Recensioni per
Jailbird
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/12/22, ore 16:00
Cap. 8:

Ma salve!
Ho seguito a spizzichi e bocconi questa storia e devo dire che mi è piaciuto come l'hai sviluppata, pur riuscendo comunque a tenerla contenuta e non eccedendo (insegnami le tue capacità di sintesi plz) e creando qualcosa che è approcciabile anche da chi non segue il gruppo o lo conosce superficialmente, con una buona introspezione.
In questo senso, ottimo lavoro – come sempre (e mo torno a scrivere, giuro!)
carachiel

Recensore Master
02/05/22, ore 09:59
Cap. 7:

Buongiorno sorella!
Un altro capitolo che mi ha commosso fino alle lacrime, perché Mike, ancora una volta, nonostante si renda conto di aver bisogno di aiuto, di non poter più continuare a vivere in quelle condizioni, cerca fino all'ultimo di respingere quell'aiuto che gli viene offerto.
Inconsciamente, sulla rubrica del telefonino va proprio a pescare il numero di Trevor, il suo "fratello gemello", quello che lo capisce più di tutti. E quando lui, nonostante non abbia risposto alla chiamata, va da Mike, ecco che il cantante fino all'ultimo cerca di opporsi al suo abbraccio, ma che comunque arriva ed è come una benedizione. Poi è tutto uno struggimento di cuore: i pastelli colorati, la ricerca del mandala perduto e poi, di nuovo solo, quella matita gialla che inizia a colorare il disegno: la porta della speranza si è aperta ed è solo questione di tempo. Mike tornerà più forte di prima e tu potrai scrivere quell'epilogo.
E chi potrebbe essere a mandare il cibo al nostro beniamino? Forse una qualche fan sconosciuta? O qualcuno a lui più vicino? Mah...
Da una parte mi dispiace moltissimo che questa avventura nella psiche di Mike sia finita: ti eri addentrata talmente tanto in lui da essere diventata un po' la sua "coscienza" no? Ma sappiamo entrambe che prima o poi questa sua situazione deve finire, e speriamo che lo faccia al più presto!
Bacioni!

Recensore Master
27/04/22, ore 15:05
Cap. 6:

Eccomi sorella! Finalmente sono riuscita a leggere l'ultimo capitolo pubblicato!
Dunque: la cosa molto interessante, e che credo sia molto probabile, è che Mike (secondo la tua interpretazione) si sta rendendo conto che è lui stesso a farsi del male ma non riesce comunque a tirarsene fuori, almeno non del tutto. Ci prova a farlo, chiama pure Titti al telefono e lei sta lì e lo ascolta e lo incoraggia (ma quanto sarà stata dolce e tenera? Quanto?) ma poi alla fine sembra rinunciare a quello sforzo e torna a ripiombare nella "miseria" più nera. Nemmeno la chiamata di Trey, che pare totalmente insensibile a ciò che Mike sta provando in quel momento e manco gliene frega, non riesce a scuoterlo ma anzi gli risveglia ricordi dolorosi. Certo che, per uno che è una belva da palcoscenico come Mike, doversi esibire per il nulla assoluto deve essere stato proprio difficile, e chissà che non sia stata proprio quella una delle cause scatenanti di questo suo malessere?
A questo punto, l'unico che può aiutarlo a venirne fuori è proprio se stesso, ma se continua a rifiutare la presenza e la vicinanza degli altri è davvero un bel problema...
Come al solito un capitolo ottimo, una splendida immersione nella psiche di Mike e in quelli che possono essere i suoi pensieri. E ne uscirà, prima o poi, ne sono convinta! Forza Mike!
Bacioni!

Recensore Master
11/04/22, ore 10:20
Cap. 5:

Buondì sorella!
Ecco che l'animo di Mike subisce un'altra trasformazione e passa attraverso l'apatia: questo non sentire nulla, non provare nulla, che riesce a distruggerti esattamente come tutto il resto anche se a Mike pare di stare meglio in quei momenti, visto che non sta bene ma almeno non sta neanche male.
Puffy è stato davvero adorabile a portargli il disegno della figlia, che lei gli consiglia di colorare. Sono convinta anch'io che farlo gli farebbe bene, e infatti alla fine quel disegno pare proprio aprire una specie di breccia nel suo spirito. Uno spirito corrotto a tal punto da essere arrivato quasi all'orlo della pazzia, con quell'incubo che diventa reale e lui non sa più distinguere il falso dal vero.
E infine quella pioggia "artificiale" che lo bagna e lo purifica: forse riuscirà, un giorno, a superare tutto quanto, anche se non ancora...
Come sempre hai fatto un viaggio dentro la psiche di Mike e l'hai interpretata in maniera eccellente. Brava davvero, perché non è affatto facile affrontare un tema del genere in modo così accurato.
Un abbraccio!

Recensore Master
11/04/22, ore 00:48
Cap. 5:

Ma salve ^^
Bel capitolo, sul serio. Ho trovato le citazioni ben inserite e mi aspettavo la presenza di Lonely Day dei SOAD già dalle prime righe, conoscendo i tuoi gusti musicali! uwu
Fa male leggere qualcosa del genere perché sembra, almeno fino a metà, la descrizione di un brutto blocco creativo e, con il contesto degli scorsi capitoli, credo sia legittimamente il peggior blocco creativo misto a depressione da sperimentare.
È brutto come da metà capitolo circa in poi, la situazione peggiori drasticamente, lasciando che la realtà e quel che è nella mente di Mike si mescolino, ma lasciando dietro sé conseguenze, che poi vengono schiarite sul finale.
Non è la fine del tunnel, ma è comunque uno spiraglio, i guess. E potrebbe andare peggio.
Ottimo lavoro,
carachiel ~

Recensore Master
05/04/22, ore 16:54
Cap. 4:

Sorella, eccomi qua!
Una cosa che non ti avevo ancora detto prima: è interessante che tu faccia visitare Mike da una persona diversa in ogni capitolo. Ogni volta abbiamo visto qualcuno - Roddy in questo caso - che gli sta molto vicino e che agisce diversamente in base al proprio carattere. Roddy è proprio come lo immagino: gli porta la spesa, gli prepara il pranzo, gli vuole rassettare la casa. Forse perché anche lui ne ha passate di brutte sa cosa significa restare soli e quali sono le primarie necessità in questi casi.
Un altro aspetto interessante che hai trattato è il fatto che la notte sia veramente l'unico momento in cui chi è ansioso/depresso/stressato vive con più tranquillità. Il sonno cancella temporaneamente tutti i pensieri che poi, puntualmente, al risveglio ritornano sempre più forti del giorno prima. Il fatto che Mike si arrabbi con se stesso e si guardi allo specchio lascia intuire che forse qualcosa potrebbe muoversi, finalmente, anche se poi alla fine del capitolo volta le spalle alla propria immagine - a se stesso, quindi - anche se i propri occhi continuano a osservarlo. Beh, direi che un'ottima immagine di come possa sentirsi Mike, ma ormai leggendo quello che hai scritto tu è proprio come essere dentro di lui, sei entrata in empatia con lui.
Ora sai che sono proprio curiosa di sapere chi è che gli manda il fattorino tutti i giorni?
Un abbraccio!

Recensore Master
03/04/22, ore 01:23
Cap. 4:

Ma salve!
Ho recuperato gli scorsi capitoli a spizzichi e bocconi, ma a 'sto giro voglio sprecarci due parole, perché la storia se le merita.
Non conoscendo l'artista di riferimento faccio affidamento su quanto ne hai scritto e su quanto ne so ^^" (ovvero molto poco).
Funziona, è crudo e realistico, così come è realistica la reazione che ha Mike all'apparente distacco e freddezza del tastierista, specialmente in un momento come quello descritto, in cui la mente di Mike deve essere decisamente andata, specialmente dopo dei crolli come quelli descritti in questo capitolo e nei precedenti. Sarò sincera, non è una lettura facile, si ha costantemente la sensazione di non dover leggere questo, di non dover essere persino qui.
Ma, considerate le premesse di questa storia, immagino fosse questo l'effetto a cui a bivi, e ha terribilmente senso.
Ottimo lavoro.
carachiel ~ (che dopo questa storia dovrà andarsi a fare un'endovena di sole, fiorellini e animaletti pucciosi)

Recensore Master
29/03/22, ore 10:26
Cap. 3:

Buongiorno sorella!
Oddio, quanta sofferenza dentro Mike! Mi ha scatenato tantissime emozioni e anche molte riflessioni che ora cerco di esporti con coerenza XD
Innanzi tutto il fatto che lui si senta abbandonato dai suoi amici: secondo me in realtà i suoi amici non lo hanno lasciato, ma la sua ansia e depressione lo spingono a vederla in questo modo. Quando vorresti qualcuno accanto non ce l'hai mai, e quando invece vorresti restare solo ecco che arrivano gli scocciatori, come il povero Trevor. Lui è lì per Mike, è preoccupato, ma Mike lo snobba e anzi fa di tutto per mandarlo via. O meglio, la depressione che lo travolge, come si accorge anche lui stesso, quando chiede "che ne hai fatto del mio amico?". Che parole strazianti! Ma purtroppo Mike non vuole ancora farsi aiutare, non è ancora pronto a farlo.
La seconda cosa che mi ha colpito è il fatto che la pioggia lo calmi e sia l'unica condizione atmosferica che lo fa sentire bene, un po' come se fossero le lacrime che lui non riesce a piangere. Mi ha colpito perché di solito le persone, se sono metereopatiche, vivono la pioggia come una cosa deprimente e non calmante, mentre a Mike fa l'effetto contrario. Ma in fondo lo capisco, perché io personalmente adoro il cielo quando è di quel grigio compatto, magari anche un po' nebbioso,che minaccia pioggia ma non piove. Ecco, quel tempo lì mi rilassa tantissimo.
Hai fatto un'altra bellissima disanima dello stato d'animo di Mike, e non ho nessuna difficoltà ad immaginare che possa essere proprio così, perché come ti ho già detto la depressione è davvero una brutta bestia.
Di nuovo un abbraccione a te, uno a Mike, e ci sentiamo presto!

Recensore Master
21/03/22, ore 10:21
Cap. 2:

SORELLA!
Wow... Sono davvero senza parole! Sei entrata nella psiche di Mike e hai estrapolato i suoi pensieri più profondi, anche grazie alle splendide canzoni che ti hanno aiutato e ispirato.
Anche se, ovviamente, i suoi pensieri sono frutto della tua fantasia, credo tu abbia interpretato molto bene quello che potrebbe essere il suo stato d'animo al momento. La depressione è una malattia davvero terribile, che ti distrugge in ogni fibra del tuo essere. Non riesci a reagire, non riesci a fare nulla, sei stanco di essere, di esistere. Non mangi, non fai niente che possa tirarti su il morale perché sei convinto che nulla possa farlo, ormai.
Mi è piaciuto molto che tu abbia inserito Bill nel capitolo: lui è un amico che tiene a Mike, anche se la sua reazione di rabbia, come logico, ottiene l'effetto inverso. Non puoi rivolgerti con rabbia a una persona che soffre di depressione: quella persona non lo fa apposta a stare così male, è una condizione che non si può proprio spiegare se non la si prova di persona. Bill ha il cuore d'oro, lo sappiamo, ma questo suo modo di porsi nei confronti di Mike è sbagliato, purtroppo. E Mike non vuole cedere nonostante sia perfettamente consapevole di aver bisogno di aiuto e non vuole cedere a quell'abbraccio, a quella supplica, di cui ha veramente bisogno, e quindi rimane lì, nel suo limbo, senza riuscire a parlare, a sfogarsi, a cambiare.
Davvero tantissimi complimenti! Io non riuscirei mai a scrivere un'introspettiva così potente come la tua, davvero sei magistrale!
Ci sentiamo presto per il seguito!
Un abbraccio, e uno pure a Mike anche se non lo vuole!

Recensore Master
16/03/22, ore 18:21
Cap. 1:

Eccomi sorella!
Guarda, come ben sai capisco perfettamente il tuo stato d'animo. Anche per te è palese che Mike è molto più che un semplice beniamino: fa parte della tua vita, e ogni cosa che lo riguarda ti far star male, anche e soprattutto perché le notizie che circolano sono poche e non si sa cosa ne sia con precisione di lui. Quindi l'idea di scrivere qualcosa, di immaginare come possa essersi sviluppato questo suo malessere, è un modo per elaborarlo e per metabolizzarlo.
Riesco perfettamente a immaginare Mike, di fretta nella metro, che viene attirato da una notizia apparentemente lontana: "Chissenefrega di sette cinesi che si sono ammalati? E di che cosa, poi? E la Cina è tanto lontana, non ci riguarda". Non è forse questo ciò che abbiamo pensato un po' tutti, all'inizio della pandemia? Io di sicuro sì, ho avuto questo pensiero. La pandemia era una cosa remota, impossibile, chi si sarebbe mai immaginato che sarebbe successo tutto 'sto casino?
E anche Mike fa lo stesso ragionamento: ha fretta, non dovrebbe fregargli nulla di quello che gli accade intorno, eppure ecco che quelle parole fanno breccia dentro di lui, e rimarranno lì, attecchiranno, germoglieranno e poi...
Per il momento sono proprio entusiasta del tuo lavoro, e sono certa che sarà un capolavoro come avevo pronosticato!
A presto!