Valutazione per il contest "Platonic relationship contest" indetto sul forum "Writing games – Ferisce più la penna"
Grammatica: 4.5/5 + stile: 4/5
Il titolo va ripetuto nel testo (e non solo nello specchietto): -0.2
- molto più di quanto avrebbe mai potuto fare, molto più di quanto avesse fatto e stesse facendo - -> i trattini non devono essere brevi, ma lunghi -0.2
sentiva , pendere -> no spazio prima della virgola, errore di battitura -0.1
Lo stile complessivamente è piacevole e supporta senz’altro il taglio della storia. Puntini di sospensione, punti interrogativi ed esclamativi, corsivi: tutto contribuisce a creare quella sensazione di stare nella mente del personaggio e vedere effettivamente i pensieri formularsi in corso d’opera. Altra scelta azzeccata sono le frasi brevi e secche. Tuttavia, sulla punteggiatura, non sono sempre stata d’accordo nell’uso delle virgole, forse un pochino abbondanti. Si tratta di gusto personale, dunque non è una vera e propria critica, eccetto in questo caso:
Aveva sempre temuto gli scontri aperti, le rivelazioni chiare, le sue frasi sibilline erano ormai parte inscindibile del suo personaggio, gli venivano naturali come la magia. -> Qui si crea proprio una confusione, in quanto le frasi sibilline sono il soggetto di “erano ormai parte”, mentre a prima lettura e a livello grammaticale appaiono come una continuazione di “aveva sempre temuto…”. Avrei messo quindi un punto e virgola per spezzare il periodo e renderlo più chiaro.
Un altro appunto riguardano i due righi che hai scelto di lasciare nel creare paragrafi distinti: essendo un unico blocco di tipo introspettivo, non ne ho compreso l’utilità.
Titolo: 2/2
Il titolo suona molto bene ed è abbastanza originale, oltre che rappresentare del tutto il protagonista, nella scena presentata, nelle sue qualità di oratore e nelle sue ambiguità.
Trama: 10/10
La trama è, effettivamente, concentrata su un momento introspettivo all’altezza degli eventi del quinto libro. È una introspezione, dunque una vera e propria “storia” viene a mancare, eppure in quanto introspezione non manca sicuramente nulla e si interrompe al momento perfetto per concludere il momento – prima di uscire dall’introspezione ed entrare nella realtà.
Inoltre, ho trovato interessante la scelta del momento e l’idea di partenza: riscrivere, in pratica, la lontananza canonica di Silente verso Harry nell’ottica dello sviluppo di un sentimento amoroso. Altrettanto interessante è la riflessione rispetto a Voldemort e l’associazione debolezza/amore.
IC/Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Io parto sempre da una convinzione in fatto di personaggi: tutti possono fare tutto, come del resto succede alle persone in carne ed ossa. Non trovo, quindi, affatto assurdo il modo in cui hai presentato Albus Silente; forse non è quello che traspare dai libri direttamente, o quello che va per la maggiore nel fandom, però l’Albus Silente che hai presentato è fedelissimo a se stesso. Hai mostrato le sue ambiguità, i suoi timori, la sua percezione incrollabile di cosa è giusto (e di fatti sceglie di non esporsi), insieme alla consapevolezza dei propri lati oscuri (tra cui l’infatuazione di Harry), per non parlare di una giusta dose di fede nelle proprie capacità, come quella di affabulare gli altri. Molto IC anche il modo in cui si rimprovera per le sue emozioni e la sua debolezza.
Insomma, è una caratterizzazione sicuramente coraggiosa, ma che ho trovato davvero ben fatta, cosa non facile – visto il personaggio, e vista la tematica trattata. Brava!
Gestione del rapporto amoroso: 5/10
Questo purtroppo è il tasto dolente della storia, ma andiamo per gradi. Lo sviluppo del sentimento in Albus Silente è chiarissimo attraverso i pensieri e anche ben indagato, in tutte le sue contraddittorietà e ambiguità. Allo stesso modo, l’ostacolo è perfettamente chiaro e comprensibile, vista la differenza di ruoli e, ancor più, di età. Però manca completamente la prospettiva di Harry, condizione che avevo posto come chiara nel bando. Non volevo soltanto una passione platonica, ma una relazione platonica, per cui il sentimento doveva essere corrisposto. Non soltanto qui il sentimento non è esplicito, ma non è neanche reciproco, motivo per cui viene a caratterizzarsi di fatti come un interesse segreto e (almeno in questo frangente) unidirezionale. Per questo motivo, mancando completamente un cenno a cosa provi l’altro personaggio della coppia, non posso metterti la sufficienza, pur avendo apprezzato tantissimo (mi ripeto) il focus su Silente.
Totale: 35.5/42 |