Recensioni per
Il nostro tempo
di M a k o

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/03/23, ore 21:08
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui a recensire il primo capitolo di questa storia che mi hai consigliato :)
Intanto, ho trovato molto calzante il fatto di suddividere questo racconto in due parti, mi è sembrata proprio un'ottima idea. Cambia la coppia ma i problemi rimangono (e altrimenti che gusto ci sarebbe?!)
Stavolta il problema è l'età, ed io posso capirlo appieno. Tra Kaito e Ryoga ci passano solo 4 anni, ma è quell'età (l'adolescenza) che inficia tantissimo sulla relazione. Kaito ha 18 anni. Ryoga 14. Chiaramente (ed è perfettamente comprensibile anche questo) quello che si fa più problemi e decide di tranciare è proprio Kaito, con la scusa di doversi iscrivere all'università e dover quindi cambiare città.
Però, c'è un però, la faccenda si complica ulteriormente quando Ryoga ammette di avere problemi alla sola idea che la sorella gemella frequenti un ragazzo di 17 anni. Ed è qui l'inghippo che rende perfettamente adorabile la tua storia: da una parte, per istinto di protezione, vorrebbe che Rio non frequentasse l'altro ragazzo perché la differenza di età è troppa; tuttavia anche lui è in una relazione complicata con uno più grande di lui, e qui gli anni di differenza sono 4, per l'appunto... ciò lo mette in evidente difficoltà.
In ogni caso, è proprio Kaito a decidere di troncare perché "non è il loro tempo" e la relazione arriva inevitabilmente al capolinea. Sono tuttavia perfettamente fiduciosa che sia solo momentaneo. Il tempo passa, la differenza si assottiglia, passati i 20 anni per entrambi, tutto quell'abisso che c'era prima non può continuare ad esserci, e forse... ;)

Non mi resta che rinnovarti i complimenti per il tuo modo di scrivere pulito e incisivo, per i bei sentimenti che trasmetti e per il lessico adoperato.
Alla prossima! :)

Recensore Master
20/03/22, ore 16:22
Cap. 1:

Ma ciao!

Adoro il genere introspettivo, quindi perdermi nelle riflessioni e nei ricordi di Kaito è stato davvero molto piacevole, anche perché scrivi bene, in maniera scorrevole e fluida e quindi lasciarsi travolgere da una storia d’amore particolarmente drammatica perché non nata, non consumata, non vissuta, è ancora più facile. Tocchi tanti punti interessanti che mi piacerebbe analizzare nella recensione e spero di non saltarne nessuno!

Il nocciolo della questione è ben espresso fin dal titolo: non è il tempo perché Kaito e Ryoga stiano insieme per una serie di ragioni, tutte maledettamente valide, soprattutto alla loro età. Leggendoti, mi è tornato in mente che quando avevo quindici anni mi piaceva uno di venti e la riflessione che ho fatto all’epoca è stata esattamente quella di Ryoga verso Rio. La troppa differenza d’età, che in certi periodi della vita, quando si è adulti, passa decisamente inosservata, può essere un incredibile deterrente nella fascia di Ryoga e Kaito, soprattutto quando uno dei due va ancora a scuola e l’altro inizia ad affacciarsi al mondo degli adulti tramite l’università.
Solo che le cose capitano, non si possono controllare e questo è ancora più struggente per Ryoga, che si trova a confessare di essere geloso del legame della gemella, ma di essere innamorato anche lui di un ragazzo più grande, per cui varrebbero le identiche considerazioni.

Non è il tempo per frequentarsi, dicevamo, ma non è solamente una mera questione anagrafica, che potrebbe essere superata dal fatto che al grande amore (al primo amore) non sempre si riesce a comandare. L’innamoramento avviene nel momento in cui Kaito sta per iniziare un nuovo percorso di studi che lo porterà molto lontano, tanto lontano che sarebbe impossibile frequentarsi. Cercare di soffocare i sentimenti che prova per Ryoga anche negandosi di passare dei momenti con lui è un meccanismo di difesa per non soffrire troppo di nostalgia, ma in realtà Kaito è anche spaventato dall’intensità di questo sentimento e non saprebbe come gestirlo.
L’altro elemento su cui insisti nella storia – e che amo molto – è l’intensità del primo amore, che è vissuto come qualcosa di indimenticabile, che contribuisce a renderci quelli che siamo comunque vada. In effetti, sono convinta che sia così anche nella real life, nel senso: il peso di quello che viviamo nell’adolescenza ce lo portiamo avanti anche dopo. Quello che leggiamo, però, non è ambientato nel presente. Kaito è tornato dopo ben sette anni – e sette anni sono un tempo infinito per il cuore – e ripensa a Ryoga, lo rievoca, ripensa al fatto che non era il loro tempo, ripensa ai loro incontri, a come sorride lui. Non l’ha dimenticato, non è riuscito, non ha potuto e ora mi chiedo come lo troverà dopo tutto questo tempo, se sarà stato dimenticato, se Ryoga, all’epoca più giovane, sarà cambiato e se sì quanto. Tra di loro è rimasta una domanda sospesa – quella che Ryoga fa a Kaito su quando sarà il loro tempo, ma il modo brusco in cui Kaito se n’è andato e la mancanza di una risposta potrebbero aver mutato i sentimenti del ragazzo. Sette anni sono tanti: per Kaito, nel cuore, quell’amore si è fissato e scolpito, gli anni vissuti senza Ryoga sono velati dal rimpianto. Insomma, se non si fosse capito è una storia struggente che spero di concludere al più presto **!
Un caro saluto,
Shilyss

Recensore Master
31/01/22, ore 18:45
Cap. 1:

Eccomi qua, ho cercato di seguire l'ordine delle storie così come me lo avevi indicato nella tua risposta, però devo ammettere che sono rimasta a bocca aperta quando ho letto l'inizio di questa nuova storia e c'era scritto che Kaito ripensava a Ryoga ritenendo che "sette anni prima non fosse stato il loro tempo". Guarda, ti assicuro che mi era preso un mezzo infarto, avevo creduto che quello che avevo letto finora, dai primi incontri fino alla prima notte, dai bisticci alla pace fino alla decisione di convivere, tutto questo fosse finito e che Kaito e Ryoga si fossero lasciati per ben SETTE anni! Mi era crollato il mondo! Per fortuna poi sono andata avanti a leggere e ho capito che Kaito si stava riferendo alla primissima volta in cui aveva conosciuto Ryoga, ossia quando erano ancora molto giovani (Ryoga addirittura quattordicenne), e ho ricominciato a respirare normalmente! XD Kaito ricorda di essersi innamorato di Ryoga già sette anni prima, quando però quei quattro anni di differenza tra loro erano immensi (e in effetti è così, un ragazzino di quattordici anni è ancora, appunto, un ragazzino, mentre a diciotto si è considerati adulti, si può guidare, votare, si comincia a pensare a una vita lavorativa ecc...), avevano iniziato una storia ma c'erano tanti problemi. Kaito infatti decide di allontanarsi scegliendo la Facoltà di Giurisprudenza in un'altra città, cercando di costruirsi una vita in cui Ryoga non ci sia... o non ci sia "ancora". Lo stesso Ryoga ammette di sentirsi confuso perché quando pensa che la gemella Rio sta con un ragazzo di diciassette anni si preoccupa, però alla fine anche lui sta con un diciottenne, quindi si sente un po' ipocrita. In realtà Ryoga alla fine si arrabbia quando scopre che Kaito ha scelto una facoltà in una città lontana, si arrabbia perché non ne ha parlato con lui, perché lo viene a sapere così, però anche lui non è del tutto convinto di voler stare effettivamente con un ragazzo tanto più grande. Si parla di quattro anni, è vero, ma a quell'età sono molti di più. Devo ammettere che, non conoscendo la storia originale, non ho capito bene se Kaito e Ryoga sono effettivamente stati insieme per un po' sette anni prima e poi si sono lasciati, oppure se erano attratti l'uno dall'altro ma non si erano mai dichiarati. Comunque penso che Kaito faccia bene a volersi allontanare per un po' da Ryoga, che questo sarebbe proprio il modo giusto per capire se davvero si amano, se davvero hanno un futuro insieme, e per ritrovarsi più grandi, maturi e convinti della loro scelta. Solo, credo che sia stato troppo riservato, credo che avrebbe dovuto parlare di queste cose con Ryoga, dell'Università, della differenza di età, non solo quell'ultima sera, come se fosse un addio definitivo, far capire a Ryoga che lui vuole solo verificare se il loro legame potrebbe funzionare davvero. Il problema è che Kaito, da quello che mi è sembrato di capire di lui, è un tipo che non parla molto, che si tiene tutto dentro finché non è troppo tardi e allora le cose che dice possono anche essere mal interpretate, come infatti succede a Ryoga che si infuria e si sente abbandonato.
La prima parte di questa storia è molto appassionante, sono contenta che tu l'abbia ripresa in mano e che l'abbia revisionata e ripubblicata su EFP, si sente che ci tieni moltissimo, sia alla storia che ai personaggi, e so per esperienza quanto sia bello e soddisfacente poter condividere ciò che si ama e vederlo apprezzato da altri.
Passerò presto anche dalla seconda parte della storia, ormai sono molto incuriosita!
Un abbraccio!
Abby

Recensore Junior
04/12/21, ore 20:39
Cap. 1:

Ciao.
Era parecchio che volevo recensire questa fanfiction, ma ogni volta che la rileggo mi mancano sempre le parole.
Non sono una fan della Challengeshipping, in tutta onestà, ma leggendo i tuoi testi non posso fare a meno di... sperare che tra questi due le cose possano migliorare, rimettersi a posto, che finalmente Kaito e Ryoga trovino il loro tempo.
Sei stata bravissima nel rendere le differenze di età e, pertanto, di mentalità dei due protagonisti, Ryoga per certi versi sembra infantile ma in fondo ha solo quattordici anni, mentre Kaito dall'"alto" dei sui diciotto si mostra più maturo e cerca di apparire più razionale.
Infine, non posso fare a meno di adorare il linguaggio poetico che hai usato per rimarcare la sofferenza di Kaito, il suo rimpianto per quei sette anni che potevano essere diversi, se solo le cose fossero andate diversamente.
Complimenti per questa perla, alla prossima!
Hime

Recensore Master
11/11/21, ore 09:49
Cap. 1:

Buongiorno cara, eccomi qui di nuovo sul tuo profilo! Stavolta ho scelto qualcosa che seguisse le direttive date nello scambio, quindi mi sono affidata a questa minilong. Intanto complimenti per ciò che hai fatto: riconsiderato il tuo progetto non completo, dandogli una revisionata e una modifica a tempo debito, in pratica una nuova possibilità. La trovo una cosa molto cara, sappilo.
Credo sia uno dei capitoli più tristi che abbia letto finora, davvero, giuro… tutto è teso, passi dal presente al passato mostrando la situazione attuale – i due separati da 7 anni dal tempo e dallo spazio, in procinto di rivedersi – e poi fiondandoli con dei flashback a dove ha avuto inizio tutto, e non ha avuto inizio niente.
Il sentimento che li legava era così forte ma hanno fatto di tutto per riuscire a mantenerlo segreto, anche se Ryoga mi ha fatto una tale tenerezza quando ha scoperto che Kaito sarebbe andato via.
E lì l’inghippo, ecco dove si è creato il casino, perché non riusciva a spiegarsi un allontanamento simile, cos che forse il più grande avrebbe potuto prevedere e quindi spiegare con tranquillità. Eh no, a noi non piace così, a noi piacciono i fraintendimenti, le debolezze, la voce tremula, i sentimenti che non vanno da nessuna parte, perché poi di fatto la storia si conclude con una dichiarazione d’amore vera e propria.
Alla persona giusta.
Nel momento sbagliato.
Cazzarola, e io ci sto così male e così bene, ma davvero, ed è pure comprensibile la differenza di età in momenti così diversi della vita: non è come me e mio marito che siamo adulti, e di anni ne abbiamo 5… per dire. Qui uno è un adolescente che ancora non ha capito molto della vita, che spesso gioca a fare il grande, e l’altro si sta affacciando all’università. Ecco, direi che già la differenza abissale di esperienze, di modi di vedere e di sensazioni da vivere possa da sola creare scompiglio, però Ryoga è proprio quello che semrba lasciarsi andare maggiormente alla fine trasformando la delusione in cinismo, che presumo poi potrebbe tranquillamente portare alla rabbia, o alle lacrime.
Immagino Kaito con i sensi di colpa nel presente, e come dargli torto? Gli ha dato una dichiarazione, e dopo nessuna risposta, mai a nessuna delle domande fondamentali per loro, da parte del ragazzino. Angst a palate, qui, perché si sono fatti male da soli e hanno fatto in modo che accadesse, senza se e senza ma.
Io mi ci rotolo e avvolgo come in una coperta calda in questo angst, perché qui traspare chiaramente dai gesti, dalle interazioni, dai dialoghi perfettamente incastrati, modellati a rendere due personaggi tanto diversi, e infatti spesso si scontrano quando parlano. Il testo è ben steso, davvero, il tuo stile grafico è riconoscibilissimo ma non solo quello, è proprio il modo in cui affronti le tematiche, ricordando con chi abbiamo a che fare.
Loro sono te e tu sei loro, e tutto questo è bellissimo.
Alla prossima tesoro, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
02/11/21, ore 20:29
Cap. 1:

Ciao cara! Eccomi qua!
Ho scelto questa fic perché era completa (sono sincera, non conosco davvero nessuna coppia di YGO quindi sono andata pure a cercarmi i personaggi su Google xD) e per le premesse dell’introduzione! I temi legati alla malinconia e ai rimpianti sono i miei preferiti, per quanto mi facciano malissimo all’animo xD
E infatti questo capitolo mi fa davvero malissimo. Se posso fare un piccolo confronto, riesco a vedere nettamente la differenza tra questi personaggi e i personaggi di Yusaku e Ryuken, perché nonostante la brevità (.) del capitolo comunque dai loro una personalità ben specifica, che anche io che non li conosco riconoscerei
Per questo ti dico che ho potuto empatizzare con il loro dolore e ho potuto capirli, penso piuttosto bene.
Come hai detto anche tu, l’adolescenza è complicata, perché i sentimenti sono amplificati da quella che io chiamo inesperienza e sono quasi ingestibili. Questi sentimenti arrivano ad avere dimensioni così gigantesche da essere boh, impossibili anche solo da decifrare in certi contesti.
Ne sono la prova i tuoi due protagonisti (comunque, Ryoga è il mio preferito tra i due, perché personalmente amo i ragazzetti sfacciatelli con la lingua tagliente, con l’aggiunta pure del rapporto con la sorella cioè boh il mio personaggio tipo preferito ever)
(Tornando a noi, dicevo).
Mi sono ritrovata nelle loro considerazioni e ho trovato coerenti le loro paure e le loro aspettative, i loro desideri e le loro pulsioni.
E sì, lo ripeto, ha fatto decisamente MOLTO male. Perché appunto per quanto posso capire la ragione, posso capire anche il sentimento ferito e quindi il dolore che genera.
Ho trovato tutta la premura di Kaito per Ryoga quasi commovente, comunque. Non so se sia una cosa canonica o l’abbia dipinta tu così, ma è davvero dolce. È un bravo ragazzo, so che riuscirà a risolvere la situazione venutasi a creare.
(O lo picchio io, ecco) (…)
Ok, insomma, è stata davvero una bella lettura e non vedo l’ora di leggere anche l’altro capitolo! Alla prossima!

Recensore Master
24/10/21, ore 19:51
Cap. 1:

Eccomi qua! Spero non ti dispiaccia se ho iniziato a leggere questa raccolta di due capitoli, ero curiosa di conoscere il tuo modo di scrivere e soprattutto vedere come trattavi i personaggi. Non sono per niente rimasta delusa, mi è piaciuta molto e l'atmosfera così malinconica e romantica l'ho adorata! Anche se non sono brava a scriverlo, adoro leggere questo tipo di storie, e questa la trovo molto realistica e ben gestista.
E' davvero orribile quando sai di aver incontrato la persona giusta, forse l'anima gemella, ma senti che non è ancora giunto il momento per starci assieme, vuoi per l'età, la distanza o altre circostanze, resta comunque un fatto struggente e prendere la decisione di allontanarsi risulta essere ancora più arduo.
In questo caso è proprio la differenza d'età uno dei punti cruciali, Ryoga è un ragazzo che va ancora alle medie e Kaito invece è già alle superiori, anzi sta per iscriversi all'università, un'università che lo porterà più distante e che rende tutto ancora più struggente. Sono situazioni che capitano, ho un'amica che ha patito un'esperienza simile quindi questa storia la sento particolarmente, complice anche il tuo modo di descrivere le emozioni dei personaggi che mi ha portato a leggere senza sosta fino alla fine del capitolo.
Ryoga non sembra voler accettare la fine di questo rapporto, è frustrato ed arrabbiato per come sta reagendo Kaito, che d'altra parte sta cercando di chiudere la storia con sempre più difficoltà. Durante il dialogo vengono accennati anche altri personaggi tra cui la sorella gemella di Ryoga che vuole iniziare una relazione con Thomas, un ragazzo più grande di lei e che Ryoga non sembra voler approvare, proprio per la differenza d'età. Ironia della sorte, ecco che avviene questa sorta di parallelismo tra le due coppie, con la differenza che nel caso della sorella, Thomas è intenzionato ad avere una relazione con Rio ed è proprio questo che fa sbottare il povero Ryoga.
Lui mi piace, ha un bel caratterino e lo zittisce senza troppi giri di parole (anche se ad una certa sembra pentirsene ahah). Quando si parlano del trasferimento sento proprio vibrare nell'atmosfera un'incredibile tristezza, una scena molto dolorosa e suggestiva che mi ha fatto sperare fino all'ultimo (nonostante le premesse iniziali) che Kaito ad una certa cambiasse idea.
Che poi a Ryoga aggiungiamo anche il fatto che si sta sentendo così male, poverino mi ha fatto una tenerezza assurda.
Sono curiosa di leggere adesso di come saranno maturati i personaggi, quanto sia mutato quel legame che li univa e soprattutto di vedere come si concluderà. E' stato un racconto molto piacevole, hai davvero raccontato molto bene i sentimenti dei protagonisti e affrontato una tematica molto sensibile che mi ha trasmesso sì malinconia, ma anche tanta nostalgia, un po' quegli amori passati che, per forza di cose non si sono potuti avverare. Rimango nella speranza che tra questi due ci possa essere un lieto fine **
Il tuo modo di scrivere mi è piaciuto moltissimo, te lo ripeto. E sono proprio felice di aver iniziato questo scambio con te
Un abbraccio cara <3

Recensore Master
22/10/21, ore 19:49
Cap. 1:

Ciao cara! Eccomi qui finalmente per lasciarti la mia recensione :)
Come ti avevo accennato in privato, ricordavo di aver letto il primo capitolo di questa storia nella sua prima stesura e di averlo già apprezzato in quell’occasione, ma avere l’opportunità di rileggerlo anche con queste nuovi passaggi è stato altrettanto emozionante. Oltretutto, qui ritroviamo i miei amati Kaito e Ryoga, che non vedevo da un po' di tempo! *^* Insomma, sono felice che tu abbia deciso di riprendere il progetto in mano e lo abbia concluso!

Quello di Kaito e Ryoga è un amore drammatico, drammatico perché si è visto troncare prima ancora di poter nascere, nonostante la sua potenza e la sua sincerità. Non era il tempo per loro, purtroppo, ma dietro questa semplice verità si nascondono tanti, troppi problemi: la differenza di età – ben quattro anni!- che da adulti sembra niente, una sciocchezza di poco conto, e invece da adolescenti, quando uno frequenta le scuole medie e l’altro l’ultimo anno di liceo, pesa quanto un macigno; l’imminente partenza di Kaito per l’università, in una città a chilometri e chilometri di distanza da Ryoga; ma soprattutto la paura per questo sentimento nuovo e troppo intenso che sembra avere colto entrambi in un agguato, all’improvviso, spezzando la corazza che essi si portano addosso.
La scena in cui i due si parlano è un vero turbinio di emozioni: sono riuscita a sentire tutto completamente, come se fossi lì in prima persona, l’ansia dei protagonisti, la loro aspettativa, la loro speranza, la loro angoscia. Ryoga rispetto a Kaito è sempre un po' più avventato, più istintivo: vorrebbe dare a questo legame speciale una possibilità, ma Kaito non riesce, ha troppa paura e si sta già tirando indietro.
In questo pezzo:
«Non è il nostro tempo, Ryoga».
«E allora quando lo sarà?»
Ho sentito il cuore di Ryoga spezzarsi, sì, ma anche Kaito cadere in un burrone.

Adesso sono passati sette lunghissimi anni, ma Kaito è rimasto fermo lì, al momento esatto in cui tutto si è spezzato e continua a rivivere quella scena nella sua testa in un loop infinito fatto soltanto di rimpianti.
Immagino che i due avranno modo di rincontrarsi nel prossimo capitolo ed io non so davvero cosa aspettarmi, sicuramente non vedo l’ora di scoprirlo!
Alla prossima e complimenti come sempre!
Violet :)

Recensore Master
22/10/21, ore 19:09
Cap. 1:

Ciao!
Che malinconia la storia di questo amore negato "a prescindere". Una differenza di età di 4 anni, in effetti a quell'età si sente molto e Kaito non riesce a prendere in considerazione una storia d'amore con un ragazzo che vede troppo piccolo. Ma in realtà non sembra sia solo questo il problema, quanto piuttosto che proprio Kaito abbia la convinzione che non sia semplicemente il momento per loro due. Chissà forse ha anche ragione. Visto che nessuno dei due ragazzi è riuscito a dimenticare l'altro in quei sette anni che sono passati dal giorno in cui ha messo più che un muro, una intera città a dividerli.
Il flashback è molto bello e struggente, ed é un vero pugnale affondato nel cuore la descrizione della reazione di Ryoga alla notizia che Kaito ha scelto l'università di un'altra città. Quelle iridi che perdono le sfumature di colore e diventano nere, rappresentano perfettamente tutto lo sconcerto e il dolore del ragazzo nell'apprendere che non c'è alcuna speranza per il loro amore. Kaito ha deciso, a dispetto dei sentimenti provati da entrambi, e sopratutto ha deciso per entrambi. Tutto il capitolo è pervaso dalla malinconia e dal dolore per ciò che non è successo, ciò che non è stato.
Ma forse dopo sette anni, quel tempo è finalmente arrivato, o almeno lo spero per i due protagonisti.
Nota sulla canzone che fa da sfondo alla storia: non la conoscevo, per cui ti ringrazio di avermela fatta scoprire perché è davvero molto bella e concordo con te, è perfetta per i due protagonisti, inoltre mi piace come hai inserito il testo a sottolineare alcuni momenti fondamentali per la storia!
Complimenti e a presto! 😊
AlbAM
(Recensione modificata il 23/10/2021 - 12:08 am)

Recensore Master
19/10/21, ore 13:39
Cap. 1:

Ciaoooo! Questa volta ho deciso di passare da qualcosa di più recente - anzi praticamente freschissimo - un po' perché ero curioso di vedere se le altre tue storie fossero impostate diversamente, in questo caso una mini long che può distaccarsi anche se marginalmente dalle One-Shot che ho letto, ma in particolare il contesto mi interessava perché questa storia non fa parte della serie "Soulmates" per quanto mi sembra che il succo della questione sia sempre quello, anche se trattato diversamente!
Qui infatti ci presenti un amore che fa fatica a spiccare il volo, due personaggi che non riescono a liberarsi completamente dei macigni che li legano per le loro differenze (principalmente di età, ma a quell'età le differenze si ingigantiscono esponenzialmente!) e quindi un punto di partenza molto diverso da quello a cui mi hai abituato!

In ogni caso ho trovato subito qualcosa con cui affezionarmi ai personaggi. Non so bene cosa sia, li hai presentati molto bene mettendo subito ben chiare le loro personalità e i loro background; anche andando a dare un'occhiata su google per avere un'idea del loro aspetto mi hanno dato l'impressione presentata da te: Kaito un ragazzo serio, con la testa sulle spalle, responsabile e che magari finisce sempre per occuparsi dei casini degli altri (come fa qua) e Ryoga un tipo turbolento, un po' attaccabrighe e spaccone, come è proprio dell'età in cui lo hai messo (scusa non so se la sua età canonica sia 14 anni oppure tu abbia cambiato le cose per la trama, in fondo questa è una AU). Insomma, l'idea che hai trasmesso va di pari passo con la loro immagine, poi se sia fedele agli originali oppure ti sia presa delle libertà sul loro carattere non posso saperlo, e in ogni caso non è rilevante in questo contesto perché il tuo lavoro funziona!

Aggiungo che mi è piaciuta in particolare la caratterizzazione di Ryoga. A quattordici anni ci si crede già grandi, pronti ad affrontare il mondo intero, e anche un po' egocentrici come dimostra quando scopre della scelta di università di Kaito, non avendo pensato minimamente all'eventualità che le cose potessero andare diversamente da come si aspettava lui. E dopo tutto questo, si offende anche quando la colpa potrebbe benissimo essere attribuita a entramib; la testardaggine degli adolescenti qua si vede tutta!

Dall'altra parte, Kaito è sì più responsabile e riflessivo di Ryoga, ma è comunque non perfettamente maturo (e in fondo è lo stesso principio: a 14 ci si sente superiori, a 18 si capisce che ci si sbagliava e si crede di essere arrivati "all'illuminazione", e poi crescendo ancora ci si vede come bambini anche a 18 anni!) e fugge dal confronto. Eccome se fugge, visto che non ha mai risposto alla domanda di Ryoga e se n'è andato per sette anni!

E nonostante tutto quelle parole che hai usato le trovo tremendamente poetiche: "Non è il nostro tempo". Pur chiudendo completamente la porta (o magari lasciando un piccolo spiraglio?) a Ryoga, riesci a trasmettere non solo l'esasperazione di Kaito, ma anche la sua riluttanza nel fare così.

Come al solito i dialoghi e le descrizioni sono sublimi! Adoro sempre di più il tuo stile a "singhiozzi" con il narratore che si contraddice a tratti portando l'attenzione proprio su questi interventi!
E, come al solito, la musica accostata sembra essere stata composta esclusivamente per il racconto che stai scrivendo. Insomma trovo davvero magistrale il modo in cui ti riesci a districare nei tuoi racconti tra dialoghi struggenti, descrizioni mai banali, riferimenti alle canzoni che si intrecciano al testo con naturalezza, e poi anche dover riuscire a racchiudere tutto in un testo piuttosto piccolo (perché la maggior parte delle volte scrivi OS, ma anche in questo caso hai concentrato la storia in due piccole unità.)
E' sempre un piacere leggere qualcosa di tuo, con la tua scrittura anche io mi sento ispirato e spero vivamente di poter riuscire a fare lo stesso con te!

Adesso ti saluto, ti auguro un buon lavoro! Ci sentiamo presto!
Altair13Sirio

P.s: forse non sono affari miei, ma come mai hai deciso di cancellare la storia inizialmente? Da quanto ho capito avevi già cominciato a pubblicarla e questa prima parte non cambiava molto, quindi mi chiedevo come mai tu avessi preferito ripartire da zero.
A presto!

Recensore Master
18/10/21, ore 12:55
Cap. 1:

Ciao Mako,
scusa per questo ritardo disumano ma finalmente eccomi qui.
Io sono una di quelle che viene dalla lettura della prima versione anche se devo ammettere con estrema vergogna che, avendola letta da un po’, non ricordo benissimo tutti i particolari (purtroppo la nascita di Fagiolo ha dato una botta notevole allo sgretolamento della mia memoria, con mia somma disperazione perché è sempre stato un mio punto fortissimo) ma, oltre alle parti nuove ovviamente, ho sentito un dolore maggiore in queste righe.
Non so se ho dei ricordi confusi in merito ma mi sembra che nella prima stesura ci fosse una forte malinconia per quello che non era stato ma sarebbe potuto essere e, invece, qui c’è proprio il dolore, quello straziante (e forse il rimpianto) per aver lasciato andare quell’amore in un periodo in cui abbandonarsi ad esso sarebbe stato troppo sconveniente perché il tempo non era quello giusto (ma, così come se lo domanda Ryoga,  il tempo giusto alla fine, poi, qual è?).
Insomma, io non so se è solo un mio trip ma ho questa sensazione qui.
Il momento in cui Kaito riporta a casa Ryoga è veramente triste perché Kaito ha già deciso tutto da solo ma non ha fatto i conti con i sentimenti dell’altro: lo ha escluso, non gli ha dato modo (e non si è dato modo) di scoprire se quei meravigliosi fremiti, nati in lui di fronte a quella risata così genuina, fossero ricambiati, aveva già dato tutto per scontato e questo si è trasformato in un muro contro cui i desideri e le speranze di Ryoga si sono infranti perché il ragazzo lo amava a sua volta e non aveva affatto capito la volontà di Kaito di allontanarsi il più possibile. Quando Ryoga capisce che Kaito si trasferirà lontano, si può proprio avvertire l’esatto istante in cui il suo cuore s’incrina e finisce in mille pezzi, assolutamente suggestiva l’immagine della scintilla di vita che si spegne nei suoi occhi.
Però, nonostante tutto, la portata di quello che poteva essere è talmente ingombrante che Kaito se l’è portata appresso per anni e alla fine non ha potuto resistere. E ora non mi resta che scoprire come le cose si siano evolute e come si concluderanno ma sono certa (anche in virtù dell’amore che tu provi per questa coppia) che tutto si sistemerà nel migliore dei modi.
Non posso che rinnovarti i miei più sinceri complimenti per il modo in cui sai descrivere i sentimenti dei tuoi personaggi, eviscerandone il dolore, i desideri e le speranze con una capacità tale da farli comprendere appieno anche al lettore, creando una sorta di empatia a cui non è possibile sottrarsi.
Mi riproporrò presto 😉
Alla prossima
Cida

Recensore Veterano
14/10/21, ore 20:14
Cap. 1:

Hola 😁
Mi è piaciuto molto questo primo capitolo, penso che tu abbia introdotto e spiegato bene la situazione, mettendo in evidenza tutte le difficoltà che Kaito e Ryoga avrebbero avuto se si fossero messi insieme sette anni prima. Ci sono prospettive diverse, modi di vedere le cose diversi, due caratteri agli antipodi che sembrano quasi cozzare tra loro, almeno in quel momento, quando erano più piccoli (Ryoga soprattutto) e dovevano ancora maturare tante cose. Inoltre la differenza d'età in quel periodo era molto più marcata, diciamo che si sentiva di più e per Kaito era alquanto pesante, motivo per cui (insieme ad altri fattori come quello dell'università) ha deciso di allontanarsi da Ryoga “per sempre”.
Sono molto curiosa di sapere cosa succederà durante il loro confronto 😁
Brava donna, alla prossima!

Recensore Master
14/10/21, ore 18:57
Cap. 1:

Che pugnalata al cuore. 
Sì, voglio iniziare così la recensione perché è una storia struggente, molto realistica e per questo l'ho sentita in maniera particolare. Che cosa posso dire se non che ho apprezzato questo primo capitolo? Ho sofferto, lo ammetto, ma questo è grazie alla tua penna, ti apprezzo da sempre come scrittrice e lo sai, hai un talento che ammiro e riesci sempre a toccare i miei sentimenti, anche se mi reputo abbastanza fredda come persona. 
Il titolo è l'essenza della storia, che brutto quando due persone s'innamorano ma non è ancora il loro tempo. Di preciso qui c'è una differenza d'età, non così grande ma rilevante più che altro per le situazioni che stanno vivendo, mentre Ryoga va ancora alle medie c'è Kaito che si vuole iscrivere in un'università di un'altra città. E oltre al problema della differenza d'età, ci sarebbe anche la distanza, un problema che mette in difficoltà anche le relazioni più solide. 
E qui inoltre c'è un sentimento non consumato totalmente, da una parte c'è Ryoga che non accetta una relazione del genere, nonostante sia consapevole di volere tantissimo Kaito, dall'altra quest'ultimo è in difficoltà, e sa bene quanto sia complicata la situazione. 
Ci mostri anche un'altra storia simile, ovvero quello di Rio e di Thomas, anche qui c'è una distanza di qualche anno ma la differenza è che, come sottolinea il fratello, Thomas vuole e accetta questa relazione, mentre Kaito sembra fare di tutto per distanziarsi dai suoi sentimenti. E se non è ancora il loro tempo allora soffro, è una storia che mi ha trasmesso una forte malinconia e il senso di non potersi vivere un grande amore per situazioni esterne. Ti faccio tantissimi complimenti, a presto!

Shakana

Recensore Veterano
14/10/21, ore 12:05
Cap. 1:

Ciao eccomi per lo scambio

Come sempre, per me le cose che scrivi sono pura poesia; le metafore , le atmosfere e tutto quanto. Qui ciporti ad un tempo passato in cui forse questi due ragazzi non avrebbero dovuto stare insieme e forse nemmeno innamorarsi. Ed io faccio la conoscenza di questi due personaggi che sono nuovi per me. Nonostante Ryoga si perda nei ricordi di sette anni prima, nonostante questo Angst trovo che sia tutto bellissimo, le sensazioni si possono sentire ed entrare nel vivo di questa storia. Credo che il fatto per cuy Kaito si trovi a pensare al passato è perchè forse lui e Ryoga si dovranno incontrare e sono proprio curiosa di vederlo, se sarà questo che succederà. Mi piacerebbe davvero vederli attraverso la seconda parted i questo breve racconto =)

Alla prossima =)

Recensore Master
11/10/21, ore 21:15
Cap. 1:

Uhhh... lascia che io mi riprenda un attimo dal turbinio di emozioni che questo capitolo mi ha lasciata e poi posso cominciare a parlarne.
Non conosco il capitolo precedentemente pubblicato quindi per me questa è un'assoluta anteprima. Sono contenta che tu abbia avuto modo e tempo per poter riprendere questa storia e modellarla a tuo piacimento ampliandola e rendendola quindi più corposa.
La situazione iniziale appare subito molto chiara così come i sentimenti e i dubbi dei protagonisti. L'amore affrontato in una fase d'età molto complessa in cui i fattori che influenzano il tutto hanno una rilevanza fondamentale.
Abbiamo la spontaneità, l'ingenuità e la travolgente freschezza dei quattordici anni di Ryoga (per dirti, l'età di mia figlia) in cui le cose e i sentimenti si vivono in modo amplificato, diretto, travolgente. In cui si vorrebbe tutto e subito senza pensare alle conseguenze e alle implicazioni di certe decisioni. Ci si può innamorare di un ragazzo così?
Certo che è possibile, ed è altrettanto destabilizzante quanto inaspettato.
Kaito è un tipo più riflessivo, almeno così appare, deve proprio sbatterci contro per rendersi conto della realtà delle cose e dei suoi sentimenti, altrimenti ci rimugina all'infinito. Poi arriva quell'occasione, quel momento in cui anche un semplice sguardo o un sorriso fatto in modo diverso dal solito ti aprono un mondo. E lui in quel mondo vorrebbe annegarci con tutto il cuore e tutta l'anima. E traspaiono i suoi sentimenti, in ogni riga che tu hai scritto, in ogni parola che gli hai fatto forzatamente uscire dalle labbra. Così come si sente la frustrazione, la delusione di Ryota, del suo sogno infranto, di quell'amore che sentiva sbocciare così prepotentemente e al quale invece Kaito ha chiuso deliberatamente le porte.
C'è di mezzo un fattore non estremamente importante, o almeno lo è fino ad un certo punto, ma palesemente rilevante in questo momento delle loro vite. C'è una differenza d'età che comporterebbe dover dare troppe spiegazioni e sfuggire a sguardi indiscreti e accusatori. Ci sono di mezzo obbiettivi e prospettive di vita diversi. Kaito è prossimo all'università, Ryota deve ancora terminare le superiori. Tocca al più grande fare un passo indietro, un passo che non vorrebbe compiere, che gli provoca un dolore che non immaginava di provare. Il freddo che sente dopo aver lasciato Ryota fuori la porta di casa è qualcosa che si porterà dietro per molto tempo, e forse non lo abbandonerà mai.
È un addio amaro, detto a denti stretti, con la morte nel cuore, ma al momento, forse, è l'unica cosa giusta. Non è ancora il loro tempo, come spesso ripete Kaito, ma quel tempo prima o poi arriverà... tutto sta nell'avere la forza di affrontarlo e viverlo insieme.
Un capitolo stupendo, mi ha incantato in modo totale, e sarò più che lieta di alternarmi con la lettura insieme all'altra long. Comunque non avevo dubbi che mi sarebbe piaciuta, hai un modo di rappresentare i sentimenti così intenso e viscerale da coinvolgere chi legge in modo completo, corpo e mente. Spero davvero che aggiornerai presto. Posso solo farti i miei complimenti, aggiungere altro sarebbe superfluo, ciò che scrivi parla da sé. Mi raccomando... rileggiamoci presto.

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