Valutazione per il contest "Storie alfabetiche"
Grammatica e stile: 9/10 [5/5 + 4/5]
Non ho trovato errori grammaticali, né refusi!
Per quanto riguarda lo stile, voglio innanzitutto apprezzare una cosa: il rimando ciclico del testo, qualcosa che riesce a trasmettere sempre un senso di cura e completezza. Mi riferisco in particolare alla seconda e alla penultima frase che sono quasi a specchio nel riproporre una sequenza di colori con lo stesso uso della punteggiatura. La cura è mantenuta anche per il resto: la punteggiatura è inserita sempre al posto giusto, le frasi un po’ più lunghe sono smorzate e alternate da frasi secche e più incisive, per cui la lettura scorre e cattura. Inoltre, per ciò che vuoi raccontare (una scoperta progressiva) la narrazione alla prima persona presente è la più indicata e ben riuscita. Infine, molto bene anche per il lessico, adatto a una prima persona, senza essere per questo colloquiale.
Ti segnalo le cose che non mi hanno convinta:
- L’eccessivo uso dei trattini indipendenti nella seconda parte del testo. Ce ne sono sei, in frasi spesso consecutive. Questo è un po’ problematico non perché siano inserite in un punto sbagliato, ma più che altro perché la funzione dei trattini è di enfatizzare una determinata frase o parola, ma enfatizzando tutto il risultato è quello di non enfatizzare nulla (e anzi, come aspetto controproducente, il rischio di frammentare la lettura).
L’altro appunto riguarda il lessico.
Zeppo di informazioni, lo ringrazio con un bacio -> questo “zeppo di informazioni” suona davvero male e un po’ troppo colloquiale rispetto al registro solito.
E infine una ripetizione, che trovo evitabile inserendo un sinonimo:
mi fa sentire stupido fargli certe stupide domande.
Trama e personaggi: 10/10
Non è semplice rendere un Soulmate AU in una flash, ma tu sei riuscita benissimo a renderne il senso, aggiungendo anche un twist interessante. L’idea, infatti, che vedere i colori avvenga solo nel momento in cui si tocca fisicamente l’anima gemella (mediante la pelle) e che possa perfino rendere la vista a un cieco è originale e rende questa tua versione particolare. A livello di trama, poi, ho trovato ottima la scelta di partire da un medias res (Joe già vede, già sta con Martin), anche se c’è uno sviluppo mediante questo percorso da A a Z. Il senso di completezza non si avverte solo per l’impostazione stilistica ma anche per questa presa di coscienza di cosa sta succedendo e per la risposta alla domanda iniziale. Che colore è la pelle di Martin? Domanda che appunto collega anche al titolo. Tra l’altro, ho apprezzato anche come la storia inizia con un risveglio (doppio aprire gli occhi e vedere), che già è preludio del significato più profondo dell’intuizione dei colori.
Per quanto riguarda i personaggi, ovviamente è difficile rendere le caratteristiche di due personaggi originali in una flash, ma devo dire che sei riuscita a dar di loro un affresco – così come del rapporto che li lega. Conosco già Martin e Joe, ma qui ho dovuto leggere come se non li avessi mai letti prima e devo dire che non si sente affatto una carenza di informazioni. È una flash che si legge indipendentemente da altri tuoi lavori, quindi complimenti anche per questo.
Titolo: 3/3
Il titolo, pur essendo semplice, è perfetto – perfetto per la storia, perfetto per il suo ritmo e per l’attenzione che riesce a suscitare nel lettore. È poi molto adatto a una soulmate!AU sui colori che si rivelano attraverso il contatto con la pelle.
Svolgimento della traccia: 8.5/10
Purtroppo c’è un problema che ti costa 1 punto di penalità: dalla lettera T passi direttamente alla V, per cui manca una frase per la lettera U.
A parte questo, hai fatto un ottimo lavoro. Giocando con azioni e riflessioni in prima persona, oltre che con i dialoghi, sei riuscita a calare bene nel contesto rendendo naturale l’inizio alfabetico. L’andare a capo risponde a una spaziatura coerente, mentre la lunghezza delle frasi è tale da non essere forzata: pur essendoci dei trattini che avrei omesso come ti segnalavo in stile, infatti, non si tratta di frasi eccessivamente lunghe ma soltanto di un suggerimento a un ricorso di punteggiatura interna e meno netta.
Come inizio non mi ha convinta soltanto la lettera Z, una delle più difficile da inserire. Quel “Zeppo di informazioni” è, come ti ho già fatto notare, cacofonico, per cui essendo all’inizio della frase fa storcere il naso e attrae attenzione – un peccato, dopo tante frasi in un cui il gioco funziona molto bene.
Totale: 30.5/33 |