BELLISSIMO. Quanto lo ho aspettato questo capitolo! Eccolo il mio preferito: perché c’è Deidara, ehehe! Ormai tu lo sai come li vedo Deidara e Sasori: me li hai restituititi benissimo (non che tu debba restituirli a me, ci mancherebbe!) e ci ho trovato qualche strizzata d’occhio, ma su questo potrei, naturalmente, sbagliarmi. Dalle parole di Pain alla riunione del sabato mattina immaginavo che avessero già fatto sesso questi due, e invece… sorpresa!
Già il modo in cui Deidara si guarda intorno l’hai descritto troppo bene: “si appoggiò indice e medio destri sotto il mento roseo mettendo in mostra inconsapevolmente l'anello turchese, piegò le labbra in un lieve broncio concentrato, aggrottò le sopracciglia, con il braccio sinistro si cinse il ventre” È completamente lui e ha pure i pantaloni acquamarina! Me lo sono proprio immaginato con questa espressione, come se fosse in posa, lui e la sua fissazione per le fibre tessili di lusso!
Sasori fissato con i draghi e l’atmosfera medievale ci sta benissimo, ce lo vedo troppo. La descrizione dell’ambiente, con la lampada (oddio, cosa mi hai fatto tornare in mente!) ci sta tutta. La cosa dei mazzi di carte è anche geniale: è un marionettista in tutto e per tutto, conduce il gioco alla perfezione.
La partita a carte l’hai gestita benissimo, è un espediente narrativo fantastico, un po’come Kisame che sistema Samehada o Itachi che gli da lo smalto. Solo, essendo in qualche modo una competizione, fa montare la tensione e si legge da sola, anche per chi (come me) non conosce Yu-Gi-Oh. Nel frattempo si svelano i pensieri dei personaggi e si scopre che, anche se giovano l’uno contro l’altro i sentimenti che hanno sono gli stessi, molto, molto avvincente, che facciano delle mosse sul tavolo e altre nella loro mente. E nonostante questa cosa dolcissima e molto delicata rimetti in gioco la tensione anche rispetto alla distruzione del ponte e al fatto che Itachi sta in qualche modo “indagando”.
E insomma, adesso sappiamo che non è stato Deidara (ci ero cascata in pieno!), e che sono tutti e due un po’gelosi, ma comunque accettano le scappatelle l’uno dell’altro e non se ne vogliono. Divertenti i commenti di Deidara su Kisame “bronzo di Riace gigante”! (come al solito, lui c’è anche se non c’è ;) ), e sì: “era incredibile la scioltezza con cui Deidara riusciva a descrivere certi dettagli.” Deidara io lo vedo completamente così!
Bellissimo il loro rapporto di amicizia e il racconto del torrente: facciamo finta di fare la lotta per avere un contatto fisico, troviamo una scusa per toccarci, una cosa infantile e tenera (nel senso buono). Nel giro di poche righe, si capisce tutto. E il fatto che Sasori riesca a lasciarsi andare solo con lui perché alla fine diciamolo, Sasori è super pieno di paranoie. Riflette, riflette tanto, e invece Deidara spara a zero: “lui era innamorato perso di Sasori, ora non aveva più dubbi.” Lo sa e basta, ora sa cosa vuole e se lo va a prendere (grazie Kisame, grazie Itachi, che se n’è davvero reso conto dopo la cosa a tre con voi due, ehehe!). Altra frase da brivido: “In questo caso, ma solo in questo, sono felice di essere io la marionetta.” E il fatto che trovino sempre il sole l’uno negli occhi dell’altro. Ce ne sono troppe di frasi belle! “I tuoi occhi sembrano delle eclissi di sole” è una di quelle che mi ha colpita di più, hai avuto un’idea fantastica, l’immagine è fantastica.
Il modo in cui descrivi Sasori, con la frangia che scopre gli occhi grandi (il suo punto di forza e lui lo sa) e il dettaglio delle lentiggini: non avevo mai pensato a Sasori con qualche lentiggine ma lo trovo perfetto, e anche la cosa del sapore e dell’odore dei rossi (l’avevi scritto anche per Pain), che ho sentito dire spesso.
Ovviamente Deidara perde e da i numeri, ma lo sa che non dovrebbe: questa presa di coscienza nonostante la sua immaturità molto bella. E lui ne approfitta per buttarsi su Sasori. Bello anche che, anche se Sasori appaga il suo egocentrismo con i complimenti, e questo a Deidare piace parecchio, alla fine è davvero innamorato di lui, e così la sua riflessione sulle dimensioni è allo stesso tenera e divertente, perché Deidara rimane Deidara e fa caso alle apparenze, in questo caso per rendersi conto che spesso non sono necessarie. Immagino anche che sia contenta di riuscire a prenderlo tutto, visto che con Kisame aveva fallito ahah!
La scena di sesso è scritta benissimo come sempre: riesci a far vedere le cose e, in generale, quando i corpi si incastrano può essere difficile restituire immagini chiare e quando di scene di sesso ce ne sono parecchie si rischia di essere ripetitivi. Non è assolutamente il tuo caso. La trovata del drago bianco occhi blu che guarda la scena dal pavimento è eccezionale, e il fatto che sembra che tutti i draghi lancino fuoco e fiamme bellissima, si addice molto ai protagonisti della scena. Sasori, che in questo caso decide di essere una marionetta di sua spontanea volontà, non poteva essere altro che snodabile sul tavolo di legno (che anche lui evoca un po’ le marionette). E Deidara anche se è un po’egoista si riscatta alla fine e diventa più dolce.
Poi, il finale col botto: “Se il C0 è così bello domani lo faccio!” Questo io lo vedo come una super dichiarazione d’amore, amore e morte, della serie “potrei morire per te”, “l’amore è l’arte suprema” o qualcosa del genere, non so spiegare bene ma sono rimasta a bocca aperta. Poi, naturalmente, carinissimo e dolcissimo il finale vero sul letto: “da ora in poi il mio drago sei tu”, le fiamme, la carta vincente. Pain, maledetto, trattali bene i tuoi sottoposti ahaha!
Leggere il tuo Deidara è bello come quando scrivo il mio! Che altro dire? Ho scritto tantissimo, ma a sto giro non potevo fare altrimenti.
Un piccolo appunto sull’andamento della storia in generale: continuano ad esserci i dettagli comici ma vedo meno la vena demenziale. Il che, a mio avviso, funziona BENISSIMO! Perché gli Akatuski sono demenziali e casinisti quando sono tutti insieme, ma nei loro mondi personali e intimi, nei loro pensieri sono molto più complessi di così. Sta venendo fuori una cosa geniale: c’è la suspense, c’è la trama, c’è la profondità psicologica, c’è il divertimento, l’erotismo e delle trovate molto, molto originali.
Sono curiosa di andare avanti e di sapere cosa cucinerà Kisame la domenica dopo le porcherie di Kakuzu ehehe! |