Recensioni per
By-By, Miss American Pie
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/12/21, ore 21:35

Valutazione lasciata come recensione per il Contest "I will go down with this ship!"

TITOLO E IMPAGINAZIONE 4,5/5
TITOLO 2,5/2,5: il titolo l’ho trovato azzeccato, perché mi è sembrato molto in linea con i titoli degli episodi di TVD. Come hai già specificato nelle note, inoltre, questo titolo rimanda alla perdita “dell’innocenza” di Caroline, tema presente anche all’interno della storia.
IMPAGINAZIONE 2/2,5: la mancanza della giustificazione ti ha purtroppo sottratto -0,5. Per il resto, ammetto che le bandierine americane sul titolo sono proprio un colpo all’occhio, ma apprezzo l’inventiva!
GRAMMATICA 8,1/10: ho notato davvero pochissimi refusi, mentre per quanto riguarda gli errori un pochino più gravi riguardano per lo più la concordanza temporale dei verbi in alcuni periodi.
“Quello degli altri Michaelson”  - Mikaelson. È un errore ripetuto più volte per cui ho tolto complessivamente un -0,2.
“Bisognava pur sforzarsi per qualcuno che ci ha appena sottratti a morte certa, e una terribile.” – tutta la storia è scritta al passato remoto e all’imperfetto, quindi anche in questo caso il verbo sarebbe dovuto essere al trapassato prossimo (che ci aveva appena sottratti) e non al passato prossimo per dare l’idea di un continuum temporale, -0,3.
Era una sorte strana e maligna ad aver voluto che lui fosse generato da un licantropo e che l’unica strega abbastanza potente da creare una nuova specie vivesse nel suo villaggio.” – anche in questo caso, invece che l’imperfetto (che è già il tempo con cui la storia principale viene narrata), bisognava usare un trapassato prossimo (era stata), perché qui Klaus sta ricordando il suo passato, -0,3.
E l’incontro con Tatia, e tutto ciò che ne era seguito.” – credo che in questo punto, sempre per dare il senso di continuità temporale e cronologica degli eventi, dopo la “e” congiunzione ci sarebbe dovuto essere un “poi”, -0,1.
“poi con un ulteriore sforzo di mise in piedi di fronte a lui.” – si, -0,1.
“Darti il mio sangue per curarti dal morso del tuo fidanzato.” – in questa battuta Klaus riprende la domanda di Caroline, quindi alla fine della frase sarebbe stato più corretto inserire un punto interrogativo, -0,1.
“Caroline spalancò la bocca con palese offesa, nonché una grande tentazione di assestargli un sonoro ceffone.”- nella seconda parte di questa frase manca un verbo, perché la tentazione di assestare un ceffone a Klaus non è collegata al verbo “spalancare” della frase principale, e quindi in questo modo la frase perde senso, -0,5.
“si sprigionassero al su tocco.” – suo, -0,1.
Devi chiederlo, voglio sapere che sei sicura. Hai paura di me?” – devo, -0,1.
“Tutte le teste di voltarono all’unisono” – si, -0,1.
STILE 7,8/10: lo stile di questa storia è fortemente influenzato dal carattere dei due protagonisti principali. Ritroviamo infatti spesso la puntigliosità di Caroline, così come l’ironia pungente di Klaus. Inoltre, tutta la storia è costellata di metafore e figure retoriche ben costruite, immagini che non sono solo fine a se stesse, ma che contengono un significato più profondo, anche in questo caso che si ricollega sempre alla voce di chi racconta. Un esempio lampante è la scena finale con Caroline che abbassa la foto della sua infanzia, come per mettere la parola fine alla sua ormai bella che andata innocenza.
Ho apprezzato davvero tutto ciò, come lettrice mi ha fatto sentire maggiormente coinvolta, e la mia attenzione non è mai stata altalenante o carente durante la lettura anche grazie al gioco dei cambi dei punti di vista, i quali, torno a dirlo, sono ben gestiti.
I punti che ho sottratto riguardano solo due piccoli problemi.
Il primo: l’ambientazione della storia.
All’inizio, infatti, non riuscivo a capire dove e quando ci trovassimo, solo dopo il quadro si ricostruisce e la stanza di Caroline appare, eppure, nonostante questo (e nonostante la presenza di alcuni dettagli che ho apprezzato come la casa delle bambole e le mensole piene di foto) i due protagonisti sembrano muoversi poco nello spazio a loro disposizione; più che una scena completa, infatti, mentre leggevo mi sembrava di trovarmi a teatro dove gli attori si muovevano solo in mezzo al mobilio che non in un vero ambiente. Il ciò mi ha tolto un po' di pathos all’atmosfera piccante, che si è poi creata nel finale, -1.
Il secondo: i dialoghi. Klaus è un personaggio estremamente teatrale. Il modo in cui parla, il modo in cui gesticola, sorride, inclina la testa, tutto in lui fa pensare a un attore shakespeariano su un palco. Nella tua storia però, il teatrale mi è risultato a volte totalmente fuori luogo, o persino grottesco. Togliendo fascino al personaggio.
Anche Caroline, delle volte fa delle battute che sembrano essere totalmente fuori contesto, come quello della “grande sfortuna”.
In certi momenti, questi dialoghi mi hanno lasciata più stranita che altro e sono stati gli unici punti in cui non sono riuscita ad andare velocemente avanti con la lettura, perché più volte dovevo tornare indietro per capirne bene il collegamento, -1,2.
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI 7/10: il problema principale in questo parametro è che alle volte si passa da un IC perfetto, per poi scendere quasi nell’OOC.
Parto analizzando il personaggio di Caroline: all’inizio della storia, hai sapientemente sbattuto in faccia al lettore quelle che sono delle caratteristiche peculiari del carattere della bionda vampira.
Caroline è una perfezionista, una maniaca del controllo, le piace sputare sentenze, e le piace perché ha la necessità (in quanto personaggio molto insicuro, come si evince nella storia stessa quando Caroline parla di come la sua autostima sia aumentata dopo la sua trasformazione) di sentirsi nel giusto, di essere vista come perfetta.
Fino a qui, il quadro di Caroline mi era sembrato perfettamente riuscito, così come nell’immagine di una lei bambina che trova scuse per convincere Elena a giocare con lei, perché teme di chiederglielo e che lei le risponda di no – perché ci sarà sempre qualcuno più importante di Caroline.
Mi è piaciuto anche il punto in cui lei, usando le battute di Damon, accusa Klaus di prenderla come una ragazza superficiale, una pozzanghera.
Ciò che purtroppo mi ha spinto a togliere punti alla caratterizzazione di questo personaggio, riguarda la parte in cui si lascia andare con Klaus.
Perché lo fa?
Come c’è scritto anche nel testo, Caroline è quella che è riuscita a tenere più sotto controllo il suo istinto vampiresco, e c’è riuscita grazie al fatto che è ancora molto legata alle stesse cose a cui era legata quando era umana – la scuola, le amicizie, l’amore, i balli, ecc...
Inoltre, altra cosa che nel testo viene ribadita, Caroline vuole essere una vera lady, una Rossella O’Hara del nuovo millennio, e per essere tale per lei i tabù sociali non sono pensieri lontani chiusi nel cassetto, ma catene costanti, Caroline nella serie è costantemente frenata dalla “morale umana”, dal “questo non lo faccio, perché una brava persona umana non lo farebbe!”
Quindi, lette tutte queste cose, nel momento in cui “le cose crollano” e lei decide di buttarsi fra le braccia di Klaus, il suo IC crolla a sua volta.
Crolla la sua maschera di perfezione, crollano le sue convinzioni.
E ciò ci sarebbe anche potuto stare, se solo quello non fosse stato il suo primo dialogo con Klaus.
Ci sarebbe potuto stare più in là, ma non in quel primo approccio del vampiro originale. Non dopo l’esperienza terribile vissuta con Damon, e non dopo averlo ritenuto responsabile della sua quasi morte, per via dell’asservimento di Tyler.
Passiamo ora a Klaus: come ho detto nel paragrafo stile, purtroppo in certi punti il suo personaggio così teatrale, appariva qui totalmente fuori luogo, come se facesse più monologhi fra e sé e sé, che non un dialogo con Caroline.
Ho trovato un pochino stonata anche la nota relativa al legame che unisce i fratelli Mikaelson, perché nella serie viene più volte ribadito da Klaus come lui desidera che il legame che li unisca sia forte, lui li vuole avere tutti, eternamente, sempre con sé, ecco perché si porta dietro tutte le bare. Non vuole allontanarli davvero, perché teme la solitudine. Il problema è che ha smesso di conoscere un modo sano per tenerseli vicino senza temere di essere tradito da loro.
Anche la parte in cui Klaus pensa che Caroline lo ami, l’ho trovato davvero un dettaglio molto poco da Klaus.
Infatti, Klaus è uno di quei personaggi che crede fermamente che nessuno potrà mai amarlo, se nemmeno la sua famiglia ci è riuscita, come la stessa Caroline gli fa notare nell’episodio 14 della terza stagione, e come viene ampiamente mostrato in TO.
Al massimo, poteva credere di averla fatta infatuare di lui, ma non innamorare.
Inoltre, tu hai scelto di narrare un momento nella storia dei Klaroline in cui Klaus si mostra per la prima volta vulnerabile, in cui dice “sì, io ho ormai smesso di essere legato alle convenzioni umane”, eppure, prima, dice anche “io ho pensato di lasciarmi morire... quando pensavo che non ne valesse più la pena”.
Questo suo lato più “soft” e quasi disperato qui non emerge, non tanto quanto il suo lato calcolatore e ironico e “scenico”.
Questi sono i motivi per cui ho sottratto un -3 complessivo a questo parametro, un -1 per Caroline, e un -2 per Klaus.
TEMA DEL CONTEST 5,5/12: ho dovuto togliere un punto al “Romantico” perché leggendo la trama purtroppo non ho sentito “l’innamoramento” dei personaggi, ne ho avvertito più la passione, che non l’amore. 1/2
COSTRUZIONE DELLA COPPIA: a parer mio, se solo questo missing moments fosse stato ambientato un po' più avanti nella trama di TVD avrebbe avuto molto più spessore. Qui, ancora, Klaus e Caroline non si conoscono, questa è la prima volta che si parlano, ed entrambi non sono affatto due personaggi che si lasciano andare alle pulsioni così, perché sono entrambi estremamente calcolatori. Per questo, il momento passionale fra loro mi è risultato molto forzato mentre leggevo, inoltre anche l’espediente del “ricatto” da parte di Klaus a quel punto della trama non valeva un granchè, perché Tyler era ancora asservito a lui e qualche episodio dopo Caroline l’avrebbe comunque lasciato partire lontano per “curarsi” dall’asservimento. Il loro avvicinamento sentimentale risulta quindi molto forzato. 2/5
WHAT IF?: la domanda what if? di questa storia è “e se Klaus fosse riuscito a sedurre Caroline già nella 3x11?” come purtroppo anche in altre storie, anche qui non ci viene mostrato un dopo, la conseguenza relativa a questa azione che spezza la linea della trama principale, tranne che nell’ultimo frammento in cui vediamo Caroline e Klaus insieme a Parigi che stanno insieme. Anche nel tuo caso, quindi, la storia più che un what if?, è più vicina a un Canon Divergence. Comunque, nonostante questo dettaglio, la trama cambia ma purtroppo come ho già espresso precedentemente questo “cambio di rotta” sembra forzato, i due personaggi non avevano motivi reali per comportarsi così. 2,5/5
USO DEL PACCHETTO 7/10: Il prompt del pacchetto da te scelto era Destino, ma purtroppo questo concetto appare in maniera molto generica solo in punto della storia, per poi perdersi completamente. Per questo ho tolto un -3.
L’obbligo è invece stato gestito in maniera ottima, il cambio di “prospettiva” c’è stato, mi hai mostrato come i personaggi potessero interpretare gli eventi in maniera diversa in base alle loro differenze caratteriali e l’alternanza da un punto di vista a un altro è inserita bene all’interno della trama.
GRADIMENTO PERSONALE 7/10: credo che in questa storia ti abbia fregato un pochino il fatto che Caroline e Klaus non fossero propriamente la tua OTP. Questo ha influito molto sia sulla caratterizzazione in sé, che sulla costruzione della coppia, e quindi la bellezza stilistica della tua storia si è un po' persa in questi dettagli. Comunque, ho molto apprezzato il fatto che tu abbia rischiato e ti sia buttata in questa nuova avventura!
PUNTI BONUS 3/3: Caroline/Klaus.
TOTALE: 49,9/70

Recensore Junior
17/10/21, ore 15:54

Cara meiousetsuna che bello trovarti su the vampire diaries! Mi pare che ogni tanto torni
Quando ho letto che la coppia era Klaus e Caroline sono caduta dalla sedia ma. Ba bene lo stesso per me basta che sia una coppia Het
Che dire sono proprio loro uguali.spero che presto scriverai sui delena. Ciao da Sara