Recensioni per
cuore di legno
di An13Uta

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/12/21, ore 15:53

ECCOMIIIII
Perdonami avrei voluto recensirtela molto prima ma questa settimana è stata davvero dura e non ho avuto tanto tempo né energie ;; ma adesso SONO QUI, pronta a commentare ;)
Prima devo un attimo menzionare il fatto che OGNI VOLTA che c’è Oitesch di mezzo esulto come una scema perché la storia che ci stai costruendo tutto intorno è davvero fantastica ;;; non lo dico tanto per dire, io trovo tremendamente difficile creare un OC in maniera convincente, e ancora di più scrivere molti capitoli collegati che lo approfondiscano sempre di più, capisci? E invece tu ogni volta ci metti del nuovo e del sentimento e del DOLOREH come qua ed è sempre bello leggere di questi poveracci xD (e parlare delle tue bellissime idee ;; mi piace che tu abbia pensato a così tanti dettagli su di lui anche a prescindere dai capitoli, in questa maniera sta acquistando sempre più spessore!)
Sai che mi soffermo sempre sui titoli quindi partirò da lì: “Cuore di legno” credo sia perfetto onestamente, non importa se tu l’abbia scelto completamente per caso o dopo un’attenta riflessione, non so perché ma mi ha abbastanza colpita sai? Mi è parso poetico… forse sono fin TROPPO fissata con l’iperanalizzare qualsiasi cosa sia di mio gusto (specialmente se riguarda l’universo di Tloz poi), ma mi è arrivato in due modi diversi eppur complementari: da una parte abbiamo il cuore di Oitesch, l’anima che lui ha plasmato nel burattino di Skull Kid, dall’altra abbiamo il legno, il materiale di questa marionetta che è quasi uno strumento, una creazione che tuttavia, ricollegandomi a “una vita”, non è mai stata né viva né morta, forse allo stesso modo in cui Oitesch per molto tempo non si è sentito parte di nulla. Eppure questa specie di guscio legnoso, adesso che il suo creatore non c’è più, è tutto quello che rimane di lui e tutti i ricordi e le informazioni che chi è rimasto non ha mai potuto conoscere, è questo cuore di legno che porta dentro di sé la storia del padre di Twi, ed è triste che quest’ultimo abbia più tempo a disposizione con lei adesso, senza però averne avuto abbastanza per conoscere chi l’ha creata, che è anche colui che l’ha portato in grembo e l’ha fatto nascere. Mentre scrivevo questo sproloquio mi è venuta in mente una domanda: questa marionetta prova delle sensazioni? O meglio, prova delle sensazioni o sentimenti come se fosse dal punto di vista di Oitesch visto che è come se il suo essere vivesse in lei dopo la morte? Nel senso, oltre a sapere che il suo compito è stare con lui, adesso che ha una memoria e una mente prova protezione e affetto nei confronti di Twilight, magari anche in maniera attutita e inconsapevole, o è più qualcosa di meccanico, come se fosse un intermediario tra loro due? È consapevole di se stessa? Perdona l’interrogatorio sono molto curiosa xD
Tornando a noi, mi è piaciuto tantissimo questo capitolo con Twilight cresciuto. Il “E tu parli per la prima volta” è stato un po’ una mazzata visto che effettivamente Oitesch non l’ha mai sentito parlare, si è perso tutto, dalla sua prima parola ai suoi primi passi, alla sua crescita… (ODDIO mi è venuto completamente a caso questo pensiero perché mi ha colpita a mo’ di secchio d’acqua gelata un flash di radici nella polvere e mi stava per uscire anche “e il suo primo amore” ma COME REAGIREBBE OITESCH A SEHEL IUDVHERI) e lo stesso vale però anche per Link, che sebbene voglia sapere, perché il suo passato è avvolto in una nuvola di mistero e per quanto abbia cercato di dissolverla ogni volta diventava più grande, sebbene lo voglia tantissimo, allo stesso tempo si ripete che non importa, perché tanto è tutto passato, tanto lui i suoi genitori non li ha mai conosciuti, tanto non possono ritornare in vita… leggo una certa rassegnazione in lui ed è straziante, per entrambe le parti.
Adoro la maniera in cui l’hai fatta parlare, con questa cadenza claudicante che mi dà un sacco l’idea di un burattino di legno, le ha dato molta identità e soprattutto ha reso tantissimo d’effetto le parole “la morte” che invece pronuncia senza interruzioni, è stata una scelta moooolto azzeccata e mi fa anche tenerezzaaa, quando mette gli accenti su delle sillabe specifiche e poi interrompe in maniera secca il discorso senza pause è adorabile ;;
Parlando con lei Link riesce ad aggiungere pochi pezzi al puzzle, che forse però lo lasciano ancora più confuso di prima: Ruls gli ha parlato dell’Eroe del Tempo, quel cavaliere di cui probabilmente ha sentito le gesta anche da altri, poi di Malon, che tutti credevano fosse colei che l’aveva partorito (e difatti anche lui crede si stia referendo a lei), ma di Vasa non gli ha parlato nessuno… e come poteva farlo Ruls, senza sapere? Non poteva certo raccontargli di quella creatura mostruosa che aveva visto di fianco alla culla, e che aveva creduto volesse portarsi via il pargoletto per fargli del male… e invece adesso Twilight scopre che c’era una terza persona con loro, che lo cullava e lo faceva divertire (che tenera l’immagine di lui da piccolo che gioca con la bambolina tirandola…) e non sa come dovrebbe sentirsi a questa notizia:

Sente il sangue ghiacciarsi in lunghe lame nelle vene, ma è solo un secondo. Dovrebbe esserne più turbato, immagina. Eppure… Non lo capisce. Non sente nulla [...] Link la guarda come se stesse per piangere - non in forti singhiozzi, come ha pianto per tutta la vita, ma in lunghe vie salarie senza alcun rumore ad accompagnare il loro corso.

Da qua in poi mi sono accartocciata a terra come un foglio A4 piangente su se stesso perché santa Triforza ha ragione, come biasimarlo… mi si è stretto il cuore alla parte del pianto, mi è piaciuto tantissimo il paragone che hai fatto tra i due diversi modi di piangere: forti singhiozzi, per tutto quello che ha vissuto di persona sulla propria pelle, per l’orrore e il sangue che la vita gli ha gettato addosso senza curarsene minimamente, e poi dei fiumi di lacrime sorde invece, per quella fetta di vita nebulosa che lui non ricorda, per quei genitori così amorevoli che non ha mai potuto conoscere, per un sentimento così strano che gli sta crescendo nel petto e che lo fa sentire un guscio vuoto senza radici.
Menomale che almeno c’è la bambola di Vasa adesso, vicino a lui, a consolarlo con quel piccolo abbraccio un po’ arrancato ma dolcissimo, menomale che c’è lei vicino a lui la notte a dargli conforto… mi sono sciolta tantissimo a quelle ultime righe ;;
Mi piace da morire come rendi il Link di Twilight Princess, lui e le sue emozioni… mi arrivano sempre allo sterno, me lo fracassano e poi mi fanno piangere, lo amo! Fai un lavoro perfetto con ogni Link e la loro personalità e non è una cosa banale, affatto!!
Questa fic mi è piaciuta tantissimo ;;;;;;;;;;;; ormai lo sai che il tuo stile lo amo quindi non mi ripeterò perché mi sa ti ho già rotto abbastanza per oggi ma mi ha fatto molto piacere leggere di questo momento tra loro post TP!!!
Scusa ancora il ritardo, ti mando un mega abbraccio e tantissimi auguri per le feste che tanto ci siamo quasi ;)
A prestissimo,
LostRequiem <3