Recensioni per
A parentesi chiuse (sempre)
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/01/23, ore 19:49
Cap. 2:

Ciao! ❤
Non so come sia possibile che mi sia persa questa storia, per fortuna dopo aver letto La montagna incantata ho ben pensato di dare uno sguardo alla serie su Ole e Homer e mi sono accorta di avere questa lettura in sospeso – il seguito di Tra sempre e mai (parentesi), poi, non una lettura qualunque, immagina la mia gioia!
Quante inutili premesse, vero? Sono pur sempre io, la lettrice incapace di non divagare e di scrivere un commento sensato quando i protagonisti sono questi tuoi personaggi meravigliosi, che in questi anni si sono assicurati un posticino speciale nel mio cuore.
Voglio subito contraddirti (!), perché non ho trovato queste pagine così distanti dal senso del rapporto di Ole e Homer, le ho anzi trovate in linea con quella loro burrasca silenziosa fatta di presenze, assenze, ritorni e di nuovo presenze e assenze e ritorni – loro si lasciano sempre andare con la consapevolezza di non lasciarsi andare mai (so che mi hai capita, o almeno lo spero!).
In questo racconto, nel loro ritrovarsi dopo anni a B. per ferrea volontà di entrambi – perché Homer alla fine non resiste e lo cerca, e Ole non prova neanche a resistere e si lascia trovare – ho rivisto i personaggi e la dinamica che ho imparato ad amare: il loro legame è qualcosa che non ha confini, non ha regole, non ha tempo, ma non ha neanche fine, sempre e mai sono i due assoluti che lo definiscono e che alla fine distruggono sempre tutte le parentesi per estendersi oltre tutto e tutti.
Come sempre ho amato tantissimo le introspezioni, sempre tanto vivide e realistiche. Con Ole e le sue titubanze, riservatezze, quella sua incapacità di dire che però con Homer sembra lenirsi, perché con lui non deve dire, è sufficiente esserci affinché tutto, e loro due in primis, abbia un senso. E Con Homer e le sue certezze, i suoi sorrisi, ma anche con il suo tenero vacillare quando dall'altra parte ci sono gli occhi di Ole e tutto ciò che rappresentano – amo sempre molto quando emergono anche le fragilità di Homer, quando lasci intravedere quanto sia emotivo anche il suo mondo e quanto in fondo siano due anime affini lui e Ole (non mi sono mai parsi il giorno e la notte, due opposti insomma, ma sempre un'alba luminosa e un caldo tramonto che non vedono l'ora che arrivi quel momento del giorno in cui potranno incrociarsi ed essere ancora più meravigliosi).
Ho letto entrambi i capitoli tutto d'un fiato, godendomi assieme ai personaggi quella sensazione nostalgica, delle volte un po' amara, che li lega al passato e che rivive ricordi che hanno inevitabilmente segnato le loro vite – Ole che è sempre l'unico per Homer e che per questo ha quel martellante timore di vederlo, un giorno, con moglie e figli (distante da lui), mi fa sempre soffrire assieme a lui, tanto è vivida la sua paura di dovergli dire addio (fortuna che a differenza di Ole io so quale epilogo li aspetta anche in questo caso!).
Forse è inutile anche sottolinearlo, ma hai creato una tensione meravigliosa attorno a loro due e all'attrazione (amore) che li spinge di nuovo l'uno tra le braccia dell'altro, a rivivere momenti che non possono essere dimenticati e che, anzi, devono essere arricchiti da istanti affini.
“Dobbiamo aprire un’altra parentesi… non lo so quando riusciremo a chiuderla”. questa è la frase che mi ha fatto soffrire, che non volevo leggere, ma che proprio perché li conosco sapevo sarebbe arrivata. Ed è giusto così, giusto per questa dinamica e questi personaggi, giusto perché prima o poi, per caso o per volontà, si ritroveranno ancora e ancora e ancora – proprio sempre.
(Posso dire che il bene altruistico di Homer che spera che Ole in quegli anni abbia avuto vicino qualcuno cui voler bene è commovente? Ecco, lo dico, anche perché mi emoziona ogni volta questo suo altruismo meraviglioso, questo suo modo di amare in maniera così genuina e buona).
Mi dispiace molto arrivare con così tanto ritardo e recensire i due capitoli in una sola volta, dovrò essere più tempestiva in futuro!, ma come ogni volta spero di essere riuscita a esprimere quanto abbia amato le tue pagine.
Grazie ancora una volta di condividere questi meravigliosi racconti.
Un grande abbraccio!

Recensore Master
09/04/22, ore 23:57
Cap. 2:

Come hai scritto anche tu nelle note della prima parte di questo racconto, il rapporto tra Ole e Homer con “Tra sempre e mai” aveva un senso anche nella sua conclusione. E a me era piaciuta, quella fine, era coerente, era comprensibile. E allora perché sto sorridendo così, ora che Ole e Homer sono tornati e si sono rivisti e si sono riabbracciati e amati “da qualche parte in Italia”?
Se pure questa non era una storia “necessaria” come sequel a quella fine un po’ dolceamara ma compiuta, è una storia che ho amato leggere. Mi è piaciuto ritrovare quest’ambientazione – il giardino, le saponette alla camomilla, le biciclette – e questi personaggi.
Ole e Homer “ricordano tutto” (qui impossibile non pensare col cuoricino un po’ a pezzi a “Chiamami col tuo nome”) e creano nuovi ricordi. Aprono una nuova parentesi. Avevo amato quel discorso sulle parentesi e lo ritrovo qui, e non può che farmi piacere, perché nessuno dei due rinuncia alla propria carriera ma entrambi sanno che nonostante questo chiuderanno la parentesi, insieme, prima o poi. È giusto così.
È una nuova conclusione che mi ha lasciata soddisfatta, ma tiene anche aperta la porta su un nuovo racconto, perché no! O comunque ce lo lascia immaginare! Ed è bello pensare che prima o poi, in un futuro indeterminato, questo rapporto potrà trovare un nuovo senso.
Complimenti, leggerti è sempre un piacere!
Alla prossima!

Recensore Master
06/03/22, ore 18:16
Cap. 2:

No, ma scusa, è finita così? Con loro due che si dicono sempre e poi non ci dai il "vissero per sempre felici e contenti"? Ma si fa così? No, Greta, così non va. Non puoi fare come Homer che porti scompiglio nelle nostre vite, agiti sentimenti, ci riduci con gli occhi luccicanti e siamo lì in trepidante attesa e poi chiudi la storia così. Io ora voglio un'altra storia di Homer che va a vivere a Portland con Ole e che tornano a B. perché quello è il luogo in cui tutto è iniziato, e sono felici e i signori Landmann sono sempre carini. E insomma, ce lo meritiamo questo finale!
Ok, farò finta che esista nella mia testa, perché insomma questa storia è meravigliosa e ti devo citare questa frase che è bellissima e mi ha spezzata per quanto è meravigliosa (e io sono una che le citazioni non le riesce mai a cogliere).
Gli importa solo di sapere di essere andato in pezzi mentre anche Homer andava in pezzi, e ora distinguere le mani di uno da quelle dell’altro è impossibile, perché si accarezzano e si cercano e sono pelle contro la pelle, sono specchi e sono i riflessi negli specchi, e ogni gesto viene fatto e ricevuto nel medesimo momento.
Non so cosa dirti, Greta, se non che speravo che questa parentesi fosse più lunga tanto era bellissima.
Ora, questa recensione non è uscita come sembrava nella mia testa, voglio solo assicurarti che non è un cazziatone, e che ho adorato ogni singola scena di questo capitolo e alla fine la chiusura è un po' un modo per cercare il lieto fine, me ne rendo conto, che Homer è instabile e in moto continuo e non c'era niente di meglio che chiudere qui e non aspettare che la malinconia della partenza rovinasse il lieto fine, ma questo va contro il mio desiderio di averne di più e quindi spero che i koala ti costringano a tornare a B. e a scrivere ancora di loro.
Ti mando un grandissimo abbraccio,
Sev

Recensore Master
06/03/22, ore 01:02
Cap. 2:

Io trovo che un senso ci sia eccome! La psicologia dei personaggi si è evoluta in concomitanza con il passare degli anni. L’ incertezza e il timore hanno lasciato il posto ad una maggiore consapevolezza di sé. Mi è piaciuta sopratutto la crescita di Ole. L’ho sempre percepito come il più fragile della coppia, forse perché più riflessivo e meno effervescente di Homer: ora sa chi è e non si nasconde più.
Il fatto che nessuno dei due rinunci alla propria realizzazione è in linea con il loro carattere. Nonostante tutto, erano e sono caparbi e determinati. La scena della loro resa reciproca è stata emozionante.
Che devo dire di più? Un finale all’altezza delle aspettative. Le parole giuste al momento giusto. Fidati del tuo istinto che va contro ai tuoi programmi: ha ragione lui! Grazie per questa storia che occupa un posto speciale nel mio cuore!

Recensore Master
28/02/22, ore 12:18
Cap. 1:

Ciao! Che bella sorpresa, un vero regalo di compleanno anche per me (compio gli anni il 2 marzo, forse è per questo che amo tanto questa storia!) Nello stesso modo in cui ho preso il secondo libro scritto dall'autore per sapere come erano andate a finire le vite dei nostri eroi di carta, ho sperato di avere la possibilità di conoscere il destino dei tuoi eroi. 
Ed eccoli qui, con le loro speranze e i loro timori: saranno cambiati al punto di non riconoscersi più? Ci sarà modo per vivere con pienezza la loro storia? Rimarranno una parentesi?
Li ho riconosciuti subito nelle poche parole che hai usato per descriverli: sono loro e ci mostrano come sempre la parte più nascosta di sè. 
In questo momenti in cui viviamo sospesi tra la paura e l'angoscia per ciò che sarà noi in balia della follia di capi di stato che tutto hanno in mente tranne il benessere dei propri cittadini, ho bisogno di leggere e sentire solo cose certe. Sicure e definite: tutto ciò che ricade nell'incertezza mi provoca forte ansia. Fammi sognare, fammi evadere da me stess* per il tempo di un sogno. 
Un* GiunglaNord in crisi ti abbraccia e ti aspetta. 

Recensore Master
27/02/22, ore 22:57
Cap. 1:

Ommioddio Greta! Ma che meraviglia! Quanto mi erano mancati Ole e Homer! Quanto mi era mancata B. e i signori Landmann e persino il gatto scontroso che dà retta solo a Ole e al signor Landmann. <3 Che bella questa sensazione di tornare a casa che questo capitolo introduttivo lascia respirare. E non so se tu sei mai stata in inverno nelle case delle vacanze. Io non ho case vacanze, ma ricordo che un paio di volte sono andata a Pasqua in quella di mia nonna e ricordo l'odore di chiuso, il legno che scricchiola, le cose che cambiano eppure rimangono immutate e poi il clima, il giardino che contrasta con quello che si è soliti vivere in estate. Ora, forse è successo poco, ma non è poco, ma l'atmosfera che sei riuscita a creare in questa storia capace di farti respirare la nebbia e vedere chiaramente la condensa sulle listarelle di metallo del balcone è incredibile. Per un attimo ho sentito il legno del palo della scopa che Homer usava per spazzare tanto ero immersa in quell'atmosfera e vivevo attraverso gli occhi ancora innamorati di Ole. E io conto tanto sugli avvertimenti che a te spaventano, non perché abbia aspettative, ma perché sogno un lieto fine per loro due, uno che sia meglio della chiusura dolceamara del film e che sappia regalare a Ole e Homer un futuro insieme perché loro sono fatti a ritrovarsi, sempre. E speriamo che questa volta non siano solo una parentesi.
Ora, io non so più cosa dire, se non che mi ricordo che mi mancano dei capitoli da recensire e potrei tornarmene a B per ricordare l'estate e piangere con loro due in attesa che pubblichi la seconda parte. Non so se ci riuscirò, ma la nostalgia è esplosa potente e nemmeno io ero cosciente di quanto questi due personaggi mi fossero entrati nel cuore e mi mancassero.
Chiudo facendo tanti auguri ad Ole e ricordandogli quanto è fortunato ad essere stato creato da un'autrice talentuosa come te!
Un abbraccio,
Sev