Eccomi anche qui!
Mi piace sempre tanto come hai portato avanti questa storia. Porti avanti più fili narrativi, tieni alta l'attenzione su tutti i personaggi, donando a tutti eguale importanza all'interno della trama e talvolta anche intrecciando le dinamiche. ❤️
Tiago resta per me un personaggio bellissimo, possiede la dote di unire cuore e ragione in maniera sublime. Nonostante la sua giovane età dimostra sempre di essere un ragazzo saggio. È vero, sminuirsi non è mai saggio, ma in questo caso lo è nella misura in cui riconosce il dato oggettivo della sua età e della sua inesperienza.
Il buon cuore di Tiago e il suo amore sincero nei confronti di Erik sono ancora una volta indiscutibili. Purché gli venga concesso, accetta di amare Erik con tutti i suoi pochi pregi ma soprattutto i suoi innumerevoli difetti.
Persino davanti alle parole di Erik, Tiago dubita che ci sia stata una redenzione, ma continua a non ritenere sia un problema, i sentimenti che prova per lui sono qualcosa che non può controllare, li prova sopra tutto e tutti.
Davanti a simili parole, Tiago non può che sentire davvero di essere una persona speciale per lui, forse illudendosi anche che queste sensazioni mai provate equivalgano a un sentimento d'amore. Le parole di Erik sembrano molto convincenti, volerlo al suo fianco sembra essere una dimostrazione d'affetto, con la speranza che queste sue intenzioni non abbiano un secondo fine, conoscendo la sua reputazione.
La scena tra Erik e Tiago infonde dolcezza e tensione in egual misura.
Il fatto che Ivar pensi a non mettere a rischio l'incolumità delle persone indifese è un'altra prova di quanto amare e essere amato abbia reso più puro il suo animo.
Qualcuno in questa battaglia, messa a punto da Ivar, sembra aver riscoperto l'istinto combattivo dei vichinghi, altri invece non riescono a sentire nemmeno l'ombra del dolore e così se ne restano in disparte lontani da morte e strazio.
Aethelred, dal canto suo, non riesce a sopportare un simile massacro. Prova emozioni opposte, ma entrambe molto intense, che lo fanno stare male. Non sa cosa sia davvero giusto, non sa se chi ha fatto male meriti di essere risparmiato oppure punito. Ciò di cui è certo però è che vorrebbe di nuovo la pace.
Bellissima la parte in cui Aethelred difende la regina e si commuove davanti alla vista del piccolo nipote, una presenza significativa in quella scena, un simbolo di innocenza per il futuro che verrà e che si spera sia pacifico. Lo scetticismo di lei è dettato dall'odio che ha potuto esperire sulla propria pelle, quasi non crede più che per loro siano in serbo tempi di pace.
Aethelred dimostra ancora una volta notevoli abilità di negoziato e di compromesso, una dote che ritorna nei dialoghi, nei pensieri e nelle scelte prese. Chiede una pace che sia rispettosa di entrambe le culture dei popoli.
Aethelred conosce bene il temperamento pacifico di suo fratello e sa che lui è la chiave per una pace vera e duratura; non serve nemmeno supplicare la pace dal fratello, egli ne è già pienamente convinto. In questa sua missione Aethelred si mostra sempre molto razionale ed empatico.
Ivar non si accorge forse che l'amore che si professano lui e l'amato è lo stesso in cui Aethelred crede, lo stesso che aiuta a combattere la violenza e la prevaricazione che minaccia sempre i rapporti tra gli uomini.❤️❤❤❤
Ci risentiamo qui il prima possibile!
Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice) |