Cara Marti, rileggo questo regalo stamattina, anche se l'avevo letto ieri appena visto il tuo link, perchè sentivo già il bisogno di pregustarmelo. Un regalo del genere è la cosa più pensata che potessi farmi. Hai unito il TUO mondo di scrittura al MIO, che è un minuscolo vermetto in confronto al tuo, ma tu con il tuo supporto, la tua attenzione, i tuoi pareri, lo fai sembrare all'altezza.
Ho amato tutto di questa storia, ogni secondo, ogni paragrafo, ogni momento ipotetico d'incontro (e/o canonico) tra Dolores e Pansy. Le nostre protagoniste preferite hanno effettivamente dei punti in comune: l'ambizione serpeverde, l'istinto di autoconservazione, e qua le hai dipinte bene tutto, ma hai anche mostrato come Dolores dia modo a Pansy di valutarsi adeguatamente, quando mai nessun'altro l'ha fatto, proprio come ci diciamo vicendovolmente in quella chat di messenger.
Abbiamo parlato tanto dei miei e tuoi headcanon, ci siamo confrontate e ci siamo supportate a vicenda. Mi hai dato e mi dai continuamente il coraggio di osare, e quindi i traumi di Dolore se i traumi di Pansy, qua sembrano quasi accarezzarsi, quasi comprendersi. E trovo dolceamara ma in qualche modo più dolce che amara, la fine con Pansy che non smette di andare a trovare Dolores Umbridge. Dolce perchè, in fin dei conti, rimangono sinceramente amiche. Amiche dopo quel te offerto, per quei segreti deposti sul fondo delle tazzine, perchè Pansy ha trovato una figura genitoriale in Dolores e questo è dolcissimo, e per niente assurdo, e non m'importa cosa penseranno chi odia Dolores e Pansy. Che le odino, dico io, noi ne vediamo tutte le potenzialità.
Ti ringrazio davvero, davvero tanto per questo regalo, per la tua amicizia, per essere la mia buddy. E per essere anche una mentore, dal punto di vista della scrittura, perchè sei fonte d'ispirazione e costante ammirazione.
Ti voglio bene 🎔
Mati |