SESTA CLASSIFICATA
Brindo a me
Di Nina Ninetta
TITOLO E IMPAGINAZIONE 4,3/5
TITOLO 1.8/2.5: titolo semplice, che richiama un’immagine ben precisa, immagine che è anche presenta all’interno della tua storia e quindi ben allacciata al tuo testo. Come ho scritto anche in altre valutazioni, questo non è un titolo da “clickbait” cioè uno di quei titoli super magnetici che mi spingerebbe subito a cliccare su di esso, ma non è nemmeno privo di originalità. Piccolo appunto un po' più personale: io avrei messo un bel punto esclamativo alla fine!
IMPAGINAZIONE 2.5/2.5: La tua impaginazione, come il titolo, è semplice e lineare. Hai azzeccato il giusto spazio da mettere fra un paragrafo e l’altro, hai giustificato il testo e hai posizionato molto bene il titolo. Quindi, punteggio pieno!
GRAMMATICA 4,8/5: a livello grammaticale ho trovato solo due errori: il primo, riguarda la punteggiatura. Ho notato, infatti, che dopo i due punti vai sempre a capo, ma in realtà non è necessario e la frase può benissimo continuare nello stesso rigo. (-0,1) Di solito, si va a capo solo per comporre liste puntate e numerate. Il secondo, è l’accento sbagliato nella e, nella frase iniziale: “RIPETO: QUESTA NON E’ UN’ESERCITAZIONE!” -> È (-0,1). Non sono errori gravi, ma essendo il tuo un testo breve, ogni svista purtroppo conta di più.
STILE 7,5/10: il tuo stile rispecchia ciò che ho già detto sia per il titolo che l’impaginazione: è semplice e lineare. Non ci sono alti picchi, così come non ci sono parti più lente o che si incastrano poco bene rispetto alle altre. A livello di figure retoriche c’è molto poco, per questo ho dovuto togliere -1,5, anche se comunque ho visto che hai fatto un buon uso degli avverbi e degli aggettivi, infatti gli stati d’animo di Rosa mi sono arrivati tutti, e credo che tu abbia fatto un ottimo lavoro con il punto di vista, perché sono riuscita subito a provare empatia e immedesimarmi con la protagonista della tua breve storia. Il lessico da te scelto è abbastanza ordinario e, anche se si sposa bene con il tono tragicomico della storia, non mi ha colpito particolarmente, perché manca di una certa ricercatezza. Nei testi molto lunghi, con trame ben articolate e ricche di avventure e colpi di scena, non mi ci sarei soffermata, ma essendo la tua una flash-fic dove, come dico sempre, ogni frase dovrebbe brillare per la sua bellezza, ecco perché purtroppo ho dovuto sottrarti un punto. (-1)
TRAMA 7/10: La trama della tua storia segue quella indicata dal pacchetto da te scelto. La protagonista, Rosa, si trova alle prese con una cena di famiglia che mal sopporta e un segreto da dover confessare. Sin dalle prime righe si intuisce che il suo rapporto con la madre non è dei migliori, e che questo la fa molto soffrire. Mentre leggevo ero curiosa di vedere se sarebbe riuscita a risolvere il problema oppure no. Il “plot twist” (cioè il coming out di Rosa) era abbastanza sgamabile, anche se devo ammettere che il fatto che tu abbia messo “nessuna coppia” nell’intro per un attimo mi aveva quasi depistata. Essendo una flash, la tua storia presenta pochi dettagli, anche se comunque pur avendo a disposizione solo 499 parole sei riuscita a ricreare un bel quadretto familiare, dandoci informazioni su tutti i personaggi “principali”. Un dettaglio che ho particolarmente apprezzato, è il fatto che tutte le sorelle portino il nome di un fiore, perché questo dà più spessore alle parole di Rosa quando dice “Alle volte, è come se non avessi nemmeno un nome mio.”, che essendo la frase prompt del tuo pacchetto in questo modo risalta molto di più. Ciò che manca a mio parere della tua storia è giusto un tocco più frizzante di originalità: converrai con me, che le storie di madri fissate con figlie che si sposino sennò che Dio le aiuti e che alla fine si rivelano gay, ce ne sono tantissime. Per questo sono stata purtroppo costretta a toglierti -2 punti in Originalità. Per quanto riguarda la Struttura Narrativa, purtroppo questa risente un pochino del poco spazio, perché molti avvenimenti avvenuti in linee temporali diverse si intrecciano nell’arco di qualche riga e il lettore è come se si sentisse nel bel mezzo di un’accumulazione di eventi che gli viene sbattuto in faccia e poi, eccoci ritornati al presente. (-1). Il contesto da te descritto è però perfettamente coerente: ci troviamo un po' di fronte alla classica famiglia tradizionale, con una mamma un po' all’antica, convinta che senza un marito e senza dei pargoletti, una ragazza non può che essere insoddisfatta. La scena finale, con il padre che risolve in maniera molto pratica tutto il disastro appena scoppiato e la moglie che va via in piena crisi isterica mi ha ricordato molto “Orgoglio e Pregiudizio” e mi ha fatto sorridere di cuore.
PERSONAGGI 7/10: essendo una flash, dei tuoi personaggi sappiamo relativamente poco: infatti, come ho scritto anche prima, sei riuscita in poco spazio comunque a presentarci un quadro generale di questa famiglia di ragazze, concentrandoti ovviamente più su Rosa, che è la protagonista. Rosa è felice della sua vita, il suo unico problema è il rapporto complicato con la madre e il modo in cui lei la fa sentire: come se fosse sbagliata. Il suo profondo disagio mi è arrivato tutto, sono riuscita a immaginarmela bene mentre seduta a tavola, con lo sguardo basso subiva le frecciate della madre sentendosi quasi inferiore, pur sapendo di aver raggiunto i propri obbiettivi e di avere una vita che le piace. Forse, perché, in fondo in fondo, tutti i figli vorrebbero sempre avere l’approvazione dei propri genitori. Credo che nell’essere rappresentante di questo “tema” la tua Rosa sia ben delineata. Anche se, appunto, questa tematica è tutto ciò che Rosa rappresenta nella storia e tutto ciò che la caratterizza. Anche la madre ricopre un po' le vesti di un personaggio stereotipato, la madre all’antica, fissata con la vita sentimentale delle figlie. I tre punti tolti, derivano proprio dal fatto che sia alla tua protagonista che agli altri personaggi in genere, mancano quelle sfumature in più di colore, che li avrebbero resi dei personaggi più “originali”. (-3)
USO DEL PACCHETTO 8,5/10:
Genere Commedia 1,8/2: come ho già scritto precedentemente, credo che la tua storia possa considerarsi tragicomica, visto che Rosa decide finalmente di confessare il suo segreto poco dopo che la sorella è scoppiata in lacrime dicendo che il fidanzato a poco tempo dalle nozze l’ha mollata per un’altra. La battuta del padre e poi l’uso di parole della madre, smorzano un po' l’atmosfera e fanno effettivamente sorridere. Quindi credo che il genere sia stato abbastanza, se non pienamente, rispettato. (-0,2)
Tema 3,7/4: il tema del pacchetto Gilmore Girls, prevedeva che si descrivesse una cena in famiglia, e sebbene nel tuo poco spazio a disposizione hai reso subito la cena ben presente e teatro degli avvenimenti clue. Ciò che un pochino mi è mancato – sempre per via del fatto che in effetti in 499 parole non si può dire molto – è stata l’assenza del baccano che di solito si viene a ricreare in tavola durante le cene di famiglia numerosa, con bambini che strillano, bicchieri che si rovesciano e qualcuno che fa sempre commenti poco carini sulle pietanze. Comunque, diciamo che è un dettaglio minimo. (-0,3).
Prompt 3/4: il prompt è stato utilizzato come frase all’interno del testo, nel momento in cui ci viene spiegato come Rosa abbia cercato di far capire a Giulia da che tipo di famiglia provenisse. Come ho già detto, il dettaglio dei nomi, fa risaltare in qualche modo la frase ancora di più. Anche se, a parer mio, mancano dei dettagli importanti. Innanzitutto, leggendo non ho avvertito la presenza di questa “famiglia numerosa”: tre figlie è abbastanza standard, secondo me, e forse avresti potuto rendere l’idea del numero in crescita parlando del fatto che intorno al tavolo ci fossero anche il marito e i figli di Ortensia, che invece nella cena non sono menzionati, o magari della presenza dei nonni o di zii invadenti, le possibilità erano molte. In secondo luogo, la frase sottolinea il fatto che Rosa e le sue sorelle si somiglino molto, ma non viene mai fatto alcuno accenno al loro aspetto fisico all’interno della storia. Sarebbe bastato appunto, una zia, una nonna, un cugino che avesse detto qualcosa come “Ah, Rosa, sei tu! Scusami, ti ho scambiata per Margherita!” per rendere l’effetto maggiore. (-1).
GRADIMENTO PERSONALE 7/10: se dovessi descrivere la tua storia con una sola parola direi: simpatica. La protagonista mi è piaciuta, mi ha fatto sin da subito tenerezza, e la scena finale con la madre che urla via isterica e il padre che brinda insieme alla seconda genita è riuscita nell’effetto di strapparmi un sorriso e di farmi sentire come facente parte di quel quartetto familiare. Credo che ad averti penalizzata un po', sia stato scegliere di rendere la tua storia una flash, perché non ti ha dato modo né ti giocare di più con il tuo stile e con le tue frasi, né di approfondire meglio i tuoi personaggi che, essendo totalmente originali, per me sono come degli sconosciuti che un bravo autore deve rendere reali. Comunque, è stata una lettura piacevolissima.
TOTALE: 46,1/60 (Recensione modificata il 27/05/2021 - 10:26 am) |