Cara buongiorno! Mamma mia quanto hype il titolo di questo capitolo, non vedo l’ora di leggerlo!
Un gran merito ad Adel che è riuscita a tenere testa a Akenet tanto da non scappare terrorizzata: non deve essere facile vederlo nel pieno dell’ira scatenata, già è spaventoso di suo come arcidiavolo, figurarsi adesso… ma quello che mi intenerisce è che mentre lui sta pensando a ciò che accade cerca di non prendere Adel come e quando vuole, insomma, la tensione tra loro è indescrivibilmente fisica e visibile. Fino a che non scopre che uno dei suoi dannati è evaso, e sa benissimo di chi sia la colpa, è ovvio. Ecco, questo è il diavolo che fa paura, incazzato così.
No vabbè più passa il tempo più adoro loro due assieme: lui che rischia di ucciderla, lei che riesce a far rinsavire la rabbia di un essere di così alto livello e potenza, e poi lui che praticamente sivergogna di aver agito in modo così subdolo senza neppure rendersi conto… quella mano sulla guancia, lui che l’ascolta, si può essere più cotti di così ma non rendersene nemmeno conto?! E comunque che effetti scenografici per le entrare dei personaggi, alte fiamme, figure possenti, Akenet sa come fare un ingresso come si deve. Ammetto che ho gongolato un bel po’ quando Gabriel si è reso conto di aver ferito Akenet ma avendo sbagliato nel farlo: il modo in cui rispettano l’arcidiavolo come figura e per quello che ha fatto mi fa capire come non ci sia una divisione nettissima tra i due regni, anzi, è una delle tante espressioni di come non conta da dove si venga qui… perché Akenet avrebbe potuto benissimo recuperare Alba e recuperare il bambino ma non l’ha fatto, e Gabriel avrebbe potuto ammazzare lui e l’idraulico cogliendoli alla sprovvista, ma non ha fatto nemmeno quello. Non è un vero e proprio codice di comportamento, ma si capisce ci sia una sorta di rilfessione alla base di eventuali azioni meschine, che porta a pensare, rimuginare e calcolare ciò che si può e si deve fare.
Menzione d’onore a Galletti che ha sempre avuto l’alta sensibilità di riuscire a vedere la verità dietro al velo della finzione, dovendo reprimere per anni le visioni, gli incontri, diavoli e angeli. Che adesso ha la possibilità di scoprire il perché e il percome sia nato così, senza essere giudicato, ritenuto pazzo o drogato dalle medicine. Io mi immagino sto pover uomo che da bambino viene scambiato per malato psichiatrico, che ha sempre dovuto reprimere la naturalezza delle cose per paura del giudizio di chiunque e che adesso si ritrova davanti i nostri ragazzi nelle loro vere sembianze, chiusi in una panda. Ti prego, la sua espressione è bellissima!
La trama è movimentata ora, si sono mosse le pedine in gioco e solo per miracolo il primo attacco non è andato veramente a segno. Se questo è ciò che riescono a combinare persone non proprio di grandissima organizzazione, non voglio nemmeno immaginare quale potrebbe essere effettivamente la prossima mossa. La vedo nera, ma chissà che Akenet non patteggi infine per i ragazzi? Potrebbe essere una possibilità, ma la vedo al momento troppo incerta perché devo vederci un coinvolgimento, altrimenti non avrebbe senso. Leggerti è sempre un piacere perché so di venire qui e trovare un lavoro ben fatto, curato, coinvolgente e appassionante. Sono affezionatissima a questa storia e ai tuoi personaggi, cara, alla prossima e buona ispirazione! :3 |