Recensioni per
A Downton c’è silenzio
di Shireith

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/12/21, ore 22:08

Ciao cara, mi piacerebbe tantissimo riuscire a scrivere in questo fandom che amo con tutto il cuore, e in attesa che mi venga una buona idea, mi faccio largo a leggere le vostre storie **. E' bello vedere che in tante conosciamo e amiamo Downton!
La tua storia è triste ma bellissima, mi è piaciuto un sacco questo parallelismo fra tre momenti diversi, fra tre dolori che appaiono diversi ma alla fine sono sempre lo stesso: riguardano la perdita della persona amata. Essendo Edith il mio personaggio preferito, la morte di Micheal è forse quella per la quale mi era dispiaciuto di più. Penso che perdere qualcuno sia doloroso allo stesso modo per chiunque, ma non riesco a non pensare che per Edith sia molto peggio per il semplice fatto di non potersi sfogare, e di sapere sua figlia lontana da casa, forse per sempre lontana da lei (anche se per fortuna non sarà così.)
La parte finale, con quelle ultime parole che sembrano una crudele poesia, è veramente straziante çç.
Ti faccio tantissimi complimenti ^^

buon proseguimento!

Benni

Recensore Master
25/11/21, ore 13:48

Ciao!
Ho da poco terminato la visione di questa serie TV e qualche giorno fa ho spulciato la sezione, trovare il tuo nome è stata una piacevole sorpresa dal momento che ho giù avuto l'occasione di leggere e apprezzare la tua scrittura.
Trovo queste introspezioni intrecciate meravigliose e cariche di tutto il dolore che ha accompagnato queste perdite – due note, una nel silenzio, come hai sottolineato in conclusione. Hai mostrato in poche righe quanto sia stato crudele il destino con questi amori giovani e carichi di speranze, che hanno dovuto cedere il passo al dolore proprio quando il futuro sembrava tutto da scrivere.
Ho amato molto il vuoto che hai costruito attorno a Mary, lei che fatica persino a sentire il pianto del figlio e che non si riconosce più. Anche Tom ed Edith sono vividi e vivide sono le emozioni che li hanno accompagnati quanto Downton si è tinta di nero.
Ho apprezzato tanto anche la struttura della storia, che appunto intreccia tre vite prima dando spazio alle singole introspezioni e infine riassumendole in quel finale dal sapore poetico.
Complimenti!

Recensore Master
16/05/21, ore 14:38

Ciao, ho apprezzato davvero tanto la delicatezza con cui hai parlato del dolore attraverso gli occhi di tre personaggi che hanno vissuto una cosa identica ma vissuta in modo diverso, sia per predisposizione sia per obbligo.
Di questi tre, l'ultima è stata quella che anche guardando la serie mi ha dato più emozioni: in fondo Mary e Tom hanno potuto godersi il loro amore alla luce del sole, con tutti gli impedimenti, ma lo hanno fatto. Edith ha avuto soltanto momenti rubati e una figlia che non era destinata a veder crescere. (le lacrime non sono di nessuno se non di una persona... una parte che mi ha molto colpita)

Mi piace molto, complimenti per il tuo stile molto lento e scorrevole, curato

a presto
milla4

Recensore Junior
04/05/21, ore 20:39

Sono sempre io, ma in questa sezione di storie nuove se ne trovano davvero poche e di quelle che ho letto solo alcune mi hanno colpito.
Downton Abbey è una serie che ho scoperto grazie al lockdown dell'anno scorso, quando, piena di compiti e verifiche e provata dalla situazione, avevo deciso di iniziare qualcosa di nuovo. Mi ha catturata fin dal primo istante, tutti i personaggi, nessuno escluso e le loro morti o i loro abbandoni mi sono davvero molto dispiaciute.
Qui ci presenti tre eventi cardine della serie, quelli che, soprattutto i primi due, sconvolgono non solo Downton, ma anche lo spettatore, che si è affezionato ai Crawley e alla servitù.
La prima è Sybil, cara, piccola, dolce Sybil, che se ne va tra le lacrime e il dolore di tutti, perché di tutti, in un modo o nell'altro, é stata la preferita. Sybil che lascia qualcosa di suo, però, una traccia, un ricordo, una bambina, che porta il suo nome e attorno cui tutti si adoperano. Soprattutto Tom, che mischia alle lacrime di sua figlia, le sue, per una perdita che non ha ancora realizzato. É bello e commovente, vedere una scena del genere, ma più straziante ancora é la vicenda di Mary, che si sente un'estranea nel suo stesso corpo, nella sua stessa casa, nella sua stessa vita, perseguitata dal fantasma di Matthew, il solo che l'ha conosciuta per davvero, il primo che l'ha amata senza riserve. Anche Mary sente il pianto del piccolo George, ma non ha la forza, la voglia e la volontà di pensare a lui o a Isobel, che ha perso un figlio e soffre tanto quanto Mary. George sembra quasi un'attrazione, un pensiero, qualcosa di lontano, irreale, intangibile. Tutto lo sembra, paragonato al dolore della ragazza, anche il lutto che avvolge Downton e, per la seconda volta in troppo poco tempo, annulla tutte le distanze sociali.
Il terzo è un dramma che tocca ancora piu a fondo, il lutto segreto di una madre che non può definirsi tale, che deve nascondere le lacrime e il dolore e che madre non può davvero definirsi. Sarà un'altra, la donna che si occuperà della sua bambina, che godrà del suo amore e delle sue risate, che assisterà ai suoi primi passi e udirà le sue prime parole. É un dramma che deve rimanere nascosto, perché nessuno può saperlo senza giudicare, senza compatire, senza infierire anche. Nessuno si sforzerebbe nemmeno di capire, non nel loro mondo, e Edith lo sa perché lo ha sperimentato tutta una vita. Lo vediamo bene come è la figlia dimenticata, lasciata in secondo piano, non bella e carismatica come Mary, non dolce e risoluta come Sybil. É solo Edith, che si è macchiata di un peccato di cui si è dovute eliminare le tracce, e che, quindi, confida il suo dolore alla notte e al buio della sua stanza e a Downton, testimone silenziosa di un dolore che, invece di unire, rischia di separare irrimediabilmente, di mettere una figlia contro il padre e la nonna e la sorella, da cui forse non è mai stata mai compresa, e forse anche la madre, che di provare a capirla, almeno farebbe lo sforzo.
È con poche parole che dipingi questi tre momenti, cardini non solo per la serie, ma per le vite degli stessi personaggi.
Spero di rileggere ancora qualcosa di tuo, su questa serie.
Buona serata,
Duchessa712