Recensioni per
Di atolli e formiche
di Baudelaire
Ciao Baudelaire. Mi fa piacere ritrovarvi tutti e tre in un'altra collaborazione. Mi ha colpita il titolo, "atolli e formiche", dove ho letto con interesse l'introduzione e il vostro scritto. Non posso che condividere il messaggio, affine alla mia anima. Come si può essere una formica oppressa tra le altre se ci si può trovare in atolli lontani e deserti immersi nella poesia? E se ciò non può avverarsi, non resta altro che sognare. In una società dove l'essere in un posto è uno status da mostrare, bello leggere del non essere, volando con la fantasia. Un caro saluto. |
Davvero riuscita.. Bravi!! |
buongiorno, |
A quanto pare le poesie scritte a più mani mi attirano parecchio! Detesto le spiaggie affollate, sia io che la mia famiglia, cerchiamo spesso zone più riservate, nascoste dalle pinete marittime e talvolta ci riusciamo. Avete reso bene la sensazione di avere le orecchie troppo piene dal cicaleccio dei turisti impazziti, è anche normale lasciarsi andare in spiaggia e divertirsi, ma l'atmosfera è insopportabile quando le persone sono semplicemente troppe! Le poesie servono anche a rievocare ricordi lontani e ci siete riusciti facendo affiorare un'infanzia creduta perduta e la sensazione di sabbia tra le dite e giochi tra ragazzini, sulle splendide spiaggie italiane, un po' selvagge. |
La gente si trasforma in formica inpazzita pur di avere un posto al sole. Con la solita pungente ironia siete riusciti a cogliere l'essenza di questa nostra società sei consumi e dei costumi. L'essenziale è esserci, è tornare abbronzati e lucidoi, per dimostrare uno status, per poter dire "io c'ero". Sempre bravissimi, complimenti a tutti e tre. |
Caro Trio di cantori, |