Recensioni per
L'America è lontana?
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Junior
17/10/22, ore 18:40

I tuoi racconti sono sempre i migliori!
Questa mi ha fatto divertire tantissimo!!

Recensore Master
27/06/22, ore 20:30

Mi è piaciuta molto questo tuo scritto e sarebbe bello lo continuassi. Grazie

Nuovo recensore
05/04/22, ore 19:36

Che creatura interessante!
La “mandorla”, la piccola gemma della camicia da notte rovescia è deliziosa…che peccato, però, che Oscar non affronti la situazione e non trovi qualcuno che la “consoli”, per dirla alla Mimì Rea…”si si…accussí…consolami…”
Piacevolissimo, umidissimo, il racconto E comunque si, è proprio quello l’odore ed il sapore che strega gli uomini.
O almeno questo uomo.
Quello che scopre Oscar, il suo elisir magico.

Recensore Master
15/03/22, ore 00:12

Premetto, sono qui dopo una piacevolissima chiacchierata con la sempre incredibile e preziosa Galla e devo ammettere di aver letto e riletto questa OS, prima di dedicarmi alla recensione ho una richiesta da fare: ma naturalmente un sequel! Sarebbe veramente un dolore lasciare la narrazione sospesa proprio a questo punto! E passando alla recensione vera e propria: ma quanta bellezza tutta insieme! Non solo qui le sfumature di rosso sono più avvolgenti e sensuali, qui abbiamo anche uno spunto di riflessione notevole: Oscar, col suo soppesare il rapporto di Fersen con la regina e quello tra i reali è già implicitamente volta a ragionare sulla passione e sull'amore ma ancora non lo sa...o meglio, non sa quale sia il volto reale di questi!
Mi è piaciuto molto il tuo voler dare spazio anche alla storia, è una cosa sempre graditissima per me e trovo che tu abbia espresso in poco il pensiero del tempo in tutta la sua forza; hai fatto di più però, secondo me, perché sei riuscita anche a dare un peso alla figura del re senza dare giudizi che si sbilanciassero ma prendendolo per quello che la sua figura era nella sua interezza.
Per quanto riguarda Oscar, devo ammettere che ho trovato la scoperta di André e al tempo stesso di sé ricca di una sensualità potente e magnetica ma mai e poi mai volgare e credo sia una cosa in cui pochissime persone possano dire di riuscire.
André nel bosco credo abbia scosso tutte perché leggere di lui attraverso l'occhio di Oscar, vederlo passare da "amico" e "persona legata al concetto d'infanzia" ad "amante" e "uomo", sia stato un passaggio meraviglioso, conturbante e di una bellezza rara. Per Oscar è una sorta di epifania, per noi lettori non dovrebbe, ma almeno per me, attraverso la tua scrittura che mi ha calata nell'Oscar acquattata, è senza dubbio stata tale. Una riscoperta devastante e splendida simultaneamente, non so come altro dirlo: a volte, davvero, davanti a tanta bravura fatico ad esprimermi e con questo pezzo temo di essermi giocata la lucidità.
Ma poi, Oscar, non vedi che la ragazza ha in pratica i tuoi stessi colori? Io te lo giuro, Dora, non riuscivo a non smettere di pensarlo specie quando lei si chiede chi occupi il cuore di André ma anche qui sei stata perfetta perché hai raccolto e rielaborato lo struggimento che il loro amore ci ha sempre fatto provare.
La scoperta di Oscar di sé stessa e i racconti delle sorelle, uniti al sovrapporsi di Fersen e André - col prevalere di quest'ultimo - mi hanno decisamente colpita: sei stata così impeccabile che ogni singola azione è come se avesse penetrato nella retina per poi arrivare direttamente al cuore. Ad un certo punto, mentre scorrevo, sono rimasta davvero con il cuore a mille e quando ho visto la chiusura mi è praticamente uscito dalle labbra un "e ora?". Già perché sin da subito è chiaro quanto questo tuo André sia più consapevole di tutto e quanto Oscar desideri scoprire sé stessa (e forse ha capito, finalmente, con chi).
Naturalmente quando leggo storie come la tua mi riaffiorano punti di domanda e in effetti mi sono sempre chiesta il perché della domanda di Fersen ad Oscar proprio in quel punto della storia e anche io - da più grande, ovviamente - mi sono domandata cosa sarebbe potuto accadere se lei fosse stata più ricettiva. Naturalmente non voglio neanche immaginare le conseguenze concrete di un punto di domanda del genere; era per dirti che molto spesso, quando una storia è scritta così bene, spesso è inevitabile che oltre al turbinio di emozioni emergano anche le riflessioni. Complimenti davvero, naturalmente questa perla finisce subito tra i "preferiti".
Galla, adorabile killer di cuori palpitanti, illustratrice meravigliosa: complimenti anche qui per questo disegno a dir poco spettacolare. Mi piace molto la sfumatura malandrina dello sguardo di André e trovo perfetto per il momento il modo in cui pare voler porgere la mela a chi si trova dall'altra parte.
Un abbraccio e ancora complimenti (che non sono mai abbastanza),
A.

Nuovo recensore
22/11/21, ore 18:32

Troppo bella questa storia , una sferzata di gelosia ci voleva ad Oscar , per farle aprire gli occhi . Sinceramente non vedo l’ora di continuare a leggere l’evolversi di questa fantastica storia

Recensore Master
03/11/21, ore 09:39

Ciao Dorabella. Amo leggere le storie con il what if. Oscar è inquieta con Fersen lontano e poi vede André in quella situazione. Entrambi gli uomini sono nei pensieri di Oscar, ma in quella situazione intima chiama alla fine André. Quest'ultimo comprende cosa stesse facendo Oscar e chissà se questa storia continuerà e cosa dirà quest'ultima. Interessante anche la parte riguardante il Re. Molto bello il disegno che hai scelto per questa storia, dove è emblematica l'espressione di André e la mela. Bello anche osare, volando con la fantasia. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/11/2021 - 09:44 am)

Recensore Master
02/11/21, ore 19:13

So di andare controcorrente, ma la parte che mi è piaciuta di più è quella in cui si parla di Luigi XVI, un uomo buono e mite, azzoppato da un'eccessiva insicurezza e da problemi psicologici radicati. Suscita empatia vederlo in tenuta demodée e quasi trasandata, accanto a una moglie che era un'icona di stile. Fa tenerezza leggere di tanta felicità fanciullesca nel vedere la mongolfiera e conoscere da vicino la collezione di automi e strani macchinari. Decisamente, meritava una fine migliore.

Il titolo è ispirato alla canzone di Gianna Nannini?

Nuovo recensore
02/11/21, ore 05:06

Mi piace questa nuova incursione nell'Inconscio attraverso un sentiero di mattoni rossi. Mi piace che suddetto Inconscio di chiunque sia (Girodel in altra occasione, Oscar ora) non può e non vuole prescindere dal considerare la figura ingombrantissima, imponente e potente di André. E mi piace pure che André in carne, ossa e sangue ribollente sia qui, ora, davanti a lei ad agevolare l'operato del suo signor Inconscio nella delicata ed eccitante operazione di comprensione e conseguente azione. Mi piacciono un sacco di cose e certo non ultimo questo modo di raccontare attento e che non scade mai nel ridicolo, anche quando l'argomento trattato fa correre il rischio che accada. Attendo con ansia che sia mantenuta la promessa di quel CONTINUA, per osservare il fuoco in cui l'abbiamo lasciata, consumare Oscar fino all'anima. Ora c'è LUI a darle una mano a scoprire l'America (quella della Nannini, quella di Colombo la lasciamo a Fersen)

Recensore Veterano
01/11/21, ore 09:02

Finalmente sono riuscita a finire di leggere senza interruzione ogni tre parole...sono d'accordo quando dici "possiamo solo immaginare come reagirebbero personaggi che conosciamo messi alla prova in circostanze del tutto impreviste e che né il manga né l'anime hanno mostrato": è difficile a volte definire l'OOC.
Cara Dora, qui il subconscio urla e quel "lui" rigorosamente in corsivo ne è la prova. E gli occhi blu pervinca vengono completamente sostituiti da quelli verdi che Galla ha reso così bene.
E ora che il sogno si è materializzato alla sua porta e la sta inchiodando alla poltrona, che si fa?
Si continua ovviamente...
Un caro saluto

Recensore Veterano
01/11/21, ore 00:36

Molto bella! Anche molto interessante il modo in cui Oscar si rende conto di chi è veramente la persona dei suoi desideri.
Probabilmente quello che ha visto nel parco l’ha aiutata a capirlo ma va bene così, ci fa sempre piacere quando la bionda con gli occhi foderati di prosciutto si desta dal letargo.
E a questo punto, considerata la frase finale, considero questo rosso di passaggio per arrivare a quello che è la naturale evoluzione di questa bellissima ff! 😊

Recensore Junior
31/10/21, ore 18:23

Si, continúa. Oscar esta soñando? O Andre se decidió a hacerle ver lo que el le causa?

Recensore Master
31/10/21, ore 15:54

Dorabella, Dorabella carissima, direi che ci hai preso gusto con il rosso, e sei stata in grado di trascinare il lettore in questo percorso che, veramente, di onirico aveva ben poco. Sensualissimo al massimo fino a giungere alla chiusa finale che adesso quasi ti imporrebbe di dare un degno seguito a questa tua nuova fantasia.
Con la tua abilità di consumata narratrice ci hai portato dapprima nei ricordi di Oscar, nei suoi palpiti di giovane, di adolescente e infine di donna, che si interroga.
Sarà stato d’ispirazione il caldo di una fine di estate che l’ha condotta a fantasticare in quel boschetto di querce, luogo dove si sentiva stranamente a casa, dove vi era sempre andata con André e lì aveva lasciato la mente galoppare a briglia sciolta, libera e sicura che nessuno potesse intromettersi in quel ritaglio dalle formalità tutto suo. La tua abilità descrittiva è veramente notevole: tu parli per immagini, tanto che catapulti il lettore e gli fai vedere quello che vedi tu nel momento della creazione della scena. Ho visto la reggia di Versailles animata di cortigiani che assistevano al volo della mongolfiera, così come ho osservato il viso disteso e felice della regina, insieme ai suoi bambini, con il sovrano suo marito che le lanciava sguardi ammirati e amorevoli.
Poi, sempre visivamente, ho visto Oscar, i ricordi di Oscar prendere forma, quando la sua fantasia ha cominciato a galoppare davvero. Tutta la scena dentro quel boschetto è raccontata in maniera spigliata, ma facendo percepire tutta la tensione erotica che si è scatenata nei due che amoreggiavano e in colei che, stupita di se stessa, osserva la scena mentre il desiderio le si insinuava sempre più nelle viscere. Perché è vero che era stata cresciuta dall’augusto genitore come un uomo, ma le pulsioni di quella che era la vita di una persona non si potevano eliminare completamente diventando asessuata. E qui la sua immaginazione la porta con il pensiero a desiderare che le mani di Fersen, la bocca e le labbra di Fersen facciano ciò che vede André fare alla bella e prorompente cameriera di palazzo. Uno sconvolgimento talmente reale se non fosse che alla figura di Fersen, nel suo desiderio recondito, vede le mani possenti dalle dita quadrate con piccoli calli, gli occhi non pervinca ma di uno sfavillante verde smeraldo, il castano dei capelli sovrastato dalle ciocche corvine, e infine il profumo non è quello artefatto delle essenze bensì è quello di cuoio, di sapone di Marsiglia.... di André.
André il cui nome prorompe dalle labbra di Oscar e che lo fanno accorrere nella sua stanza, nella quale la trova in evidente stato ... confusionale, facendole notare prima, nella sua solita maniera scherzosa, che si è vestita in maniera strana con la camicia da notte indossata al contrario, e poi che la voce udita non pareva per nulla essere, come lei ha affermato, quella di una donna in preda agli incubi, bensì al piacere più sfacciato, cosa che la lascia disorientata e basita per le affermazioni che le ha esposto.
E’ ovvio quindi che il tuo CONTINUA finale fosse del tutto retorico, non è vero?
Attendo quindi il seguito per vedere come se la caverà Oscar messa alle strette, forse, dal nostro villano ripulito preferito.
Sicuramente non sarò riuscita ad esprimere al meglio cosa e quanto abbia apprezzato questo tuo racconto, il quale si è arricchito del gradevolissimo e ammiccante ritratto del nostro bel moro, con tutte le caratteristiche che tu hai ben evidenziato nel racconto, regalatoci da Galla88 con la quale mi complimento.
Grazie per questa parentesi rossa che ti è riuscita particolarmente bene e, nel mentre, ti auguro un buon proseguimento della tua domenica. A presto!

Recensore Master
31/10/21, ore 15:32

André ha capito tutto, e Oscar dovrà adesso capire chi ama davvero e scegliere!

Recensore Veterano
31/10/21, ore 15:15

Carissima Dora,
che bello ritrovarti così presto  con un'altra storia di colore rosso, che ho gustato come una mela succosa!
Quando mi hai commissionato "un disegno di Andre', dallo sguardo ammaliante, del periodo precedente  al ferimento all'occhio" non immaginavo che sarebbe stato usato per una storia così sensuale. Alla faccia!
Io Andre' me lo immagino proprio così, con una mela tentatrice in mano e uno sguardo malandrino. Perché, diciamocelo, Andre' e' un finto calmo: e' l'acqua cheta che smuove i ponti! Sono contenta che il disegno sia piaciuto e approfitto di questa recensione per ringraziare dei complimenti.
Ma ora veniamo alla storia: mi è piaciuta molto la parte introduttiva, una sorta di prologo dove ci regali questo tenero spaccato della famiglia reale, con questa Maria Antonietta così serena e soddisfatta, nonostante l’amato Fersen si trovi dall’altra del mondo. Il re e la regina, nonostante tutto, sono riusciti a trovare un loro equilibrio e una loro armonia. E Oscar si trova ad invidiare questa serenità e felicità, anche perché nel suo cuore sa già che se il bel svedese tornerà non sarà di certo per lei. Insoddisfatta e turbata rimpiange la semplicità dell’infanzia, dove bastava un abbraccio di Andre’ per consolarla.
Il caldo fuori stagione la spinge a fare una passeggiata notturna per rinfrescarsi, ma il caso la porta ad assistere a un incontro amoroso tra Andre’ e Therese, la bella cameriera bionda di casa Jarjayes. Ecco, arrivata a questo punto, non ho potuto fare a meno di immedesimarmi in Oscar perché - parliamoci con sincerità - anche tutte noi amanti di "Versailles no bara" siamo un po’ 'innamorate' del bel Grandier e del suo amore impossibile, e vederlo con una un’altra donna è stretta allo stomaco (anche se è inconcepibile credere che nella vita non avesse avuto altre esperienze; la stessa Ikeda lo ha ammesso. Come dissi anche a Epices: in fondo è un uomo non un prete!).  Alla pari di Oscar siamo incuriosite dallo spettacolo, ma, dall’altro lato, ci sentiamo in colpa perché ci sembra di spiare nostro fratello/amico dal buco della serratura. 
Bellissimo il momento in cui Oscar si augura che Andre’ non porti le sue conquiste nella sua camera, per non mondare un luogo che è solo loro, dove hanno condiviso momenti indimenticabili durante l’infanzia.
L’incontro amoroso si interrompe bruscamente (con sollievo di Oscar e pure mio, lo ammetto) e sparita la coppietta, Oscar rientra e trova Andre’ in cucina. Andre', con un aplomb che gli invidio, fa finta di nulla, mentre Oscar torna in camera sua per tentare di dormire, ma la scena cui ha appena assistito continua a ronzarle nella testa.
Lei tenta di immaginarsi quello che per lei è l’”Amore” o almeno come lo ha concepito finora, ma alle mani delicate e morbide di Fersen si sostituiscono quelle grandi e ruvide di Andre’, gli occhi pervinca diventano verdi, Oscar sente insistentemente il profumo di Andre’ (di cuoio e di sapone di Marsiglia) e alla fine anche la voce di Fersen sparisce. E il nome che Oscar urla in “quel momento” e’ proprio quello di Andre’! L'inconscio non mente mai.
Urla così forte da indurre l’amico a bussare alla sua porta per accertarsi che stia bene. Il dialogo tra i due mi ha lasciato semplicemente senza fiato. E che finale con il botto! Mi unisco all’appello degli altri lettori per avere un seguito! Non puoi mica lasciarci così!
Il tuo Andre’ è semplicemente sublime! Da una parte è sempre lo stesso: disponibile, caldo e gentile, profondo conoscitore dell’animo e dei sentimenti di Oscar; ma poi conosciamo anche il suo lato passionale, che nell’anime vedremo solo poche volte: al momento dello strappo e durante la notte delle lucciole. Qui lo vediamo anche nell’incontro con la cameriera e nel dialogo finale con Oscar (da pelle d’oca!).
Come sempre, ci regali delle descrizioni così vivide con tutti e cinque i sensi (le unghie squadrate, i calli sulle dita, i capelli neri nel nastro azzurro, la ghiaia del sentiero, la camicia da notte al contrario, l’odore di cuoio e di marsiglia...) da rendere il racconto molto intenso e pervadente e ciò aumenta innegabilmente il coinvolgimento del lettore. Lo stile, a prescindere dal rating, è fluido e di classe, mai volgare, molto adatto alla trama.
Mi hai davvero emozionato: durante la lettura, in un paio di occasioni, il mio cuore ha saltato un battito. Grazie per aver condiviso. Non vedo l’ora di rileggerti ! Buona domenica 🍎 
(Recensione modificata il 31/10/2021 - 03:26 pm)

Recensore Junior
31/10/21, ore 11:39

L'america mi sa che in questo caso era vicina evviva! Bellissimo il racconto, spesso le parti rosse le salto alla veloce perchè non mi ci trovo però visto che l'avevi scritta tu mi sono incuriosita e è super!!! Tra l'altro vedere America e "rosso", e poi trovare l'abbinamento america e autoerotismo non poteva non far volare il pensiero alla gianna degli eighties non lo so se era voluto cmq ottantacentomille punti!!! Ma cmq mannaggia a te che mi hai fregata scrivendo completa e invece prosegue... e temo già, ma spero di no per loro, che alla fine tra oscar e il suo andrè non capiterà proprio un bel niente :D , uffa. 

(ma poi visto che io sono una grande fan del manga mentre il cartone lo conosco poco - so che queste ff sono degli spin-off dell'anime quindi magari chettefrega - ti dico una cosa interessante: nell'originale oscar dice proprio chiaro e tondo che lei "si sogna fersen anche di notte" quindi li fa eccome i pensieri erotici su lui, su fersen dall'inizio alla fine altrochè, lei lo ama non è un'infatuazione del "credevo ma non è amore" tanto gettonato nelle ff. inoltre quando andrè la bacia nella sua stanza - e oscar non lo aveva per niente provocato, anzi voleva stare da sola al buio - lei grida il nome di fersen "noo... aiuto fersen" e andrè si prende malissimo dicendole di urlare quanto voleva che tanto nessuno la sentiva. poi sulle tanto discussa domanda "andrè dell'anime aveva altre donne o no?" il manga è + preciso: andrè nell'88 dice che da 10 anni non ha mai + posato lo sguardo su nessun'altra e da qui gli scaturisce una repressione che lo manda pian piano ai matti, però in un arco di tempo compreso tra l'incoronazione di luigi e il 78 lui è stato con una cortigiana, esistono delle tavole disegnate ma non pubblicate dell'autrice proprio con questa scena, quindi tra i 20 e i 23 anni ha avuto una o + esperienze, con una cortigiana scafata, e poi basta fino a oscar)

beh insomma grazie ancora e complimenti per questa storia piccante, adesso mi toccherà leggere il seguito e già temo il disastro accidenti!!! però sono un'inguaribile ottimista e le tue storie sono troppo belle quindi... però sappi che stavolta leggerò prima la fine e se c'è scritto "prosegue" aahahah... non la leggo ecco :P
(Recensione modificata il 31/10/2021 - 01:02 pm)

[Precedente] 1 2 [Prossimo]