Recensioni per
Never forget we were built to last
di Snehvide

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/01/23, ore 19:30

Dolce, dolce, dolcissima. Da morire.
Marco spaventato mi ha sciolto il cuore. E Hange che gli chiami FIDANZATINI, bellissimo.
È stata una boccata d’aria fresca, dopo tanto soffrire. XD
Mi dispiace però non sia mai uscita la quarta parte, mi stava prendendo TANTISSIMO. Spero ci sia stato un lieto fine, se lo meritano. <3

Recensore Junior
14/01/23, ore 19:07

Penso che quando Marco abbia provato a dire di Jean di Reiner, Annie e Berthold l’urlo che ho tirato si sia sentito almeno fino a casa a tua. E Jean che gli dice che lo vogliono RIABBRACCIARE. Sono ESPLOSA, una vera chicchina.
Poi ripeto quello che ho detto anche nel capitolo precedente: le tue descrizioni sono così accurate da farmi venire i brividi.
Povero, povero, Marco: riesco a sentire ogni dolore. 🤕

Recensore Junior
14/01/23, ore 18:53

“È impreparato a Marco che punta il suo unico occhio verso di lui, arrossato ma, dopo tanto tempo, lucido, e lo agguanta. Si aggrappa. Gli chiede aiuto.”
Questo.
Questo è il momento dove ho perso il cuore. Dove si è disintegrato completamente.
Bellissima e struggente, le descrizioni sono così ben fatte che mi sono dovuta toccare la spalla con un brivido. xD L’ho sentita LETTERALMENTE sulla pelle, ahia.
Corro a leggere gli altri capitoli!

Recensore Master
25/06/21, ore 15:29

Eccomi su questo capitolo, IL capitolo. Quello che è stato in grado di farmi piangere, amare e schizzare fuori dalla mia stessa pelle per la felicità. Quello che incarna buona parte dei miei desideri in ambito di ff, e che a distanza di giorni sento ancora fremere sotto pelle, regalandomi sensazioni potentissime.
Vorrei fare una recensione un po' più analitica, perché il mio parere "di pancia" già lo conosci, ma onestamente non so se sarò in grado di allontanare la fangirl che è in me in favore di un'identità più equilibrata. XD
In ogni caso di provo. ^^
La prima cosa che mi ha colpito di questo capitolo è questa frase:
"l’entusiasmo della caposquadra non lo contagia neanche quando la sente esultare, ma lo fa il modo in cui, lentamente il boccheggiare sofferto di Marco cede il posto ad un respiro più regolare, che in qualche modo, sembra riuscire a fa respirare anche lui.
Mi è piaciuta perché mette in luce quali sono le priorità di Jean in quel momento: il senso di colpa è al primo posto, non lascia brecce nella mente di Jean, tant'è vero che per quanto incoraggianti nemmeno le rassicurazioni di Hange servono a distoglierlo dal suo stato, ma il respiro di Marco che cambia lo fa. Riesce nell'impresa di risollevarlo perché Marco è sempre al primo posto, anche quando si contende il podio con il senso di colpa. E questo è un dettaglio canonico: Marco ha un ascendente su Jean, riesce sempre a riscuoterlo dallo sconforto in cui spesso precipita, ci riesce semplicemente respirando. ♥
La parte che segue è forse una delle parti di Hange che ho preferito, non solo per quel "sospiro di sollievo talmente lungo e profondo che sembra poterlo liberare da qualsiasi sofferenza.", per la quale le farei una statua, ma anche per la dolcezza che lasci trapelare da ogni suo gesto, da ogni parola. Perché sono due ragazzini spaventati e sofferenti, quelli che ha tra le mani, e poco conta che il mondo li dichiari "soldati", lei, in questa scena, li sta trattando per quello che sono: bambini, poco più. Ed è bellissima. Veramente. In interpretazione meravigliosa e perfetta del suo personaggio. Tu riesci davvero a renderle giustizia. ^^
Ed eccoci arrivati al punto.
Una scena che narrativamente parlando è un capolavoro.
Hange, Marco e Jean che contemporaneamente tentano di comunicare tra loro, ma non si raggiungono. Sono come pianeti distanti che si girano intorno e che non riescono ad entrare in contatto. Ognuno perso dentro i suoi pensieri, ognuno preda dei suoi timori e nessuno di loro è in grado di abbattere quei muri che li separano e iniziare a comunicare.
L'accenno a Reiner, oltre ad essere un colpo di genio degno di te, è uno di quei dettaglio che elevano questa ff portandola ad un livello superiore. Mostra quanta attenzione hai messo in questa storia. ^^
Adoro che sia Hange, alla fine, a traghettarli tutti e tre fuori da quell'impasse, rassicurando Marco con i pochi gesti universali in grado di attraversare lo stato febbrile e spronando Jean con quella punta di durezza in grado di riscuoterlo.
Ecco. Da questo punto in poi temo che perderò ogni buon proposito si scriverti una recensione sensata, perché la parte che segue sfiora dei tasti dentro di me, talmente sensibile che sento ogni cellula della mia pelle ballare la samba! XD
Ci sono due cose che adoro: il contatto fisico e l'interazione tra Jean e Marco, e tu le hai unite creando un'immagine che si è fatta sentire, prima ancora che avessi l'occasione di leggerla. E di nuovo, il pov di Jean in questi punto gioca un ruolo predominante, perché è attraverso i suoi occhi che vediamo Marco protestare debolmente quando si ritrova sostenuto da Hange, è attraverso i suoi pensieri che capiamo quanto Jean sia importante per Marco, e forse anche Jean stesso ne prende atto in quel momento e quella consapevolezza è in grado di scuoterlo e riportarlo dove avrebbe sempre dovuto stare: su quel letto con Marco tra le braccia. ♥ Piango e amo, perché è una scena che adoro e l'adorerò per sempre.
Il finale mi ha ucciso di dolcezza, mi ha ucciso, ma morirei altre venti volte guardando questi due che in tutti i sensi si ritrovano. ♥
Menzione d'onore a Hanji che li shippa come li shippo io. XD
Non so come ringraziarti per questa storia che amo alla follia e che mi fa fangirlare come un pazza, in un periodo in cui teoricamente la mole di lavoro dovrebbe schiacciarmi. E invece sono qui, a scuoricinare per giorni, grazie alla tua scrittura. ^^
Un abbraccio, Joy.

Recensore Master
20/06/21, ore 12:00

Adoro.
Adoro tantissimo questa storia.
L'idea che Marco possa essere sopravvissuto (anche se solo a metà) mi piace tantissimo, il modo in cui Jean e Hanji si prendono cura di lui, la dolcezza e il sorriso che Hanji cerca di non perdere e il trasporto di Jean ieri Marco, il suo aiutarlo ma con il rettore di fargli male perché fragile e malamente ferito... Ho divorati questi 3 capitoli. Bloccata a casa dopo un interventotra antidolorifici e punti, mi fa sentire la mancanza di un bel Jean ad aiutarmi XD È un racconto bellissimo 💚
Aspetto il continuo che questi due non hanno avuto la possibilità di avere...

Recensore Master
14/06/21, ore 19:50

Eccomi finalmente qui, a rendere onore (o almeno ci provo) a questa storia che merita molto più di quanto io sia in grado di spiegare.
C'è una cosa che ancora non ti ho detto e che, per me, innalza la narrazione a livelli davvero elevati. È qualcosa che non mi è stato subito chiaro, voglio dire, sono stata coinvolta fin dalla prima riga da questa storia, ho provato empatia istantanea per tutti i personaggi, ma non ho mai analizzato il tuo scritto abbastanza da capire cosa esattamente riesca a scatenare in me tutte queste emozioni.
Adesso, dopo aver riletto entrambi i capitoli assieme e dopo aver intravisto qualcosa del terzo, mi rendo conto che la forza di questa storia è la caratterizzazione che hai dato ad ogni personaggio.
Sono tutti meravigliosamente umani, pieni di debolezze e difetti, Jean per primo, ma s'intravede qualcosa anche di Hange e Marco.
Sono umani come lo sono nella serie e in questo sei talmente IC che non so più cosa è what if e cosa non lo è, ma lo sono anche nel significato più fatalista del termine: sono umani e fragili. Fragilissimi.
Eppure quanta forza riescono a trovare!
È proprio evidente in questa ff, li hai dipinti in modo così realistico che fanno male e sono bellissimi. ç_ç
Adesso vorrei scendere nel dettaglio e dirti alcune cose di cui avevamo già parlato.
1) L'immagine che hai evocato dell'ospedale di Trost, che è stata uno schiaffo ben assestato (ma io amo quando la scrittura mi scuote, anche se fa male.
2) Jean che si precipita quando Marco lo chiama e "ruzzola" addirittura perché i richiamo di Marco per lui è un imperativo (e io sono qui che penso a quanto lo ama ç_ç)
3)Marco che tenta di dire a Jean la verità su Reiner e gli altri. Mi ha ucciso, giuro. Non ce la faccio! ç_ç
4) Jean che riconosce la diversa intonazione nelle parole borbottante da Marco. ♥
5) Hange che in questo capitolo non compare, ma resta comunque salda come una roccia a sostenere il peso di tutto quello che sta succedendo, e che davvero è in grado di "traghettarli" fuori da quell'incubo.
E niente l'adoro.
Adoro questa storia storia.
Mi fa provare tantissimo e non potrò mai ringraziarti abbastanza di averla scritta.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Veterano
05/06/21, ore 22:32

Ehy!
Ho trovato questa fanfiction per caso e devo dire che ne sono davvero contenta! Non ho mai letto una What if? su Marco vivo che si concentri nel dettaglio sul suo periodo di guarigione e il fatto che tu abbia deciso di trattare proprio questo argomento rende il tutto molto interessante.
Solitamente si parla sempre di un Marco pre o post "il fattaccio", ma di rado di un Marco convalescente. Se se ne parla, comunque, lo si fa in poche parole, senza cimentarsi in qualcosa di più "complicato".
Per questa tua iniziativa ti faccio quindi i miei più sentiti complimenti! Sono curiosissima di sapere come deciderai di far evolvere il rapporto tra lui e Jean in una situazione tanto complessa.
Inoltre, nonostante la situazione anomala in cui si trovano, tutti coloro che fin ora sono comparsi mi sembrano molto IC. Soprattutto mi ha colpito la caratterizzazione di Jean: è molto umano, molto lui nel suo essere codardo e coraggioso assieme.
Ti sono poi immensamente grata per non aver inserito smancerie fuori luogo, immotivate o eccessive: per scrivere una JeanMarco non è necessario per forza che i protagonisti siano solo baci e abbracci.
Il modo in cui scrivi mi piace: è preciso, distaccato quel tanto che basta da far immaginare bene il quadro generale, ma con un focus abbastanza centrato da lasciar percepire le emozioni dei singoli personaggi. Una gioia da leggere*^*
Ho un unico appunto da farti: qua è là in questo e nell'altro capitolo ci sono dei piccoli errorucci - nulla di grave, per lo più penso siano dettati dalla distrazione. Se trovassi il modo di revisionare il testo e renderlo più curato, alla storia non potrebbe ovviamente che giovare.
Non vedo l'ora di leggere la prossima parte! Mi sento in ansia, ma so che Marco non può morire...giusto? ;-;
Attendo un tuo aggiornamento,
Un saluto,
AlnyFMillen
(Recensione modificata il 05/06/2021 - 11:47 pm)

Recensore Master
26/05/21, ore 10:03

Eccomi arrivata, con decisamente troppo ritardo per questa meraviglia, a sproloquiare e divagare su questa meraviglia che mi ha tenuto per giorni -lo sai- con il fiato sospeso e con una carica di energia/felicità/amore che, in tutta sincerità, credo di aver scoperto per la prima volta quali dovrebbero essere gli effetti positivi di una sostanza stupefacente. XD
Parto dall'inizio, perché io amo il tuo stile. Lo amo perché è come una telecamera che inquadra la scena, perché sei così brava che le descrizioni "esterne" collidono perfettamente con quelle interne. Perché l'ambiente si sposa perfettamente con il sentire dei personaggi.
ed è per questo che amo il pigiama e la vestaglia di Hange, perché trasmette una sensazione di urgenza, crea il senso del tempo che poi tornerà sul finale.
Meraviglioso, come il tempo e quella sensazione di urgenza contribuiscano a creare angoscia.
Un angoscia che era già perfettamente visibile attraverso il pov di Jean.
Un pov perfetto, gestito in modo superbo, nel quale riesco a vedere esattamente il personaggio che abbiamo imparato a conoscere dalla serie. Ma ciò che mi ha fatto sciogliere d'amore è stato il modo in cui, attraverso gli occhi di Jean, riusciamo a vedere Marco.
Un Marco che delira e chiama il suo nome, che non è cosciente, ma riesce comunque in uno sprazzo di lucidità a sfiorargli la mano e a guardarlo dritto negli occhi.
Credimi se ti dico che questi dettagli mi hanno stesa, ancora oggi -e sono passati diversi giorni- sento la pancia vibrare rileggendo quei passaggi; la sento vibrare anche quando ci ripenso senza rileggerla, e questo rende le mie giornate a lavoro decisamente meno pesanti. ^^
Altra cosa che ho amato è stato l'accenno al PTSD di Jean, ancora in una fase iniziale, ma abbastanza potente da bloccarlo, tanto che Hange è costretta a riscuoterlo.
Ho adorato Hange nel ruolo di caretaker di entrambi. L'ho trovata dolce e molto materna, nei confronti di quelli che sono a tutti gli effetti due ragazzini in mezzo a un incubo.
Ho amato tutto di questa storia. TUTTO.
E impazzirò per il suo seguito che già lascia intravedere dei passaggi che mi faranno accartocciare tutto ciò che ho dentro.
Vogli ringraziarti ancora per questa storia, per questi momenti e per questi giorni, in cui mi hai permesso di vivere nel limbo delle cose belle. ♥
È stato meraviglioso.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Veterano
23/05/21, ore 18:35

Ciao! Eccomi qua: quando ho avuto l'opportunità di poter leggere questa meravigliosa storia in anteprima sono rimasta tanto colpita da restare senza parole. C'è un ragazzino, che è a tutti gli effetti un soldato, ma pur sempre un ragazzino che sta rischiando di morire a causa di una serie di ferite atroci, e c'è un altro ragazzino terrorizzato che non sa come salvate il proprio amico più caro. Questa è la situazione che si presenta ad Hange quando risponde alla chiamata urgente di Jean. Credo che tu l'abbia resa in modo davvero magistrale: si capisce che è preoccupata e spaventata ma cerca di non farlo a vedere e di fare del suo meglio. L'hai resa tanto bene che ho letto i suoi dialoghi con la sua voce! Una storia davvero molto toccante e commovente. Spero di leggerne presto molte altre! Un bacio!