Recensioni per
Mitèma del principio (Ares)
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
12/02/24, ore 18:58

Approfitto degli sgoccioli di un pomeriggio di ferie e degli entusiasmi vitalisti di febbraio (la mia voglia di vivere è tutta sempre squisitamente invernale), per abbandonarmi alla nostalgia – nel senso più filologico, con tutta la smania del ritorno, acché i bei tempi andati si facciano un poco più presenti, poi chissà...
Sono stata via per un paio d'anni. Via da qui, via da me, via da tutto. È stata un'assenza e una maggese. E quindi mi ero persa questa tua. E quindi è da qui che torno a farmi sentire, su un pezzo circoscritto che – ormai arrugginita – non sarò in grado di commentare degnamente; e che certo mi incoraggia ad andare su Sincretismo presto, presto, prestissimo. O almeno quanto più presto io possa andarci, coi miei tempi biblici ed il mio passo di lumaca.

Ogni volta che ti leggo, al di là della bellezza cristallina della tua prosa ed alla forza evocativa delle tue immagini (e.g., quant'è bello quel sorriso che taglia il volto ed è rinfoderato di colpo!), sono soprattutto l'acume di pensiero e la profondità di concetto a ricordarmi, innegabilmente, che autrice eccezionale sei. E perché leggerti è come leggere pagine di filosofia, però scritte bene, anzi divinamente. E perché, sulla tua penna, la forma e il contenuto trovano l'una nell'altro il bilanciamento perfetto, l'unica espressione possibile.

Quindi ti lascio due osservazioni profane ed incantate.
La prima. Forse la libertà e la necessità – o, se vuoi, il determinismo, finanche il fato – si possono pensare, si possono apprezzare, solo in termini controfattuali.
..come le cose non sarebbero dovute andare, ma sono andate lo stesso.
Non so se ci sia mai davvero un modo in cui le cose sarebbero potute andare, autenticamente, se non quello in cui sono andate – e il fatto che non sarebbero dovute andare così non resta altro che l'anelito del nostro personalissimo desiderio, dèi o uomini che noi siamo, perché alla fine Ananke regna su tutti noi. Dici che sono un pochettino determinista?

E la seconda è un momento di apprezzamento sulle meditazioni sulla verità – e tra prelati, elezioni pontificie pilotate, e guardare in faccia la morte e la nascita di un dio, forse, in fondo, questa tua è fondamentalmente una piccola, bellissima discettazione sulla verità.
Perché uno dovrebbe voler conoscere la Verità? Chi se ne frega della verità.
Un po' me lo chiedo anche io, un po' me lo dico anche io – e, per un filosofo, è un atteggiamento preoccupante. Un po', forse, la magia e la maledizione degli esseri umani, è attaccarsi alla Verità lo stesso. Anche e soprattutto quando è a buon mercato, anche e soprattutto quando ce la siamo inventata di sana pianta. Ok, magari mi coccolo in seno una pericolosa combinazione di determinismo e relativismo.

Poi sì, sì, sì a tutto il resto: all'apertura sugli intrallazzi con Santa e Romana, all'Opus dei, all'Ofelia di Cabane, ed alla torba affumicata, che a me fa sempre bene all'anima.

Ricomincio da qui, perché da qualche parte bisogna pur ricominciare. Ma continuerò. E non è necessariamente una minaccia, ma è sicuramente una promessa.

Un abbraccio forte, mia cara!

G
(Recensione modificata il 12/02/2024 - 06:59 pm)

Recensore Veterano
12/11/23, ore 19:48

Trovo sia uno scempio che questa storia non abbia recensioni.
Dello scempio sono compartecipe anche io, che appena la pubblicasti non esitai ad inserirla tra le storie da ricordare e poi...ma ora sono qui, quindi inutile stare a recriminare U_U

Comincio subito col liquidare gli apprezzamenti sui lati tecnici: hai una prosa pulitissima e scevra di ogni possibile inutile orpello. Potessi riuscire anche io a dire così tanto ed in maniera così concisa come fai tu!
Le linee pulite, quasi sartoriali di questa one-shot mostrano un mondo intero e ben si confanno al personaggio che ci presenti, un Dio della Guerra mimetizzato coi tempi, raffinato e, permettimi di citarti, 'di fine intelletto'. Che sì, anche gli aspersori del caos ragionano. Anzi! Soprattutto loro, che senza quella lucidità folle non potrebbero altrimenti arrivare in fondo alle loro trucide missioni.
Redheat (sì, SI'! questo nome è perfetto!!!) è uno che naviga tutti centri di potere che vorticano intorno alla guerra, che essa sia manifesta o sotterranea, che meni fendenti più o meno onesti su soldati - e purtroppo anche civili- o che spenga popoli e civiltà con attacchi meno clamorosi e più subdoli...s'è emancipato dall'essere semplice 'furor bellico', e sta mostrando tutte le qualità che il Mito non gli ha riconosciuto.
E' un po' meno Ares, ma forse non ancora del tutto Marte...

La scena del parto è stata...laida. Sordida. Mi sono sentita male a figurarmi quella povera donna in mezzo a soli uomini in un momento tanto trasformante e decisivo. Che poi si tratti di partorire il proprio figlio o il nuovo signore della guerra poco importa, c'è qualche cosa di troppo intimo nel parto, nel dolore del parto, perché quella poveretta debba essere accerchiata da sacerdoti tanto crudeli.
Crudeli non per quello che fanno, quanto per quello che non fanno, per la loro immobilità, per la loro sfrigolante attesa, e lei lì, non ancora consumata nelo suo compito e già dimenticata.

Detto questo, interessantissima la piega rituale che hai datto alla faccenda, sebbene non sia certa al cento per cento di averla colta in pieno XD
MI pare di capire che sia WIlmer che Viviana siano 'condannati' ad una sorta di ripetizione del Destino? 'Questa è l'ultima volta', 'non credi che mia moglie sia perdutamente innamorata di me?', 'era tua madre', sono tutte frasi che danno ad intendere che la povera ragazza sia il veicolo attraverso cui WIlmer -con il nome che si sceglie ogni volta- permanga sulla Terra? ' - I ruoli che siamo chiamati ad interpretare'...

Insomma, lo so che è tutto scritto lì e che sto facendo domande superflue, eppure qualche cosa di chiaro al mio 'occhio interiore' sfugge al mio raziocinio.

Bellissimo.
E' tutto bellissimo ed io adesso devo saperne di più e mi toccherà leggere 'Sincretismo' se queste sono alcune delle premesse!

Ti mando un abbraccio con l'augurio che tu stia bene, e vedrò di buttarmi sulla tua long non appena avrò recuperato tutti i capitoli di 'Save Our Souls', altro gioiellino che mi ha fatta stremolire di gioia alla sua pubblicazione, e che devo ancora osannare come si deve!