Recensioni per
Sotto il cielo del Nord
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 223 recensioni.
Positive : 223
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/03/24, ore 17:23

Carissima,
un capitolo denso di amarezza e solitudine.
Sono contenta che Evert abbia scelto di fidarsi del giudice, è una persona pacata che sa che giustizia è diverso da giustiziare. Capisco che la situazione sia drammatica e che la guerra abbia disintegrato tutte le famiglie, minandone le radici. Figuriamoci affidarsi a uno sconosciuto che ha la tua vita tra le mani.
Verner e Jari si pensano ma sono come l'olio e l'acqua in questo momento. possono stare nello stesso recipiente senza mescolarsi, tornare ai vecchi tempi pare impossibile nonostante il perdurare del legame.
Marja è stremata e sfoga la rabbia sulla persona sbagliata. Certo il giovane medico ne è consapevole, ma poiché è coscienzioso giunge a sentirsi egoista perché conserva la possibilità di sposare la donna che ama. Io lo spero tanto, dopo tutte le vite che ha salvato, lo merita. Non è colpa sua se Lauri è morto dopo aver fatto le sue scelte.
Il povero Frans sembra destinato a una fine orribile, ma io confido nel fatto che sia solo ferito e possa fare ancora del bene. Persone come lui sono un esempio di come si possa giungere alla reciproca comprensione a prescindere dagli ostacoli e dalle chiusure mentali.
Aspetto con trepidazione il prossimo aggiornamento! :)
Un bacio e a presto!

P. S. Sai che ho pensato che sarebbe bello se scrivessi un racconto sulla guerra di secessione americana? :)

Recensore Master
26/03/24, ore 11:20

Ciao^^
Jari ha fatto scappare Verner, ma la cosa non è stata senza conseguenze. Non ha tradito l'ex amante, ma ha tradito la Patria. Non c'è nemmeno Bernhard, e il suo intuito lo guida bene quando gli suggerisce che non è solo per motivi militari che si è allontanato. È in mezzo ai camerati, ma non è mai stato così solo.
E anche Verner è solo allo stesso modo, anche lui ha tradito un po' tutti e alla fine si ritrova in un bosco, nel silenzio, e non ci sono altro che i suoi pensieri a fargli compagnia.
Yrjö tocca con mano l'ingratitudine e il risentimento della gente a cui tenta di fare del bene. Rispetta la promessa fatta all'amico, va a portare la sua ultima lettera alla vedova, e in pratica ne riceve in cambio pesci in faccia. "Perché tu sei vivo e lui no?", questa è l'unica cosa che la donna riesce a dirgli, oltre a rivolgergli l'invito a non tornare mai più. Poteva anche mandargliela per posta, visto l'effetto che ha avuto.
Frans decisamente non ha più fortuna degli altri: respinto dalla (pur odiosa) donna, tornato al fronte, cade in un'imboscata e rimane anche ferito!
Spero che si salvi, poveretto, con tutte quelle che gli ha fatto passare Leena!
A presto!

Recensore Master
26/03/24, ore 10:53

Ciao^^
sapevo che Jari aveva fatto scappare Verner, non mi pareva affatto tipo da abbattere l'ex amante a sangue freddo. La cosa, però, ha comprensibilmente un certo impatto si di lui, non ultimo perché facendo scappare Verner, si è lui stesso posto nella situazione di essere giustiziato, qualora si venisse a sapere. Fedele al suo ruolo di supporto e cura, Yrjö cerca di farlo parlare, ma lui giustamente rimane abbottonato (ci sono cose di cui non è prudente parlare nemmeno al proprio medico, nemmeno se è un amico di vecchia data come Yrjö).
Evert fronteggia quell'Entità temutissima che è la Giustizia, con la prospettiva di essere giudicato, lui che si è fatto un mazzo così al fronte, da uno che ha passato il suo tempo dietro una scrivania. È l'ironia crudele della vita.
Leena finalmente se ne va, non prima di aver fatto l'ultimo danno, ovvero aver spezzato il cuore del povero scemo che si è fatto un mazzo così per aiutarla ed è anche stato trattato di m... in cambio.
Ora se ne tornerà al fronte, peraltro, visto che alla sfiga non c'è limite...
Come sempre bravissima, mi fiondo al prossimo!

Recensore Master
26/03/24, ore 10:38
Cap. 38:

Ciao^^
ho sempre ammirato chi rimane fedele alla propria causa fino in fondo, quindi il tenente Smirnov mi piace molto e ammiro la sua risolutezza. Dove va un militare che non ha più una Patria nè un esercito da servire? Non lo so, ma di certo non si "adatta" sul carro dei vincitori per rimediare comunque una crosta di pane. Aleks evidentemente comprende, sebbene non condivida, e si salutano col massimo rispetto.
Leena ritrova finalmente Hjalmar, o meglio glielo ritrova il suo cameriere personale, e alla fine lei si degna anche di ringraziarlo, bontà sua, e di dirgli che si era sbagliata sul suo conto.
Jari "risolve" il problema del prigioniero, ma sappiamo tutti che il problema, perlomeno nel suo animo, è tutt'altro che risolto. Ovviamente non l'ha abbattuto, penso di poterlo affermare con certezza, ma in un certo senso è come se lo avesse fatto e pare che le loro strade siano destinate a separarsi una volta di più...
Tutto molto drammatico, mi fiondo al prossimo capitolo!^^

Recensore Master
26/03/24, ore 05:23

Buongiorno
La vittoria è prossima e ormai ci sono solo alcune sacche di resistenza lungo i confini. Un piccolo sforzo finale e anche questa guerra sarà conclusa.
Ora resta da raccogliere ciò che è rimasto; prigionieri, giustizia, vedove, orfani. Non tutte queste voci andranno di pari passo. Con un comune denominatore che è la sofferenza.

Recensore Master
20/03/24, ore 17:06

Ciao. Jari ha salvato Verner e ho immaginato il suo stato d'animo tormentato. Un breve momento insieme nel dramma e poi sono di nuovo lontani. Yrjö mi piace sempre nel suo modo di essere e ho letto con attenzione cosa abbia scritto. Simbolico il nastro che Frans dona a Leena. Mi é dispiaciuto si siano separati. Che emozione Frans con quel bacio e con quel comunicare i suoi sentimenti a Leena. Povero Frans, Leena é partita e deve tornare al fronte. Frans e Leena si rivedranno ancora? Un capitolo che mi ha emozionata e pervasa di malinconia se penso a Jari e Verner, a Leena e Frans. Brava nel trasmettere il sentire dei diversi personaggi. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 20/03/2024 - 05:07 pm)

Recensore Master
19/03/24, ore 17:06

Carissima!
Scusa il ritardo, mi sono tenuta il dubbio a mio discapito, ma finalmente ho letto ghe Verner e Jari sono sopravvissuti.
Non conoscendo il punto in cui la storia finirà, ho pensato che avessi optato per un suicidio d'onore/amore. Invece entrambi sono vivi e con il cuore spezzato convinti che l'uno non potrà mai perdonare l'altro.
Forse morire sarebbe stato meno doloroso, a giudicare dallo stato d'animo di Jari. Certo anche i sentimenti di Verner precipitano nell'abisso, ma dubito tu voglia lasciarli così.
Come sai, adoro Yrijö, che anche in quest'occasione non mi delude. Si dimostra un amico severo ma rispettoso ed è dolcissimo quando scrive alla sua amata per condividere le proprie pene. È l'unico convinto di dover salvare delle vite umane in un mare d'odio.
Ora sono preoccupata per Frans... nooh! Ma perché deve tornare al fronte? Spero che Leena, una volta messo al sicuro Hjalmar, possa ricambiare la gentilezza almeno (se non l’amore) di un uomo tanto dignitoso e comprensivo.
Un bacione e a presto! 🥰

Recensore Master
18/03/24, ore 14:49

Ciao, eccomi qua, ci tenevo molto a passare per un nuovo capitolo di questa storia sempre più appassionante!
All'inizio di questo capitolo abbiamo modo di conoscere meglio Bernhard, uno dei nuovi amici di Jari, ed è interessante questo suo sentirsi "cittadino di due patrie" per le sue origini sia tedesche che finlandesi, questo gli consente di avere uno sguardo più aperto e oggettivo sulla situazione della Finlandia, che pure ama, e di sentirsi orgoglioso di poter fare qualcosa di concreto come intermediario tra le due Nazioni. Lui è veramente uno spirito nobile, è consapevole dei pericoli che corre ma è disposto ad affrontarli e non per vantaggi personali, bensì per il bene dei suoi due Paesi. E proprio per questo si sente affine a Jari, che ha riconosciuto come un sognatore, sì, ma anche come un giovane che è pronto a dare la vita per la sua patria, proprio come lui, e i suoi intenti sono puri e nobili, né Bernhard né Jari hanno interessi personali come invece capita spesso in queste situazioni.
Intanto anche gli altri amici di Jari, Lauri e Yrjö, si stanno rendendo conto che non possono più stare a guardare e che devono fare una scelta. Lauri è preoccupato per l'eccessivo e forse ingenuo entusiasmo di Jari, ma ha deciso di lottare insieme a lui perché si è innamorato e vuole sposarsi e formare una famiglia in una Finlandia libera. Yrjö invece è più dubbioso e io comprendo molto bene come si senta lacerato, da una parte anche lui vorrebbe lottare per la Finlandia, dall'altra però non se la sente di farlo se questo significa diventare un terrorista e tradire gli ideali più alti nei quali crede. È molto interessante e profondo tutto questo, come metti in risalto le motivazioni dei vari personaggi e anche i dissidi interni di chi, come Yrjö, vorrebbe combattere ma non comportarsi come gli anarchici, purtroppo in queste situazioni non sempre si può scegliere e tanto meno rimanere con le mani "pulite"... altrimenti non cambierebbe mai niente!
Nella seconda parte del capitolo ritorniamo invece su Verner e vediamo la sua situazione attraverso gli occhi di altre persone, suo zio Elmer e il suo vecchio amico Karl. Entrambi sono preoccupati perché Verner sta frequentando persone di cui non si fidano e hanno paura che possa cacciarsi nei guai. È una cosa strana perché da una parte sembra che sia Jari che Verner siano destinati a combattere per la libertà della loro patria, però anch'io sento che Jari si è unito a persone integre, che ovviamente correranno dei pericoli ma solo per un bene maggiore; invece ho la sensazione che Verner sia caduto in mano di gente poco perbene che, con la scusa del patriottismo e di aiutare il popolo, punti in realtà solo ai propri interessi. Non so perché, ma ho questo brutto presentimento. Nell'approfondimento finale sul personaggio di Aleks e sulla sua storia, sul desiderio che la Finlandia combatta la Russia per ottenere la caduta del potere zarista e poter tornare dalla sua famiglia, si capisce che anche lui lotta per motivi personali, sebbene i suoi siano giusti e nobili (tornare dalla moglie e dal figlio), ma l'amico Mikhail, come me, non si fida di coloro che devono accettare come alleati e, come ho scritto prima riguardo a Verner, anch'io ho molti dubbi su di loro.
Molto tenero anche il passaggio che riguarda Kaija, la sorella di Jari, che è molto legata al fratello, sente la sua mancanza e leggendo la sua lettera si preoccupa, teme che Jari voglia fare qualcosa che lo metterà in pericolo e non può sopportarlo, Jari è tutto ciò che ha dopo la morte della madre e anche suo padre non la capisce e non le dà conforto, per lui Jari è ormai un uomo e deve fare le sue scelte, non sembra un padre affettuoso, sicuramente ama i figli ma non lo dimostra e si capisce perché Jari e Kaija si siano legati tanto, ma lei adesso è da sola e si sente triste e in ansia per il fratello.
Complimenti, l'inserimento e l'approfondimento di nuovi personaggi sta rendendo questa tua storia ancora più bella, appassionante e avvincente, porta ad affezionarsi veramente a tutti loro e a preoccuparsi per le loro sorti! Sei davvero bravissima, anche perché hai deciso di approfondire un periodo storico che ben pochi conoscono (a me piace molto la storia, ma le vicende dell'indipendenza della Finlandia non le conoscevo!).
Ancora tanti complimenti e a presto!
Abby

Recensore Master
16/03/24, ore 16:09
Cap. 30:

Ed eccomi anche qui, dopo aver versato più di una lacrima.
Questo capitolo dedicato a pensieri e sentimenti di Hjalmar mi è piaciuto tantissimo. È stato bellissimo approfondire la personalità e l'indole di questo giovanissimo soldato. ❤️

Hjalmar è animato da grande determinazione nel voler combattere, come se non avesse più niente da perdere e questa fosse l'unica cosa giusta da fare, anche guidato dall'esempio del padre che è morto nel tentativo di offrire un futuro migliore alla famiglia e del fratello che non ha smesso di lottare. Quando gli viene data la possibilità di fare la sua parte, non ci pensa due volte e si fa avanti.
Tanti elementi ricordano quanto Hjalmar stia diventando un uomo sulla scia di questa esperienza di guerra. Un esempio è imparare a fumare ed è significativo il fatto che lo abbia insegnato a lui un estraneo, una persona che non fa parte della sua famiglia; in questa sua esperienza (purtroppo non lieta) inizia a gettare uno sguardo sul mondo, conosce persone che non appartengono alla sua famiglia o alla sua cerchia abituale di conoscenze. Questa guerra è la sua prima esperienza lontano da casa.

L'ultima conversazione con il fratello Verner è una stilettata al cuore per l'intimità familiare e la malinconia attraverso cui si svolge.
Nella loro conversazione hai equilibrato bene la questione che riguarda la causa per cui combattono e le questioni che invece riguardano gli affetti personali e familiari. In qualche modo i due argomenti si intrecciano, ma spetta a Verner l'arduo compito di mantenere ordine, non lasciando che una causa per lui giusta si trasformi in un'ennesima catastrofe per la sua famiglia.
La posizione di Verner è tutt'altro che facile e da un'esperienza così dura emotivamente e fisicamente - se il cielo vorrà preservarlo - potrà solo che uscire più maturo nello spirito, prendendo ufficialmente il posto del padre e dello zio all'interno della famiglia.
I sentimenti contrastanti del fratello più giovane racchiudono molto bene i sentimenti di entrambi.
Anche da parte di Hjalmar noto un atteggiamento maturo, ovviamente desidera rivedere Verner ma anche essere considerato un suo pari e non un famigliare indifeso da proteggere.

L'azione si fa sempre più incalzante per Hjalmar.
Questo giovanissimo soldato inesperto non esita in un atto di coraggio, sfida quell'inferno di fiamme e nemici pur di concludere con successo la missione assegnata da un suo superiore. Lotta persino contro la sua stessa paura, affinché non gli suggerisca di arrendersi. Non si lascia impressionare da nulla, nemmeno da quell'incontro faccia a faccia con la morte di un nemico.

Eskola si lascia guidare da un moto di emotività nel rivedere Hjalmar ancora sul campo di battaglia.
In una scena così drammatica emerge molto bene la determinazione di Eskola e il rimpianto di condividere quel tragico destino con Hjalmar.
L'addio tra Eskola e Hjalmar mi ha commossa, anche se io spero sempre che quegli spari siano partiti in qualche modo da Eskola recuperando un'altra arma e non dal nemico.
Nella corsa di Hjalmar per avere salva la vita si avverte angoscia, forza d'animo e fisica, speranza che ricerca nella sua unica compagnia - il cielo - e nell'immagine delle persone a lui care.
Hjalmar è pienamente in grado di sopravvivere a condizioni estreme contando sulle sue forze, ha risorse che nemmeno lui è pienamente consapevole di possedere.

Torno da te il prima possibile, questa storia è sempre bellissima e ricca di emozioni! ❤️❤️❤️❤️

Un forte abbraccio,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
14/03/24, ore 06:05

Buongiorno
Che bello iniziare un nuovo giorno con un capitolo così intenso.
Lo sapevo, immaginavo che avesse liberato il prigioniero ( un amico nemico, distanti su tante cose ma vicini in altre)... Bellissimo.
Grandi intrecci ma soprattutto ancora suspense, apprezzo tanto.

Recensore Master
12/03/24, ore 17:07
Cap. 38:

Ciao. Aleks è Smirnov si sono trovati più simili che diversi alla fine. Che bello leggere di Hjalmar, che sia stato trovato. Commovente nel finale Leena che piange e Frans che la stringe a se. La parte che mi ha colpita di più in questo capitolo é stata quella con Jari e Verner, insieme in una circostanza davvero drammatica. Cosa sarà successo? Spero che Verner sia salvo. Mi piace come descrivi i diversi personaggi, il loro sentire. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 12/03/2024 - 05:09 pm)

Recensore Master
12/03/24, ore 07:55

Ciao carissima^^
Winkler si trova ormai a dover fare una scelta che fin dalle prime battute era rimasta ad aleggiare: Germania o Finlandia? Io non avrei dubbi, ovviamente(^^), ma lui pare più combattuto, soprattutto perché poi ci si sono anche messi i sentimenti a complicare tutto.
Evert ci mostra l'aspetto umano e affettivo di chi sceglie di prendere le armi per un ideale. "Non voglio che mia figlia soffra la fame", questa è la sua motivazione. Quanti ce ne saranno stati, di combattenti che hanno perso tutto solo per cercare di ottenere quel poco?
Leena come al solito vuole far vedere a tutti che è una "donna con gli attributi", ma non si rende conto che finora sta solo facendo la parte della bambina capricciosa, che gli attributi perlopiù li tritura agli altri. Ha avuto veramente una gran fortuna a trovare un soggetto mite come quel Frans, un altro l'avrebbe già mandata a quel paese...
Come sempre bravissima. Scusa il ritardo con cui ti commento, ma è un periodo un po' incasinato^^

Recensore Master
05/03/24, ore 18:25

Ciao. Ho immaginato nella prima parte attraverso le tue parole tutti i contrasti interiori di Bernhard. Vedremo cosa deciderá di fare. Meglio osservare intanto, come scritto, i bagliori argentei della luna. Forse questo può dare un pó di pace al suo animo tormentato. Sono rimasta colpita nel leggere riguardo Evert di quelle camionette che hanno preso strade diverse. Sembra esserci la luce. La parte che ho letto con maggiore interesse é stata quella riguardante Leena e Frans. Per Leena é difficile fidarsi ma alla fine consegna la pistola. Saró curiosa di leggere ancora di Leena e Frans, del loro rapporto. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 05/03/2024 - 06:29 pm)

Recensore Master
05/03/24, ore 14:43
Cap. 38:

Carissima,
perdona il ritardo. ^^
Mi piace molto il rapporto che si è creato tra Aleks e Smirnov: sembrano amici di vecchia data, si accettano è si rispettano. Addirittura si preoccupano l'uno per l'altro e fremono al pensiero della sorte incerta che li attende. Sono certa sarebbe più semplice affrontarla insieme ma forse questo è impossibile.
Dopo un momento di panico, la lepre è al sicuro. Ha chiesto troppo a sé stessa e ha rischiato davvero, per fortuna c'è un fratello maggiore che veglia da lontano.
Leena rivela un lato materno che va a compensare la dura freddezza nella quale ha annegato il cuore. Però, rispetto al capitolo precedente, riflette su Frans e alla buon'ora concede che possa costituire l'eccezione di cui ha bisogno.
Lui come sempre è impeccabile e dotato di infinita pazienza. Fortunata ad averlo incontrato.
La scena finale ci lascia nell'incertezza terribile dell'esplodere di ben due colpi.
Non credo che Jari abbia giustiziato Verner, anche se l'ha ritrovato sul fronte opposto.
Forse si è lasciato ferire per consentirgli la fuga, forse ha simulato l'esecuzione e ha seppellito un tronco.
Non vedo l'ora di scoprirlo. Un bacio e a presto! ^^

Recensore Master
05/03/24, ore 05:47
Cap. 38:

Buongiorno
La guerra lascia dietro di sé morte e distruzione. Ma anche riflessioni sul futuro di chi è sopravvissuto...
La riflessione iniziale è vera, quando si forma una famiglia e si ama poi le cose cambiano. È inevitabile. O scegli uno o l'altra.
Ecco che il nostro giovanotto viene ritrovato e Leena può essere più tranquilla.
Finisce anche la questione dello scomodo prigioniero... Credo che alla fine non sia stato veramente ucciso.

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