Buonasera, o forse data l'ora è il caso di dire dolci sogni e buongiorno, per quando ti sveglierai.
Parto da una breve correzione del testo:
"Piangi per la sorellina che è dovuta andare via. Io non l'ho potuta neanche salutare e così mio fratello; la nonna mi però mi ha detto che era bellissima."
In questa frase, l'ultima ha un "mi" di troppo, penso sia un errore di disattenzione.
All'ultimo scrivi:
"Ti voglio bene anch’io e spero che non deciderai mai di volerai come una farfalla."
Anche qui c'è una svista, io cambierei con: "Ti voglio bene anch'io e spero che non deciderai mai di volare come una farfalla."
Passando al succo del testo; sinceramente non ho capito se il campo di farfalle sia una metafora, ma la storia è bella, commovente, scorrevole, a tratti lascia l'angoscia nel petto. È la madre ad aver ucciso il figlio? Si parla anche di una malattia...
Sono curiosa.
Recensione e parere più che positivi.
Ora fammi andare a leggere il secondo capitolo.
Complimenti.
~IlGattoSenzaRadici |