Recensioni per
Negli occhi della selva
di gabryweasley

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/02/24, ore 14:20
Cap. 4:

Buongiornoooooo! Sono felicissima di poter tornare su questa raccolta *^*, mamma mia, mi sono mancati tanto i tuoi Remus e Dora, con quel modo tutto loro di capirsi e punzecchiarsi. Remus che si autosabota da solo non smetterà mai di farmi arrabbiare, anche se capisco le sue ragioni e la cosa mi fa arrabbiare ancora di più, mannaggissima lui. Dora sempre molto più adulta della sua vera età: adoro il suo, chiamiamolo ottimismo, anche se non è così: è più un sapere stare per davvero di fronte alla vita non censurando nulla. Remus è noioso ed è mannaro e a lei stanno bene entrambe le cose: non lo ama a discapito ma lo ama anche per quelle. E' troppo preziosa questa ragazza, e grazie al cielo, dopo qualche metaforico calcio in quel posto, se ne accorgerà pure il nostro lupacchiotto.
Io intanto ti faccio tanti complimenti e conto di rileggerti presto, eh!
un bacione ♥

Bennina

Recensore Master
21/01/24, ore 13:55
Cap. 4:

Non sminuisci nulla, anzi, lo valorizzi, e questa raccolta è un insieme di momenti mancanti assolutamente canon.
(a fra poco, hai visto? Sono incredibilmente di nuovo qui a mettermi in pari!)
Ho amato anche questo momento quanto quelli precedenti, qui però voglio soffermarmi su questo dettaglio bellissimo del colore degli occhi di Tonks, che a Remus ricorda le selve e i boschi e la liberà – e che è verde solo per lui e con lui.
Mi piace tantissimo come analizzi i pensieri e le emozioni di Remus, come lui faccia fatica a prendere le misure con ciò che prova quando è assieme a Tonks, allora ragiona per associazioni e ripensa al solo passato in cui è stato felice – e libero e con forse qualche speranza per il futuro –, perché Tonks riesce a far rinascere in lui la voglia di rompere le catene e infrangere le regole, di rischiare per una corsa nel bosco, l'adrenalina, il desiderio di vivere.
E mi piace tanto anche come riesci a rendere assolutamente naturale le interazioni tra loro due, perché metti in evidenza la capacità che deve aver avuto Tonks di capire Remus a istinto e di trovare da subito la chiave per oltrepassare le sue barriere; ha faticato perché lui la accettasse nella sua vita, certo, e capisse di non essere un intralcio per lei, ma lui ha barcollato sin da subito in sua presenza, l'attrazione e la comprensione sono state istantanee.
Sono proprio felice di essermi messa in pari con questa raccolta, sappi che sarò qui a leggere quando avrai tempo, voglia e ispirazione per dare vita a nuovi momenti mancanti.
Un grande abbraccio, e brava sempre! ❤

Recensore Master
21/01/24, ore 13:24
Cap. 3:

Il mostro non è il lupo, è la terra bruciata tutto intorno.
Inizio citandoti perché questa riflessione sbagliata di Remus trovo sia il cuore di questo momento mancante, ciò che lo induce a credere di dover lasciare andare Tonks e rinunciare all'estate, così certo che sarà lui a contaminare lei e non lei a salvare lui.
Amo molto del tuo modo di trattare questi personaggi la sincerità e la maturità con cui lo fai. Non sono certa di riuscire a spiegarmi, ma li caratterizzi, muovi, fai parlare con estrema schiettezza, senza filtri, e con la maturità adatta alle loro età. Dico sempre che la tua scrittura è tanto emotiva, e lo è anche in questo caso, però qui aggiungo che vedo una lente che ha già visto e sa attraverso cui mostri i personaggi, mi piace molto.
Inutile dirti che ho sofferto leggendo tutte le convinzioni sbagliate che animano Remus e che lo portano a scegliere la solitudine, giusto? Ma te lo dico lo stesso, perché è incredibile quanto sia canon questo dialogo tra loro due – compresa Andromeda col suo silenzio saturo di giudizi e Remus che li sente pesare tutti sulla schiena –; io sono davvero sicura che sia andata così, che dopo la morte di Sirius sia andato ulteriormente tutto in pezzi in Remus, che una frase come avrei fatto la stessa cosa per te abbia fatto fare mille passi indietro a Remus, troppo incastrato nelle convinzioni che si trascina da una vita.
Momento di pianto per il parallelo Tonks-James e la felicità sgretolata di Remus (però sei cattiva!) e niente, io sono qui con mille emozioni e la voglia di abbracciare Remus e dirgli di fuggire assieme alla sua Dora lontani dalla guerra così da vivere felici e contenti col piccolo Teddy.
Spero di riuscire a leggere anche il prossimo capitolo, quindi a fra poco (e se non sarà fra poco sarà comunque un fra qualcosa perché qui torno!

Recensore Master
21/01/24, ore 13:09
Cap. 2:

Tu lo sai che, prima o poi, col mio passo da lumaca, arrivo. ❤
Questo capitolo mi ha lasciato emozioni così contrastanti che sono certa non riuscirò a esprimere nulla di ciò che ho provato leggendo, so solo che hai scritto qualcosa di così realistico per questo personaggio e questa coppia da essere crudo.
Credo che ci soffermiamo sempre poco sul lato animalesco di Remus, sul suo poter essere totalmente fuori controllo, sugli spigoli rabbiosi della sua personalità, su quell'incubo che si trascina dietro di essere pericoloso. Ecco, tu in queste pagine, mostrandolo alle prese con ricordi fisici, con un luogo che per lui rappresenta quel passato da cui fugge e che è restio a raccontare e di cui noi conosciamo veramente poche briciole, mostri questo suo lato, e nel farlo mostri anche come Tonks stessa debba prendere le misure con questo volto di Remus – che non è quello pacato dell'insegnante né quello saggio del membro dell'Ordine né quello scapestrato dello studente, è altro ed è il buio che si trascina dentro e da cui tenterà sino alla fine di proteggere lei nell'unico modo che conosce: allontanandola.
Ho amato come lei abbia dovuto metabolizzare ciò cio stava assistendo e abbia trovato la strada per avvicinarsi a lui, per non essere respinta, ma anzi per fargli capire che possono essere in due, che lei non ha paura, che va bene, che insieme sono l'estate (richiamando la metafora del capitolo precedente!).
Spero continuerai a condividere questi momenti mancanti, perché sono stupendi.
Un impasto! ❤

Nuovo recensore
08/01/24, ore 04:40
Cap. 1:

Che bella, dolce, malinconica e leggermente triste.
Questa storia è un piccolo dono davvero.
Devo dire che anche a me di tanto in tanto mi ronzano per la testa questi due ma di rado alla fine leggo storie su di loro, e invece; che piacevole sorpresa trovare questa storia.
Lo stile di scrittura è stupendo e i personaggi sono caratterizzati benissimo, appena posso leggo il resto, grazie davvero di non aver ceduto alle insicurezze, se non avessi pubblicato sarebbe stata davvero una perdita.

Loony

Recensore Master
02/09/22, ore 20:15
Cap. 3:

Ciao Gabry,
arrivo con un ritardo davvero imbarazzante, ancor peggiore di quelli a cui sei abituata, per lasciarti un piccolo commento su questo terzo capitolo.
La prima cosa che mi ha immediatamente colpita di questa lettura è stato quel “sconveniente”. Perché, sì,  immagino che avere come figlio un Lupo Mannaro non sia proprio il massimo, specie per dei maghi che vivono in una società fortemente impregnata di pregiudizi - non che la nostra sia diversa ma facciamo finta di nulla - ma non mi aspettavo questo. Sì, okay, avevo dato per scontato che il segreto di Remus fosse qualcosa da nascondere al mondo, forse anche in un disperato tentativo di dimenticarsi del problema, ma non mi aspettavo parole così forti, specie da un genitore.
Non ho potuto fare a meno di chiedermi se suo padre non avesse alimentato questo senso di colpa. Perché Remus sente sulle sue spalle il peso di essersi salvato, di aver avuto la possibilità di vivere a differenza dei suoi amici. Anche se qui una forse dovrebbe interrogarsi se quella sia stata davvero una vita, almeno il periodo pre e post Malandrini.
Comunque suo padre mi sta palesemente sulle balle. Posso anche capire il tentativo di fargli comprendere le difficoltà che il morso comporta ma mi sembra che non abbia mai cercato di rassicurarlo, di dargli speranza, al contrario mi pare che abbia accentuato ancor di più tutte quelle fragilità e incertezze. 
E lo so che tu mi dirai che forse era un tentativo di non dargli false illusioni ma non mi va giù!
Se io vedo che mio figlio è a terra, mica gli do in mano una pala per scavarsi la fossa da solo!
Alla fine credo di riuscire a comprendere i sentimenti contrastanti che scuotono Remus sottopelle. Questo tentativo di odiare Tonks per nascondere quello che davvero prova.
E’ palese anche da quel “tutti ne saranno sollevati”. 
Credo che, anche se le parlasse chiaramente, si mostrerebbe comunque un imbranato di prima categoria.
Giacché hai parlato di genitori, non ho potuto fare a meno di riflettere un momento su Andromeda. Trovo molto delicata la rappresentazione che le hai dato. Non è d’accordo con quello che c’è tra lui e sua figlia ma si tiene per sé le sue idee (almeno in presenza di altri).
Una cosa che apprezzo davvero molto di Tonks è la franchezza di andare dritto al punto senza perdersi in troppi convenevoli. Gli ha manifestato il suo dispiacere per la morte di Sirius, affrontando di petto il problema e affermando che per lui avrebbe fatto lo stesso.
E forse può apparire avventato - anche se in parte giustificato dalla sua giovane età - ma credo che un contesto come la guerra mostri la vera natura delle persone. 
Trovo che il modo in cui Tonks lo abbia messo con le spalle al muro sia quello vincente. Perché con uno come Remus - abituato da una vita a fuggire da tutti, specie da se stesso - non ci sia molta altra scelta. Anche perché se intravede uno spiraglio di salvezza, si dà alla macchia.
Spero che mi perdonerai per il ritardo <3
Ti mando un grosso bacio,
Eli

Recensore Master
22/08/22, ore 10:57
Cap. 3:

Arriverà - spero, prima o poi - il giorno in cui capirai che la tua ansia da prestazione non ha alcuna ragion d'essere e che ogni cosa esca dalla tua mente, dalla tua penna, dalla tua tastiera, è semplicemente meravigliosa.
Remus e Tonks lo sono in maniera particolare: penso che ognuno di noi abbia una coppia speciale che riesce a descrivere, a trasmettere, in maniera unica e potente e forse per te sono loro due, perché non manchi mai di smuovermi e disordinarmi tutto il cuore quando ne parli. Sono gli originali, quelli di zia Ro' e allo stesso tempo sono i tuoi. Remus, dannatamente idiota, testardo, autolesionista fino allo stremo e Tonks: bella, dolce, coraggiosa, vera.
Non riesci a dare ragione o torto a nessuno dei due, perché puoi vedere con chiarezza le ragioni di entrambi. Tonks non ha perso tutto quello che ha perso Remus, non ha passato più di metà della vita a credere di essere un mostro che non avrà mai diritto alla felicità. Remus di contro manca del tutto di quella scintilla di positività, del coraggio di lottare per sé stesso anzichè per gli altri.
Quel "no, non ti amo" è così giusto a questo punto della storia, eppure mi ha comunque spezzato il cuore. I riferimenti a tutti i Potter e a Sirius sono perfetti. Ho amato ogni singola cosa, per quanto dolorosa, di questo capitolo. Ho così amato rileggerti e rileggerli. 
Ti aspetto ♥
scusa se non mi trattengo di più ma nel mentre mi è arrivata una notizia non proprio bellissima dalla real life e niente, concentrarmi è diventato difficile.
un abbraccio grande!

la tua FocaBenni

Recensore Master
06/03/22, ore 11:31
Cap. 2:

Ma io sono stata davvero così rimbambita da non aver inserito questa storia tra le seguite?
Perché allora mi spiego il motivo per cui mi sono persa questo aggiornamento ma mi viene anche parecchia paura per il disagio che ho raggiunto. Manco mia madre ha questa pessima memoria, e ho detto tutto.
Dunque, giacché ho perso abbastanza tempo – e di questo mi scuso –, direi che posso lanciarmi su questa tua storia senza dilungarmi sul altro.
Allora, direi che partiamo proprio alla grande. Abbiamo questo momento in cui Tonks desidera sapere qualcosa di più dell'altro, cosa fondamentale se si vuole imparare a conoscerlo ed amarlo. Mi è piaciuto leggere di quel pizzico di speranza che la caratterizza, come anche del suo buon cuore per volere salvare qualche ricordo di una vita che non è stata affatto serena né gratificante.
In questo senso, mi è piaciuto molto il parallelismo tra i due: è vero, Remus non deve aver avuto un'infanzia facile a causa di Greyback ma dubito che a Tonks sia andata meglio. E' stata amata immensamente dai suoi genitori, okay, ma non ci credo che non abbia patito la sofferenza nell'essere guardata come un mostro dai Black.
Eppure entrambi hanno sviluppato un atteggiamento diverso e un differente modo di affrontare la vita. Tonks si è nascosta dietro i suoi colori e la sua allegria, Remus non ha avuto la stessa forza.
Infatti non le parla di un bel ricordo, solo del meno peggio. Di un posto in cui non si è mai sentito a suo agio – dove non poteva essere libero – ma che aveva almeno il pregio di essere isolato, così da non costituire un pericolo per gli altri e per se stesso. Si percepisce chiaramente nelle parole di Remus la sua paura e il rammarico per la sua condizione, che gli ha strappato via prima del tempo la spensieratezza tipica dei bambini.
Le parla di un passato pieno di grida, sangue e catene. Parla dei suoi genitori che hanno fatto di tutto per nascondere la sua condizione e per proteggersi da quello che significava avere un Lupo Mannaro come figlio.
E Remus esplode al ricordo.
Credo che questa parte sia significativa.
“Pensa che la belva faccia parte di lui anche quando non si mostra. Che Remus l'abbia inglobata e resa parte di sé anche quando il plenilunio è lontano e potrebbe invece tenerla relegata in un angolo e guardare il mondo con gli occhi di un uomo e non di un lupo.”
Comprendo la paura di Tonks, anche se non sono d'accordo con la sua riflessione. E' anche vero che per me è più facile osservare la situazione, guardandola dall'esterno e non vivendola.
Io credo che, per quanto la natura da Lupo si sia radicata in lui, Remus sia animato da una profonda rabbia. Non solo per il dolore che ha provocato il morso ma da quello che poi ha scatenato. Gli ha portato via praticamente tutto. Ha fatto in modo che i suoi genitori ne avessero paura – lo amavano, non ne dubito, ma secondo me temevano ogni luna piena –, lo ha condannato a sopravvivere senza il conforto di nessuno – i pochi che lo avevano accettato sono morti – e a non cercare nulla di più.
Non credo che sia la rabbia di un animale ma quella di un uomo frustrato che ha visto andare a rotoli la sua vita e non ha potuto fare nulla per evitarlo.
Con Tonks, invece, penso che si senta vulnerabile. Perché tutte quelle barriere che lui si è costruito con il tempo – e che sono servite per creare una distanza dagli altri – sono state abbattute dalla cocciutaggine della ragazza. Lei non lo teme, lo abbraccia e cerca di confortarlo. Vorrebbe mostragli che può ancora avere tutto quello che ha sempre desiderato.
Gabry, sinceramente sono commossa. Questa raccolta ti tocca il cuore ed è di una bellezza allucinante.
E scusami se sono rimbambita.
Un grosso abbraccio e a presto,
Eli

Recensore Veterano
17/01/22, ore 04:18
Cap. 1:

Lo so, arrivo con un ritardo imbarazzante ma ormai hai capito che, se su alcune cose sono una specie di Speedy Gonzales, su altre sono più lente di una lumaca.

Io i tuoi Remus e Dora ma solo qualche volta li adoro perché mi sembrano usciti dalla saga per quanto li caratterizzi bene.
Remus è palesemente un inverno, uno che crede di star bene nel grigiore, che ci si è abituato mentre Tonks è un fiume in piena, un’estate prepotente che lo travolge senza chiedere il permesso.
Questo gioco di stagioni mi ha fatta impazzire sin da subito in questa storia, così come i dialoghi, quel punzecchiarsi che deve esserci stato, che è tipico di chi si piace ma non si dichiara.
Il momento che hai scelto è perfetto, perché è un momento lento in quella che deve essere stata un’estate impegnativa per tutti loro. Invece qui ci sono solo Remus e Tonks su un divano, in una casa che fa da scenario a questa storia d’amore, a parlare dell’argomento tabù del nome di Dora.
Che poi comunque ha ragione Remus: le si addice. Quale nome migliore per una che incarna letteralmente tutti i colori?
Lei non mi crederà ma è così.
L’altro adorabile dettaglio è il titolo, che riprende una delle battute migliori del racconto, perché che Remus sia un pignolo è una verità incontrovertibile.
Non so se questa recensione/delirio scritta alle quattro del mattino abbia un senso ma davvero questi brandelli di Tonks e Remus mi emozionano tantissimo.
Lei soprattutto mi ricorda tantissimo te, in quella solarità tutta Tassorosso che irradi sempre.
E non aver paura di scrivere di loro, né di nessun altro, perché non ce n’è assolutamente motivo.
Sei bravissima e riesci ad usare questi due personaggi in maniera tanto emozionante ed emotiva, al punto che insieme a Remus mi sto un po’ innamorando anche io.
Un abbraccio grandissimo
Fede

Recensore Master
08/01/22, ore 19:00
Cap. 2:

Ci credi che giusto oggi pomeriggio stavo pensando a questa raccolta e mi chiedevo "chissà quando Gabry la aggiornerà". A volte mi faccio paura da sola aahahha.

Che dire, tesoro? Meno pare mentali, ché ogni capitolo che sforni è un gioiellino e io rimango sempre a bocca aperta per quanto bene sai caratterizzare Dora. Ci ho ritrovato la sua bontà, la sua dolcezza, ma anche la sua irriverenza che le consente di tenere testa nel migliore dei modi ai drammatici scatti d'ira di Remus. Instabile è la parola perfetta per definirlo, in questo capitolo. Se all'inizio ero felicissima che avesse deciso di portare Dora in un posto per lui speciale, nel vederlo poi reagire tanto violentemente di fronte al passato, ammetto di essermi spaventata çç. Poveri amori miei entrambi! Mi sono commossa non poco quando Remus ammette che il motivo per il quale preferiva quel posto è dovuto al fatto che il cielo brillasse di più ♥ la trovo una cosa assolutamente meravigliosa!
Come meraviglioso ho trovato il fatto che il metodo che ha Tonks di calmarlo, sia più carnale che mai ♥, sia un donarsi a lui completamente, e dimostrare a entrambi di quale grande atto d'amore siano capaci.

Sto impazzendo o cosa?» lo sente sussurrare, gli occhi che catturano i suoi, verdi dalla prima volta che si sono baciati.
«Cosa» risponde, ché di pazzia non può trattarsi. --> ti riporto questo scambio di battute perché l'ho trovato geniale e dolcissimo ♥

Attendo con gioia il prossimo aggiornamento e ti mando un abbraccio,

Bennina

Recensore Veterano
21/12/21, ore 06:46
Cap. 1:

Ciao Gabry!
È tantissimo che voglio passare a sbirciare qualcosa di tuo e oggi, finalmente dirai, mi sono decisa, con una piccola spintarella de L'angolo. E sono felicissima di essermi fermata da questa storia! Secondo me, è già bellissima in sé l'idea di voler scrivere dei missing moments di Remus e Dora che è vero, come dici, che sono due personaggi enormi, ma lo sono diventati dopo, con la lotta di lei per averlo e con il loro sacrificio finale. Prima devono essere stati, per forza di cose, solo un uomo e una donna che si conoscono, si piacciono, inciampano uno nell'altro e arrivano a scoprirsi pian piano.
Io, i loro primi passi li vedo proprio così, come li hai raccontati: trovo molto azzeccata l'antitesi estate/inverno. Perché anche se Remus è inverno proprio fin dentro le vene (Rossella Migliaccio approves), Dora è sempre stata estate: allegra, scanzonata, senza troppe sovrastrutture, senza brutture che le hanno ingrigito la vita. Tranne una - il suo nome!
Il grigio di Remus poteva essere solo ravvivato da qualcuno come lei: i malumori di Sirius rendono ancora più cupa e più nera l'atmosfera di Grimmauld Place, quasi si alimentassero l'un l'altro, portando avanti i rancori di una vita che ha voluto dimenticare. Dora, invece, è una nota di colore stonata fra quelle mura e per questo risalta ancora di più, attira il suo sguardo, lo attrae nel suo scanzonato modo.
Ho amato tanti piccoli dettagli della descrizione di lei: lei non ha paura di quella casa, è soltanto un'ossatura in pietra come molte altre, non la spegne. Lei beve sempre zucco di zucca e non Firewhisky ed è sinceramente felice di aver conosciuto Harry e i ragazzi, trascinata sull'ingresso da Moody che non si perde in convenevoli, che non è la sua bambinaia. È perfetto, direi!
Ma la cosa che ho amato di più è come a Remus di lei piaccia tutto, compreso il suo nome, che come ci dici è un nome che ha dentro di sé quello che lei sarà per lui, senza che ancora lo sappia: una sposa e un dono. Mi piacciono tutti i suoi tentennamenti iniziali, che rispecchiano perfettamente le insicurezze di un uomo che non è stato abituato a dare e ricevere amore ma solo a difendersi. Quindi, si ritrova a chiedersi se quella concessione sia soltanto gentilezza o nasconda qualcosa di più. Si arriva a chiedere quasi se può permetterseli quei pensieri, se è quasi troppo immaginare che Dora possa, come lui, star immaginando altro, star avvertendo la sensazione benefica della sua presenza, quell'iniziare ad incastrarsi, senza fretta ma senza nemmeno riuscire a smettere.
Una parentesi d'estate credo sia la ddscrizione perfetta per lei, per quello che ha iniziato a significare per lui e quello che poi ha significato sempre, mentre si è fatto trascinare un po' dentro quella parentesi.
Beh, che dire, follettini e follettine? I Remadora sono la mia otp suprema dell'universo potteriano quindi trovarli così reali, così veri e così centrati, nella semplicità e nella grandezza di questa storia, è stato bellissimo. Spero che tu possa trovare l'ispirazione di scriverne altre, perché mi farebbe tantissimo piacere leggerle.
Nel frattempo, continuo a sbirciare nel tuo profilo e sono felicissima di essere passata di qua!
Ti mando un abbraccio

Recensore Master
01/12/21, ore 10:34
Cap. 1:

Ciao Gabry ^^
Vengo a darti la seconda cioccolata della giornata perché amo Remus e Tonks con tutto il mio cuore e ho adorato questa storia ❤
Zia Ro è stata molto tirchia con loro, oltre ad averli uccisi prematuramente ci ha anche mostrato pochissimo della loro storia, dandoci però così modo di esplorarli nelle fanfic 👀
Ho trovato i momenti da te descritti veramente IC, quindi non posso che farti i miei più sinceri complimenti ❤ Mi sa proprio che Dora che finisce addosso a Remus al loro primo incontro sia canon, cioè lei inciampa ovunque, perché non avrebbe dovuto farlo anche con l'amore della sua vita? XD Ho adorato la contrapposizione tra inverno ed estate, e come Remus trovi quell'estate che a lui manca proprio in Tonks. Anche secondo me il loro rapporto è nato in modo molto spontaneo e mi piace tantissimo immaginarli a chiacchierare seduti sul divano e a bere succo di zucca insieme ❤ Ho apprezzato tantissimo anche tutta la conversazione sul nome di Tonks, che lei odia ma che secondo Remus è molto carino, e il fatto che lei sia arrivata a concedergli il privilegio di chiamarla "Dora" è giù un passo avanti.
Ti faccio ancora tantissimi complimenti per questa bella storia, che finisce subito tra le seguite. Non vedo l'ora che aggiorni questa raccolta ❤
Alla prossima!
Baci, pampa

Recensore Master
14/11/21, ore 18:42
Cap. 1:

Ciao Gabry,
spero che perdonerai il ritardo con il quale mi accingo a commentare questa tua storia (avrei dovuto farlo venerdì ma mi sono un po' persa tra i mille impegni).
Allora, come ti ho già accennato in chat, mi intriga molto questa tua idea di fare una raccolta su Remus e Tonks, e sono curiosa di vedere che cosa hai scritto!
Ho amato la contrapposizione tra estate/inverno delle prime righe. In effetti, pensandoci bene, hai assolutamente ragione: Remus mi dà l'idea di grigio, di qualcuno che è spento e che sembra sempre in attesa di qualcosa mentre Tonks è colori brillanti, vita, risate e calore. Lo si vede anche dai capelli: se quelli di lui sembrano quelli di un uomo più anziano, quelli di lei sono brillanti e vivaci (il rosa è un colore che bisogna saper portare, signore e signori).
Quello che mi è piaciuto di più di questo primo capitolo è come Remus torni, poco a poco, a vivere. Sembra sempre più influenzato dal colore che l'altra emana, dalla sua gioia e dalle risate capaci di scacciare anche i pensieri più cupi e le situazioni più desolanti della vita.
Altra cosa che devo assolutamente dirti: trovo IC il tuo Remus. Me lo sono immaginata come un uomo mite e cortese – almeno quando indossa i panni dell'insegnante. L'ho amato in quella veste, anche se poi, nel settimo libro, ho avuto una secchiata gelata per il suo comportamento – ma tremendamente impacciato con le ragazze. Ai tempi della scuola, mi immagino che quelli veramente disinvolti – forse perché forti della convinzione di piacere – fossero James e Sirius.
Questo impaccio di Remus, questo tentennamento appena percepibile, nel modo in cui si approccia con Tonks mi fa impazzire. Vedo come lui cerca di andare oltre i suoi limiti – timidezza, poca esperienza con il gentil sesso – per avere un dialogo con lei, per cercare in qualche modo di starle vicino e conoscerlo.
Credo che quel “Dora” sia il primo passo per creare un legame che entrambi desiderano. Remus si preoccupa delle apparenze, di mostrarsi troppo intimo con lei, mentre Tonks l'ho vista come trattenuta, forse perché non abituata ad avere così vicino qualcuno (me la immagino sempre circondata da persone ma dubito che molti la conoscano per quello che è davvero dietro la sua maschera di Metamorfomagus).
Sono veramente felice che tu abbia iniziato questo progetto e mi auguro che ti dia tante soddisfazioni.
Sai benissimo che se vuoi parlare di questo, di qualche altra storia o di quello che desideri, la mia chat è sempre aperta.
Ti mando un grosso bacio.
Con affetto,
Eli

Recensore Master
12/11/21, ore 22:38
Cap. 1:

Ma quanto sono belli Remus e Dora? ❤
Ciao, gabry!
Sono tanto contenta che tu abbia pubblicato questo primo capitolo e dato il via a quella che promette di essere una raccolta bellissima.
Non sapevo cosa avrei trovato in questo primo momento, se due personaggi ancora sconosciuti l'uno per l'altra o già due innamorati, di certo però non mi aspettavo di assistere a questo momento che in effetti è IL momento, il momento in cui si concedono una confidenza diversa, in cui forse senza rendersene conto si candidano a essere qualcosa in più.
Ho amato tantissimo seguire Remus e le sue titubanze, le sue sensazioni nuove, il suo improvviso e inconsapevole innamoramento. Tonks cancella tutti i grigiori, non c'è nulla di più vero!
Bellissimi i loro dialoghi, li ho trovati credibili, brillanti, vividi – sono riuscita a immaginare entrambi seduti in disparte a muovere i primi passi, con lui che è pignolo (!) e lei che gli dice che se proprio vuole può chiamarla Dora, un'eccezione più unica che rara!
La riflessione sul nome di lei è fantastica, anche perché porta con sé i semi di una storia d'amore che sarà davvero un dono in una vita, quella di Remus, vissuta sempre all'insegna di sacrifici e rinunce.
Secondo me non potevi scegliere momento d'apertura migliore, perché getta tutta le basi per l'evoluzione naturale del legame tra i tuoi protagonisti, che insieme trovano davvero la loro dimensione più bella e completa.
Insomma, scusami per questa recensione brevissima e non all'altezza del tuo racconto, ma voglio commentare ora che ho appena letto, senza far passare troppo tempo.
Tanti complimenti, leggerti è sempre un tuffo in caratterizzazioni tanto emotive!
Un abbraccio!

Recensore Master
11/11/21, ore 16:36
Cap. 1:

MA GUARDA CHI C'E'

Che dono poterti rileggere di già su questo fandom, dove ti muovi con una sicurezza e una leggiadria che lasciano capire quanto tu abbia nel cuore questi personaggi. Adoro la Remadora e poter seguire questo tuo progettino di missing moment riguardante loro due e la loro relazione mi elettrizza, ecco.
E così l'inverno a poco a poco si innamorò dell'estate: se dovessi scegliere due stagioni per rappresentare questi due personaggi sarebbero proprio queste due agli antipodi. E non vedo l'ora di leggere di come a poco a poco Remus si lascerà conquistare da tutto quel calore che, ci metterei la mano sul fuoco, sente di non meritare. Come sempre la tua attenzione ai dettagli del canone è una gioia per gli occhi: Alastor brusco ma protettivo, la goffaggine di Dora, il suo astio verso il suo nome proprio, è tutto perfetto e riesce a farci sentire immediatamente immersi nell'atmosfera dei libri.
Il fatto che la ragazza conceda a Remus di chiamarla Dora credo sia un dono più grande di quanto lui non immagini *^*.

Ti seguirò con immenso piacere, dear!
Per adesso complimenti e un bacione ♥

Bennina