Ciao bellezza eccomi qui finalmente!
Ho letto la storia stamattina mentre ero in sala d'aspetto, ma poi non ho avuto tempo di recensire, quindi lo faccio ora con calma.
Per prima cosa sappi che anch'io spesso e volentieri, quando mi butto su un nuovo fandom, comincio sempre con una shot introspettiva, così da abituarmi con calma ai personaggi e prenderci confidenza. Soprattutto per non rischiare di commettere qualche cappellata OOC, ma lasciami anche dire quanto mi dispiaccia che questa sia stata la tua prima e ultima storia su Haikyuu, perché è bellissima!!! Io adoro tantissimo il tuo stile. In passato sei riuscita a farmi piacere una storia in un fandom che nemmeno conoscevo ed è tutto dire. Questa poi, è semplicemente perfetta. I pensieri di Hinata sono così canonici... e le sue supposizioni su come reagirebbero gli altri se solo li esternasse sono proprio IC. Immagino che gli altri membri del Karasuno risponderebbero esattamente così.
A parte che ho riso tantissimo per come ti è venuto in mente questo prompt, ma grazie al cielo che ti cadono queste idee direttamente in testa dal nulla, perché il risultato è stupendo!
Hinata non ha la genetica dalla sua, è vero, la gravità è il suo più grande nemico, ma c'è sempre una strategia per combattere e per vincere. Sono deliziata che tu abbia inserito anche la fisica in questa storia. Hinata ha scoperto che più si salta in alto e più la gravità si indebolisce e lui davvero sta imparando a volare. Sappiamo che un giorno volerà e io amo tutto questo.

"Prende la rincorsa, concentra tutto il peso sui piedi, carica le gambe come se volesse spingere via l’intera Terra e vola."

Mamma mia. Brividi.
Sono troppo felice di aver scoperto questa tua piccola storia e non nascondo che ho la speranza che prima o poi ne arriverà un'altra. Se dovesse accadere non me la lascerò scappare, nel frattempo ti faccio tanti complimenti per questa.
Un abbraccio ♡
Aislinn

Ciao Light!
Io sono quel tipo di persona che legge diverse fic di Haikyu!! senza aver mai visto nemmeno un episodio XD Ma sono molto fiduciosa sull’arrivo del doppiaggio italiano per poterlo vedere in pausa pranzo, purtroppo facendo duemila cose nel frattempo non riesco a leggere i sottotitoli e con il giapponese, beh, capirei probabilmente cinque parole in tutto. Ma veniamo alla storia: intanto mi ha stupito perché è la prima che leggo che effettivamente si concentra sulla dinamica della pallavolo, lasciando per un attimo da parte il romanticismo (non che ci sia del male in nessuna delle due cose eh, è solo una novità per me ^^). Mi è piaciuto moltissimo come hai reso il punto di vista di Hinata che, con la sua altezza ridotta, ce la deve mettere davvero tutta per competere con altri atleti fisicamente più dotati. Il momento in cui si ritrova ad ammirare Kageyama ed i suoi gesti, così naturali da nascondere perfettamente lo sforzo fatto per compierli (ho amato il dettaglio della gomma che fischia sul pavimento) anche perché, diciamolo, superare quella rete per una persona così alta pare non essere poi chissà quale grande sforzo. E, come dici, per Hinata ancor prima di potersi concentrare sulla palla, beh, ci deve arrivare. Il fatto che l’aiuto gli sia giunto da una materia ostica come fisica, che non è di certo la sua tazza di tè, l’ho adorato, a dimostrazione del fatto che, trovata la giusta leva (per rimanere in tema), il nostro approccio cambia anche verso quelle attività che ci sono sempre state ostiche. In particolare mi ha fatto sorridere come l’altezza, da iniziale limite irraggiungibile che dà le vertigini, sia diventata un’alleata per sconfiggere il vero nemico: la gravità. Più si sale, più questi fili che ci ancorano a terra si allentano. Mi ha fatto molta tenerezza la riflessione sui vari compagni di squadra che lo porta a tenere questa scoperta per sé, perché quella lotta che ha ingaggiato con la gravità è una questione personale e non importa se, a conti fatti, le variazioni a quei livelli sono così infinitesimali da risultare nulle, a lui non interessa, quella battaglia lui da deve vincere e lo può fare solo in un modo: volando.
Questa shot mi è piaciuta molto: sia come l’hai impostata che i dettagli che hai saputo imprimere, sia nella descrizione dei movimenti che in quella delle sensazioni. Il tutto con una impaginazione atta ad imprimere il focus sui punti giusti, dando una maggiore enfasi al testo, soprattutto nel crescendo finale. Anche la scelta del titolo e le immagini di inizio e fine sono davvero belle!
Grazie per la lettura :)
Alla prossima
Cida

Ciao Light!
Che bello trovarti in questo fandom che abbiamo approcciato solo di recente entrambe. Ero curiosissima, quando ho visto che hai scritto una storia su Haikyuu, di vedere come l'avresti declinato, chi avessi scelto, di cosa avresti parlato. E, lo confermo ancora una volta, anche in "terra straniera", amo davvero quello che scrivi, come lo scrivi, la tua interpretazione e il tuo modo di vedere le cose. I miei studi di fisica sono parecchio arrugginiti e il liceo scientifico non mi annovera tra le sue alunne predilette eppure, quel 9.81, è qualcosa di inciso nella stele di Rosetta delle cose indimenticabili del nostro cervello. E da adesso non riuscirò più a non associarlo ad Hinata e alla sua perenne sfida contro la gravità.
Ho amato tutti i dettagli del canon disseminati qua e là – come la sua non proverbiale bravura nelle materie scolastiche, tranne...
Alla fine, lui è così: tenacemente attaccato al suo amore per la pallavolo, da questo spinto oltre i suoi limiti, a sfidare forze che lo vedono soggetto agli stessi limiti uguali anche per tutti gli altri, nemici ancora più terribili vista la sua piccola statura. In realtà, ho trovato geniale l'idea in sé di vedere la gravità come una delle tante avversarie di Hinata, o forse proprio L'avversaria. E lui la tratta con quel rispetto e quell'ammirazione che, nell'anime, dimostra per chiunque riconosca più forte di lui, senza per questo mai arrendersi o abbassare lo sguardo o, in questo caso, tentare di saltare meno in alto. La gravità è sua nemica e, paradossalmente, tenendolo a terra, gli dà “la spinta” di voler migliorare, di non essere un suo prigioniero. Ho amato questa tua interpretazione, la trovo perfettamente IC con i pensieri che potrebbero affollare la testolina rossa di Hinata, piena di candore finché non c'è un avversario da battere, fino a che la palla non si è schiantata nel campo avversario. Lo immagino pensare che, se la gravità vuole sfidarlo, peggio per lei, che non si farà intimorire. Ho amato anche quando immagina i pensieri dei compagni, ho trovato commovente il piccolo inciso su Yamaguchi, perché lui è sempre il secondo e solo lui può cogliere davvero il dolore, la sofferenza, dietro la battaglia contro questo nemico invisibile ma inesorabile che è la gravità.
Poi ho amato la descrizione dello stridio delle scarpe da pallavolo sul pavimento – amato, letteralmente. Perché è un dettaglio, allo stesso tempo, qualificante in toto il gioco e spesso, invece, quasi dimenticato da quanto frequente diventa il rumore in partita, tanto da non sentirlo più. Ma tu esalti ogni dettaglio, amplifichi ogni rumore, analizzi ogni pensiero e descrivi ogni spazio con una dovizia che è tua e che io adoro.

Insomma, sono felicissima che tu abbia esordito in questo fandom! Hai davvero un modo di scrivere chiaro, lineare ma che ti prende, ti affascina e ti acchiappa e che io (un po') ti invidio e per cui ti faccio (tanti) complimenti!
Ti mando un abbraccio forte,
A presto!

Ciaooo cara! Eccomi qui finalmente su questa fantastica storia! *^* prima di tutto BENVENUTA NEL MAGICO MONDO DI HAIKYUU! Sono troppo troppo felice di averti tra i nostri ranghi! Quando una scrittrice di talento approda in un fandom che amo, è tipo Natale per me, quasi mi commuovo! E che inizio col botto, poi *^* Ho avuto gli occhi a cuoricino dall’inizio alla fine! Sappi che l’avevo letta praticamente nel momento stesso in cui l’hai postata, ma per un motivo o per un altro, gli impegni mi hanno sempre costretta a rimandare la recensione! Adesso però ho finalmente un secondo di calma e mi sono messa al PC: non ti prometto che sarà una recensione seria e senza scleri, ma farò il possibile :P

Hinata, si sa, è il fulcro di Haikyuu, il suo cuore pulsante, e tu con questa OS gli hai reso giustizia, regalandoci di lui un quadro dalle tinte pastello, in cui viene fuori tanto il candore del suo animo quanta quell’energia scintillante che lo caratterizza. Hinata è un personaggio che combatte costantemente. Combatte contro temibili avversari (come un certo aquilotto tonto u.U), contro i suoi stessi compagni di squadra, alle volte, per rimanere in campo (vedi Kageyama), ma soprattutto combatte contro i propri limiti, la sua altezza inadeguata allo sport, il suo essere mingherlino… e la forza di gravità, certo, che vorrebbe frenare il suo volo. A questo proposito, mi è piaciuto tantissimo il concetto della gravità come livella di tutti i giocatori – è una riflessione che non avevo mai fatto!- ma ancora di più ho AMATO il modo in cui Hinata decide di affrontare questo ostacolo naturale. L’entusiasmo per la nuova scoperta ‘scientifica’, il candore con cui crede in se stesso e nella possibilità di superare i suoi limiti, il desiderio di migliorarsi sempre per raggiungere la vetta e spiccare il volo… per tutta la lettura mi sono immaginata questo piccolo raggio di sole che studia la gravità con gli occhi a stellina e sogna sempre più in grande! Questo per dirti che hai gestito la sua introspezione meravigliosamente, parlando con la sua bocca, pensando col suo cervello e il risultato è qualcosa di assolutamente profondo ( e adorabile)!
Con la speranza che a questo primo esperimento ne seguano tanti, tantissimi altri, ti faccio i complimenti e ti ringrazio per la lettura!
Passo ad AOT ahahah
A prestissimissimo!
Violet :)

Ps. Io AMO il modo in cui curi la grafica! Questa, in particolare, è pazzesca, complimenti!

Ti faccio i miei più sinceri complimenti per questa bellissima storia... e benvenuta nel fandom! Che poi, benvenuta, ma già cacci un pezzo del genere come primo approccio... non vedo l'ora di leggere il resto! ahah
Ho trovato molto azzeccato il parallelo tra la gravità - che rende tutti uguali, anche i più alti - e la spinta che Hinata sente personalmente e che gli permette sì di sconfiggerla, ma anche di farsela amica. Io sono una grande fan dei pezzi introspettivi e questo va subito nei preferiti. Complimenti! <3

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Ciao, volevo farti i complimenti per questo tuo lavoro scritto benissimo e molto originale. Ho adorato il rapporto di Hinata e la gravità. Un Hinata che alla fine riesce a prendere un buon voto in fisica a dimostrazione che non è stupido ma che riesce ad eccellere quando la cosa gli interessa. Vuole conoscerla meglio questa benedetta gravità perché è un nemico da battere ancor prima di Kageyama.
Mi è piaciuto anche il riferimento agli altri compagni di squadra, cosa penserebbero di lui se solo sapessero cosa gli frulla nel cervello in quel momento.
Sì, Shoyo ha proprio ragione: forse l'unico che lo può realmente comprendere è Yamaguchi.
Un ottimo esordio in questo fandom.
Ti terrò d'occhio per i futuri lavori nel frattempo questa Fanfiction va dritta dritta tra i miei preferiti.

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Immaginati la gif dell'uccellino che urla, a riempire tutta questa pagina *____________________*
OH MAMMA CHE BELLO, HAI ESORDITO!!!!
Giuro che non mi aspettavo di trovarti qui così presto, anche se ho davvero sperato che ti venisse l'ispirazione per esordire qui, e ne sono felicissima! Avevo in mente di passare dall'ultima di Star Wars, ma niente, ho dovuto posticipare (tra l'altro sono curiosissima di sapere le tue impressioni finali, se hai cambiato idea su qualche pg, quali sono le ship, cosa ti è piaciuto di più, me curiosa.)
Comunque *^*, passando a questa shottina, ma quanto hai reso bene il mio piccolo corvetto rosso *_____*. Il titolo è perfetto, anche se leggendolo all'inizio non ci ero arrivata, credevo fosse una qualche misura dell'altezza ahahahahah (la me ingegnera si sta sotterrando) poi ho realizzato che era la gravità, la più grande nemica di Hinata ma in parte anche alleata perché lo rende uguale a tutti gli altri. Nessuno di loro è in grado di volare, tutto sta nella forza di volontà nel superare ciò che li tiene ancorati al terreno. E Hinata quella forza ce l'ha più di chiunque altro ♥
Sono super felice che l'ispirazione ti abbia colpita all'improvviso e ti abbia permesso di regalarci questo bellissimo tributo al nostro corvetto ♥
spero tantissimo di ritrovarti qui tante tante tante tante altre volte **!
ti mando un abbraccione!

Bennina tua

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