Ma ciao Lina Lee!
È un po’ che non ti leggo ed ero curiosa di scoprire come affronti anche gli altri fandom (sebbene abbia la splendida long in corso). Questa è una shot breve, ma di grandissimo impatto, che coglie l’aspetto forse più interessante di AoT: non è che i personaggi muoiono improvvisamente e come mosche, ma è la relatività dei punti di vista e delle motivazioni. I personaggi agiscono in un mondo di cui sanno pochissimo e quando operano lo fanno convinti di stare agendo dalla parte del bene, per poi mettere in discussione tutto quando le situazioni si dipanano.
L’operazione di infiltraggio di Reiner rende benissimo tutto ciò: lui, che ha scelto di cimentarsi in un’operazione eroica e pericolosissima, si ritrova a tradire persone cui si è, suo malgrado, affezionato. Il nemico diventa amico e mantenere una linearità di pensiero e d’intenti, continuare a essere l’eroe che ha promesso di essere rispetto alla sua famiglia e al suo passato, è difficile (e lo vediamo spesso dilaniato, in tal senso, e se all’inizio non lo capiamo e lo chiamiamo traditore e nemico poi ci rendiamo conto di far parte, pure noi che siamo spettatori, di quel gioco in cui non sappiamo più riconoscere il giusto dallo sbagliato).
Raccontare la vita di Reiner non era facile, perché è un’esistenza difficile e straziante. Quelli che prima chiama demoni ora sono compagni ed egli ammette con se stesso di essere codardo e fragile – pensieri da uomo, non da ragazzo, che lo rendono vivo e ben costruito (e ben reso da te, naturalmente). Un abbraccio forte e a presto, mia cara :*
Ti faccio tanti, tanti complimenti per questa piccola delizia,
Shilyss |
