Recensioni per
Mai abbastanza
di Black Beauty

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
29/12/22, ore 23:58

Passo qui per caso e ho solo una parola: STU-PEN-DA!!!
Draco è proprio come me lo sarei immaginato io, una persona incapace di mostrare i propri sentimenti, che non prende mai posizione su nulla. Su Astoria invece non mi sono mai fatta un idea precisa, ma penso che l’immagine che ne hai dato tu sia molto interessante.

Recensore Master
04/09/21, ore 23:45

Recensione Premio NargilloBlu del contest "Chi indovina gli amici trova un tesoro" 1/1

Ciao!
Credo sia la prima volta che ti leggo fuori dal contest, e non potevo non scegliere una storia su Draco; è un personaggio che mi incuriosisce molto, trovo che abbia molto potenziale che per ovvie ragioni di pov e di spazio nei libri non è potuto essere sfruttato.
Tu ne hai dipinto la codardia e la prudenza, e credo che ne sia uscita un'immagine molto realistica. Ho sempre visto nella sua scelta di Astoria, sgradita a Lucius e Narcissa, una ribellione relativamente forte (non del tutto dato che è comunque Purosangue, ma la loro considerazione per i "traditori del proprio sangue" non diverge poi molto da quella per i Nati Babbani) e quindi lo avrei immaginato un po' meno passivo nelle discussioni, ma la tua caratterizzazione è ugualmente e tristemente credibile.
Ti segnalo al volo due sviste che ho notato durante la lettura:
"Potter aveva assistito più omicidi di lui" aveva assistito a
"si era si era sentito in dovere di aggiungere" c'è un "si era" di troppo
Nient'altro, per il resto è un testo molto pulito.

Il tuo Draco è spinto a riflettere e a mettersi in discussione solo dopo la morte di Astoria; molto interessanti le sue riflessioni sulla differenza tra ben riuscito e felice, tragico il rimpianto del suo convincersi di non averla amata abbastanza – a ragione, visto che è stato un ignavo per tutta la vita.
L'unica domanda che mi è rimasta per tutta la storia e a cui non sono riuscita a trovare risposta è perché Astoria l'abbia scelto e perché l'abbia sposato, tutto considerato. Draco con la sua codardia l'ha delusa; in particolare, mi ha colpita la frase:
Astoria era stata portata a cena, a teatro, in vacanza, dovunque desiderasse – mai con chi desiderasse – e l’uomo al suo fianco era sempre stato impeccabile ed elegante – mai appassionato o gioioso.
Con chi desiderava uscire Astoria, se non con Draco? Era un modo per dire che avrebbe voluto un Draco diverso? In qualsiasi caso, i miei dubbi sul perché abbia scelto di unirsi a Draco crescono. A parte questo dubbio, comunque, ho apprezzato molto il ritratto che hai tracciato di Astoria: anch'io la immagino ben poco convenzionale.
Che dire del finale? Semplicemente straziante, è davvero triste vedere Scorpius così cinico e risentito nei confronti del padre.

Alla prossima,
Mari
(Recensione modificata il 04/09/2021 - 11:45 pm)
(Recensione modificata il 04/09/2021 - 11:46 pm)

Recensore Veterano
08/05/21, ore 20:16

PRIMO CLASSIFICATO AL CONTEST "Canon's Revenge"

Grammatica e stile: 10/10

Cercando di riprendermi dal turbinio di emozioni che mi ha lasciato questa storia, posso dire con estrema certezza che dal punto di vista grammaticale è impeccabile. Ho particolarmente apprezzato anche questa narrazione tra presente e passato dove il passato non è riferito solo a Draco ma anche all’ambiente familiare che lui stesso ha vissuto. È un espediente che non interrompe la storia o la rende pensate, bensì la arricchisce.
Trama: 10/10
Anche in questo caso non posso che darti il massimo. Sia perché (come già accennavo sopra) da un punto di vista logico fila piuttosto bene e senza intoppi, sia perché la tua caratterizzazione dei personaggi è così profonda da lasciarmi di stucco. Parto subito col dire che anche io, nella mia immaginazione, ho sempre trovato Astoria una donna di polso, capace di prendere in mano situazioni ben più grandi di lei e soprattutto la prima ad abbattere una serie di stereotipi e pregiudizi. Accanto alla figura di Astoria ho letteralmente amato come hai pensato e descritto Draco. Di solito viene descritto come un uomo che ha fatto tanti errori, incontra Astoria, si redime e vive il resto della vita felice. Ed è bello pensarla così, io stessa l’ho fatto e lo faccio, ma diciamoci la verità: Draco difficilmente sarebbe disposto a mettere da parte il suo orgoglio per l’amore. La tua è una scelta coraggiosa proprio per la visione che molti hanno di Draco nel post guerra e l’unica cosa che posso fare è complimentarmi e invidiare le tue capacità.
Per quanto riguarda il titolo invoglia parecchio alla lettura, ammetto che, a causa della scarsità di tempo ultimamente, aver dovuto aspettare un po’ di giorni per leggerla è stata una bella sfida.
Utilizzo pacchetto: 5/5
Partiamo con la frase, anche perché è la parte essenziale del pacchetto: è perfetta. Hai costruito una one-shot capace di girare intorno alla storia in modo così naturale che riesce a trasparire in ogni piccolo dettaglio di questo racconto. E traspare in modo delicato, non irruento o che fa storcere il naso. È come se la frase fosse compagna della storia. Anche il raiting e il genere sono stati ampiamente rispettati.
Gradimento personale: 10/10
Credo sia la prima volta che faccio questa cosa: sto iniziando a valutare dall’ultimo punto. E lo faccio per un semplice motivo: questa storia mi ha rapita e sto piangendo non dico come una fontana, ma quasi. È bella nella sua interezza, l’analisi psicologica dei sentimenti che prova Draco è bellissima, profonda e coglie ogni sfumatura, ma la parte finale – quando parla con Scorpius – quella è una mazzata che non mi aspettavo e che mi ha fatto raggelare il sangue nelle vene. È bella perché, nonostante la storia sia inventata e ambientata in un universo inesistente, è densa ed è vera. Tra l’altro il fatto di descrivere le somiglianze tra Scorpius e Draco, ha fatto sì che nella mia testa si generasse un’immagine strana: è come se Draco fosse davanti al sé stesso tredicenne con l’esperienza di un quarantenne. Non so se era l’intento o meno ma ho avuto quell’immagine in testa e dovevo condividerla.
Ho apprezzato davvero tante cose di questa storia, dal riesame della vita di Draco alla descrizione del momento in cui Voldemort gli imprime il Marchio Nero, in cui sei stata davvero eccezionale. Anche il fatto stesso di aver deciso di dare una motivazione alla parolaccia di Daphne, che altrimenti sarebbe risultata (per me) un po’ OOC, è un dettaglio che ho apprezzato.
Adesso torno su ad esaminare gli altri punti, in ogni caso meriti i miei più grandi complimenti.
Totale: 35/35

Recensore Junior
30/04/21, ore 00:33

Ciao Black Beauty!
Sono approdata sulla tua One-Shot perchè ero alla ricerca di storie con protagonisti Draco ed Astoria. Purtroppo mi sono accorta che quasi tutte le ff che indicano la coppia Draco/Astoria trattano in maniera quasi del tutto sommaria il rapporto tra i due, quasi sempre funzionale al passaggio di Draco verso quello che si rivela essere poi il suo vero amore (Hermione, Harry, Pansy o chi per loro).
La tua ff invece è completamente diversa: pur partendo dalla fine, riesce a raccontare di una storia ricca di sentimenti contrastanti ed inespressi, dando il giusto spessore psicologico non solo ai due protagonisti, ma anche a tutti gli altri personaggi intorno a loro (e non mi riferisco solo a Bellatrix, Narcissa, Lucius e Daphne, di cui si parla di più, ma anche di Harry e Ginny, che qui sono appena accennati ma di cui si riesce ad intravedere una sfaccettatura molto interessante).
E sempre parlando dei personaggi, mi è piaciuto il modo in cui sei riuscita a rimanere molto fedele al canon, pur aggiungendo tanti elementi nuovi ed inediti. In primo luogo partendo da Astoria di cui si sa ben poco se non che, pur appartenendo ad una delle famiglie tra le Sacre Ventotto, ha deciso di crescere Scorpius lontano dagli antichi preconcetti delle famiglie pursangue tradizionali. In questo la tua Astoria, energica e ribelle, ci prende in pieno.
Anche i coniugi Malfoy mi sono piaciuti molto: loro, al contrario di Astoria, non riescono ad andare oltre alla loro visione rigida della vita e per questo motivo non riescono ad accettare la nuora. Nonostante tutti i loro difetti però c'è da riconoscergli che si amano sinceramente. Anche questo l'ho trovato molto IC, in fondo la famiglia Malfoy si dimostra sempre molto unita nel bene o nel male.
Ma andando oltre l'analisi dei personaggi, quello che davvero mi ha tenuto incollata alla sua storia è quest'atmosfera di rimpianto che si respira dall'inizio alla fine: Draco qui è un uomo distrutto, che ha capito di aver commesso nella sua vita tutte le scelte sbagliate. O per meglio dire, di aver sbagliato a non aver mai scelto. Si è sempre trovato in balia degli eventi e questa poteva anche essere una buona scusa in giovane età, ma da adulto si trova costretto costretto a pagare per la sua inettitudine e anche a caro prezzo.
Ammetto di aver pensato, per buona parte del racconto, che Draco fosse stato davvero stupido ed ingrato per non aver apprezzato la moglie quando era in vita. Ho pensato che avrebbe potuto fare di più per lei, per loro. Che avevano tutte le carte in regola per essere felici, se solo lui fosse riuscito a smuoversi dalla sua apatia e dalla sua freddezza.
Andando avanti con la lettura però e conoscendo meglio il personaggio di Astoria ho capito che, in realtà, la colpa non era stata solo di Draco. Anche Astoria, a modo suo, era stata apatica e incapace di agire. Si era arresa di fronte all'indolenza del marito e non aveva combatutto per se stessa.
In fondo ha ragione Daphne: Astoria non era perfetta. Ma questo l'ha resa ancora più vera.

Quindi che dire... Grazie per avermi regalato una Drastoria così bella anche se così malinconica. Mi è piaciuto davvero tanto leggerla!
Flami151

Recensore Master
19/04/21, ore 12:53

Devo dire che questa storia mi è piaciuta più di abbastanza!
E devo dire anche che a spingermi a leggerla è stato soprattutto il tuo nome, è stato proprio bello rileggerti, per di più in occasione di un'introspezione così interessante e particolare.
Draco non è il mio personaggio preferito e ho riflettuto troppo poco sulla figura di Astoria per avere un'idea definita della sua caratterizzazione, ma la tua versione mi è piaciuta proprio tanto e l'ho trovata coerente con quelle poche informazioni che abbiamo.
Partendo dalle citazioni disseminate nel testo, sono abbastanza sicura di aver letto almeno due o tre frasi dal tono familiare, ma ahimé ho riconosciuto solo quella de La ballata dell'amore cieco in riferimento a Bellatrix – e l'ho amata terribilmente, la frase estrapolata è veramente perfetta per lei e Voldemort! –, quindi ora vorrei tanto che mi svelassi le altre!
Arrivando al cuore della storia, mi è piaciuta proprio tanto la struttura che hai scelto: a tratti sembra un flusso di coscienza indiretto, siamo perennemente nei meandri della mente di Draco, che si affanna a ripercorrere la vita e gli errori commessi, che solo quando è troppo tardi capisce che avrebbe potuto fare di più, amarla di più, ma non ne ha avuto il coraggio.
Il tuo Draco adulto è un Draco profondamente segnato dalle ferite del passato, dal capo che ha dovuto chinare, dalle brutture cui è stato costretto ad assistere, dal dolore che vuole a tutti i costi allontanare da sé: è un personaggio codardo, sì, ma anche profondamente stanco. Così stanco da essere un giovane vecchio e da non aver voglia di rimboccarsi le maniche e affrontare guerre, battaglie, litigi, no. Preferisce accontentarsi, dirsi che quello che ha è abbastanza, per poi rendersi conto quando è troppo tardi che non lo era affatto, che non solo Astoria e Scorpius, ma anche lui stesso avrebbe meritato di più: avrebbe meritato una possibilità, quella di essere felice sul serio.
In questo contesto, mi ha convinta tanto la caratterizzazione di Astoria – e non sai quanto apprezzo il fatto che tu non l'abbia resa perfetta! –, perché è sì volitiva, è sì positivia, è sì esuberante, ma si lascia anche spegnere: come dice Daphne, non era perfetta, era solo migliore di Draco, forse rispetto a lui aveva solo un pizzico di coraggio in più. Non so cosa avrebbe potuto fare Astoria per non invecchiare e spegnersi accanto a lui, forse avrebbe dovuto lasciarlo o forse avrebbe dovuto litigare una, cento, mille volte e obbligarlo ad abbandonare quello stato di stallo in cui s'era rifugiato, o forse non c'era alcun altro epilogo per loro due insieme. Ed è bello che restino tutti questi interrogativi aperti, perché in un certo senso il Se è volato via assieme ad Astoria, come ribadisce la cruda amarezza di Draco che riempie il racconto.
Anche Narcissa e Lucius, lì sullo sfondo, mi sono piaciuti, sia come coppia che come genitori e suoceri. Tra l'altro è canon che non apprezzino granché la nuora e mi piace come tu sia riuscita a mettere in evidenza questo tratto e motivarlo – ed è interessante come proprio non riescano ad andare oltre, radicati come sono nelle loro convinzioni vecchie di decenni.
Anche il personaggio di Daphne mi è piaciuto tanto, forse è addirittura quello che ho preferito, perché è gelida nel suo essere schietta: legata alla sorella, non può fare altro che biasimare l'uomo che a suo dire l'ha costretta a una vita infelice, e allora non fa alcuno sconto a Draco e dice esattamente ciò che pensa. Ho rivisto in lei tutta la rabbia per quel mai abbastanza che tormenta Draco.
Il finale è amarissimo e ho provato sincero sconforto per Scorpius e Draco. Con Astoria è andato via tutto, non resta che l'eco della codardia e di un rimorso che perseguiterà Draco e forse gli impedirà anche di entrare in empatia col figlio.
Il titolo, va da sé, è assolutamente perfetto per il contenuto della storia, soprattutto trovo che ne anticipi e racchiuda tutta l'amarezza di cui sono pregne le riflessioni di Draco, che sono retoriche proprio perché non hanno sbocco, ormai.
Insomma, come sempre quando concludo una recensione ho l'impressione di aver detto la metà delle cose, ma spero si evinca quanto abbia trovato interessante questa lettura, mi ha colpita tanto la sua atmosfera.
Brava davvero e in bocca al lupo per il contest!
Un abbraccio!