Recensioni per
La lezione è finita
di Dorabella27
Visto che il mio esilio volontario (ogni tanto lo devo fare perchè o si legge o si scrive) da efp è finito (per ora), arrivo a leggere quest'ultimo capitolo in cui Oscar prende piena coscienza di come ha vissuto la sua vita e di come invece avrebbe potuto viverla, già da molto tempo invece di barricarsi su torri inespugnabili. L'ho veramente odiata nell'occasione di quel “In questo caso, non dovrai preoccuparti, André: tu non sei nobile”; così come, anche a me non è piaciuta la sua uscita al ballo in abito da sera...trovata ingenua ed infantile ma aveva l'attenuante che, a provare a capire i sentimenti, nessuno l'aveva mai educata... |
Ciao Dorabella. Questo capitolo parte da Saint-Antoine. Emblematica l'espressione "bestia impazzita " in questo frangente descritto. Ho letto con interesse quello che potrebbe essere successo dopo il salvataggio di André, con Fersen che ha detto a Oscar di volerli a casa sua. Ho percepito il gioire di Fersen per la donna e mi sono immersa nelle riflessioni riguardanti il primo. Mi è piaciuto leggere di Oscar con André a casa di Fersen, dopo quanto di terribile accaduto. Ho immaginato la donna con quella vestaglia e quella camicia del Conte. Quando ho letto di quel libro la mia mente è subito tornata al capitolo precedente e tutti i tasselli sono tornati al loro posto. Bella l'espressione riguardante i fiori selvatici. Ho letto con interesse quanto scritto riguardo André, dove tutto converge nel finale, con le parole dense di significato: "quella era la lezione di André." Mi hai fatto volare con la fantasia attraverso la tua fantasia, con un messaggio che ben esprime l'essere di André. Un caro saluto. |
Ho letto in quattro volte quest' ultimo capitolo.... |
Ciao Dorabella. Nel leggere l'introduzione ho pensato: "quale sarà questo piccolo compromettente segreto?" Ho immaginato André nel fare quel nodo e mi sono persa nei suoi pensieri, come quello riguardante le sorelle di Oscar nell'essere più bella delle sorelle. Belli i riferimenti letterari che arricchiscono il tutto. Oscar non ha ceduto riguardo il libro ed ero davvero curiosa di sapere. Emblematiche le parole di André quando ha detto che per qualcuno è immorale che i poveri aprano gli occhi sulla loro condizione. Toccante il finale, con quelle lacrime. Mi piace leggere quello che scrivi riguardo Oscar e André più giovani, ti riesce bene nel cogliere il loro essere. Un caro saluto. |
Ciao Dora, ho finalmente letto la tua ultima parte. Il percorso introspettivo di Oscar, a partire dalla scoperta dei suoi sentimenti, durante la terribile notte di Saint Antoine,e tutte le riflessioni che descrivi magistralmente a partire dal ritrovamento del libro di Rousseau nella giacca di Andrè sono il preludio a quello che succerà. Forse il fatto di essere a casa di Fersen, dove non aveva certo bisongo di nascondere i suoi sentimenti, lontano da palazzo Jarjayes (e dai ruoli ben definiti che loro ricoprivano tra quelle mura) l'ha aiutata ad ascoltarsi. Condivido l'opinione di Agrifoglio su Rousseau, che oltre a non considerare affatto il genere femminile, nella sua vita ha abbandonato in orfanotrofio i suoi stessi figli...certo un gran filosofo, ma quanto a coerenza... |
ciao dorabella eccoci alla fine del trittico! che belle le immagini che hai evocato sull'infanzia dei tuoi oscar e andrè <3 |
Carissima Dorabella, |
Oscar, in effetti, pare sempre tagliata con l'accetta e questa caratteristica la mantiene fino alla fine. Nelle ultime puntate, rinnega la sua famiglia, la Corona, il suo ceto di origine e si schiera dalla parte del popolo che, pure, l'aveva quasi massacrata, come se i rivoluzionari fossero tutti virtuosi e i nobili tutti malvagi. Fino a quasi la fine, invece, aveva seguito ciecamente il padre e venerato la Regina. Mai una mezza misura. |
La vera meraviglia, in un racconto che è tutto bellissimo, perché ci conduce, attraverso i pensieri di Oscar, ad una disamina della sua vita, della loro vita, una disamina in perfetto equilibrio tra il più raziocinante argomentare ed il più incontrollato esplodere delle emozioni, è il momento in cui lei prende in mano il libro, che le parla, come se André stesso, in quel momento incosciente, le parlasse. |
Carissima Dorabella, |
Carissima Dora, |
Forse è stato davvero nella tremenda occasione della notte di violenze a Saint Antoine che Oscar si è resa conto non solo del suo amore per André, ma anche di cosa fosse giusto fare nella nuova Francia nascente. |
Eccomi! in ritardo come il Bianconiglio, arrivo anche io a recensire questo bel racconto, Dorabella. |
André è molto più maturo della sua età, e vede già il marcio della società feudale, che presto cadrà. |
Il capitolo ci presenta un André che precocemente ha scoperto l'interesse per la politica e la disuguaglianza umana e che cela già un lato più profondo e socialmente impegnato; Oscar che è vivacissima, orgogliosa e anche molto indisponente quando - quasi sempre - si mostra prepotente; l'Abbé Armand che è la quintessenza del represso e del nevrotico. |