Ho trovato questa storia, nella sua brevità, molto coinvolgente e profonda, molto realistica nel suo essere cruda. Il testo inoltre è molto ben scritto e il lessico è impeccabile.

L'unico piccolo appunto che mi posso permettere di fare è il linguaggio forse un po' troppo colto utilizzato dal pastore (professione che fa pensare a una persona con un basso grado di istruzione) e dall'amico. Avrei trovato forse più realistico l'utilizzo o di verbi coniugati in maniera un po' approssimativa (magari qualche indicativo al posto dei congiutivi) o l'uso di qualche espressione dialettale.

Questa non vuole ovviamente essere una critica a un testo che, lo ribadisco, è di qualità molto alta, solo una piccola osservazione che ho fatto leggendo e mi sentivo di condividere.

Alla prossima,
Un saluto.

Milly Sunshine

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Ciao FrenzIsInfected,
sono Earth la giudice del contest "dimmelo con queste parole". Mi è dispiaciuto moltissimo che la tua flash non abbia potuto partecipare al contest. Passo adesso a lasciarti questa recensione per ringraziarti comunque del tuo lavoro che ho molto apprezzato. Cercherò di toccare tutti i punti che avrei analizzato nella valutazione seppur, perdonami, in modo più breve e meno puntiglioso.
Lo stile che hai utilizzato per raccontare questo evento è crudo e realistico. Le frasi sono principalmente brevi, non ti perdi mai in descrizioni o fronzoli inutili. La storia risulta fluida e coerente, il modo che hai utilizzato per raccontare questo momento storico si concorda molto bene con lo stesso. Anche il lessico utilizzato l'ho trovato molto coerente con i personaggi e il loro interagire mi è sembrato realistico ed accurato. Mi ha sorpreso l'accuratezza che hai posto nel riportare nomi e luoghi dove si svolgono i fatti e anche in alcuni termini utilizzarti nei dialoghi ho trovato molta attenzione. L'atmosfera che si respira per tutta la flash è di cupa angoscia e strazio. Non mi aspettavo di ricevere una storia che andasse a toccare un momento storico così delicato, sei stato molto coraggioso a scriverne. Ho apprezzato molto l'intervallarsi tra in flashback e il presente narrativo, riesci a spiegare gli antefatti in modo organico e mai banale. Ho apprezzato alcuni dettagli su cui ti sei soffermato nelle descrizioni di Tamara e Nicola (ne primo flashback quando lei arriva "I suoi occhi neri e le pupille dilatate lasciavano trasparire puro terrore" e poi "lo sguardo assente di Nicola [...] mal celato dalle macchie di sangue sul suo volto." li ho trovati dettagli molto fini, e molto adatti a darne una caratterizzazione non solo fisica ma soprattutto emotiva).
I personaggi si muovono in un contesto storico delicato e secondo me sei riuscito bene a renderne i tratti caratteristici. Sappiamo poco di loro, se non il ruolo che coprono in questa triste vicenda. Eppure risultano tridimensionali e palpabili.
La frase scelta "Perché non vuoi dirmi dov’è?" assume un significato tragico e profondo. Hai scelto di inserirla all'inizio del testo, da lì la storia si dipana e prende forma. Tra le righe si legge la disperazione e la consapevolezza della crudeltà che Nicola sta vivendo, un qualcosa a cui non può sottrarsi, a cui non può opporsi se non come sta facendo: Nicola non può dire dove sia ora Tamara, probabilmente non lo sa, ma anche se lo sapesse non lo direbbe. Il finale del racconto è realistico e si concorda perfettamente con quanto abbiamo appena letto.
Ti faccio ancora i complimenti anche per la scelta del titolo, l'amore va oltre le parole, va oltre i fatti, rimane silenzioso nei cuori e nelle menti delle persone eppure spesso è solo così che assume un significato ancora più alto.
Spero mi perdonerai per la recensione breve. La tua storia mi ha colpita tantissimo e l'ho davvero molto apprezzata.
Complimenti.
Spero di rivederti presto in altre occasioni future.

a presto
Earth
(Recensione modificata il 18/05/2021 - 08:25 pm)

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Ciao! Avevo letto la tua flash quando ne avevi pubblicato il link sul forum e finalmente riesco a lasciarti un paio di righe. Innanzitutto, ti ammiro per la scelta del genere: data la limitatezza di parole, credo sia necessaria una non trascurabile abilità e una capacità di sintesi non indifferente. Proprio perché sei riuscito a condensare così tanto in così poco spazio, mi complimento con te. Hai racchiuso innumerevoli vite, qui dentro, servendoti di tre nomi dietro i quali, personalmente, ne ho rivisti migliaia di altri– altri nomi, volti e esistenze. Dietro Tamara e la sua commovente gratitudine, ho scorto tutte le vittime di un conflitto atroce, le vittime di tutti i conflitti della storia (che magari, come Tamara, hanno nutrito speranza fino alla fine); tramite Nicola, hai dato voce a chi non si arrende, a chi, nel suo piccolo, coltiva la propria umanità e la difende – dall'oppressione, dalle brutture, dalla rassegnazione e l'apatia. Anche Giacomo, che compare così poco, è un 'altra voce dietro la quale ne riecheggiano infinite altre (tutti quelli che hanno fatto la differenza e, senza i quali, probabilmente, il mondo in cui viviamo sarebbe stato tremendamente diverso). E poi, ovviamente, hai dato voce alla malvagità, alla disumanità, che è l'altra faccia della medaglia, l'estremo opposto di quella umanità – immensa, fragile, insopprimibile – espressa da Nicola, Tamara e Giacomo. E, lo so, sto divagando; la sintesi potrebbe essere: hai espresso tanto, hai creato un affresco incredibilmente ricco, con così poche "pennellate". Sei stato bravo. Anche il titolo mi è piaciuto tanto: è muto, quell' amore che non ha potuto viversi, non del tutto, un amore che non ha avuto tempo ed è stato bruscamente, definitivamente zittito. È muto e così pieno di dignità Nicola, che muore in silenzio, ma saturo d'amore e, appunto, colmo di quell'umanità di cui i suoi carnefici sono ormai privi. Ma questo amore muto, l'amore tra Tamara e Nicola, è anche un amore che supera le parole, che riesce a farne a meno, perché è così autentico, profondo, che vale la pena morirne; vale la pena serbarlo nel cuore, dietro le palpebre e le labbra chiuse, e aggrapparcisi fino alla fine. È un ottimo finale, quello che si chiude sull'ultima immagine di Tamara, su un amore che sa di rimpianto, ma che è tanto reale da dominare gli istanti finali di una vita, da gettare luce sulla paura. Che dire, sono proprio contenta di partecipare a questo contest e di aver avuto modo di imbattermi nelle vostre storie. In bocca al lupo, alla prossima :)

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Ciao Frenz. Davvero una storia molto intensa e molto realistica, perché la delazione era un fatto in tempo di guerra, e perché episodi del genere, all'epoca, erano praticamente all'ordine del giorno. Non so se per questa narrazione in particolare ti sei ispirato a un fatto realmente accaduto, ma la vicenda che racconti è così emblematica nella sua semplicità e tragicità al punto da diventare corale: come un "estratto" di quel tempo, capace di raccontare, da solo, un'epoca intera. Poche frasi che arrivano diritte al cuore, capaci di raccontare un mondo intero di impressioni, sensazioni, sentimenti.

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Caro Frenz,
Cruda, dura e purtroppo maledettamente reale. Appartenente a un passato che nessuno riesce a dimenticare. Dai piccoli episodi agli stermini di massa.
Mi chiedo se quello raccontato sia un episodio vero o nato dalla tua fantasia, anche se nel secondo caso, dubito che tu possa essere andato troppo lontano da quella che era la triste realtà dell'epoca.
Avevo un'amica all'università che veniva da Cortenova. Posto tranquillo, perso sulle montagne che affacciano su 'quel ramo del lago di Como'.
Eppure la guerra era arrivata anche lì.
In bocca al lupo per il contest, la tua storia é molto toccante.
Alla prox!
Ssjd

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