Recensioni per
Cianotipia
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/02/24, ore 00:19
Cap. 6:

Leggera, e un po' "viscida", il richiamo all'acqua è forte, saliva, umori, a fare pozzanghere in cui riflettere l'anantiosomia di un pienovuoto.

Nuovo recensore
12/02/24, ore 23:32
Cap. 6:

Proprio oggi scorrevo su instagram e ho guardato alcune stampe realizzate con la cianotipia. "Cavolo, che belle." Le stesse parole mi sono uscite appena ho letto le tue poesie. Sai giocare con le parole, le fai ballare, nascondere, correre, vivere. La prima poesia mi ha colpito in pieno, mi ci sono ritrovata parola per parola. Le altre sono caos, ma è un caos bello, caos di una mente viaggiatrice e creativa. Bellissime.

Recensore Master
16/03/23, ore 22:43

Di solito quando leggo poesia non ci capisco nulla e, soprattutto, non mi trasmette nulla proprio perché mi rimane molto lontana, impenetrabile. Nemmeno delle tue poesie ci capisco molto, ma mi trasmettono moltissimo. Sento questa paura e l’amore che trasmetti attraverso immagini bellissime, sento anche questo bisogno, questa richiesta?, di conforto che viene spesso relegato in immagini di te bambina, come se volere un abbraccio, voler essere consolati sia qualcosa che ci si può permettere solo da piccoli e da adulti no. Adoro come descrivi questi corpi, sia il proprio che quello della persona che si ama. Penso la mia poesia preferita sia la terza, palmi e pelli e vuoti. I versi, invece, che più mi hanno colpito sono stati qui due: ‘gioco a essere chi non sono / (è la mia versione più sincera)’, forse perché invece di una menzogna, una farsa, ci ho visto invece un senso di liberazione, se si gioca fuori dalle regole che ci si impone, fuori dagli schemi, da ciò che ci aspettiamo da noi stessi, allora probabilmente ‘ci liberiamo’, nel senso di esprimiamo liberamente e quindi sì, in realtà si può essere molto più veri del solito. Quindi sì, ci sento amarezza, rimpianto, dolore, sofferenza per colpa di chi ha detto che ci sarebbe stato ma mentiva, paura per amare senza sapere cosa poi sarà di questo amore. Ma a prescindere da cosa ci vedo, a prescindere da tutto quello che so di non aver capito, colto. A prescindere da tutto questo, il motivo per cui ho amato queste poesie è perché oltre a tutte queste emozioni me ne hanno trasmesse una potentissima sopra a tutte: l’amore per le parole. Perché ci giochi così bene con la lingua italiana e le sue parole, che leggerti è come ricordarmi perché amo leggere, quanto è bello leggere. Hai presente quando leggi uno di quegli autori che ami e sfogliando le pagine ti viene da dire guarda quanto è bella la lingua italiana quando la usano loro, guarda come ci giocano bene, come diventa potente e splendente? Ecco, leggendo queste poesie, io uguale, mi sono reinnamorata delle parole, della lettura, della scrittura. Perché anche se non capisco la poesia e nemmeno le tue poesie, comunque ci ho visto un’immensa bellezza e per questo ti ringrazio e ti faccio i complimenti. Mi ci è voluto un po’ per mettere insieme questo commento e spero di essere stata comprensibile, ma non ne sono molto sicura. In ogni caso: bellissime e luminose e potenti le tue poesie.

Recensore Master
06/03/23, ore 17:20

Ho respirato Milano e le sue notti che non si fermano davanti a niente, neanche di fronte al freddo che non è più quello di una volta, fatto di umido e nebbia.
E ho visto quella magnolia in fiore che sboccia in giardini che rimangono nascosti ai più, o in giardini striminziti a bordo strada. La primavera arriva sempre e ti regala promesse e attese che seccheranno al primo vero caldo.
Come ogni volta anche in noi esplode la primavera, ma spesso i suoi venticelli si fanno grevi nella bonaccia d'agosto. E poi si ricomincia.
Questa poesia mi ha riportato alla mente I Limoni di Montale. Forse l'ho già detto che Montale è il mio poeta preferito.
Ho visto un'assonanza tra il giallo dei Limoni e il bianco dei fiori primaverili, quando all'improvviso siamo sul punto di cogliere l'essenza della vita, che poi, inevitabilmente ci sfugge di mano.

Recensore Master
06/03/23, ore 08:01

Poesia complicata da "sentire".
Come se le parole fossero effettivamente evaporate nell'aria e non restassero che lontani ricordi di primavere, oramai senza la luce del giorno o inquinate da luci artificiali ed emozioni sintetiche. Una vita artefatta, falsa ("gioco a essere ciò che non sono": bello), urbana, tanto social.
Una vita che ci facciamo piacere così com'è, perché "i boccioli di petali bianchi" continuano ad esserci, anche se hanno perso la diversità della realtà.
Una vita per forza di inerzia, preludio - a mio avviso - di un risveglio vicino, di un qualcosa di più intenso di una normale primavera.
Non capisco, per quanto possa scervellarmi, quelle stufe "che giocano coi confini", quasi in equilibrio precario fra interiorità ed esteriorità.
Decisamente una poesia complicata.

Recensore Veterano
02/11/22, ore 00:54

Ciao, blackjessamine!
Non sono un’esperta di poesie, e quindi non ci provo nemmeno a lasciarti un commento sensato, però i tuoi versi (sgraziati perché non si nascondono dietro belle parole, ma non sgraziati perché privi di armonia) mi colpiscono sempre moltissimo per la loro bellezza e il loro dolore. Non credo che dire scrivi proprio bene possa servire a qualcosa di fronte a un componimento così intimo, però voglio dirtelo comunque, e dal mio piccolo voglio anche dirti che sei una persona che ammiro tanto, anche per queste poesie sgraziate, in grado di mettere su carta i sentimenti più scomodi dell’animo umano e di descriverli senza ammorbidirli.
Riesci sempre a colpirmi, sia con la prosa che con la poesia, e per questo ti faccio tanti complimenti! (E poi mi allontano a passi leggeri da questo luogo intimo, sperando di non aver disturbato.)

Recensore Veterano
03/05/22, ore 18:53
Cap. 2:

Ciao.
Molto molto bella.
Originale e caotica (in senso buono) ma con una scelta di forme e figure precisa: le parole stesse sono fotografie, non concetti o pensieri.
Geniale la conclusione.
Davvero complimenti.
Roberto

Nuovo recensore
03/05/22, ore 12:54

Poesia molto significativa ed evocativa. Mi sono piaciute molto le risate sbagliate, quelle che sono così forti da scaturire nonostante tutto. Un fondo di positività c’è sempre alla fine, nonostante tempi e momenti.
Bello anche il “perturbante” finale che apre la porta un po’ a tutto.
Complimenti
Flavia

Recensore Master
02/05/22, ore 21:42
Cap. 2:

Che bella! Le tue poesie mi riempiono gli occhi e il cuore di immagini e mi fanno rivivere emozioni precise che pensavo dimenticate. Lo dico sempre e lo ripeto. Le sensazioni scaturiscono dall’uso preciso delle parole e delle metafore. Dalla compenetrazione tra significato e significante.
Credo che la poesia sia una delle dimensioni che ti è più congeniale. Mi emozioni sempre e sempre sai catturare la mia attenzione.
Complimenti.

Recensore Junior
29/03/22, ore 15:15

Colori, sensazioni, inquietudini, dolcezze, delusioni, sensazioni, turbamenti, e poi il vuoto: questo ed altro offrono i contenuti personalissimi e intimissimi di una poesia straordinaria, che dipinge l'attaccamento alla vita come la condizione di un povero innocente che si aggrappi a una fronda per non precipitare in un abisso infinito :O :O :O :O :O una composizione meravigliosa, ben fatto!!! :D :D :D
un superbacione *SMAAAAACK* ;o ;o ;o a presto!!!! :D :D :D <3 <3 <3 <3 <3

Recensore Master
21/03/22, ore 10:35

Quanti errori più giusti del mondo si fanno in una vita? Centinaia, migliaia?
Io sicuramente ne ho fatti molti: alcuni li ricordo con affetto e trepidazione, altri fingo di non riconoscerli come mie se compaiono improvvisamente alla memoria.
Come sempre le tue parole, che siano in prosa o in poesia, mi allargano i confini dei ricordi e vanno a recuperare sensazioni, odori, battiti che non sapevo di aver conservato in qualche cassetto.
Trovo veramente efficace il modo in cui con poche frasi sai suscitare immagini ed emozioni. Sei un giocoliere delle parole che come palline si piegano ad ogni tuo capriccio.
Sono felic* di averti scoperta.

GiunglaNord

Recensore Master
20/03/22, ore 09:37

Ciao Greta, non leggo spesso poesie perché non so mai come approcciarle e nella poesia contemporanea le nozioni studiate a scuola servono solo da blandi parametri di orientamento, un po’ come camminare in un bosco pensando di orientarsi con le stelle che si intravedono tra una fronda e l’altra (per non dire che si va alla cieca), ma sei un’autrice che ammiro per l’uso che fa delle parole e so che scrivi poesie ed ero curiosa. Quindi eccomi qua a rivelarti quanto mi abbia piacevolmente sorpresa questa poesia per il modo semplice ed efficace (a mio modesto parere) con cui tratteggi la confusione di un amore che nasce e quel perturbamento che dà compiutezza alla poesia e che definisce al meglio la matassa confusa di speranze e paure, di gesti affrettati ed esitazioni che caratterizza un sentimento che nasce.
Però non pensare di cavartela con le rime, su Facebook vorremo stati con il dettaglio di quanto accade e un po’ di contesto.
Ti mando un abbraccio grande,
Sev

Recensore Veterano
20/03/22, ore 07:07

Buongiorno.
Decisamente piacevole il tuo scritto.
Molto efficaci le metafore utilizzate.
Hai anche dato un buon ritmo alla poesia, la si legge volentieri tutta d'un fiato.
Ottima anche l'idea di base, che poi da il nome e il senso a tutto il testo.
Ottimo lavoro.
Roberto
(Recensione modificata il 20/03/2022 - 07:08 am)