Ciao, Debbina! ♥ Carramba!
Non scuotere la testa, non alzare gli occhi al cielo! Questa è una tua prima volta, è un po' ricominciare da zero e quindi io qui non potevo proprio mancare!
Cominciamo a parlare di questi due disgraziati ragazzi.
Chi possono essere Sana e Akito quando non sono quelli che conosciamo nel manga? Sana e la sua voglia inspiegabile di aiutare gli altri, Akito e la sua tendenza a perdersi quando è lasciato alla deriva. Ecco che gli hai dato vesti nuove: lei è diventata una psicologa per sorreggere chi da solo non ce la può fare, lui è arrivato in quello studio obbligato da qualcuno… servizi sociali? Un percorso riabilitativo? Non è dato sapere. Fatto sta che si incontrano.
Akito Hayama. Solo il nome scatena curiosità in Sana. Scrive, appunta cosa, fa domande, ma questo ragazzo non si smuove di una virgola e sappiamo bene che lei è un ariete. Quando qualcosa comincia a starle a cuore va a sbatterci finché non ottiene qualche risultato. Dopotutto è quello che è accaduto anche nel manga, non aveva motivo di intestardirsi e aiutare Akito e la sua famiglia, ma lo ha fatto. Succede anche qui, un po’ perché è il suo lavoro, un po’ perché sente quel legame che non sa spiegarsi.
E’ nella seconda parte che questa fic ha una svolta. In quello studio loro due sono bloccati, non si ha una vera idea dei loro caratteri e del loro modo di porsi, è tutto molto impersonale e freddo. Nel momento in cui lei sveste i panni della psicologa e indossa quella della ragazza esuberante che è, tornano a galla entrambi.
Si mostra la vera Sana nel momento in cui insiste e insiste, e diventa esasperante, e si mostra l’indole di Akito quando le risponde a tono, e non vuole aiuti, non vuole conoscerla, non gli interessa instaurare una conversazione.
«Spiarmi fa parte del tuo lavoro?» è una frase proprio da lui, che ho amato leggere! Ho proprio pensato “Ciao, Akito!”
Per non parlare dei modi di dire storpiati da Sana e corretti da lui (ho riso tantissimo!) e di quel suo impuntarsi a inseguire questo ragazzo. E quel bacio, che era l’unica ovvia conclusione per uno come Akito. Doveva farla stare zitta e lo ha fatto con un bacio che sa di limone. Chiamalo destino, chiamala reincarnazione, chiamala fortuna. E’ quel sapore che risveglia in entrambi quel senso di indissolubilità. Mi piace un sacco questa idea perchè è così che cominciano a sentirsi legati nel manga, con quel bacio al limone arrivato in modo non richiesto, ed è stato bello ritrovare anche in questa AU lo stesso particolare!
Siamo pazzi tutti e due. E’ proprio quello che ci sarebbe da pensare se non fosse che Sana e Akito sono sempre perfetti e complementari qualunque siano i panni che vestono! Quindi si, sono assolutamente due pazzi in questa OS ma ci sta bene così perchè sono bellissimi da vedere nel momento in cui perdono la testa e vogliono solo continuare a baciarsi perché è un gesto che sa di casa.
Deb! Per me, ti meriti un abbraccio per la voglia di metterti alla prova su un terreno a te estraneo come quello delle AU, uno per la scelta del contest - che è bellissimo (complimenti a Nirvana!), uno per il fandom, uno per la coppia, un altro per averli calati in panni diversi eppure così loro! Un altro di incoraggiamento! Insomma, tanti abbracci! ♥
Chissà che non ti venga la voglia di approfondire tutto quello che in queste 2500 parole (per te una drabble praticamente!) non hai avuto modo di analizzare come di solito piace a te!
In bocca al lupo per il contest! ♥
Ti stritolo, lo sai! ♥
gabry
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