Recensioni per
Com'era la Normandia?
di settembre17

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/11/22, ore 18:04

Teneri e delicato questo racconto Settembre17
Molto piacevole da leggere
Grazie

Recensore Master
11/03/22, ore 00:19

Ma buonasera a te carissima Sett.! Come ti avevo detto questa è stata la settimana delle letture e non ho potuto non dedicarmi a questa raccolta così delicata, intima e colma di un amore assolutamente pieno e bruciante: il loro, infatti non ho faticato a ritrovarli in ogni più piccolo gesto. L'idea di associare la domanda a tre momenti differenti, con conseguenze diverse è un perfetto esempio di effetto farfalla e concordo con te circa l'importanza del "quando" si chiede qualcosa. Il primo capitolo è stato una bella batosta, credo che qui ad avermi annientata è stato il modo in cui le spalle di lui siano andate incurvandosi e poi il tono con cui ho immaginato lei rispondere "ventosa" e se si pensa a come poco prima André fosse vagamente più allegro - almeno in superficie - beh credo che tu abbia rappresentato splendidamente l'annichilimento che il sentimento ha avuto su di lui in quel frangente; nel secondo capitolo credo di aver vissuto la lettura come se il tempo fosse cristallizzato e una Oscar così chiara e al contempo misurata nel rendersi vulnerabile agli occhi di quello che - ancora non identifica con assoluta consapevolezza, sebbene ne abbia il sentore - è l'amato, è stato il momento che ho preferito: mi ha così toccata da aver percepito io stessa, altro che André, il cuore a mille per l'urgenza e la serietà della confessione. Infine questo, l'ascesa definitiva del sentimento: qui la Normandia prende definitivamente forma nella metaforica ( e tremendamente suggestiva e poetica) accettazione cui Oscar giunge riguardo i suoi sentimenti. Se nei primi due frangenti mi sono trattenuta con un certo sforzo, qui mi sono commossa: il gesto di André di lasciarle lo spazio per esprimersi e il bacio delicato alla fine, quei sentimenti che faticosamente si inerpicano fuori dalle labbra di lei...beh sono momenti di pura perfezione, un qualcosa che avrei voluto vedere/leggere e che non ho faticato a immaginare come accaduto davvero. La tua scrittura sensibile è in grado di emozionare nel profondo pur muovendosi tra toni delicati e carezzevoli verso il lettore e proprio per questo è, secondo me, in grado di assorbirti completamente facendoti dimenticare dove ti trovi. Cosa dirti, ormai sono noiosa, lo so, se non grazie e complimenti infinti? Un abbraccio,
A.

Recensore Master
27/07/21, ore 10:18

Ciao settembre17. Eccomi per commentare l'ultimo capitolo di questa tua storia, dove tutto converge in quella tazza di cioccolata. Interessante il frangente scelto e mi è piaciuta l'espressione: "promettimi che torneremo in Normandia insieme." La Normandia, protagonista dello scritto, legato a considerazioni riguardo le quali ho riflettuto. Bello leggere dei due innamorati attraverso le tue parole nel finale. Si scrive anche per volare con la fantasia, immaginando diversi scenari, coinvolgendo gli altri. Grazie a te per ringraziare chi ha seguito la tua storia nei differenti capitoli che non definirei strani, ma che vengono dal tuo profondo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 27/07/2021 - 10:20 am)

Recensore Master
25/07/21, ore 21:31

La mia mente assai limitata sta assemblando la perfetta costruzione di questo tuo lavoro introspettivo su di loro. Ad ogni capitolo ( ho già letto l'ultimo..) il "fatto" diventa una confessione, un aprirsi ad Andrè più profondo, più descrittivo, più loro. Fino a sfociare nella consapevolezza assoluta della loro nuova dimensione. Mi piace questo mantello che poi alla fine si rivela essere quello di lui ( scusami sto eseguendo involontariamente una recensione multipla...), quell'avvolgerla sempre e comunque, negli oggetti, nelle cose di vita quotidiana. Cerchi di dimenticare, ma tutto torna. e te ne rendi conto solo quando ormai la rabbia e il muro d'orgoglio si sbriciola e sai vedere e dare chiaro un nome al tuo stato d'animo: Amore.
Splendido lavoro. Per delicatezza, introspezione e originalità.
Ps. amo profondamente gli U2, in qualsiasi salsa, anche se li preferisco nei primissimi periodi della loro produzione. La scelta del pezzo ben s'addice a ciò che vuoi dire...
Ed amo la Normandia. Un luogo in particolare, dove ogni cosa parlava un po' di loro....ognuno di noi ha il suo spazio dentro, che si apre alle leggi dei sogni e del cuore.
Tamara Alessandra.

Recensore Junior
25/07/21, ore 14:22

Davvero una storia bellissima, seppur breve.
Hai reso onore a molti punti lasciati a metà.
Grazie per avermi fatta entrare nella testa di ognuno di loro.
Hai lasciato il segno.
Bea

Recensore Master
25/07/21, ore 10:37

Ciao settembre17. Sono lieta di tornare a commentare questa tua storia dove è emblematico, in questo capitolo, quel bicchiere di vino. Mi è piaciuto leggere quello che dice Oscar ad Andrè. Dalla risposta "ventosa" siamo passati, in questo frangente, allo svelamento di un mondo interiore. Il bello del leggere le storie è di volare con la fantasia, immaginando diversi scenari. Ben espresso il comportamento di André, tra silenzio e comprensione. Suggestiva l'espressione nel finale: "di una cosa però sono certa: quello che cerco non è in Normandia. E nemmeno a Versailles." Al prossimo capitolo. Una buona domenica.
(Recensione modificata il 25/07/2021 - 10:38 am)

Recensore Junior
25/07/21, ore 00:18

Cara Settembre,
Avevo finalmente trovato la mia chiave di lettura al tuo secondo capitolo che questo terzo è andato a completare come un tassello perfetto il quadro che mi hai fatto ammirare.
Davanti a quel calice di vino ho visto un Oscar che ancora non aveva chiaro cosa volesse ma che almeno stava scoprendo chi fosse. Il frammento in cui dichiara di essere serena e soddisfatta del suo nuovo incarico è stato per me illuminante. Non avrebbe mai potuto scoprire il suo vero io a casa, dove interpretava un ruolo a lei assegnatole dalla culla, ne' a Versailles, in mezzo a una nobiltà falsa e ipocrita, dove era ammirata e rispettata per il ruolo che ricopriva. Non l'avrebbe potuto scoprire neanche vestita da donna tra le braccia del conte Fersen, perché nessuno all'infuori di noi stessi può dirci chi siamo. Quando ha avuto il coraggio di scegliere la sua strada da sola, solo allora, in mezzo ai suoi soldati della guardia, tra gente rozza e diffidente, ma schietta e sincera ha capito chi era ed è stata amata e rispettata per i suoi valori, per il suo coraggio e per la sua generosità.
Ora davanti a questa tazza di cioccolata, dopo la paura immensa di perdere Andre', arriva finalmente a comprendere anche cosa vuole e lei profonda e terribile, potente e placida come il mare è pronta a trovare in Andre' la sua spiaggia, malleabile ma resistente, punto fisso della sua vita.
Solo adesso che sa chi è che cosa vuole può vivere un amore maturo e consapevole, che rimarrà eterno, sia che gli si dia una vita davanti, sia che si consumi in una notte soltanto.
Complimenti ancora per aver saputo creare con tanta delicatezza delle immagini così vive e potenti.
Un saluto
(Recensione modificata il 25/07/2021 - 04:10 pm)

Recensore Master
24/07/21, ore 18:59

Mia cara Settembre, questo tuo scritto ha conquistato di diritto un posto nel mio cuore.
La delicatezza con cui li hai fatti incontrare, le azioni che hai fatto loro compiere, la volontà di voler condividere tutto, con quel periodo trascorso lontano in Normandia a dividere i loro cuori, le loro essenze, mi ha piacevolmente stupito e coinvolto.
L’antefatto, come al solito, ci predispone a un primo ragionamento con gli accadimenti nudi e crudi facendoci intravvedere i fatti di Saint Antoine solo tramite la disperazione di quei momenti da parte di Oscar, ma il fatto in sé crea un alone di luce soffusa che li ingloba e li trasporta in un mondo tutto loro, che solo insieme sono in grado di comprendere e condividere.
Una Oscar così donna, così presente a se stessa, a ciò che è e che da ora in avanti vuole essere, è quello che avrei voluto vedere, pur senza rinnegare tutto ciò che nell’anime è successo e che amo comunque. Ma vedere finalmente il ghiaccio di cui si è sempre ammantata sciogliersi a poco a poco, senza difficoltà, il poter aprire il suo cuore e i suoi pensieri all’unica persona che avrebbe saputo cullarli ed accettarli per quello che significavano, è stato impagabile ritrovarli in questo tuo bellissimo scritto.
Ho immaginato, mentre Oscar raccontava del suo soggiorno, il paragone con quel mare in tempesta, la tempesta che sentiva montare dentro di sé senza ancora saperle dare un nome ed un cognome. Quel mare così agitato che può preludere alla calma piatta solo se l’animo è finalmente in pace con se stesso e ha smesso fortunatamente di lottare contro quei marosi che si infrangono inutilmente sulla scogliera.
E lui sempre lì pronto ad ascoltare, ma con una piccola speranza che si sta facendo strada tra quel turbinio di parole e di pensieri. La “sua” Oscar è finalmente tornata a casa. Ora potranno continuare a condividere nel senso più ampio del termine la loro vita che ha avuto solo una battuta d’arresto. E noi nel vederli galoppare sulla spiaggia in Normandia non avremo il cuore stretto ma un ampio sorriso per una felicità ritrovata e meritata.
Questa volta la tazza di cioccolata ha infuso quella giusta dose di coraggio ad Oscar per aprirsi e ad Andrè per ascoltare quella che avrebbe potuto essere l’ennesima condanna a morte per il suo amore per lei.
Meritata felicità per loro come meritati per te sono i miei complimenti per questo tuo lavoro, condotto in maniera encomiabile, non snaturando l’essenza dei personaggi ma essendo stata in grado, se possibile, di arricchirli un po’ di più, con la tua scrittura lieve ma avvolgente.
Complimenti vivissimi e un affettuoso saluto, auspicando di poterti leggere nuovamente per sognare ancora un altro po’. A presto. Elena

Recensore Master
24/07/21, ore 18:49

Quante volte mi sono interrogata su quella cioccolata rifiutata da André! Molto bello il modo di definire quel mese che Oscar ha passato sola in Normandia, l'unica porzione di vita che Andrè non abbia passato con lei, e che sente come una mutilazione di sè. La tua scrittura ha la dote della gentilezza, e mi ha fatto così piacere vedere, nel tuo racconto, ricucito lo strappo. Spero di leggerti ancora presto, D.

Recensore Master
24/07/21, ore 18:06

Cara Settembre17,
Ho letto con piacere e interesse questo tuo ultimo lavoro narrativo.
Una lettura che mi ha concesso altre occasioni per ammirare la stupenda qualità della tua scrittura, della quale, fin dalla mia prima recensione rilasciatati e nonostante un precedente mio commento negativo, mi sono sempre dichiarata sincera ammiratrice.
Ho apprezzato l' intera "costruzione" di questa tua opera, sviluppata, ancora una volta, su un costante divenire narrativo.
Era il tuo intento il condurla e il presentarla a tale modo, ma essa mi è piaciuta, per così dire, "a prescindere" da ogni altra cosa.
Un incantevole succedersi e concatenarsi di eventi determinato a dar forma e voce a tutto il ventaglio di situazioni che possono aprirsi al cospetto della stessa domanda se posta al variare delle coordinate narrative di tempo, spazio, intensità di sentimento, ecc., proposta secondo stretto canone e anche viceversa, cioè anche frutto di rivisitazione personale o totale e apprezzabile azione creativa.
Sto lasciando il mio commento ai piedi di questa seconda parte del tuo scritto non per caso o per svista, bensì per volontaria e ponderata scelta. Su queste righe, a mio modesto parere, il vertice della tua dolcezza narrativa, spingendosi ad altezze più elevate, è riuscito a conseguire il risultato maggiore.
Sempre questa seconda parte è quella che ho inserito, con molto piacere e convinzione, nella mia lista "da ricordare".
Un caro saluto

Recensore Veterano
24/07/21, ore 17:55

Ma che meraviglia! Con la tua scrittura pulita e delicata e l'amore che traspare per questi personaggi hai creato un finale che sarebbe stato bellissimo vedere. Perchè quella cavalcata sulla spiaggia, insieme sullo stesso cavallo, avrebbe potuto essere un punto di inizio e non lo scorrimento di immagini sui titoli di coda. Brava!

Recensore Master
24/07/21, ore 17:21

Ciao, per quanto distante dalla trama originale, trovo molto bello questo finale. Non so se Oscar abbia mai fatto tutta questa introspezione dentro di se, noi la vediamo sempre fredda con Andrè, decisa a tenerlo lontano perchè lui possa dimenticarla, e poi all'improvviso quel grido "Il mio Andrè è in pericolo" che lascia tutti basiti, lei per prima. Però  le pause, la gestualità di questo loro momento, che tu hai descritto così bene, sono abbastanza fedeli ai cartteri originari. E credo che Andrè si sia chiesto mille volte cos'era successo in Normandia (così cone al ballo con Fersen e al ricevimento per i suoi spasimanti), i soli momenti in cui lei si è mossa senza di lui.
Grazie per questa bella  esperienza, alla prossima !

Recensore Master
24/07/21, ore 16:48

Ben ritrovata Settembre 14 Bel finale, molto intenso!Sai, leggendoti e valutando mentalmente le sequenze del capitolo 32 " Nemici del popolo" ,Oscar che si rivela innamorata di André davanti a Fersen ,poi parla con André gli chiede come sta, gli offre una cioccolata e lui rifiuta, ho pensato che quello era il frangente" clou" della serie televisiva veramente rilassante e confidenziale in cui sarebbe potuto accadere di tutto. Oscar stava ancora bene ,avrebbe potuto dichiararsi ad André e ben prima del 14 luglio lontano dagli scontri, le battaglie e gli ordini superiori, loro due avrebbero coronato il loro sogno d' amore lasciando la Francia in balia della tempesta rivoluzionaria. Sono solo brevi istanti; poi con più lucidità ripenso all' intera faccenda, a ciò che accade nel 1792 e 1793,la condanna alla ghigliottina dei sovrani la prigionia dei principi,il calvario del piccolo Charles dopo la morte dei genitori. Mi chiedo se Oscar e André avessero potuto tollerare tutto questo restando lontani dalla loro patria e dai loro affetti più cari: Rosalie, Bernard, Alain,la nonna ,il generale. No,assolutamente no. Storie come la tua sono belle da leggere e da commentare ,le slice of life sono perfette perché non hanno la pretesa di continuità ma non rispecchiano la verità su Oscar e André . Queste naturalmente sono considerazioni personali che nulla tolgono al bellissimo lavoro che ci hai presentato. Ciao Settembre , un caro saluto, a presto

Recensore Junior
24/07/21, ore 15:09

Il cielo è sereno, a Settembre.

E poi è il mese delle riflessioni, in cui si capisce la differenza fra ciò che si vuole davvero e ciò che si crede di volere.

Io mi siedo davanti a te e ascolto il suono del mare – vuoi il mio succo d’arancia, facciamo cambio? Il tuo magari è diventato caldo.

Ascolto e capisco infine com’era la Normandia. Piena di vento. Piena di pioggia. E nella solitudine è facile diventare quel mare. Ma la Normandia non è uno spazio, è un luogo della mente.

Allora non era quella, la Normandia: può essere la Normandia solo se nasce sulle fondamenta di un bacio.

Settembre carissima, come si fa quella cosa della segnalazione per scegliere le storie? Come ha fatto quel recensore di parola gentile e ben misurata? Io mi accoderei.

Una storia dal respiro corto che il respiro al lettore spezza, una scrittura che si conferma pulita, come acqua di fonte, in grado di toccare l’anima del lettore ma senza fargli male, leggera come una carezza.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral

Recensore Master
24/07/21, ore 15:03

Molto calzante l'immagine del mare, con Oscar che vorrebbe rompere gli argini della sua vita.

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