Recensioni per
Disagio
di fenice64

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
21/06/21, ore 12:05
Cap. 1:

Non sai quanto mi riveda nelle tue parole. L'ansia alla fine proviene da sbilanciamenti psicologici e da sbagliate cognizioni della realtà, che ci fanno apparire tutto completamente sbagliato, storto, intricato ed eternamente complesso. Ciò ci porta a stati d'animo che non vorremmo avere, i quali ci dovrebbero obbligare a vedere la realtà come dovrebbe essere, ma sotto il giogo della nostra mortalità e della vulnerabilità molte volte non ce la facciamo.

E quella Calma, tanto anelata, alla fine verrà finalmente raggiunta e ci si potrà godere del suo lieto abbraccio;

AP.

Recensore Veterano
25/05/21, ore 17:34
Cap. 1:

Spesso leggendo le tue poesie, mi sembra di ritrovare me stesso nelle descrizioni di ciò che racconti.
In questo caso l'ansia è veramente il più subdolo tra i nemici, perché si annida nelle nostre paure e insicurezze. Perché non si vede, ma solo noi sappiamo che c'è, pronta ad ostacolare la nostra vita.
Bisogna provare a sgomberare la mente dalle insicurezze, riuscire a ritrovare il giusto equilibrio nell'affrontare le cose. Più facile a dirsi che a farsi. Un abbraccio cara Elena, sempre più brava e vera.

Recensore Junior
17/05/21, ore 19:22
Cap. 1:

Cara Fenice, a rischio di risultare ripetitiva devo dirtelo di nuovo: ogni volta in cui mi perdo tra le tue righe dense di un'accattivante armonia non comune, mi ritrovo a sorprendermi di quanto io ti senta vicina.
Questa volta hai affrontato un tema che mi tocca particolarmente da vicino, l'ansia. Un nemico contro il quale combatto da prima ancora di cominciare a leggere e scrivere. Non posso che ritrovarmi vivamente nel concetto del "cuore pesante per il timore di non essere all'altezza delle altrui aspettative".
Ho trascorso più di metà della mia vita a preoccuparmi di non deludere gli altri, a dimostrarmi degna di stima e di considerazione, a mettermi in discussione facendo il "mea culpa" anche (e soprattutto) laddove non era necessario. Ho trascorso migliaia di notti insonni e giornate da incubo nell'illusione di poter sconfiggere questo male, invisibile ma potente, per scoprire ad un tratto che l'illusione era divenuta realtà: ero riuscita, almeno in parte, a contrastare il mio peggior nemico. E ci sono riuscita nel momento in cui ho scoperto che non sono le aspettative altrui a non dover deludere in primis, bensì le mie. Poiché io sono la persona più importante della mia vita, e soltanto accettandomi nella mia interezza (demoni inclusi) posso affrontare ogni genere di battaglia, ritrovando così me stessa. In fin dei conti, che cos'è l'ansia? Un mostro avido che si nutre di paure ed insicurezze; se ne sta lì in disparte, in un angolino del nostro essere, sempre pronto ad attaccare. Il segreto è lasciarlo morire di fame... Ed è questa la vera sfida del guerriero che si cela in ognuno di noi.
Ancora una volta, sono stata colpita dalla delicata profondità dei tuoi concetti, espressi con una grazia ed una sensibilità che possiedono il dono di accarezzarti ad ogni parola. Grazie di essere la meravigliosa autrice che sei. Un abbraccio di sole, Claudia.

Recensore Junior
17/05/21, ore 02:02
Cap. 1:

Mia cara Fenice,

è la prima volta che ti leggo, e debbo proprio dirti: hai descritto perfettamente cosa significa l'ansia!!! :O :O :O ed io che sono un'ansiosa cronica da quando sono nata, ne capisco fin troppo BENE!!! Ho la specializzazione in ansia (si studia all'università della vita!!! XD XD XD).

che dire insomma: una poesia molto delicata e vera! Molto bene!! :D :D

un superbacione *SMAACK* a presto! ;o ;o <3 <3

Recensore Junior
14/05/21, ore 16:55
Cap. 1:

Cara Elena, questa poesia, è realmente una grande carezza, per chi come me, soffre d'ansia e si sente costantemente a disagio.
Hai colto perfettamente l'essenza di questo sentimento, di questa situazione che si modella dentro di noi per cause esterne.
Dobbiamo sempre esser pronti, come citi anche tu, a vincere ed affrontare la prossima battaglia, non dobbiamo mai abbassare la guardia.
Grazie.
Bea

Recensore Master
12/05/21, ore 09:56
Cap. 1:

Ciao Fenice. Sono lieta di tornare a commentare un tuo scritto in questa sezione, anche se mi è dispiaciuto leggere del tuo stato d'animo. La scrittura però è liberatoria e anche questa volta è emersa la tua delicatezza. Ci si può rispecchiare nelle parole che hai scritto, pensando a quanto vissuto in momenti simili. Spero che il tuo cuore sia di nuovo sereno. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 12/05/2021 - 09:59 am)

Nuovo recensore
10/05/21, ore 19:29
Cap. 1:

È bello scoprire che qualcuno ha espresso mediante la poesia delle sensazioni tanto esasperanti, che ci imprigionano il cuore e la mente. In un momento di forte stress, non posso che ritrovarmi nelle tue parole. Speriamo che, col tempo, il cosiddetto «naufragar» ci possa essere un po' più dolce, nel nostro mare di ansie e pensieri costanti...

Nesia

Recensore Veterano
09/05/21, ore 21:12
Cap. 1:

Ciao Elena!
Molto curiosa la scelta dei margini non giustificati ma dopo la lettura tutto appare più nitido.
Ricorda visivamente un elettrocardiogramma la tua poesia, disincantata ed elaborata con grazia come il tuo stile ti suggerisce.
Ti auguro sinceramente di uscire da questa scomoda situazione e ti faccio i miei complimenti.
Un caro saluto
Roberto

Recensore Junior
09/05/21, ore 16:00
Cap. 1:

L'ansia è una sensazione che attanaglia, stringe le sue mani sul nostro collo, impedendoci di respirare... È qualcosa di forte, immediata ma controllabile. La si può controllare guardandola, guardandoci: capendo appieno i motivi che la originano, sublimandola in un pensiero poetico qui scritto, che la definisce, benissimo. Penso che lo scrivere poesie (belle come le tue) sia un modo splendido anche di esorcizzare le proprie paure. Non sei sola, tutti proviamo ansia, disagio, malessere, ma possiamo, anzi, siamo più forti di lei. Un abbraccio grande.

Recensore Master
09/05/21, ore 11:16
Cap. 1:

Cara Fenice,
Chissà se sarà meno doloroso il naufragare nella tempesta o l' arenarsi in una baia tranquilla?! Chi lo sa!
Intanto ognuno si fa le sue idee e si tiene strette le sue, spesso appunto solo ipotetiche, preferenze.
Inoltre, volendo guardare spassionatamente la vicenda, la nave andrebbe comunque perduta...
L' esistenza però è dura! Alle volte, come in questa triste epoca, la sofferenza da sopportare diventa, decisamente, troppa e l' anelare una dolce e confortevole baia si fa urgenza vitale.
Nell' ipotesi "baia" però, come già scritto, rimane l' incognita "entità del danno da arenamento"...
Se esso si dimostrasse irrecuperabile del nostro piccolo naviglio rimarrebbero soltanto materiali di recupero. E poi... anche se così, fortunatamente, non fosse, non sarà da masochisti l' andare subito a cercarsi nuovi cimenti? Eppure così siamo fatte noi creature umane, cioè gente sempre in cammino.
Il cuore dei poeti, poi, rimane sempre aggrappato al suo vento, che mai si placa.
E' sempre bello ritrovarsi fra le tue parole, cara, ma dispiace l' apprendere della tua attuale sofferenza.
Ti potrebbe essere d' aiuto il condividerla con la mia?! Mah!
Viva le dolci baie dal profondo pescaggio!!!
Affettuosamente... L/2015

Recensore Master
08/05/21, ore 18:53
Cap. 1:

Cara Fenice,
mi sembra di avertelo detto che ti sento sempre più vicina.
Guardavo a te lasciandomi ispirare dal tuo nome antico, come a una creatura mitologica più unica che rara, irraggiungibile, indistruttibile, ma sempre pronta a donare emozioni, immagini, insegnamenti.
Oggi ho scoperto che sei un essere umano pure tu, che anche tu la notte non dormi, che anche tu, malgrado i giri di parole, nutri profondi sentimenti di disagio.
Ma la tua strategia è come sempre pacata, equilibrata, rispettosa. Aspetti. Che non vuol dire essere vigliacchi, perchè non metti la testa sotto la sabbia (come farei io).
Le domande continui ad appenderle, innumerevoli, anche se non hanno risposte. Gli occhi continuano ad osservare, non si chiudono.
Aspetti la bonaccia. Per poter dire col Leopardi: "il naufragar m'è dolce in questo mare". Per poter ricominciare a vincere le tue battaglie quotidiane.

Bene.
Chissà se il solito "mal comune mezzo gaudio" può servire a sollevarti un pochino.

Recensore Master
08/05/21, ore 06:38
Cap. 1:

Buongiorno,
hai sempre un modo dolce e pacato di narrare, cosa che si nota in modo particolare quando affronti tematiche... ehm... ostili come questo nemico invisibile che si installa dentro noi e che ci fa soffrire o impazzire.
Personalmente se penso all'ansia vado in tilt, tu invece ci hai raccontato tutto in modo ordinato, semplice, amorevole.
Complimenti come sempre per il polso che hai, per l'animo delicato e sensibile. Si nota tutto. Non cambiare mai.