Recensioni per
L'equilibrista delle parole
di LordLunaPuff

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/04/22, ore 11:56

Valutazione per il contest "Platonic relationship contest" indetto sul forum "Writing games – Ferisce più la penna"

Grammatica: 4.5/5 + stile: 4/5

Il titolo va ripetuto nel testo (e non solo nello specchietto): -0.2
- molto più di quanto avrebbe mai potuto fare, molto più di quanto avesse fatto e stesse facendo - -> i trattini non devono essere brevi, ma lunghi -0.2
sentiva , pendere -> no spazio prima della virgola, errore di battitura -0.1
Lo stile complessivamente è piacevole e supporta senz’altro il taglio della storia. Puntini di sospensione, punti interrogativi ed esclamativi, corsivi: tutto contribuisce a creare quella sensazione di stare nella mente del personaggio e vedere effettivamente i pensieri formularsi in corso d’opera. Altra scelta azzeccata sono le frasi brevi e secche. Tuttavia, sulla punteggiatura, non sono sempre stata d’accordo nell’uso delle virgole, forse un pochino abbondanti. Si tratta di gusto personale, dunque non è una vera e propria critica, eccetto in questo caso:
Aveva sempre temuto gli scontri aperti, le rivelazioni chiare, le sue frasi sibilline erano ormai parte inscindibile del suo personaggio, gli venivano naturali come la magia. -> Qui si crea proprio una confusione, in quanto le frasi sibilline sono il soggetto di “erano ormai parte”, mentre a prima lettura e a livello grammaticale appaiono come una continuazione di “aveva sempre temuto…”. Avrei messo quindi un punto e virgola per spezzare il periodo e renderlo più chiaro.
Un altro appunto riguardano i due righi che hai scelto di lasciare nel creare paragrafi distinti: essendo un unico blocco di tipo introspettivo, non ne ho compreso l’utilità.

Titolo: 2/2
Il titolo suona molto bene ed è abbastanza originale, oltre che rappresentare del tutto il protagonista, nella scena presentata, nelle sue qualità di oratore e nelle sue ambiguità.

Trama: 10/10
La trama è, effettivamente, concentrata su un momento introspettivo all’altezza degli eventi del quinto libro. È una introspezione, dunque una vera e propria “storia” viene a mancare, eppure in quanto introspezione non manca sicuramente nulla e si interrompe al momento perfetto per concludere il momento – prima di uscire dall’introspezione ed entrare nella realtà.
Inoltre, ho trovato interessante la scelta del momento e l’idea di partenza: riscrivere, in pratica, la lontananza canonica di Silente verso Harry nell’ottica dello sviluppo di un sentimento amoroso. Altrettanto interessante è la riflessione rispetto a Voldemort e l’associazione debolezza/amore.

IC/Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Io parto sempre da una convinzione in fatto di personaggi: tutti possono fare tutto, come del resto succede alle persone in carne ed ossa. Non trovo, quindi, affatto assurdo il modo in cui hai presentato Albus Silente; forse non è quello che traspare dai libri direttamente, o quello che va per la maggiore nel fandom, però l’Albus Silente che hai presentato è fedelissimo a se stesso. Hai mostrato le sue ambiguità, i suoi timori, la sua percezione incrollabile di cosa è giusto (e di fatti sceglie di non esporsi), insieme alla consapevolezza dei propri lati oscuri (tra cui l’infatuazione di Harry), per non parlare di una giusta dose di fede nelle proprie capacità, come quella di affabulare gli altri. Molto IC anche il modo in cui si rimprovera per le sue emozioni e la sua debolezza.
Insomma, è una caratterizzazione sicuramente coraggiosa, ma che ho trovato davvero ben fatta, cosa non facile – visto il personaggio, e vista la tematica trattata. Brava!

Gestione del rapporto amoroso: 5/10
Questo purtroppo è il tasto dolente della storia, ma andiamo per gradi. Lo sviluppo del sentimento in Albus Silente è chiarissimo attraverso i pensieri e anche ben indagato, in tutte le sue contraddittorietà e ambiguità. Allo stesso modo, l’ostacolo è perfettamente chiaro e comprensibile, vista la differenza di ruoli e, ancor più, di età. Però manca completamente la prospettiva di Harry, condizione che avevo posto come chiara nel bando. Non volevo soltanto una passione platonica, ma una relazione platonica, per cui il sentimento doveva essere corrisposto. Non soltanto qui il sentimento non è esplicito, ma non è neanche reciproco, motivo per cui viene a caratterizzarsi di fatti come un interesse segreto e (almeno in questo frangente) unidirezionale. Per questo motivo, mancando completamente un cenno a cosa provi l’altro personaggio della coppia, non posso metterti la sufficienza, pur avendo apprezzato tantissimo (mi ripeto) il focus su Silente.

Totale: 35.5/42

Recensore Master
02/02/22, ore 13:55

Ehi cara, sciauu! Dato che partecipiamo allo stesso contest ho pensato di passare a dare un'occhiata ^^
L'age gap è un tag che non riesco a digerire, faccio fatica a leggere storie che lo contengono, ma trattandosi di una fanfiction scritta per un contest sull'amore platonico, mi sentivo più tranquilla. Difatti non accade nulla di "concreto", anzi la controparte giovane della coppia -- Harry -- nemmeno compare. Ciò che ci offri è uno splendido e fedele sguardo su quel rebus umano che è Albus Percival Wulfric Brian Silente xD, e sentimenti ambigui per Harry a parte, l'ho trovato IC al cento per cento. Inoltre ho apprezzato moltissimo che tu abbia sottolineato che, proprio in virtù dell'enorme divario anagrafico fra loro, Silente stesso non sappia capire che cosa provi: una volta tanto il misterioso professore è un enigma per sé stesso ^^.

Bravissima, ottima resa!
in bocca al lupo e alla prossima ♥

Benni

Recensore Master
09/12/21, ore 13:32

Ciao! Credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo, quindi mi presento: sono Giuseppe e sono letteralmente cresciuto con i libri di Harry Potter! Anche se non partecipo attivamente nel fandom, mi fa sempre piacere leggere qualcosa al riguardo!

Nella tua storia ho apprezzato subito il tratto chiaro, ma allo stesso tempo pieno di dettagli e ripensamenti, come se l'intero racconto fossero i pensieri di Silente che scorrono inarrestabili senza un filo logico necessario e che si riversano nella sua mente, alla ricerca della scelta più saggia... E ho apprezzato molto il momento in cui Silente si è ravveduto, dopo quel suo breve pensiero che mi ha fatto venire i brividi: "Che uomo era?! Harry era un ragazzino, un ragazzino" queste parole mi hanno colpito molto.

Diciamo che non ho mai capito perché la gente shippasse Harry e Silente XD ma mi è piaciuto molto il modo in cui hai raccontato questa cosa.

Mi è piaciuto tantissimo anche il riferimento a Silente come "Equilibrista di parole" un termine che trovo si adatti perfettamente a lui, e quei "discorsi fumosi" che lo hanno sempre caratterizzato. E pur mantenendo quello stesso tono dei suoi discorsi nei libri, hai mostrato come anche Silente non fosse altro che un umano, una persona che può avere paura, che può pensare cose sbagliate, che prova rimorso e che non sempre ha la risposta alla situazione...

Ti segnalo un piccolissimo errore nel testo, un apostrofo mancante:
"un altra passione sbagliata"
Per il resto, il testo è impeccabile!

Ti faccio i miei complimenti! Spero di rivederti presto!
Altair13Sirio

Recensore Master
07/12/21, ore 09:12

Ciao!
Eccomi finalmente a leggere la storia partecipante alla challenge, scusa il ritardo!
Mi complimento con la pensata di dedicare la citazione di Rosa66 che hai scelto al personaggio enigmatico di Silente: sembra scritta apposta per lui, lo descrive perfettamente. Il preside non è un mago codardo che si tira fuori da una guerra, ma da confronti diretti su un piano più emotivo invece sì. È un maestro dell’arte di dire e non dire, e con questa tira i fili delle persone intorno a lui. Trovo quindi credibile immaginarlo con questo atteggiamento anche in campo sentimentale.
Com’è giusto, in questa storia Silente si interroga sull’inopportunità di certi pensieri nei confronti di un ragazzino: è una fanfiction di introspezione, su un personaggio secondo me anche complesso da analizzare.
Se posso permettermi, ti consiglierei di indicare da qualche parte (nell’introduzione, all’inizio della storia) che è presente un forte age gap, perché può essere un limite per qualche lettore. Naturalmente in questa storia tutto resta puramente platonico, anche per il regolamento di efp, quindi non c’è nessun problema in tal senso.
Grazie per aver partecipato alla challenge, mi fa piacere che il meccanismo delle citazioni a catena proposto ti abbia ispirato!
Alla prossima!
Legar