
E niente, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e ancora complimenti per come riesci a gestire questa serie: sei davvero MAGISTRALE!
A presto!

Recensore Junior
19/05/21, ore 14:08
Cap. 1:

1° Classificata al contest "Let's Cliché!" indetto da _Vintage_ sul forum di EFP - FORSAKEN DI SOUL MANCINI

- Grammatica e stile: 9.7/10
La grammatica si presenta ineccepibile, tuttavia vi è qualche errorino dovuto alla distrazione che ti segnalo:
[…] Aveva i capelli biondo cenere proprio come i miei, gli occhi grigio-verdi proprio come i miei […] La presenze del secondo proprio come i miei risulta un po’ ridondante e, seppur per un istante, rende un po’ stonata la lettura. -0.10
[…] Mi metteva il voltastomaco […] Le locuzioni italiane impiegate con voltastomaco sono generalmente tre: avere il voltastomaco, dare il voltastomaco o far venire il voltastomaco. -0.10
[…] “Bess, tesoro, ciao!” mi affianco Fanny […] C’è un errore di battitura, affiancò. -0.10

Lo stile è stato fantastico. Come sempre intarsiato di dettagli a cui solo tu potresti pensare – il vinile ascoltato dal lato A, la descrizione del locale, potrei andare avanti per ore –, questo racconto dà piena prova di sé in ogni punto da te narrato: dialoghi, narrazione, attimi descrittivi si susseguono senza dare tregua al lettore, che, seppur non sia una storia che si possa definire corta, si ritrova alla fine senza neanche aver avuto il tempo di comprenderlo.
Un ottimo uso degli incisi, del lessico preciso e mai banalmente dozzinale, eccellente l’utilizzo della punteggiatura che chiarifica il discorso, ottima la partitura dei paragrafi. Ho trovato la storia, dal punto di vista stilistico, forse la migliore di tutto il contest, meraviglioso davvero!

- Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Mettere un punteggio più basso sarebbe stato blasfemo. Questa storia è intrisa così tanto dei suoi personaggi, che persino il più insignificante di loro, in realtà, presenta una psiche piuttosto approfondita.
Parto fin da subito con la descrizione puntuale della mamma di Bess, una donna che delinei attraverso i ricordi che la bambina possiede di lei: una donna incredibile, bella e ribelle, in cui la bambina non riesce a fare a meno di rispecchiarsi – perché si sa, ai figli piace assomigliare al genitore più casinaro. E questa bellezza esteriore, quest’animo indomabile, se dapprima reliquia d’un dolce ricordo, adesso è diventato un dolore insopportabile da gestire, e questo dolore i membri della famiglia lo vivono in maniera del tutto differente.
Il padre, per esempio. Un personaggio che, agli occhi del lettore, appare come un orrendo egoista, incapace di far fronte all’incubo che sta vivendo; pur perfettamente consapevole – o forse neanche – del dolore delle figlie, non riesce ad essere partecipe come dovrebbe, e si ritrova vittima e carnefice di una situazione che, in realtà, non avrebbe mai voluto vivere. Ammetto, mi ha fatto pena più che rabbia, anche se ciò che ha compiuto non è giustificabile.
E poi c’è la tua protagonista, la tua incredibile Bess, con i tremori, la paura, o forse l’angoscia dettata dal suo sentirsi terribilmente sola. Una bambina, che si ritrova ad affrontare tutto questo, abbandonata dalla sua dolce madre, e perfino dalla sorella e dal padre – la prima per occuparsi di lei, il secondo perché ormai preda d’un vizio ben peggiore. E Bess, cosa fa? Prova a crescere. Una soluzione a cui tutti i bambini cercando di andare incontro, ma il tuo personaggio lo fa nel modo più sbagliato, o forse direi più sbagliato per la società: in fondo, che potrebbe mai fare, una bambina lasciata allo sbando?
E qui appare sullo sfondo una seconda possibilità, un modo per ricominciare: l’Alibi. Ti giuro, ho adorato il nome così evocativo, quasi esplicativo della circostanza: perché noi tutti, con i nostri problemi, con i nostri scheletri nell’armadio, ci sguazziamo nei nostri alibi, creandoci seconde opportunità per poter giustificare i nostri sbagli. Ed è evidente che la tua Bess si senta in questo modo, pronta a rinnegare tutto quello che è stata e che adesso le fa schifo, perché le ricorda il dolore, l’angoscia, il terrore. E lascia tutto questo indietro, andando incontro ad un continuo “cercare altro”, nella vana speranza che quel senso d’impotenza possa, un giorno, sparire. Veramente una grandissima caratterizzazione, complimenti.
Spezzo, infine, una lancia a favore di Yelena. Che gran bel personaggio. Forse il mio preferito. Una dedizione incredibile, così ossessiva da portarla addirittura su una strada che forse lei non avrebbe mai voluto intraprendere. E lo fa solo per aiutare la sorella, muovendosi attraverso la disperazione. Un simbolo, che rappresenta speranza e contemporaneamente panico, voglia di ricominciare e macigni che ti fanno rimanere sempre al punto di partenza.
Eccellente caratterizzazione, bravissima!

- Utilizzo del cliché: 15/15
Anche qui, suppongo sia superfluo dirlo, parametro completamente rispettato. Il cliché impiegato era genitori fantasma, e devo dire che più fantasma di così si muore – e mi rendo conto che forse suona un po’ improprio, visto la fine della madre di Bess. Assistiamo a due figure che aleggiano all’interno della storia, ognuna con la propria assenza: la madre di Bess, che permea tutta la storia di ricordi felici, tuttavia – proprio perché sono felici – fanno male, giacché fa sempre male sapere che qualcosa – o qualcuno – non può più tornare. Una figura positiva che però è intrisa di sensazioni, emozioni negative.
E poi c’è il padre, una figura che il lettore non può fare a meno di biasimare, per via della sua noncuranza, del suo egoismo e di quel vizio che lo portano a dimenticarsi persino delle sue figlie.
Questa storia insegna cosa può accadere a qualcuno che si ritrova, ad undici anni, senza punti di riferimento a cui attingere, senza quella pacca sulla spalla che a volte servirebbe solo a dirti che va tutto bene. E lo sa, Bess, che non va tutto bene, perché invece di cercare di spendere tempo a convincere il padre ad esserci, preferisce nascondersi anche lei, dimenticandosi persino di avere ancora una famiglia. I genitori, quei genitori che ha tanto amato, adesso sembrano di una consistenza quasi inesistente. E tutto ciò è accaduto per sbaglio, per un errore, o forse perché il destino aveva stabilito in questo modo.
Bess è il frutto di qualcosa di mostruoso, e questo cliché ce lo dimostra: per un bambino, ad undici anni, possono esistere anche cose più brutte dei mostri nell’armadio.
Perfetta anche in questo caso, complimenti.

- Gradimento personale: 5/5
Questa storia non mi ha fatto stare bene, per niente. Mi ricorda tanto un episodio della mia infanzia – con l’unica differenza che io avevo tante persone che si sono prese cura di me. Riesco a comprendere pienamente ciò che prova Bess, il suo disagio, la sua non appartenenza a niente, perché alla fine è un po’ così che ti senti quando muore qualcuno di così importante: svuotato, e non hai voglia di reagire, almeno non quando sei così piccolo. Vorresti urlare, dire agli altri che sì, c’è qualcosa di tremendamente sbagliato in questo mondo se un bambino, ad undici anni, deve fare a meno di un genitore. Davvero, un racconto spiazzante e orribilmente attuale, che fa affidamento sulla coscienza del lettore per aiutarlo a comprendere una realtà che dovrebbe essere migliore di quella che è.
Ma poi una frase che mi ha fatto sorridere troppo: Era molto affascinante, Ethan. Ethan ed Ives, oddio! Non ci posso credere, quando me li sono ritrovata tra capo e collo stavo per cadere dalla sedia! Si vede che Bess ha buongusto, brava la ragazza!
Insomma, una storia fantastica, Soul, complimenti!

Totale: 39.7/40

Recensore Master
26/03/21, ore 19:43
Cap. 1:

Soul, eccomi qui…
Oddio, ho temporeggiato un pochino per recensire questo capitolo sia perché volevo avere il tempo e la calma necessari per scrivere tutto ciò che ho in mente in riferimento a ogni singolo momento della trama, sia perché mi faceva stare malissimo l’idea di commentare un racconto tanto drammatico e doloroso.
Allora, innanzitutto so già che con questo testo mi asfalterai al contest di Vintage ed è GIUSTO così! Hai scritto qualcosa di veramente ma veramente bellissimo, talmente bello e vivido da far male… giuro, non so neanche quali parole utilizzare per dirti cosa mi hai fatto provare.
Ma partiamo dall’inizio, perché non voglio perdermi pezzi!
Inizialmente non avevo capito cosa effettivamente fosse successo a Bess, cioè, dalle prime righe non ho subito pensato che la madre fosse morta; però poi sono subito entrata in questa spirale di dolore insieme a lei e Yelena, e sai una cosa?
Ho trovato un certo parallelismo con la storia del mio povero Ethan: non è bastato che gli morisse la madre senza neanche averne chissà quale ricordo, in più anche il padre ha smesso di curarsi di lui e ha finito col togliersi la vita, lasciandolo completamente solo. Ora, io non dico che la situazione di Bess sia migliore, ma almeno emotivamente ha potuto contare su sua sorella – poi non so quanto questo legame abbia resistito nel corso del tempo, verremo a scoprirlo immagino – ma comunque si sono date forza in un modo o nell’altro.
La prima scena mi ha veramente distrutto. Non riuscivano a mangiare e tutto sembrava vuoto, incolore, perché l’assenza della madre era talmente presente (scusa il gioco di parole) da far sentire tutti vuoti e incolori a loro volta, ma anche pieni di dolore indescrivibile.
Quando poi il “padre” se n’è andato e ha lasciato le ragazze da sole, giuro che mi sarebbe tanto piaciuto entrare nella storia e prenderlo a sberle, come invece nessuno ha fatto evidentemente! Ma tu puoi abbandonare così le tue figlie, in preda al dolore e al disorientamento più totali? Poi Bess era una bambina, cazzarola!
Io non ho veramente parole, credimi… -____-
Mi hanno intenerito molto Bess e Yelena che si abbracciavano e tentavano di non cadere a pezzi l’una col supporto dell’altra, e poi hanno fatto bene ad andare dalla vicina di casa per non rimanere in quello schifo di casa, abbandonate come due cani in autostrada… che rabbia, giuro che avrei voluto prendere a pugni quel coso lì, troppo codardo per reagire! E sono d’accordo con Bess quando ha detto che, se a morire fosse stato lui, la madre non sarebbe stata tanto debole e codarda, pff!
Ed ecco che poi, dopo l’iniziale supporto ricevuto dalle altre persone, le ragazze si ritrovano da sole e smarrite, senza che qualcuno continui a preoccuparsi per loro o che le aiuti.
Mi dispiace davvero tantissimo e mi spezza il cuore vedere il lento e degradante mutamento di Bess, costretta a crescere troppo in fretta per colpa di questa orribile situazione. Mi ha distrutto quando ha appreso che Yelena avrebbe cominciato a lavorare perché il padre non stava più lavorando, perché in quel momento ha capito che davvero tutto stava andando a rotoli più di quanto già non fosse successo per la scomparsa di sua madre. Ci sta, è comprensibile che sia rimasta un po’ scettica all’idea che anche Yelena la “abbandonasse”, anche se poi ha capito che lo stava facendo per forza, per il loro bene, che non avrebbe voluto lasciarla ma che è stato necessario.
Che tristezza, davvero, e tutto per colpa di quel DINOSAURO senza cuore né un briciolo di coraggio! Ma perché la gente si comporta così? Perché mette al mondo figli, si riproduce, se poi alla prima difficoltà li molla come fossero pacchi postali o rifiuti ingombranti? AAAAAAAAAAHHHH CHE RABBIA!!!!!
Okay, tentiamo di calmarci, su ^^”””
E INVECE NO! Perché subito dopo c’è un’altra scena straziante, sempre dovuta alla schifezza che è quel coso lì che ha contribuito al concepimento delle due ragazze… Bess torna a casa e lo trova, si illude, ci spera, si augura che stavolta lui non la lasci, che visto che è sobrio forse qualcosa sia cambiato, migliorato, invece…
Eccolo che cerca alcol in casa e, quando si accorge che non ce n’è, prende e se ne va a trovarlo altrove… oddio, io non ho veramente parole, non so neanche cosa dire perché le uniche cose che mi vengono in mente sono insulti, improperi e imprecazioni varie, il che è meglio evitarlo…
CIOÈ MA COME SI FA A COMPORTARSI IN QUESTO MODO?
Veramente, veramente, BASTA!
E la povera Bess è rimasta sola, in preda al panico, per chissà quanto tempo… cristo santo, ma qualcuno chiami i servizi sociali!!!! Guarda, se la storia fosse ambientata nel Law&OrderSVU!AU (???), a questo demente nessuno avrebbe permesso un simile comportamento: gli avrebbero tolto le figlie e gli avrebbero dato qualsiasi condanna possibile pur di fargliela pagare, ma che diamine!
Olivia Benson, dove sei???
Ed ecco che Bess, poi, per sottrarsi ad attacchi di panico vari ed eventuali, inizia a uscire per non ritrovarsi oppressa tra quelle quattro mura, ma soprattutto per non incontrare neanche per sbaglio il pezzente. Giustamente, cosa doveva fare?
Certo che è veramente doloroso pensare a una ragazzina così giovane che vaga da sola per le strade, anche perché non è che viva proprio nel quartiere residenziale dell’élite ^^”
Ma è il suo modo di sopravvivere e, visto che nessuno le mostra come fare e come sopravvivere, trova la sua strada, per quanto sia sbagliata e dura… povera Bess, oddio, ma quanto sono triste per lei ç_______ç Soul, con questa storia mi hai spezzato il cuore e non oso immaginare cosa combinerai nei prossimi capitoli, ho già paura…
MA VIKTOR *_____________________* ecco il primo Easter Egg della storia, ti giuro che NON VEDEVO L’ORA che apparisse qualche personaggio che già conoscevo, mi chiedevo se già in questo capitolo Bess avrebbe conosciuto qualcuno di loro, poi quando ho visto Viktor e scoperto che andavano pure alle elementari insieme, il mio cuore si è riempito di gioia!!!!
Sai quanto mi fanno spaccare dal ridere i due fratelli polacchi, quindi è logico che io abbia subito scleratoooooo!!!!
Ed è fantastico come quindi Bess sia stata introdotta all’Alibi; Alibi che risulta essere il luogo meno ospitale e più accogliente per tutti quei ragazzini presi a schiaffi, a pugni e a calci dalla vita, cavoli… lo hai descritto proprio così, è stata un’immagine fortissima e sono rimasta colpita dal modo in cui Bess ha affrontato questa prima “gita” all’Alibi.
L’ho vista timorosa nei confronti di Bogdan, il che con il senno di poi mi fa veramente ridere, davvero XD poi l’ho vista indecisa sul da farsi, refrattaria all’idea di parlare con Fanny – che poi so che diventerà una sua grande amica – e anche di prendere qualcosa da bere. E quando è praticamente scappata perché si sentiva inadeguata, ho quasi avuto paura che non sarebbe tornata tanto presto – oddio, a ‘sto punto non so cosa sarebbe stato meglio, effettivamente…
Invece Bess si doveva soltanto preparare per essere all’altezza di quello squallore tanto luminoso, che comunque nel giorno in cui sua madre avrebbe dovuto compiere gli anni l’ha aiutata a non pensarci per un po’ e a capire che forse aveva trovato un posto in cui sentirsi a casa, per quanto squallido e super bettola!
Povera, povera… ç_______ç
Bellissima comunque la scena in cui ascoltava i Jefferson Airplane, ottima scelta musicale e poi mi piace anche come la tua bimba disagiata vive quel momento tanto difficile, sempre da sola… :/
Poi Bess comincia a essere sempre più consapevole di sé, del suo corpo, di cosa e di chi vuole essere, di come vuole rapportarsi con gli altri e del fatto che appartiene molto di più all’Alibi rispetto che alla casa in cui è cresciuta.
Tra quelle quattro mura è sempre più sola, anche Yelena è assente ogni giorno di più – tutto per colpa di quel coso, eh, attenzione! – e quindi non le importa di rubare dalle tasche dell’unica persona che si spacca la schiena in ogni modo possibile per mantenerla, non le importa perché è talmente giovane e maltrattata dalla vita che sta solo cercando di sopravvivere a modo suo.
Ed ecco che prende confidenza con l’Alibi, con i ragazzi che lo frequentano, e inizia anche a modificare il suo aspetto per assomigliare a quei ragazzi, sì, ma anche per essere talmente eccentrica da ritrovarsi sempre più al centro dell’attenzione.
Attenzione che in casa sua non riceve da mesi, da quando sua madre se n’è tragicamente andata e si è portata appresso un sacco di dolore…
Ma ora, per “distendere un po’ la tensione”, devo ASSOLUTAMENTE copiarti quanto segue:
“Fanny?”
“Sì?”
“Ma siamo in piedi o sedute?”

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH QUESTO NON DOVEVI FARMELO, ECCO IL SECONDO EASTER EGG DELLA STORIA AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XDDD QUALCUNO MI DICA CHE NON È VEROOOO!!!!
Okay, tentando di ricompormi (?), beh… congratulazioni a Bess che ha avuto il suo primo ciclo e anche la sua prima sbronza colossale tutto nello stesso giorno!!!! Certo che è stato proprio un bel mix, ahahahahahahahahahahahahah!
Ed ecco che finalmente cominciano ad apparire tutti i ragazzacci dell’Alibi, e finalmente Bess non ha più paura di nessuno di loro e, anzi, si comporta in maniera sfacciata, diretta e sicura di sé, proprio come la conoscevo prima di sapere tutto il background che hai costruito per lei!
Certo, poi dietro a tanta determinazione ora so che c’è anche tantissimo dolore, ma in un modo o nell’altro almeno lei ha reagito, anche se è soltanto una ragazzina di undici/dodici anni che ha subito una perdita terrificante. Mentre invece il suo procreatore, quel coso lì, non è riuscito a tenere in piedi la famiglia e si è lasciato andare peggio delle figlie… che disgusto, guarda, ma lasciamo stare, va’!
Comunque, ecco che poi si viene finalmente a scoprire che lavoro fa Yelena di notte, quando usciva agghindata e in tiro e Bess – pur avendo sospetti – non aveva capito cosa facesse esattamente.
Ha cominciato a prostituirsi perché guadagna bene e non vuole che a sua sorella manchi niente, certo, ma allo stesso tempo Bess è arrabbiata perché poi il “padre” spende anche i suoi soldi per andare a ubriacarsi, quando è solo colpa sua se Yelena si è ritrovata invischiata in uno schifo simile…
Molto commovente il modo in cui hanno parlato, anche il modo in cui Bess ha accettato la cosa e non l’ha fatta sentire giudicata… però che tristezza infinita, veramente, io non ho proprio parole :(
Ed ecco che sul finale arriva l’Easter Egg numero tre: IVESÐAN *_____________________________*
Tu non sai da quando li stavo aspettandoooooooooooooooooo!!!!
Che bello, vedi? Mi basta che loro facciano un’apparizione divina (?) e io mi sciolgo!
Ed ecco che un pochino Bess si sente in colpa per star trascorrendo l’anniversario di morte di sua madre in quel modo, parlando di frivolezze con gente che fino a poco prima era sconosciuta e che ora è diventata la sua famiglia.
Ora per loro si prospetta sicuramente la giornata al mare in cui Ethan ha paura delle api, ma l’ape punge Ives e poi si prende pure un’insolazione – Ives is the new Joe comunque AHAHAHAHAHAHAH speriamo non per l’eroina, ma questo è un altro discorso!
Soul, veramente, è stato un viaggio doloroso in cui sei comunque riuscita a mostrare tutta l’evoluzione di Bess, il suo cambiamento quasi obbligato, la sua rapidissima crescita e il modo in cui ha sbattuto la faccia contro il muro della realtà!
È stata strappata all’innocenza in un istante e ha impiegato un anno – se non di più – per accettarlo e per assimilarlo… certe ferite non si rimarginano, ma in un modo o nell’altro bisogna trovare il modo per conviverci e per portarle con sé senza lasciare che ci distruggano, e lei un po’ ci sta provando, anche se non so fino a che punto non sarà distrutta da tutto ciò…
“Complimenti” è una parola riduttiva, quindi mi limito a ringraziarti per questo testo stupendo e per tutte le emozioni che mi hai trasmesso, davvero, non sai quanto mi hai coinvolto e quanto sono entrata in sintonia con Bess grazie alle tue parole!
Anche “in bocca al lupo per il contest” sono parole inutili, di sicuro non ne hai il minimo bisogno!
Perciò la smetto e ti dico solo che non vedo l’ora che aggiorni questa storia su Bess, sono sempre più curiosa *______*
Alla prossimaaaa ♥

Recensore Master
22/03/21, ore 15:13
Cap. 1:

Sorellina!!! Oddio, finalmente riesco a recensire! Ho letto la storia venerdì pomeriggio, tutta d'un fiato, ma tra una cosa e l'altra non ho trovato mai il tempo per lasciarti il mio straccio di recensione, ora poi che il mio bimbo è in DAD non sai che delirio. Ma bando alle ciance e torniamo a noi!
Ogni volta tu ti sminuisci: sminuisci le tue parole, il tuo stile, i tuoi soggetti. Ebbene sappi che, secondo me, questa è una delle tue storie più riuscite, quella in cui ho notato una notevole maturazione nel tuo stile. Non c'è assolutamente nulla di fuori posto: hai trattato il tema della disgregazione di una famiglia, in un contesto e in un periodo storico come quello in cui vive Bess, con accuratezza e precisione. Non ci sono buchi di trama o incoerenze, davvero ti faccio i miei più sinceri complimenti!
Ed è stato davvero straziante leggere di come la famiglia di Bess, una famiglia tranquilla che viveva la sua vita in armonia, con gli alti e bassi tipici di ogni famiglia, ovviamente (la famiglia del Mulino Bianco non esiste e mai esisterà), che si distrugge letteralmente alla morte della madre, il caposaldo di tutto quanto. Il padre ben presto va alla deriva, forse distrutto dalla morte della moglie, o forse troppo debole per affrontarla e aiutare le sue figlie, che senza dubbio hanno bisogno di lui. E, infatti, ecco che tutto ricade sulle spalle di Yelena, che si ritrova a dover essere madre, padre e sorella per Bess. E i soldi non bastano mai e quindi le viene logico, e più semplice, fare il mestiere più antico del mondo. E mi è piaciuto moltissimo il fatto che Bess non la biasimi per questa sua scelta, anche perché, diciamocela tutta, un po' di quei soldi portati in casa da sua sorella li ha usati pure lei.
Bess, poi, la piccola di casa, si ritrova sbandata, senza più una guida, qualcuno che le dica cosa è giusto e cosa è sbagliato, e lei si ritrova prima a isolarsi dal resto del mondo e poi ritrova una nuova famiglia nel gruppo dell'Alibi. Certo, l'ambiente non è proprio di quelli salubri, ma si sa che la vita è proprio così e spesso la vita vera delle persone è più assurda di quello che si scrive nei romanzi, quindi ci trovo molta coerenza in quello che hai scritto.
Un altro particolare che ho apprezzato tantissimo è stato quello di inserire la prima mestruazione di Bess nel capitolo: di solito quando noi ragazze viviamo questo "dramma" (per me lo è stato XD) è nostra madre che ci "conforta". Bess, invece, ha avuto Fanny, la sua migliore amica e la sua "mentore".
Molto azzeccato anche il finale, in cui vediamo Ives e Ethan in tutto il loro splendore, ambientato esattamente un anno dopo l'inizio del capitolo: è passato un anno dalla morte della madre e la vita di Bess è cambiata radicalmente. Nel bene o nel male non sta a noi dirlo: ognuno deve essere libero di viverla come crede.
Sono convinta che Vintage amerà la tua storia, davvero!
In bocca al lupo e bacioni!
(Recensione modificata il 22/03/2021 - 03:13 pm)