Buonasera cara, che piacere essere qui! Mamma mia, una OS sul fandom di LOTR e con Aragorn, Arwen e Legolas come personaggi? Leggendo het e slash posso solo immaginare quanto sia canon dal mio punto di vista, ma sorvoliamo va che sennò fangirlo per mezza recensione e non è il caso – o forse sì. Così poche righe lette attraverso gli occhi dell’elfo, e già riesco ad inquadrare una dinamica dolorosissima ma che mi piace da impazzire: la guerra, le lotte continue, la paura di perdere qualcuno per sempre… ehhh, non mi è sfuggito mica, mio caro Legolas, che il tuo dolore per l’idea di aver perso il Ramingo è stato molto più sentito e grande di qualsiasi altro provato prima. Lo hai capito, vero? E come lui quando è tornato, ha capito quanto potesse pesare la promessa di Arwen che si porta appresso, e non più appesa al collo.
SEGNALE. Eh sì, come, sei sopravvissuto, sei tornato, vorresti abbracciarlo come se fosse la cosa più preziosa del mondo ma non puoi, non potete, anzi, dovete nascondere entrambi, quasi a voi stessi pure. E ti piazza la stella, ma non la indossi più perché sai, sai che sarebbe sbagliato visto il tuo cuore in tumulto.
No vabbè, è solo il primo pezzo e già io non ce la posso fare! Amore, è amore e lo sanno dal momento in cui riescono a parlarsi quella notte, illuminati soltanto dalle stelle, baciandosi così.
Eppure non è l’idea che non possano viverla per la relazione che Aragorn ha, ma per la guerra in sé: non manca fiducia, bensì c’è la rassegnazione di chi sa che potrebbe morire, o veder morire l’altro, da un momento all’altro anche in una eventuale conclusione positiva per l’intera Terra di Mezzo. Non c’è assolutamente da biasimarli vivendo in un periodo tanto complesso, è un ragionamento maturo e comprensibile sotto tutti i punti di vista.
La battaglia finale è stata vinta, i popoli sono salvi, eppure l’amarezza non mi lascia affatto neanche per un momento, perché so cosa attende i due al ritorno: tornare alle proprie vite, prendere in mano ciò che sono destinati a diventare e così, dopo una notte di amore con la A maiuscola, in grassetto e pure sottolineata, in corsivo anche, tutto crolla.
Mannaggia vah, dico così perché non posso dire peggio, ho sofferto: sono stata felice nel vederlo incoronare, ancora più felice nel vedere Legolas presenziare alla salita al trono di Aragorn, e quell’addio sussurrato, la lacrima poi mentre Arwen abbracciava il suo sposo, non me lo dovevi fare.
NON…
NO.
Non dovevi, perché sapevo sarebbe andata così, lo sapevo e il male che ho provato nel vederlo avverarsi è tanto. Sei riuscita a farmi emozionare, a farmi annegare nell’angst, a farmi innamorare del loro amore, vivere sulla pelle la loro sofferenza, e comprendere come la consapevolezza li abbia portati ad amarsi in segreto nonostante tutto. Perché io so, che Aragorn ha amato Legolas fino alla fine dei suoi giorni, e che l’elfo, anche dopo la dipartita dell’uomo, l’abbia amato ancora, portandolo nel cuore sempre. Vabbè, ho detto che avrei cercato di mantenere la calma ma con loro non ce la faccio, mi hai fatta immergere nei sentimenti più puri che hanno tinto di colore quei giorni grigi, e poi quanto il mondo stesso ha ripreso colore, sono stati loro ad opacizzarsi.
Cara, questa lettura è stata oro per me stasera, mi sono immersa nelle loro sensazioni, nei loro sentimenti, nel canon a fare da sfondo alle vicende del loro amore martoriato e impossibile, e li ho riconosciuti, ho colto i riferimenti, ho rivisto l’opera e nel mentre la tua interpretazione personale di un rapporto destinato a dare solitudine di cuore. Il testo è ben scritto, pulito e corretto, e io ho mangiato parola dopo parola con una speranza inutile, perché già sapevo ma fino alla fine ci ho creduto. E niente, tocca consolarci qui, perché loro se lo meritano tutto l’amore che hanno vissuto. Alla prossima, buona notte e buona ispirazione! :3 |