Tu vuoi farmi piangere, vero? Bene, ci sei riuscita.
Questa storia è un concentrato di fluff in 400 parole. Sì, il PWP c’è, ovvio, ma quel che si legge non è tanto il sesso in sé, ma l’unione dei loro cuori.
Mi è piaciuto davvero tanto il modo in cui è stata scritta, sia perché è scritta bene (che novità, è un tuo scritto…), sia perché è stracarica di dolcezza e Junpei ha bisogno di qualcuno che finalmente lo faccia sentire così, perché anche lui ha tanto amore da offrire. *^*
Devo dire che la frase più significativa per me è stata questa: “e come creta si lasciò modellare dalle sue mani“, non solo è molto poetica, ma in canon già un’altra mano aveva modellato – manipolato – Junpei, sia mentalmente che fisicamente. L’ho presa come un riferimento alla Mutazione Oziosa di Mahito. Ora, però, Junpei può davvero fidarsi delle mani di qualcuno su di sé.
E quel “ti amo” che uno dice all’altro, che è solo uno dei tanti ti amo che si sono detti, e non è importante che loro lo sappiano già, continuano a ripeterselo, perché non ne possono fare a meno.
Il finale, poi, mischia in maniera perfettamente bilanciata dolcezza e passione, con quelle dita intrecciate e l’ardore di Yuuji si offre al lettore davvero una bella sensazione di complicità.
Grazie per aver scritto questa storia. È stato puro balsamo per il mio cuore. ç*ç