Recensioni per
I used to rule the world
di BellaLuna

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/09/23, ore 19:20

NO, ASPETTA, COM’È CHE MI SONO PERSA COMPLETAMENTE QUESTA STORIA?
Cioè, io ero convinta di aver letto tutto di tuo su HOTD o GOT e invece trovo questa.
Premesso che a me Viserys stava sulle balle - non so, sarà il difetto del nome -, nella serie tv non ho avuto nemmeno il tempo di affezionarmi che lui ci stava già allegramente salutando.
Quanto ai libri, beh quello è un altro discorso. E il fatto che la tua storia sia ispirata a questi, è oro puro.
Ma partiamo dall’inizio. Viserys continua a starmi sulle balle ma hai fatto vedere un ritratto più umano del personaggio e, ahimè, non si può che empatizzare con lui.
Rimane un bambino arrabbiato - e di motivi per essere arrabbiato, ne ha infiniti - a cui non è rimasto altro che una corona e una bambina di cui prendersi cura. Da una parte non mi sorprende che lui scagli persino contro Willem, l’unico alleato che era rimasto ai Targaryen.
Viserys aveva otto anni ed era cresciuto nella Capitale, un posto non esattamente sano e appropriato per un bambino. In più ha assistito al massacro della sua famiglia e al crollo della sua casata senza poter far nulla. Ci credo che il tornare a casa - tornare da vincitori - sia stato per lui un chiodo fisso.
Sono rimasta stupita nel leggere l’accenno a Rhaegar. Ora, non ho mai ragionato su di loro - non saprei dire se fossero legati. Direi di no, vista la grande differenza di età - ma mi ha piacevolmente sorpresa il fatto che lui abbia intenzione di vendicare il fratello e che non lo consideri colui che ha fatto partire l’effetto domino sulla dinastia del drago.
Ho avuto i brividi nello scoprire che Viserys bramasse banchettare con le carni dei traditori - carne di cervo, lupo e leone - e ancor di più quando si arriva al sogno.
Immagino che per lui rappresentasse il culmine, il momento in cui aveva trionfato ma sappiamo bene che non è così. La colata d’oro non lo avrebbe trasformato in un drago, anzi, ne avrebbe decretato la fine. Ed è simbolico e drammatico che abbia spinto Drogo a dargli quello aveva sempre sognato.
Infine, vorrei parlare un momento dei sentimenti. Con le tue storie è sempre così. Li percepisco chiari e potenti, come se le parole non riuscissero per nulla a contenerli ma li facessero esplodere davanti a me.
In tutta la storia sono stati la frustrazione - di sapere di non poter far nulla -, l’odio - verso coloro che li avevano esiliati - e il rancore - per quello che aveva e che forse, al tempo, nemmeno aveva apprezzato, giudicandolo qualcosa di dovuto. E, come ti dicevo prima, se questo era comprensibile visto che parliamo di un bambino che si è visto crollare il mondo addosso, volevo vedere comunque un raggio di luce in quel baratro di tenebre.
Ebbene, mi hai accontentata. Mi hai parlato del suo legame con Dany - strano, ovvio, ma sono Targaryen, la sanità mentale non fa parte del loro Dna -, di come rivedesse in lei la loro madre. E forse la punisce anche per allontanare il ricordo di Rhaella.
La mia parte preferita è sicuramente quella in cui Dany gli confessa che non sa di cosa stia parlando. Questo permette di mettere i fratelli su due piani differenti: Dany, come ci dice anche nella serie, considerava casa quell’abitazione con l’albero di limone, non desiderava altro, mentre Viserys era ossessionato da un passato che continuava a tormentarlo e dai fantasmi di coloro che aveva amato.
Penso che sia davvero difficile odiare Viserys. Lo si può biasimare per quello che è diventato, per non essere riuscito a incanalare la rabbia e trovato un modo per risolvere il trauma. Mi chiedo se fosse possibile. In fondo, nonostante la protezione di Willem, non aveva nessuno se non quella bambina che lo teneva saldamente ancorato a un tempo che non sarebbe più tornato.
Come al solito spero di non averti ubriacata di parole. Sappi che questa storia - come tutte quelle che scrivi - mi hanno fatto riflettere molto. Rimango sempre incantata dal modo in cui riesci a mostrarmi personaggi che credevo di conoscere, mostrandomi la loro natura più profonda e nascosta.
Un grosso bacio e perdona il ritardo,
Eli

Recensore Master
26/08/21, ore 13:45

Recensione premio per essersi classificata seconda e aver vinto il premio per la miglior storia originale al contest "Acquerelli" indetto da Juriaka e giudicato da Gaia Bessie sul forum di Efp: 1/3

Ciao cara!

Per prima cosa, ti chiedo scusa per la lentezza con cui sto rilasciando queste recensioni, ma il periodo non mi è stato (purtroppo) particolarmente propizio.
Oggi, però, dopo essere resuscitata dal mal di vivere, ho deciso di cominciare a spulciare il tuo profilo: mi dispiace sempre constatare quando io e un autore che mi piace abbiamo pochi fandom in comune perché, alla fine, è un modo in cui mi precludo tante cose. Ed è quello che mi capita con te e, da questo punto di vista, scoprire che avevi scritto su GoT è stata una ventata d'aria fresca.
Hai scelto di incentrare questa storia su Viserys, personaggio a mio parere sottovalutatissimo nell'universo fandomico e, secondo me, lo hai tratteggiato in maniera ineccepibile.
Lo stile che hai scelto di adoperare è prevalentemente introspettivo, fatto che secondo me ben maschera l'intento del contest per cui era stata scritta la storia. Il tutto scorre con molta naturalezza e, sul finire, anche sapendolo ho proprio dimenticato il fatto che questa volesse essere una storia alfabetica.
L'accenno al rapporto con Dany è stupendo, poi, sicuramnete la mia parte preferita di questa storia: a rischio di attirarmi l'odio del fandom, a me il rapporto un po' incest tra questi due fratelli non mi dispiace, come spunto, adorerei leggere una fanfiction che sviscera questa tematica (ti strizzo l'occhio virtualmente).
La conclusione, a mio parere, è magistrale:

e Daenerys è tutto quello che gli resta, e se neanche lei riesce ad amarlo, allora chi lo farà più?

Racchiude tutta la solitudine e lo sconforto di un personaggio per lo più indecifrabile e, devo dirlo, la trovo azzeccatissima in questo frammento di storia dei Targaryen che hai scelto di descrivere, il tutto con un IC che ha del pauroso.
Ti faccio moltissimi complimenti, un bacio
Gaia
 

Recensore Master
25/05/21, ore 14:30

Valutazione per il contest "Storie alfabetiche" – Seconda classificata

Grammatica e stile: 9.6/10 [grammatica: 4.8/5 + stile: 4.8/5]
Grammaticalmente ho trovato solamente un’imprecisione:
Nei suoi sogni più belli però, (i sogni che fa solo quando Dany gli dorme accanto), -> una virgola (quella prima delle parentesi) è di troppo. Le parentesi, infatti, sono da intendere come qualcosa che si potrebbe del tutto bypassare nella lettura. Se tolgo la parentesi in questo caso, però, mi ritrovo con una doppia virgola ,, -0.2
Da un punto di vista stilistico, ho trovato il testo ben impostato e curato. La punteggiatura – varia e inserita al punto giusto – riesce a dare unità anche a periodi più lunghi rendendole la lettura molto scorrevole. Laddove non è varia, invece (es: Gli risponde scrollando il capo, il vecchio Ser, i suoi occhi sono tristi e sconfitti come la terra che si sono appena lasciati alle spalle, e Viserys non lo sopporta, Viserys vorrebbe essere abbastanza grande e forte da minacciarlo con una spada e ordinargli di smetterla di guardarlo come se fosse solo un bambino stupido e non il suo Re. -> dominano qui tutte virgole), risponde alla logica di un flusso di pensieri e non potrei suggerire nessun punto di punteggiatura alternativo. La scelta di periodi lunghi risulta internamente ben scandita e funzionale perché rende i pensieri di Vyseris che sono tra loro concatenati, nascendo quasi l’uno dietro l’altro. In genere gestire periodi lunghi non è semplice (e, da un punto di vista soggettivo, preferisco mille volte quelli più brevi), ma tu sei riuscita molto bene a renderli sempre scorrevoli e a non dare quell’idea di “perché la frase è così lunga?”. Merito dell’uso della punteggiatura sicuramente e degli espedienti grafici/contenutistici molto vari (corsivi, trattini indipendenti, rimandi interni alle frasi). C’è ritmo, un ritmo che si avverte per tutta la lettura, e che è facilitato anche dal fatto che nessuna frase è particolare per struttura, lunghezza o forma: tutte risultano in armonia. Una cosa che rafforza questo è anche l’inversione (la prima: “Aveva avuto tutto, un tempo, Viserys”), scelta che è presente per tutta la flash in maniera coerente e che dona al testo quell’idea anche di ballata.
Il lessico è allo stesso modo giusto e coerente: non hai mai esagerato con termini eccessivi, né hai utilizzato termini bassi. La scelta di un registro medio è quella più azzeccata per il contesto, per i pensieri intimistici e per un universo (quello di Game of Thrones) dove il basso e l’aulico coesistono, per cui bisogna valutare chi parla e perché.
Hai fatto un ottimo lavoro, quindi. L’unica nota che ti segnalo è un uso che non mi ha convinta del tutto del trattino indipendente in un caso.
Bandito dal suo stesso regno, ora non gli resta più niente – ha solo una corona dorata e una sorellina piagnucolosa che non ha idea di quanto sia importante il nome che porta. -> Anche la frase precedente ha un trattino indipendente, quindi mi piace l’idea di voler creare un parallelismo immediato, eppure allo stesso tempo, non credo sia qualcosa da separare del tutto, quindi sarebbe potuta essere forse più azzeccato inserire un due punti o un punto e virgola.

Titolo: 3/3
Il titolo è una frase presa da una canzone ben nota, “Viva la vida” dei Coldplay, che quindi è facilmente ricollegabile per il lettore medio. Questo è un meccanismo molto utile per “colpire” il lettore. Tuttavia, canzone a parte – anche fingendo che la canzone non si conosca –, la frase risulta in sé armonica e musicale. L’uso dell’inglese, oltre al rimando alla canzone, è giustificato anche dalla mancanza di traduzione diretta della funzione “I used to” che intende qualcosa che nella resa italiana si perde. Sicuramente forte è anche il collegamento con il personaggio: l’idea di non essere più i sovrani del mondo è la nostalgia dei Targaryen, e primariamente di Viserys.

Trama e personaggi: 10/10
Anche su questo parametro sono molto soddisfatta. Hai offerto uno spaccato del periodo di esilio di Viserys e Dany che è un’introspezione perfettamente calata però in un contesto in movimento (Dany che cresce, il progetto di riconquista che matura). Non manca nulla nel filo dei pensieri e anche l’interruzione è al punto giusto, quando iniziano i conflitti tra loro, quando la storia dei due fratelli la conosciamo.
Il punto di vista di Viserys l’ho trovato molto fedele al personaggio: l’impotenza e la nostalgia s’intrecciano con il desiderio di imporsi nel sogno del futuro e l’orgoglio delle proprie origini. Tutto ciò si vede nel rapporto ambivalente e ben dipinto con Daenerys: la reputa stupida, le urla contro e una parte di lui la odia, ma è tutto ciò che ha e quindi rifiuta di separarsi da lei e si fa carico della sua educazione. Sei riuscita a creare un’empatia con il personaggio, nonostante non sia uno dei migliori della serie, per usare un eufemismo. È un gigante battuto, o meglio qualcuno che è nato con l’idea di essere un gigante e si ritrova nella polvere: hai reso benissimo proprio questa idea.
Una parte che ho trovato, poi, davvero potente è la sorta di premonizione che Viserys ha: Nei suoi sogni più belli però, (i sogni che fa solo quando Dany gli dorme accanto), la corona d’oro che indossa gli si scioglie sul capo, gli cola addosso come lava incandescente, entrandogli dentro la carne e cementandosi nelle sue ossa, fino a trasformalo in un drago dalle ali d’avorio che si libra libero nel cielo e non prova più dolore. Ed è vero che diventa drago, diventa libero, perché una parte di lui viene presa da Viseryon. Un collegamento bellissimo.
Anche la piccola Dany, personaggio minore, l’ho trovata coerente: dolce ed espansiva, pronta a dimostrare affetto, ma anche ribelle sul finale, perché è un drago pure lei (e sarà proprio quel drago che lui ha creato a rivolgerglisi contro, appunto).

Svolgimento traccia: 10/10
La consegna è rispettata: ci sono 21 frasi, tutte le lettere sono presenti e nessuna è ripetuta più volte.
Come dicevo anche nella voce stile, nonostante la lunghezza dei periodi, nessuna frase dà l’idea di essere eccessiva o che si sarebbe dovuta interrompere prima: sembra una precisa scelta stilistica, non seguita cioè da una consegna prestabilita, proprio perché è coerente in tutta la storia e con una punteggiatura ad hoc. Funzionale è anche l’inversione come costante nella storia che ti ha permesso di non far stonare nessuna frase pur posticipando sempre il soggetto. Riporto alcuni esempi, ma ricompare davvero sistematico (senza mai “tradirti” a cambiare struttura):
Aveva avuto tutto, un tempo, Viserys
È ancora piccola, fragile e stupida, Dany
Gli risponde scrollando il capo, il vecchio Ser
Rispetto a quanto già detto anche in stile, aggiungo che sei andata a capo sempre in modo funzionale e sensato, e che iniziare le frasi con dialoghi o “pensieri parlati” è stata una mossa intelligente che ti ha permesso di facilitare l’inserimento di alcune lettere, inclusa la Z con quel “zitta” pronunciato da Viserys a Dany. Tutti gli inizi poi sono differenziati: l’effetto di rimando e ritmo (data dalla punteggiatura o dall’inversione) non diventa ripetizione perché appunto non inizi le frasi con parole che hanno la stessa funzione logica. Non posso che darti, dunque, punteggio pieno!

Totale: 32.6/33

Recensore Master
02/05/21, ore 00:31

Ciao Bella, vengo a sbirciare che cosa hai prodotto tu! 😁
Sai, ormai questa serie è tra le più classiche e mainstream in assoluto, eppure non l'ho mai guardata (o peggio lettoni libri che pur mi interesserebbero anche, credo, da amante del fantasy... 🙃🙈)
Quindi chiaramente il mio commento è giocoforza incompleto però.... Però ci ho visti tanto in questo principe esiliato dal suo trono e dalla sua terra di un cert'altro principe (sayan) che tu conosci più che bene.... Soggetti forgiati nel bene e nel male dalle circostanze che si sono trovati ad affrontare.
La rabbia di Viserys verso la sorella che non ricorda, ma a cui i ricordi di "casa" vanno inculcato perché insieme a lui è l'unico pezzo di famiglia che è rimasto e la frustrazione sfogata con il cavaliere che gli fa da scorta non sono altri che difese, mentre dentro brucia una voglia di vendetta e rivalsa verso chi gli ha portato via tutto, compresa l'identità che ora cerca faticosamente di mantenere mentre l'insicurezza si fa largo nel suo animo con l'ultima frase.
È stata una lettura piacevole e interessante nonostante le mie lacune, bella storia!
Buona fortuna per il contest e alla prossima!
Nala

Recensore Master
26/04/21, ore 10:10

Buongiorno, carissima Bella **, eccomi a rilasciare la recensione "premio" per aver sviluppato tre prompt della mia challenge ♥
Questa storia mi incuriosiva moltissimo per la sfida alla quale partecipava: ho provato a buttare giù qualcosina anche io, ma poi mi sono arresa e non mi sono iscritta: ti faccio tantissimi in bocca al lupo, ma credo che tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro perché la questione delle iniziali non si sente per nulla ^^ (e a tal proposito, ho apprezzato tantissimo che pur avendo tu a disposizione un protagonista che iniziava con la V, tu abbia scelto di usare un'altra parola per cominciare la penultima frase.)
Viserys è un personaggio meschino e sfortunato, ma non sono riuscita ad odiarlo al pari di altri, è prevalsa sempre la pena nel vederlo ergersi tanto superbo ma in realtà senza avere il rispetto di nessuno. Ciò non toglie che con Dany si sia comportato orribilmente e io sia stata molto felice nel vedere che lei abbia imparato a difendersi e a rimetterlo al suo posto.
Aaaw, poi io ho un debole per le kidfic e vederlo descritto così bene da ragazzino mi ha un po' sciolta: si nota molto la sua solitudine, lenita solo da una sorellina che lui a tratti reputa stupida (mamma mia, quanto è IC questa cosa), a tratti colpevole della morte dei famigliari, e ad altri invece gli suscita affetto. Viserys è convinto di amare Dany, di farlo nel modo giusto, e che se qualcosa non va che sia semplicemente dovuto alla stupidità di lei. Ho ritrovato la sua superbia, il suo orgoglio di Drago, sebbene lui sia semplicemente un gattino spaurito e soffiante, e ho amato alcuni rimandi al canon, come l'incubo della corona che si scioglie e che anticipa la modalità della sua morte, o la metafora del servire carni di lupo, leone e cervo alla sua mensa, quando sarà re.
Ti faccio veramente tantissimi complimenti per questa introspezione tanto curata e completa, pur nei limiti che ti erano stati imposti **
è sempre un immenso piacere passare da te **

un bacione e alla prossima ♥

Benni

Recensore Master
21/04/21, ore 15:29

ooh, wow! non mi aspettavo una storia così bella col personaggio che hai scelto, che di suo, per me, aveva il potenziale di fare danni XD
buonasera, tesoro dolce
dici che ho scritto bene io, e tu allora? non c'è una singola lettera forzata, ma proprio non avrei nemmeno capito che era una storia di questo contest! niente lettere "strane", con parole che staccano dal resto della frase... perfetto. La psicologia di Viserys è uguale a quella vera, IC dalla testa ai piedi. Orgoglioso, vile nel maltrattare una bambina, testardo, arrabbiato, convinto - questo sì - dei suoi diritti sul trono. Volendo, lui e Jon e Gendry avrebbero potuto fare la guerra dei Re, non gli altri! Mi piace come nei sogni abbia una chiara visione delle propria terribile fine, con la corona d'ora sciolta sul capo, ma non abbia il dono di interpretarla, anzi, gli sembra un buon segno. Infine, la pazzia era passata benissimo in tutta la famiglia... Il mio passaggio preferito molto "medioevale" è il banchetto con carni di Leone, Cervo, e Lupo. io ci aggiungerei due Seppie alla brace, ma il mio humor è discutibile XD
buona fortuna, andrai benissimo,
Setsyna

Recensore Master
19/04/21, ore 10:58

Ciao BellaLuna ^^
Mi fa piacere che tu abbia scritto una storia su Viserys, personaggio su cui non ho mai letto niente e che risulta piuttosto controverso.

Nella serie lo vediamo già adulto, crudele con Daenerys e fissato con il suo desiderio di riconquistare il Trono di Spade; qui invece hai parlato del Viserys ragazzino, che un tempo “governava il mondo” e all’improvviso è stato costretto a rinunciare a tutto e a scappare. Mi è piaciuto molto come hai descritto il rapporto con Dany: all’inizio è protettivo con lei e lo vediamo addirittura ridere e giocare con lei come un fratello qualsiasi, ma più passa il tempo, più la rabbia di Viserys cresce, accentuata anche dal fatto che Daenerys non ha ricordi di Approdo del Re e della loro famiglia. Per lei “casa” è semplicemente ser Willem, una porta rossa e un albero di limoni. Da questo punto di vista, devo dire che mi dispiace molto per Viserys, perché lui è rimasto l’unico a piangere quelle persone che amava, e sente il bisogno di vendicarle e riprendersi ciò che era suo. E per farlo ha bisogno di una bambina che “non sa di cosa parla”.
La parte che mi è piaciuta di più, però, è quella relativa al sogno. Come il suo antenato che aveva bevuto Alto Fuoco sperando di trasformarsi in drago, anche lui sogna le fiamme che lo divorano e lo trasformano. Il fatto che faccia questo sogno accanto a Dany e che immagini la sua corona sciogliersi ed entrargli dentro la carne rappresenta una sorta di premonizione di ciò che davvero avverrà: sarà infatti Daenerys a risorgere al fianco di tre draghi, mentre al re verrà data una “corona d’oro che gli si scioglie sul capo e gli cola addosso come lava incandescente”, con la piccolissima differenza che non lo trasformerà in un drago, ma si limiterà a ucciderlo.

Anche per quanto riguarda il fiore usato trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro. La nostalgia per quella vita che un tempo Viserys aveva e amava è presente in tutto il testo, così come la nostalgia che quasi tutti i Targaryen provano per il loro passato di signori dei draghi e la loro potenza indiscussa che, con la Ribellione di Robert, sembra essere cessata per sempre.

Ti faccio i miei più sinceri complimenti per questa storia, è stato davvero un piacere leggere questo estratto su Viserys, che mi ha anche dato modo di riflettere su alcuni aspetti del suo personaggio che non avevo mai considerato. Ho visto che partecipa anche al contest di LadyPalma, perciò in bocca al lupo per quello (a tal proposito, credo tu abbia fatto un bel lavoro anche con la richiesta di quel contest, perché ho trovato che il testo scorresse molto bene, non si sentiva che ogni frase dovesse iniziare con una lettera in ordine alfabetico ^^).

Ah, ultima cosa: ho ascoltato la versione di Viva la vida che mi avevi consigliato (purtroppo non mentre leggevo perché non so concentrarmi su un testo scritto e una canzone contemporaneamente 🙈) ed è stata una bellissima scoperta, quindi grazie mille ❤
Alla prossima!
Baci, pampa

Recensore Master
18/04/21, ore 22:44

Ciao BellaLuna, eccomi qui a leggere e commentare la tua storia. Premetto: non conosco "il Trono di Spade" e temo di aver perso molto, perché quel poco che ho letto a proposito del personaggio di Viserys mi ha incuriosito molto. Ho cercato di acquisire qualche informazione per riuscire a comprendere almeno in parte la tua storia, e devo dire che quel po' di idee che ho potuto mettere insieme - e soprattutto i tratti di Viserys che ritengo più interessanti e drammatici - sono ben rappresentati nel tuo testo. Mi ha colpito soprattutto una caratteristica di Viserys - condivisa da Daenerys, almeno fino al giorno del suo matrimonio - ossia il fatto di essere "principe di niente". Viserys vorrebbe fortemente, rabbiosamente - mi pare che la rabbia sia una delle sue caratteristiche salienti - ma nei fatti tutto questo slancio, questa consumazione di se stesso nell'ira non portano a niente. E' un personaggio tragico, quello di Viserys, perché ogni volta che tenta di rialzarsi e ottenere quello che secondo lui gli spetta finisce per ritrovarsi non solo nella polvere, ma sempre un gradino un poco più in basso, fino alla morte. O almeno, questa è la percezione che ne ho avuto io.
Nella tua storia lo ritroviamo giovane e senza radici, geloso della sorella che nessuno ha il diritto di toccare, neanche il nobile amico di famiglia che li ospita. C'è questa rabbia che cresce, che a quanto ho capito si ritorce anche contro Daenerys, che diventa un motivo di struggimento per tutta la vita, e senza che neppure l'ombra del suo sogno si compia. C'è in questo personaggio il bisogno di recuperare un nome, un'identità, il consenso dei molti che lo circondano, e anche il timore di perdere l'affetto della sorella, che è tutto ciò che gli resta. Ho letto che, alla fine del suo percorso, Viserys esce di scena in maniera particolarmente cruenta, qui anticipata dal sogno premonitore della corona che si liquefa sul suo capo. E' la fine di un progetto - qui anticipata in maniera metaforica - la fine di un desiderio perseguito con tutte le proprie forze lungo tutta una vita: qualcosa che si disfa e perde identità e forma. Viserys aveva perduto la sua identità al principio della vicenda e non riesce nel suo tentativo di recuperarne una seconda diventando re. Ma il tuo testo precede questo momento: qui siamo ancora nell'infanzia di Daenerys, siamo ancora nell'età della speranza viva, volitiva, feroce. della rabbia simile a un drago.
Sulla scorta di quel poco che ho imparato su "Il trono di spade", devo dire che questa slice of life è azzeccata e offre una veduta a tutto tondo sui sentimenti di Vinerys in una fase della sua vita, quella un cui la sorella rappresenta l'ultima eredità, l'ultimo bene della sua famiglia di origine, quella in cui proteggere Dany significa proteggere un ricordo e allevare un sogno.
Che dire, ti ringrazio per avermi fatto conoscere questo personaggio avvicinandomi ai suoi pensieri e sentimenti con uno slice introspettivo molto intenso. Grazie per le emozioni e a presto.