Recensioni per
Trasparente
di Chiccaxoxo

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/05/21, ore 13:19

Ho già messo la storia tra le preferite quindi puoi già immaginare che il commento sarà positivo :)
Recensire l’ultimo capitolo di qualcosa è sempre difficile perché vorrei parlare del capitolo in sé e poi della storia in generale. Ci provo, via col capitolo!

Allora, finché Madara non si sveglia, la situazione è decisamente strappacuore, e io adoro. Mi piacciono i drammi in ospedale tipo Grey’s Anatomy (non nella vita vera, non esageriamo!). Molto bello perché intorno a Madara che è ancora addormentato ruotano tutti i sentimenti degli altri personaggi che capiscono cose, che tessono legami, che si confidano tra loro in questa fase, appunto, di attesa e di raccoglimento. Obito soprattutto, si vede che sta ancora evolvendo, e ho adorato la frase : “era bastato aprire il proprio cuore esternando semplicemente i suoi sentimenti.” Seguita dal fatto che da quando trova Madara sul dondolo non smette di piangere, perché è come se finalmente avesse capito che si può sfogare liberamente, che non deve “costruire” il dolore con l’operazione trasparenza o simili, che può lasciarsi andare perché troverà le braccia di una persona cara ad accoglierlo e confortarlo. Adoro.
Bellissima la prima apparizione di Naruto quando li vede partire, e Rin che si chiede chi siano. Rin ha continuato a piacermi molto, il suo osservare Obito in silenzio vedendolo “migliorare” nonostante tutto e il suo essere lì, salda, per tutti quanti. Ci voleva un personaggio del genere secondo me e hai fatto bene a metterla. Ci sono alcuni eco a MRH: per esempio la corsa in macchina con Obito che stringe il copro quasi senza vita di Madara (difficilissimo da immaginare con tutti quei capelli “vivi”!), o la sovrapposizione delle immagini di Izuna : “l'immagine dei corpi stesi in terra in una pozza di sangue ora si sovrapponeva alle fronde di olivo e al sole che filtrava attraverso i rami del bosco creando delle losanghe dai tenui colori” bellissima immagine; solo che qui è l’immagine positiva che si sovrappone al terribile ricordo, al contrario che in MRH. Mi piace cogliere queste cose e i richiami tra le diverse storia, da soddisfazione al lettore secondo me!
Poi il risveglio di Madara e la foga con cui Obito gli si getta addosso anche mi sono piaciuti tantissimo, con Izuna che lo trattiene e che si avvicina al fratello, più delicato. I gesti che hai descritto sono dolcissimi, sono precisi, si possono vedere e mi hanno fatta sorridere di tenerezza! Questa per esempio: “Obito si lasciò condurre docile a sedere, le lacrime gli rigavano il lato sinistro della faccia, Rin lo abbracciò posandogli un bacio leggero sui capelli”; poi “Izuna gli prese entrambe le mani, gli baciò la fronte”anche rende davvero l’idea del bene che si vogliono. Poi vabbé quello che Obito dice a Madara è stupendo, la conversazione e la conoscenza con Rin… Non so cosa dire se non che mi è piaciuto molto. Bravo Obito, molla il lavoro in comune e vai!
I potatori: la mia parte preferita, li adoro tutti, TUTTI! Kisame che non passa dalla porta, Sasuke che sorride e in realtà è questo l’evento straordinario (ho riso un casino: Sasuke, fattela anche tu una risata ogni tanto eheeh!). Itachi, chiaramente ha capito tutto senza bisogno che nessuno apra bocca!
Ma i girasoli… Sono loro la “dedica”? Oddio, se è così, mi lasciata veramente senza fiato. Ma veramente, è una cosa bellissima, si incastra con la storia e ci sono anche i geniali potatori… Che bello, grazie davvero, mi ha toccata, sul serio! E… non so cosa dire!! (ma sto sorridendo!) Poi il dettaglio di Kisame (il girasole più grosso) che abbraccia Itachi è anche favoloso.

Poi la spiegazione dei meccanismi psicologici che hanno spinto Madara al suo gesto disperato è chiara e non troppo lunga e credo che comunque il lettore la volesse. Madara, correggimi se sbaglio, non ha mai voluto essere trasparente allo stesso modo in cui lo voleva Obito, ma ha finito per diveltarlo anche lui dopo anni di solitudine e dopo l’episodio col cugino. Ma l’importante è che sia tornato! È che il dolore può farti diventare trasparente in tanti modi, farti desiderare di sparire? Ci ho pensato leggendo questo: “cercò disperatamente di non perdere il controllo nonostante non riuscisse più a percepire il suo corpo, lo sentiva formicolare e diventare trasparente.”quando dicono a Madara dei genitori (il fatto di essere lontani e di pensare di poterli perdere mentre non ci sei, è una sensazione che conosco, purtroppo, e capisco l’incubo in cui vive Madara in questo momento. Non mi è successo (tocchiamo ferro), ma è uno dei miei peggiori incubi). E bellissima, bellissima davvero la scena subito seguente in cui Madara sente che sta per cedere, che vorrebbe lo Xanax, ma Izuna lo abbraccia (“gli fece appoggiare la fronte sulla sua spalla per evitargli l'imbarazzo se avesse voluto piangere”, magnifica!) e poi anche gli altri lo abbracciano, e c’è questa idea forte di famiglia riunita e ritrovata anche se purtroppo i genitori sono morti e se sono una famiglia ristretta (i due fratelli, il cugino e sua moglie)… Molto bello e fa molto riflettere. Prima di ciò, la scena in cui sono in macchina e Rin che racconta le cose divertenti mi ha anche fatta sorridere: ho immaginato un Obito un po’casinista che smonta la macchina per poi trovare la sorpresa del topolino (che carino! Ti è per caso successo davvero?).
Mi sarebbe piaciuto vederli andare a vivere tutti e quattro insieme, non lo nego (ma giusto un appunto così, eh!) ma sono scoppiata a ridere quando ho letto dell’impianto del riscaldamento ahaha! Mi ha fatta pensare a Kakuzu e chiaramente ai freddolosi ;) Il paragrafo finale, benché breve, spiega bene come vanno a finire le cose, come piano piano tutto torna al suo posto: “fu l’inizio di un periodo sempre più sereno”. La frase che più mi ha colpita in questo paragrafo è stata: “spesso si ritrovava a pensare tra se e se che dimenticare, a volte può essere anche positivo.”, e quello che dici dopo è la prova.
Poi vabbé il “finale finale” mi è piaciuto perché intanto, riprende un ricordo (amo le riprese interne delle storie, cose che tornano fuori capitoli dopo senza che uno se lo aspetti), e il fatto dei fiori, e che sono tutti unici e irripetibili, è bello bello, parla dell’accettazione di sé, dei propri limita nella conoscenza del dolore e della felicità, dell’accettazione dei propri errori (bisogna sapersi perdonare e, a volte, essere indulgenti con sé stessi), dei propri difetti sia caratteriali che fisici. Insomma, non ci poteva essere nessun altro finale! E richiama anche il “colore” della canzone. Per me, ma è opinione personale, la genesi del colore è stata, per Obito e Madara, un percorso doloroso in bianco e nero, ma che finalmente ha dato i suoi frutti.
E ora, la storia in sé: è costruita molto bene. Questo è uno dei vantaggi dello scrivere tanto, c’è più tempo e ci sono più parole per sviluppare tutto. Scrivi tanto sì, ma senza inutili ripetizioni, si sente il piacere nello scrivere. I due personaggi principali hanno entrambi un’evoluzione che si vede e si percepisce, e gli altri personaggi pur restando più a margine perché non sono protagonisti sono anche caratterizzati molto bene, senza fretta e senza sbavature. Entrano nella storia e orientano in qualche modo questa evoluzione senza però farlo in modo troppo brusco. Per esempio, anche dopo aver ritrovato Rin, Obito continua a pensare parecchio a quello che gli è successo. Mi hai sempre chiesto se ho delle critiche: non ne ho. Se tu volessi proprio migliorare la storia (che ripeto, secondo me è perfetta così), ci potrebbe stare un altro capitolo sul “periodo sempre più sereno”, parlando di come ciascuno costruisca piano piano la “casa” con i mattoni di cui parla Obito, e concentrandoti magari su Madara e Izuna. Ma veramente, è solo uno spunto di riflessione e non ho mai pensato “ah però questo un po’mancava”.
Trovo molto bello e degno di ammirazione il fatto di affrontare tematiche così delicate attraverso il filtro della fan fiction: e se i personaggi che amiamo e che ci fano sorridere soffrissero anche loro? È un modo per trasfigurare il dolore o una problematica, e credo che sia efficace per guardarlo in un altro modo, attraverso qualcosa che uno ama (in questo caso leggere, scrivere e il manga Naruto). Non è facile però farlo con così tanta abilità, senza scioccare e dando la voglia di arrivare fino in fondo alla storia. La storia è “triste” ma è scritta bene e questo la rende, prima di tutto, bella. Oltre a ciò, c’è anche una trama ben definita con colpi di scena che danno voglia di andare avanti. Il messaggio di fondo che dai è positivo, è incoraggiante ed è concreto, e spero che a qualcuno possa servire o quantomeno che possa far riflettere. A me ha fatto riflettere, mi ha fatto tornare indietro su alcuni momenti superati e guardarli con un occhio un po’diverso, con la positività che hai messo nella storia e che spero tante persone possano conoscere. E devo dire che mi ha anche fatto venire fame, con tutti i pasticcini di cui parli ;)
E quindi… A quando la prossima? XD Un abbraccio e a presto!! (ps. Domani ho tre ore di treno per tornare a casa e ti risponderò con tutta la calma del mondo!). Scusa per questa sorta di poema...!

Recensore Master
29/05/21, ore 21:07

Finalmente è finito tutto bene!... 😅
Mi fa piacere, mi è dispiaciuto tanto per Madara e ammetto di non sapere cosa sono gli Xanax 😅 ma credo d aver intuito che si tratta di antidepressivi, o qualcosa del genere.
Per il resto la storia è vero, è tosta. Tratta un argomento difficile ma che penso sia giusto far conoscere a tutti, anche a coloro che non hanno mai avuto a che fare con questo genere di tematiche. Credo sensibilizzi le persone. Almeno per me è stato così 😙
Storia molto bella davvero, un abbraccio cara 😘 la prossima

Recensore Junior
28/05/21, ore 16:50

Finalmente eccomi!
Allora, questo capitolo molto bello, molto ricco di suspense. Tutta la prima parte è molto positiva, poi alla fine mentre stanno andando da Madara ho iniziato ad inquietarmi… Perché Madara anche se appare solo alla fine è molto presente nel capitolo soprattutto attraverso i pensieri di Obito. Ahimè, purtroppo avevo ragione! Ma dunque, andiamo con ordine. Già la strofa della canzone he apre il capitolo fa pensare a un cambiamento positivo, e il titolo “la genesi del tuo colore” l’ho associato a Obito e al suo ritorno, dalla trasparenza alla presenza (che bella frase, che bella immagine! Quella di essere presente per le persone che ama). Non so se era l’intento, ma la scena con le bolle di sapone, i mille colori e tutto quanto, mi fa pensare alla genesi del colore, ecco.
Poi, le due prime frasi e il modo in cui ti ricolleghi al capitolo precedente è fenomenale: “Obito aprì occhi vedendo delle rondini che volavano tra i rami, lentamente svaniva il sogno di un mostro che si disintegrava in tanti glitter argentati che volavano rilucendo.” Due frasi soli e di grande impatto, c’è l’elemento reale (l’armadio con le rondini) che è poeticamente trasfigurato, mi piace tantissimo questa cosa, veramente sottile, veramente brava. Una domanda: come mai Obito pensa che è stato quasi bello e non bello e basta?
Molto bello quello pensa di sé stesso davanti allo specchio e finalmente senza foulard, finalmente in questo capitolo faccio la conoscenza di un Obito ottimista che passa all’azione, molto diverso da quello di prima ma il cambiamento l’hai veramente costruito bene, anche con l’armadio e la scelta dei vestiti, e il racconto sulla cassettiera che crea suspense prima che lui si vada a specchiare.
Poi, Izuna: altro personaggio che non considero mai, descritto in modo molto, molto gradevole dal punto di vista dell’aspetto e anche della sua interazione con Obito e Rin.
Rin è un personaggio che ti è uscito perfettamente e che immagino anche io così: estremamente solare, piccolina, con la risata cristallina. La sua solarità (esisterà questa parola)? Punteggia tutto il capitolo, e anche quello precedente, ma qui trovo che venga fuori di più e meglio: “il suo sorriso come acqua cristallina fuoriuscita da un bicchiere rovesciato”, frase piaciuta tantissimo. La storia tratta di tematiche dolorose, e secondo me la presenza di un personaggio come Rin ci sta tutta. Il ricordo, il falshback della serata si incastra alla perfezione con il presente. Ti dico la verità: trasporta talmente tanto l’immagine delle bolle che non mi aspettavo il ritorno alla realtà, è stato una sorpresa ed è bellissimo che tu lo abbia fatto attraverso l’abbraccio: dello zio nel ricordo, di Izuna nel presente.
Ora, chiaramente, mi viene da chiederti se questa festa l’hai vista da qualche parte, dove, cos’è…Eh sì, sono curiosa. Perché come al solito, si vede tutto quanto, una festa d’estate, la sera, in un piccolo borgo, che mi fa pensare a dei ricordi belli e che è descritta veramente, veramente bene. Sai che Utakata me l’ero dimenticato? Ci sta veramente a pennello, ottima idea! Come mai hai scelto proprio lui? (altro personaggio di cui so poco o niente).
Sulla descrizione delle bolle potrei scrivere un sacco, ma ci sono tre cose che mi sono particolarmente piaciuto. 1. Il fatto di considerare le bolle come “effimere creature” e Utakata che le tratta davvero come se fossero vive, in modo amorevole. 2. I glitter, che richiamano l’inizio del capitolo e quello precedente. 3. I fuochi d’artificio silenziosi, bellissima immagina, rende un sacco.
Stupendo l’incontro con Izuna e il padre, l’abbraccio che cambia, come ho scritto, mi è piaciuto davvero tanto. Mi piace come Obito prenda in mano la situazione, e “sono certa che questa sarà il giorno più bello della nostra vita”: me la voglio scrivere e attaccare accanto al letto!
Poi dunque, con le descrizioni delle cose da mangiare mi hai fatto venire un casino di fame, adesso vorrei il cornetto alla ciliegia anche io! E ho riso e invidiato tantissimo Rin con i capelli così lisci che vanno a posto da soli ahahaha! Li voglio anche io!!
La comparsa, anche solo così, rapidissima dei potatori e di Kisame, che te lo dico a fare? Semplicemente, adoro! E anche qua, da quando Obito è a casa sua sotto la doccia finché non trova Madara la tensione cresce e cresce… Mi chiedo se a un certo punto uscirà fuori che Obito è sposato e che Madara è omosessuale, e quale sarà il posto della loro relazione (dal punto di vista del sesso) nella storia, come si incastrerà con il matrimonio di Obito etc. Tra l’altro, domanda? Madara non lo sa che Obito è sposato, giusto, perché ha completamente perso le tracce? O invece sì? Ha visto la fede in macchina? Semplice curiosità.
Madara lo adoro sempre di più: “nonostante tutto aveva continuato a dare tutto se stesso per farlo felice”, è proprio così, spero che le cose per lui si sistemino, perché Obito è riuscito a tornare presente, Madara invece è sprofondato nella solitudine. Ma ha veramente un cuore grande e il modo in cui si è comportato con Obito nei capitoli precedenti, la sua dolcezza e il suo tatto in ogni piccolo gesto mi hanno sempre fatta sciogliere.
La frase finale è perfetta: sono col fiato sospeso, bravissima!

Recensore Master
27/05/21, ore 18:46

Nooooo Daiiiii!!!! Ora che le cose vanno meglio per Obito, è madara quello che perde la testa è si avvelena?
Da mai! No! Povero MAdara... Non se lo merita! Mi auguro vada tutto bene e abbiano la possibilità di parlare e chiarirsi, ma soprattutto. Che a fine storia, stiano tutti bene!
Ieri sera avevo un sonno, non c'è l'ho fatta a leggerlo, stamattina sono uscita con mia mamma e ora... ECCOMI QUA!
LA trama si fa interessante, e spero davvero che il povero MAdara non abba gravi conseguenze per via del suo colpo di testa, Poverino.
Un bacio cara!

Recensore Junior
26/05/21, ore 14:00

Questo capitolo mi ha fatta sciogliere, mi è piaciuto veramente tantissimo!
Molto bella la scena in cui Obito, sul bordo di una strada di campagna e nel buio, osserva le luci che si spengono e si accendono in casa di Madara mentre lui lo sta cercando.
Subito due cose mi hanno colpita, la prima ha colpito anche Obito ed è il fatto che Rin si accorga del fatto che è dimagrito e che delle cicatrici dell’incidente non le importi niente. La seconda è che, anche se Obito si trova orribile, si lascia andare tra le braccia della donna che ama e non ho paura di mostrarsi a lei, veramente toccante, bellissimo.
È meraviglioso il modo in cui Rin parla a Obito, i pensieri di lui che iniziano a riemergere e il fatto che gli tornino in mente anche le parole di Madra, è tutto veramente molto dolce e un momento di meritata pace per Obtio dopo tutto quello che ha passato. E soprattutto, finalmente, capisce anche cosa prova Madara e prende la decisione di tornare a trovarlo e di dargli spiegazioni.
Poi vabbé, il modo in cui questo incontro densissimo di emozioni si conclude mi ha fatto venire il diabete (in positivo, eh!): “Obito sentì l'amore scendergli dentro, non sulla pelle, non all'esterno, ma nel cuore e quello dall'incidente non era stato toccato.” Bellissima, bellissima frase!
Solo che, ogni volta che penso che ho trovato LA frase che mi piace di più, vado avanti a leggere e ne spuntano fuori altre. La conversazione che hanno in macchina Obito e Rin mi ha lasciata senza fiato, è meravigliosa, non la trascrivo tutta perché la conosci ma insomma, lui che cerca di dirle: “guarda che sono rovinato”, facendo, credo, uno sforzo enorme e cercando anche di insistere, e lei che non ci fa minimamente caso perché, come dice, il più importante è che ritrovi la memoria. Rin è una grande proprio come me la ricordavo e me la immaginavo nell’anime.
Una cosa che mi ha fatta sorridere, di nuovo: “la sensazione di fumarsi una sigaretta dopo tanto tempo avrebbe osato definirla paradisiaca”. Sai che ogni volta che per tanto non ho fumato (giorni), quando ho riprovato la prima sigaretta mi faceva sempre schifo all’inizio, ahimè non era paradisiaco per niente ahah! (Eh sì, avrei dovuto approfittarne per smettere!)
Poi arriva il racconto straziante di quello che è successo: anche questo devo dire che sei riuscito a renderlo in modo allo stesso tempo forte ed elegante, grazie ad alcuni dettagli come l’immagine delle galline che fuggono dal cortile, o delle verdure tagliate a metà che fanno pensare alla scena di un vecchio film. Rimane comunque terribile quello che è successo e mi dispiace per Izuna, che però nonostante tutto ha trovato la forza di rimanere accanto a Rin in assenza di Obito, questa cosa è molto bella, e tenerissimo il dettaglio di lui che dorme sul divano quando Obito e Rin tornano a casa.
Altra frase stupenda che mi ha fatta sorridere tanto: “Ma io lo so che in questa testa di rapa c'è sempre tutto”: Rin è veramente una grande, e Obito che si da dello stupido per non essersi reso conto che è fortunato: lo è eccome, ha Rin e Madara accanto a sé!
Il modo in cui ritrova i ricordi, il modo in cui descrivi gli ambienti, questa volta con la voce e le parole di Obito, è molto bello, funziona bene e porta un po’di allegria nella storia, così come “il compleanno che aveva finito di dimenticare”: è bella l’idea che si possa finire di dimenticare, molto potente come frase, anche questa molto piaciuta, così come “andiamo dalle rondini”, quest’immagine intima di prendere il volo, di primavera e di rinascita. Poi la scena erotica, in cui Obito riesce finalmente ad uccidere il mostro, a essere e non ad apparire (bella anche questa, perfetto il titolo del capitolo), e al fatto che insieme lui e Rin sono qualcosa di più grande… Insomma, potrei continuare all’infinito a dirti quante cose mi piaciute qui dentro. La morte del mostro in una pioggia di glitter argentati è geniale, questo lo devo assolutamente dire!
So che ci sono tante altre cose che devono succedere e devono essere risolte, sono curiosa per Izuna e Madara, per come continuerà Obito e via dicendo. Ma questo capitolo non puoi capire quanto mi sia piaciuto e quanto mi abbia scaldato il cuore, veramente bellissimo, con delle immagini di grande forza e tanti dettagli preziosa. Brava, grazie!

Recensore Master
25/05/21, ore 22:18

Ok forse sono troppo condizionata dal manga 🤔 e poi... ma in teoria Obito non ha messo le corna a Rin, andando a letto con Madara 2 volte? O non è da considerarsi tradimento perché il giovene non ricordava d avere una moglie? 🤔
Sono leggermente nel dilemma
Ma a parte ciò sono felice che Obito stai capendo che puoi andare avanti e smettete di ostinarsi nel voler diventare trasparente 😓
Mi auguro finisca tutto bene
Un bacione cara e buona notte 😘 storia bellissima ♥️

Recensore Junior
25/05/21, ore 18:11

Ciao, eccomi di nuovo qua! Questo capitolo è stato mozzafiato per tanti motivi, ho adorato! Inizio subito.
Una delle frasi che mi ha molto colpita, tra le tante: “A quel punto l'altro lo imprigionava in un abbraccio che non gli lasciava scampo, si addormentava di nuovo tenendolo stretto fino alla mattina.” Perché le contraddizioni e i contrasti continuano: un abbraccio, che è una cosa bella teoricamente, per Obito diventa come una prigione. Mi dispiace tanto per Madara, povero.
La scena con i potatori è MERAVIGLIOSA. Per prima cosa, perché c’è Kisame eheh! Ecco finalmente la comparsa, non me l’aspettavo e mi ha fatta sorridere tanto. Poi naturalmente, visto che conosci bene come funziona, è descritta benissimo e ho imparato un sacco di cose, adoro imparare cose nuove! I quattro colleghi sono veramente perfetti: due frasi per descriverli e appaiono nell’oliveto, dagli occhi azzurri di Naruto a Sasuke che è “troppo perfetto” (sì, lo è veramente troppo, non ci piace la perfezione ahah!) e Itachi che subito lancia uno sguardo indagatore. Naturalmente e come sempre, Itachi ha capito tutto e ha capito che sotto c’è un inganno, il famoso “cambierai il tuo nome” e la crisi di identità di Obito che mi avevi annunciato e che ero curiosa di leggere (ci torno su dopo).
Kisame che tira la corda a strappo e impreca perché non parte al primo colpo è fenomenale, ce lo vedo tantissimo, così come il fatto che quando si mangia si mangia e si carica Itachi in spalla. Che meraviglia quando Kisame si carica Itachi in spalla! “Come sono belli, persino il colosso è più gradevole di me” anche se capisco il disagio, questa frase mi ha fata sorridere perché Kisame gradevole lo è eccome :) Mi piace anche che rimangano presenti anche dopo tramite le loro voci e i rumori in lontananza, è uno sfondo molto gradevole che ritma i pensieri e le azioni di Obito.
Il rumore amplificato, i trucioli di legno, la fatica fisica e il corpo che non risponde a cominciare dalle mani è anche descritto molto bene, si capisce quello che sta succedendo. Ho due domande, ma forse basta andare avanti a leggere e la storia mi risponde da sola (quindi se è così non rispondere): Madara se n’è accorto che Obito ha preso lo Xanax e l’ha tolto di mezzo per questo o c’è un altro motivo? L’altra invece è: come mai Obito beve anche se l’alcol ha un sacco di calorie? È chiaro che lo fa per uccidere il dolore, per scappare, ma è un’altra delle sue contraddizioni o non ci ha pensato? Spero di essere riuscita a formularla chiaramente!
Adesso ritorno sulla crisi di identità e il fingersi Madara per un po’: ci sta tantissimo in questo capitolo e proprio in questo perché poco dopo Obito trova la sua macchina e si ricorda più o meno chi è. O almeno, alcune cose della sua vita. Ammetto che non me lo aspettavo per niente che ritrovasse la macchina a questo punto, effetto sorpresa riuscitissimo, mentre cerca nella macchina sono rimasta veramente col fiato sospeso! Poi c’è tutto il flashback: mi è piaciuto un sacco, non mi aspettavo nemmeno che Obito fosse sposato e che Rin fosse viva, il che devo dire che lo apprezzo molto, è una piacevole sorpresa e il suo ricordo è piacevole, descritto benissimo ma chiaramente la foto ha la patina triste del presente. Poi: “Izuna, ci eravamo ritrovati da pochi mesi, quel giorno ci sentivamo entrambi dispiaciuti per l'assenza di Madara.” Qual è il rapporto tra Obito e Izuna? E perché Madara non c’era al matrimonio? Curiosità, curiosità!
Da fumatrice, mi ha fatta sorridere il fatto che Obito trovi le sigarette e si dica, ah allora ero un fumatore, avevo smesso ma tanto vale ricominciare! Cavolo, era riuscito a smettere e ricomincia! ;)
Poi un’altra frase bellissima per rendere i contrasti interiori di Obito è questa, secondo me: “si disgustava da solo per quanto era diventato abile con gli inganni”, perché di solito quando uno diventa abile in qualcosa è contento, non disgustato. Tutto è spiegato veramente molto bene. Ma ovviamente ho un’altra domanda: come mai Obito, nonostante tutto, è disposto a rivedere Rin? Non ha paura di questo incontro? Lo aspetto tantissimo in ogni caso, l’incontro tra loro due! Sono anche curiosa di vedere cosa succederà con Madara: si sta rendendo conto di qualcosa? Sarebbe bello se tu riprendessi un po’il suo punto di vista, ma non so se lo hai previsto e non so assolutamente come continua la storia, quindi questa cosa prendila un po’così. In ogni caso, finale pieno di suspense: non vedo l’ora di andare avanti: grazie per l’ennesimo bel capitolo e per la pazienza!

Recensore Master
24/05/21, ore 22:11

Perché ho la
Sensazione che l arrivo di Rin porterà solo sciagura? 🤔
I morir sensi di ragno mi dicono così. Se Obito è andato a cercare Madara lo avrà fatto per un motivo importante e chissà che non sia proprio la donna l artefice della fuga di Obito 🤔
Mi sa che la Furia di Beautiful mi ha contagiata male.
I potatori era così sexy 😆 ragazzi quando finite da zio madara passate da casa mia 😚
Il mio Obito sta cadendo sempre più nel vuoto invece 😨 va malissimo
Ma mi auguro che la cosa si risolva.
Io ti auguro una buona notte è davvero una bella storia complimenti 😘

Recensore Junior
24/05/21, ore 11:50

Ciao, eccomi qua! Scusa il ritardo ma a me piace scrivere commenti lunghissimi come avrai capito, e questa storia lo merita.
Il modo in cui inizia questo capitolo mi ha completamente rapita: la scena della doccia è bellissima e mi sono proprio immaginata Obito che fa lo shampoo a Madara e lui che ride sotto la schiuma, così come l’ho immaginato sorridere mentre Obito gli asciuga i capelli: i capelli sono il mio punto debole! Ancora una volta, la bellezza e la dolcezza della scena entrano in contrasto con quello che sta pensando Obito, e che adesso inizia ad essere più chiaro, forse anche per lui stesso: che vuole punire il suo corpo.
C’è un crescendo che funziona benissimo anche nella scena della colazione, con Madara che parla al telefono e le parole della telefonata si alternano a ritmo serrato con le azioni e i pensieri di Obito. Mi è piaciuto molto anche il dettaglio dell’erba invernale ingiallita che fa capolino sotto la neve, ho proprio visto la campagna con la luce invernale come me la ricordo! Lo stesso per il modo in cui descrivi la macchina di Madara, che è chiaramente perfetta per lui. E l’immagine fa eco a quello che dici dopo di Obito, che stacca la connessione – la frizione- tra corpo e testa, e che decide di restare perennemente in folle, la metafora è azzeccatissima e rende al massimo (anche per me che ci capisco poco o niente ehe!)
Si vede anche tuto il cambiamento progressivo di Obito dopo che ha preso lo Xanax e via via che l’effetto svanisce, finché non esplode contro Madara, lì credo si raggiunga il massimo di tensione del capitolo. Bellissima la scena seguente in cui se ne va verso l’oliveto e spera che Madara non lo segua : “se si fosse azzardato gli avrebbe lanciato la bottiglia in testa” e subito dopo “Come vorrei che tu venissi di corsa a fermarmi!” Questo contrasto immediato, dello scappare ma sperando che qualcuno venga a cercarci è forte, fatto benissimo e mi parla.
Un’altra frase stupenda: “Una lacrima gli si seccò sul viso facendolo pensare distrattamente al sale che indurisce la sabbia dopo che il mare si è ritirato da diversi giorni.” Mi piace proprio perché siamo in inverno, in mezzo alla neve che si scioglie, ma sei riuscita ad infilarci il mare alla perfezione.
Chiaramente Madara che piange silenzioso e disperatissimo mi ha fatto fare un tuffo al cuore: perché anche se Obito gli va incontro e cerca di consolarlo, continua ad essere assorbito dal vortice dei suoi pensieri. La scena erotica è molto bella, descritta bene come al solito, e anche molto sottile perché si inizia a capire che anche il sesso e le sensazioni che prova Obito stanno cambiamento: “Ma ora ti piaccio perchè sto male, se non divento trasparente sarò invisibile ai tuoi occhi, a un certo punto ti scorderai anche della mia esistenza.” Bellissima questa frase, diventare trasparenti per essere visti, è un’immagine di una grandissima forza, proprio mentre Madara lo tiene stretto in un momento così intimo. Come mai Obito decide di accontentare Madara? Perché gli dispiace di averlo ferito? O perché spera che così, almeno, dopo lo lascerà in pace?
La frase finale e la conclusione del capitolo mi hanno lasciata a bocca aperta. Sappiamo cosa sta succedendo ma c’è comunque suspense. Avresti potuto descriverla in modo più duro, più diretto, c’erano miliardi di possibilità ma ne hai scelta una che nel suo essere “meno diretta” ha un impatto fortissimo. Brava, bravissima, anche questo capitolo molto bello, scritto bene, strutturato bene, sono curiosa di andare avanti!

Recensore Master
23/05/21, ore 19:28

😨😨😨 o cielo si totalmente fatto sopraffare da questa cosa. Io voler diventare trasparente lo sta conducendo al punto di non ritorno 😱
Mi auguro che Madara prima o poi capisca i giochetti contorti che fa pure non non mangiare e riesca ad aiutarlo.
Spiegami perché c è l abbiamo tutti con Obito poveri cucciolo 🤔 sai l anno scorso ammetto d aver scritto un OS con lui protagonista molto.... violenta 😅 su questo sito non La inserirò mai. Perché non rispetta le regole imposta dal sito, e non voglio farmi bannare per un capriccio. Comunque come vittima sacrificale riesce sempre bene.
A parte ciò ☹️ O immaginato che ti abbia passato certe cose, per quello le capisci e mi mette tantissima tristezza. Spero le
Cosa vadano molto meglio adesso. Comunque l storia reta ben scritta. Si questo non ci sono dubbi ✌🏻
Ti mando un bacione e se ti serve un po’ di sfogo, che fa sempre bene, sono disponibile 😘

Recensore Junior
22/05/21, ore 18:29

Mi è piaciuto anche questo terzo capitolo! Più riflessivo/introspettivo degli altri e con meno colpi di scena, ma assolutamente necessario perché si scopre meglio cosa pensa Obito dal suo punto di vista.
Solo che, prima di scoprirlo, fai aumentare tantissimo la suspense con le descrizioni dei vestiti che sceglie, degli ambienti che attraversa… E che mi piacciono molto, ormai lo sai! Sono curiosa di sapere cosa fa Madara con tanti foulard colorati!
Continua a piacermi tanto questo personaggio: bellissimo nel suo maglione verde con lo scollo a V, di una gentilezza inaudita e dotato di grande tatto e umanità: “Il più giovane notò che non fece il minimo riferimento al foulard che gli copriva mezza faccia” Questa frase da sola basta a far capire quanto sia sensibile Madara.
E soprattutto, si inizia a capire anche da dove venga il titolo della storia: “voglio essere acqua, e come lei trasparente...” e “per essere visibile agli altri dovrò diventare trasparente.”Queste due frasi veramente stupende, anche i pensieri di Obito e le sue riflessioni sul suo aspetto fisico mi spezzano il cuore (però Madara con la sua gentilezza cura anche il mio eheh). Il fatto che Obito pensi che l’unico modo che abbia per farsi amare dal cugino sia fargli pena è un meccanismo psicologico molto sottile ma che funziona. Quindi mi chiedo: le sue azioni della giornata sono dettate da questa decisione? Per esempio, il fatto di non mangiare e di bere e basta.
La cosa dello zucchero e che lui lo rifiuti anche se beve il the zuccherato è un dettaglio che rivela forse il modo in cui sta pensando Obito, il modo in cui sta cambiando, ma non sono sicura di aver capito benissimo e quindi ti chiedo di spiegarmi un pochino, se ti va, così come “più mi muovo più rendo il processo veloce”, non sono sicura di aver colto l’essenza di questo pensiero di Obito. Non mi fraintendere, perché tutto funziona e magari andando avanti nella storia capisco tutto, sono solo curiosa come non so cosa (credo che tu lo sappia ormai!).
Il fatto che veda i colori alterati invece, mi fa pensare al titolo e alle parole della canzone che ti ispirata, così come la trasparenza.
Bellissima la giornata che trascorrono insieme tutti e due se non fosse per il comportamento di Obito che lascia giustamente Madara un po’sgomento, e la risposta alla sua domanda: ““Tu cosa ne pensi? È una domanda che nemmeno avrebbe dovuto affacciarsi nel tuo cervello” è anche lei una lama affilata male e mi sono sentita triste per Madara che con tutto quello che fa non se la merita, però capisco anche Obito. E Madara riesce a gestire la situazione alla grande! Quello che gli risponde subito dopo sull’affrontare il dolore è molto, molto bello, e la scena erotica sul divano è dolcissima: come lo spoglia, come lo accarezza… Non ti nego che mi ha fatto pensare a una cosa che ho scritto io e mi ci sono ritrovata tanto! Mescolare il sesso e le frasi dolci e poetiche non è sempre facile ma tu ci sei riuscita, quindi complimenti!
In altre due cose mi sono ritrovata parecchio: il fatto di non mangiare e di sentirsi lo stesso super carichi mi succede quando ho tanto lavoro o sono particolarmente nervosa (male, lo so!) e immagino bene la sensazione fisica, quindi super realistico. E poi: “Io non lo accetto, non posso farlo, il dolore non lo voglio sentire più a partire da subito!” Questo volere tutto e subito, la soluzione miracolosa, anche mi parla, solo che Obito non sa che dovrà avere pazienza…
Infine, i suoi pensieri mentre guarda Madara addormentato (bellissimo) aggiungono un ultimo mattone alla complessità del personaggio, alla confusione mentale che prova dopo quello che gli è successo: una confusione che hai costruito via via lungo il capitolo in un modo molto ordinato e che lascia ancora tante porte aperte su quello che succederà dopo. Molto sottile, molto ben fatto, incluso il fatto di lasciarsi andare durante la scena erotica, di lasciarsi trasportare per un momento nonostante tutto. Quindi mi chiedo: le strofe della canzone sono in legame con questa confusione e questi contrasti interni di Obito?
Bello, brava ancora: non vedo l’ora di andare avanti!

Recensore Master
22/05/21, ore 12:56

È davvero triste 😞 sul serio. Obito è così affranto e Madara a modo suo lo vuole aiutare, ma l altro è rinchiuso in questo limbo. Pensa lo stia facendo per pietà 🥺 tristezza infinita.
Però sei davvero bravissima i sentimenti li riesco a comprendere bene, poi la lettura è molto scorrevole e piacevole.
Credo tu abbia già i capitoli pronti 🤔 per quello sei così veloce. Quindi mi inchino alla tua audacia 🙌
Ok cara io reduce da una tinta di capelli viola 💜😅 mi sono pure sporcata tutte le braccia nonostante i gusti. E non chiedermi come. Perché non lo so 🙈 sembra che ho assassinato un unicorno 🦄
Sì, mi tingo i capelli da sola 😁
Comunque baci cara 😘 sei stupefacente alla prossima

Recensore Master
21/05/21, ore 18:36

Ho Dio!!!! Sei 🥺... Sei🥺... sei spettacolare giuro!
Scrivi in una maniera assurdamente stupenda! Ma come diavolo fai?
Io più al di là delle cazzate non riesco a pensare. Tanto quanto mi sforzo di andare oltre la solita mantra degli innamorati non ci riesco. Tu sei bravissima sul serio! Ma brava brava tanto! Ma tanto tanto!
Ok forse dovrei recensire pure le altre 😅 lo farò pian piano lo farò.
Oddio sono sconcertata! Come fa la gente a non amarti?
Forse la tematica è particolarmente si, la coppia diversa dalle solite, anche questo è vero.
Ma lo stile scorrevole, la grammatica pressoché perfetta, io modo in cui ti esprimi è magnifico!
I miei più sinceri complimenti davvero
Mi fai sentire tanto una bambina che gioca a scrivere storielle per telenovelas 😅
Ancora i mieie complimenti
Mary 😘

Recensore Junior
21/05/21, ore 08:50

Secondo capitolo mi ha lasciata a bocca aperta: l’ho letto prima di andare a dormire e me lo sono sognato stanotte. Molto particolare. Intanto, azzeccatissime le parole della canzone per il testo che hai scritto.
Poi inizia subito con i ricordi di Obito come frammenti di uno specchio rotto e non potevo che adorare ehehe. Anche quella della casa di campagna, con le persone verdi (come direbbero i giovanissimi “mi hai sbloccato un ricordo” XD ) è anche stupenda e l’ho proprio immaginata, come al solito. La descrizione che fai di Madara attraverso gli occhi -l’occhio- di Obito quando si sveglia è meravigliosa: quanto è figo Madara? Non lo avevo davvero mai considerato così. Bellissima la frase: “Lo splendido viso di quell'uomo era bianco di natura, ma Obito lo aveva visto impallidire ulteriormente.”
E poi c’è tutto il flashback che presenta i due personaggi e quello che è successo tra loro mi è piaciuto moltissimo: Madara è un silenzioso ma buonissimo, attento a tutti, gentile, anche se purtroppo un po’ “punito” dalla vita e mi si è stretto il cuore per lui, maledetti genitori di Obito! Ti è uscito davvero strutturato bene. E sono curiosa di sapere di più sul passato di Obito, giovane, spensierato. E… scrittore! Questa cosa mi ha fatta sorridere tanto :) La loro conversazione da ragazzini su un mondo privo di dolore anche molto toccante.
Nonostante la positività di entrambi personaggi e la bellezza dei loro ricordi questo capitolo mi ha spezzato il cuore: perché si perdono, si snaturano da soli con l’alcol e lo Xanax e le azioni vanno di conseguenza. Quello che dice Madara a Obito “Sto facendo un esperimento, poi mi dirai quanto sono riuscito ad andare vicino al tuo sogno” (per altro bellissima frase) è terrificante: il sogno di un mondo senza dolore è veramente raggiungibile solo così? Con la chimica? (spero di essermi spiegata) La giovinezza e la sua freschezza e “incoscienza” viene spazzata via dal fatto che la vita è stata terribilmente crudele con questi due, e anche i loro ricordi belli adesso hanno una patina di tristezza che sembra indelebile. Credo che tu abbia toccato un tasto della psicologia umana complesso e molto difficile da scrivere, ma l’hai fatto bene, se questo era lo scopo lo hai raggiunto. Non so come agisca lo Xanax ma in pochi minuti, forse anche attimi, Obito e Madara sono “snaturati” e questa cosa mi ha impressionata molto. Obito che si guarda allo specchio, che te lo dico a fare, mi ha fatto una tenerezza infinita, e penso che forse Madara, se fosse stato più lucido, avrebbe potuto reagire diversamente.
Poi la scena erotica è fenomenale: un sesso dettato dalla chimica ma di sicuro anche da qualcosa di più, e Madara che all’inizio è attento e delicato ma poi si lascia andare di più preso dall’eccitazione. Ma il fatto che aspetti che Obito abbia finito per finire anche lui è molto, molto bello, e tenero e il modo in cui lo descrivi “questo gli diede la libertà di lasciarsi andare nel corpo del più piccolo” mi è piaciuto tanto. Poi però una delle frasi finali “vieni qua e goditi un po' di quello che sognavi da ragazzo” riporta il lettore alla “triste” realtà, che non è reale perché alterata dalle sostanze. Il “gioco” psicologico, sottile, angosciante in un certo modo, ti è riuscito veramente bene.
Inutile dire che aspetto con ansia di sapere cosa ne sarà di questi due e quando (e se) Obito si ricorderà di quello che deve dire a Madara. Ora corro in reunione ma non resistevo a lasciare subito un commento come si deve! ;)

Recensore Junior
20/05/21, ore 10:38

Allora eccomi. Come al solito inizio dal titolo e dalla canzone, che ho ascoltato: le parole sono interessanti e sono molto, molto curiosa di vedere come si sviluppa la storia in relazione al testo! Il titolo “Trasparente” fa eco alla “genesi del tuo colore”: chiaramente siamo solo all’inizio ma già mi intriga tantissimo e sono curiosa di scoprire quali sono le trasparenze. La prima strofa è perfetta come incipit al capitolo! C’è il colore bianco, c’è la neve che già di per sé ha effetti di trasparenza, ci sono gli alberi e ci sono accenni al passato. Ci sarà un legame fra la trasparenza e gli specchi? Sono una grande fan degli specchi ;)
Pur non capendo molto di song-fic, il legame della canzone con quello che scrivi mi pare evidente in questo primo capitolo, e strutturato con grande finezza. Le tematiche che annunci di trattare mi incuriosiscono tanto, soprattutto la dismorfofobia, che sapevo cosa fosse ma questa parola me l’hai insegnata tu!
Il testo in sé: la descrizione della vigna innevata è stupenda, e mi piace il contrasto, perché di solito dove si coltivano viti e olivi non nevica (credo). Tutta l’atmosfera un po’surreale e un po’inquietante della neve al sole dopo la tempesta notturna è molto bella e la neve in generale mi parla, è un fenomeno che ho osservato e conosciuto tardi nella vita e continuo a trovarlo affascinante. La descrizione delle stalattiti che pendono dai fili di alluminio mi è particolarmente piaciuta, e immagino che per fare una descrizione così bella e così precisa del paesaggio tu abbia visto qualcosa del genere di persona, ma magari mi sbaglio! Poi chiaramente, ormai so che la botanica è il tuo forte e tutte le descrizioni delle piante sono splendide, dall’inizio alla fine. La cosa del riflesso e degli occhiali da sole è molto fine e fa parte di quei dettagli realistici e veri che sai inserire e che fanno “legare” il lettore con il personaggio.
Il personaggio di Madara mi affascina: l’ho sempre visto un po’come un “cattivone”, invece il tuo Madara è molto riflessivo e sensibile. Al contrario, Hashirama Senju è un personaggio che vedevo molto positivo, qui invece è un criminale della peggior specie! Però ci sta, ha tutto senso e le cose si incastrano perfettamente. Tobirama invece me l’hai centrato in pieno: insopportabile e all’ombra del fratello. Coraggioso però a farsi tatuare la faccia ahaha! Ho tendenza a leggere (e a scrivere) di personaggi che mi piacciono particolarmente (sai quali sono) e Madara e Obito non li ho mai calcolati tanto: ma tu scrivi bene, veramente bene, e quindi importa poco chi siano i protagonisti perché la lettura è un grande piacere a prescindere.
Sarei curiosa di saperne di più sulla storia di Izuna: cos’è successo ancora fra lui e i due Senju? E fra lui e Madara? Dopo che Izuna è tornato a casa hanno parlato? E Izuna adesso cosa combina? Insomma, ci vedo dei misteri e della suspense. Sarei anche curiosa di saperne di più sulla reazione violenta di Madara nei confronti del fratello minore.
La descrizione dei capelli di Madara è fantastica, non vedo come possa essere fatta altrimenti, viene voglia di infilarci dentro una mano!
E la sua riflessione sul dolore è… Molto profonda e molto toccante, in qualche modo mi rattristo per lui, non saprei bene come descrivere. Mi viene da chiedermi subito se Madara sia un alcolista: perché il fatto di produrre alcol per alleviare la sofferenza è molto poetico, ma allo stesso tempo coltivare la vite ha un rapporto con la natura, con il ciclo della vita e il ritmo del mondo, e questo di per sé può curare l’anima (credo, spero, punto di vista personale). Le sue buone intenzioni sono comunque fuori di dubbio e spero che trovi un po’di serenità nel corso della storia perché sei riuscita a farmi già affezionare a lui! Il fatto che sia ghiotto di gelso mi ha fatta sorridere e ce lo vedo troppo, non so perché! Mi sorge una domanda: quanti anni ha Madara in questa storia, più o meno? Semplice curiosità personale.
Poi vabbè il finale lascia senza fiato, lo stupore di Madara, il fatto che creda di aver già visto o parlato a quella persona che noi però sappiamo già chi sia… Come farà a curarlo? E soprattutto, la frase finale: “forse la sua vita era a una svolta doveva essere a una svolta”, si riferisce alla vita di Madara? Perché? Cosa significa esattamente? È super enigmatica e chiaramente aspetto con MOLTA ansia il prossimo capitolo! Per ora trovo che funzioni bene il modo in cui hai mescolato immagine belle, sorrisi di Madara e tematiche delicate e inevitabilmente tristi. Quindi, complimenti!