Recensioni per
Vetri Appannati
di fenice64

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/08/21, ore 21:38

Sai che anche questo tuo componimento descrive bene uno snodo fra due personaggi che sto elaborando adesso? Mi piace molto...me ne ricorderò se mai il mio racconto verdrà la luce...a prestissimo, D

Recensore Veterano
25/05/21, ore 13:50

Ho riletto questa poesia alcune volte per decidere quale fosse l'interpretazione migliore da darle, ma non ne sono venuta a capo, si può leggere in entrambe le maniere.
Possono essere tue persone distinte, vicine, visibili, eppure lontane, divise da un muro invisibile che rende impossibile il sentirsi (e quindi comprendersi) il toccarsi (che si scontra con freddo del vetro) e più ci si avvicina e più il vetro si appanna.
Ci trovo la difficoltà di comunicazione si ha spesso proprio con le persone che ci stanno più vicine.
Ma, e questo è il bello, ci leggo anche la separazione che spesso abbiamo con noi stessi, con il nostro io più vero, che spesso non siamo in grado di ascoltare e comprendere.
Che bei versi.
Una delle tue poesie più belle, forse la mia preferita.
Un abbraccio

Recensore Junior
26/04/21, ore 17:40

Cara Fenice,
tra le svariate ragioni che mi portano ad amare i tuoi versi, c'è il fatto che questi destano (e ridestano) in me immagini, ricordi, sensazioni e pensieri su cui mi perdo a riflettere. Potrei leggerti per ore, per giorni, senza mai sentirmi stanca... Questo mi capita solo con chi ha qualcosa di autentico e profondo da condividere, e tu sei una poetessa nata.
Mi è capitato spesso - mi capita tuttora, in realtà - di vedermi "afferrare" il gelo di un vetro appannato che mi divide dalle persone, dal mondo. E più mi appoggio, più provo ad avvicinarmi, più la mia confusione aumenta. D'un tratto mi sento irrimediabilmente distante da ciò che c'è dall'altra parte, un'immagine che sembra sbiadire davanti ai miei occhi stanchi.
Tante, troppe barriere ci impediscono di vivere nel modo in cui vorremmo (e dovremmo), accentuando le nostre fragilità.
Due persone che, come due rette parallele, vanno per la loro strada e sembrano destinate a non incontrarsi: un'immagine, questa, che mi affascina allo stesso modo in cui mi rattrista. Ma la tristezza, come ben sappiamo, è parte essenziale dell'arte. E della mia vita.
Grazie di averci donato un altro pò di te. La finestra che dà sulla tua anima deve mostrare una vista incantevole. Un abbraccio, Claudia.

Recensore Master
05/04/21, ore 12:12

Ciao Fenice. Auguri di Buona Pasquetta. Sono lieta di leggere un altro tuo scritto in questa sezione dove, anche se l'ho detto altre volte, mi stupisci sempre conducendomi in una dimensione fra il magico e l'onirico. Tutto questo è linfa vitale per la mente, in questi scambi. Molto bello quanto da te espresso attraverso quei vetri appannati. Due solitudini e una fragile barriera, un'immagine potente riconducibile a un mondo interiore dove anche altre persone possono rispecchiarsi. Tutto sfuma nell'appannamento, fino all'oblio. Ma la speranza può essere sempre viva dentro di noi. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 05/04/2021 - 12:13 pm)

Recensore Veterano
04/04/21, ore 10:34

Trovo molto riusciti questi tuoi versi, quantomai autentici ed intelleggibili. Penso che ogni lettore abbia provato o si ritrovi in queste situazioni.
Curatissimi i tuoi lavori, come sempre, complimenti.
Buona Pasqua
Roberto

Recensore Master
04/04/21, ore 07:13

Buongiorno,
è triste perché queste sono situazioni che molto spesso accadono tra le mura domestiche e si evolvono in qualcosa di ancora peggiore, a volte.
Ma oggi è un Santo giorno quindi non incupiamoci con questi pensieri.
Poesia sempre bellissima.
Buona Pasqua a te e a tutti i tuoi cari :)

Recensore Master
03/04/21, ore 22:43

Sì, cara fenice64, è proprio così, ti vedo dietro a un vetro.
Ma è un vetro perfettamente pulito, trasparente, luccicante.
Luccica per i riflessi delle tue mani di poetessa.
È vero, non posso, non riesco a stringerle, quelle tue mani, ma bastano le parole a cui sanno dare vita.
A volte quel vetro è semiriflettente, mi aiuti a vedermi dentro come davanti a uno specchio, con le tue creazioni, perfezionate da immagini e citazioni.
Come quella di oggi, tratta da "Due di due".
Sono appassionato dei libri di Andrea De Carlo, uno più bello dell'altro.

Oggi quel vetro è più specchio di sempre, per me e per la mia pochezza.
Sperimento quotidianamente la vita di "due esistenze": vicini e lontani al tempo stesso, incapaci di vederci e appannati, ognuno "confuso e irriconoscibile".

Quel "due vite destinate forse a non incontrarsi mai" mi spaventa, non ci avevo pensato, continuavo a sperare. Ma forse hai ragione tu: i giorni si consumano, uno uguale all'altro, come i grani di un rosario senza preghiere. E continuamo a farci male "nell'oblio del senso di sé".

C'è tanta malinconia, ma la malinconia è uno dei condimenti migliori della poesia. La poesia la prende, la porta in alto, ce ne libera. Forse.
Domani è Pasqua, risorgeremo. Forse.

I migliori, più sentiti auguri a te, ai tuo cari, e a tutti quelli che ancora stanno dietro i vetri appannati.

Nuovo recensore
03/04/21, ore 19:18

Elena carissima,quando mi accade di pensare,non sempre per la verita',provo nostalgia di qualcosa,del senso di scendere,del senso di salire,con voglia di toccare,con gioia di volare.Poi mi accorgo di vivere,respirare e mi dico se avro' domani le stesse sensazioni.Quindi al giorno dopo rispondere alla mia filosofia.Sorridi mia cara,sorridi cosi' per il gusto di non essere depressa.Una Pasqua che crede,una felicita' possibile.
Francesco 3/4/21

Recensore Master
03/04/21, ore 15:33

Cara Fenice,
Ti stavo aspettando, perché ero certa che saresti passata di qua.
Altrettanto certa ero del fatto che saresti arrivata con uno splendido scritto, perché ti immaginavo un po' triste e a te la mestizia "tira fuori" parole stupende.
Non che il tuo "vento" non sia, a sua volta, una creazione di tutto rispetto, anzi.
Ma, credimi, quando scavi nel profondo sei superiore rispetto a quando insegui l' annullamento.
Purtroppo in questa vita le barriere, più o meno trasparenti, regnano sovrane...
Talmente tanto che, incredibilmente, spesso ci capita di vederle anche quando non ci sono, oppure... (per colmo dell' assurdo) finiamo coll' installarle da noi stessi.
La vita è bella perché è varia...
Su con la vita mia cara, che sei brava e domani arriverà la festa più grande di tutte, per la quale ti invio i miei più affettuosi auguri.
Con ammirazione L MMXV