Recensioni per
Il ritorno sulla strada
di luvsam

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
12/08/22, ore 21:35
Cap. 1:

Amo!!! ❤️❤️❤️❤️❤️ Bellissimo fanfic

Recensore Junior
25/05/22, ore 17:50
Cap. 6:

Ed eccomi qua, alla fine di questo piccolo viaggio.
Questa fanfic mi è piaciuta molto, ho trovato i dialoghi tremendamente veritieri e canon, così come gli stati d'animo provati da tutti i personaggi coinvolti. Perché per quanto incentrata maggiormente su Sam e sul suo dolore per la morte di Jessica, hai lasciato largo spazio anche allo stato d'animo di Dean, al suo essere preoccupato per il fratellone e l'amarezza per avergli nascosto del padre. E ho amato anche lo spazio che hai dato a John. Per rispondere alla tua risposta al mio altro commento, infatti, mi trovo totalmente d'accordo con te: John Winchester non sarà stato un padre esemplare e avrà pure cresciuto i suoi figli come soldati, ma da quel poco che abbiamo visto ha saputo dimostrare, a modo suo, quanto li amasse. Anche a me sarebbe piaciuto che gli avessero dato più spazio nella serie, dobbiamo accontentarci delle fanfic. E se sono tutte come questa, ben venga!

Recensore Junior
24/05/22, ore 17:11
Cap. 2:

Appena mi è possibile leggerò anche gli altri capitoli, ma nel frattempo volevo lasciarti un commento, perché questa fanfic mi ha colpito molto.
Non mi sono mai soffermata a pensare a dei possibili missing moments di questo tipo, forse perché inconsciamente ho registrato Sam come accecato dalla vendetta, privandosi del dolore che avrebbe dovuto esternare per trovare il demone dagli occhi gialli, ma un simile avvenimento è del tutto possibile.
Abbiamo visto entrambi i fratelli abbandonarsi al dolore e non reagire per un po' di tempo e abbiamo visto quanto ci siano sempre stati l'uno per l'altro, nonostante i litigi, nonostante spesso vedessero le cose in modo diverso. Per questo trovo che questa tua storia sia perfettamente plausibile, trovando molto canonico il modo di fare di entrambi i fratelli.
Dal tuo scritto ho percepito perfettamente le emozioni di entrambi, non posso che farti i complimenti!

Recensore Junior
09/05/22, ore 17:53
Cap. 1:

Ciao da quanto tempo, sto incominciando a leggere la tua storia, sono un po' indietro...con I capitoli (non ho molto tempo) ma mi sta piacendo. Non vedo l'ora di sapere come va avanti!

Recensore Junior
19/04/22, ore 00:03
Cap. 3:

E infatti era proprio lui. John, non un mutaforma. John che segue Sam da lontano, John che si mischia tra la folla di quel funerale e che riesce in modo rocambolesco perfino a propinare un sedativo a Sam, per concedere al giovane un po' di tregua, tra un incubo e l'altro. Per usare le parole di Dean "Poco ortodosso, , ma efficace" . Questo capitolo, a differenza del secondo, è in gran parte dialogo. I sentimenti non passano attraverso descrizioni o situazioni ma posso estrapolarli da alcune frasi dei personaggi. La rabbia di Dean per quel padre che non risponde alle chiamate, agli sms (prima ancora dell' evento che ha stravolto la vita di Sam), il passato che ritorna diabolico e nefasto, con quel dubbio che si insinua in Dean, ormai certo che il padre gli stia nascondendo qualcosa. Qualcosa che presume essere complicato e pericoloso. Per Sam. “Stai parlando di mio fratello, è sempre il momento”...racchiude tutto.
John protettivo a modo suo. John convinto che, ciò che deve fare, è trovare Occhi Gialli. Perchè ora non è più il solo ad avere un conto in sospeso con lui. Anche per Sam ci può essere la vendetta, il senso di colpa, la "cazzata" dietro l'angolo.
Vorrei che John decidesse di spiegare a Sam le proprie motivazioni ma, del resto, forse è più credibile così. In fondo ha sempre lasciato Sam a Dean. Ha la certezza di lasciarlo in buone mani. Però mi colpisce molto Dean quando si ribella, a quella sorta di ormai ufficiale "delega":

“Quindi va bene che soffra da solo?”
“Non è solo, ci sei tu”
“Sì, ma vuole suo padre”...meraviglioso, in tre battute anni di rapporti familiari complicati. "Le schegge impazzite"...e John che, allontanandosi, peggiora la situazione.
Adoro lo sfogo di Dean, quel figlio devoto e obbediente. Il buon "soldato". Ma stavolta pare mettere in discussione il comandante. Ciononostante eseguirà. Come sempre. Pur non condividendo la decisione paterna.

E poi quell'abbraccio e quel “Sono orgoglioso di te” che, tutte le volte che lo sento "dire", a uno dei personaggi, mi commuove. Lo hanno detto poco. Troppo poco. Eppure erano l'uno fiero dell'altro. "Schegge impazzite" pronte ad esplodere, pur di salvarsi a vicenda.

Capitolo che usa uno strumento diverso, quello del dialogo serrato. Però "arrivi" lo stesso.

Alla prossima

Eclissidiluna

Recensore Junior
18/04/22, ore 23:17
Cap. 2:

E' difficile raccontare un dolore così. Eppure, se ci pensi, è stranamente, drammaticamente "familiare". Dopo tutto la morte fa parte della vita. E tu racconti la vita di chi resta. Perchè qualcuno "resta". E' un capitolo forte, intenso, ricco di particolari. Fai "tua" ogni descrizione, anche nei dettagli più struggenti. Come le vetrate di quella chiesa che dovevano essere sogno, futuro. E invece rappresentano, per Sam, l'inizio di un incubo.

Mi colpisce la forza della signora Moore che tenta di consolare Sam. Sembra quasi impossibile che una madre possa trovare un coraggio simile quando è piegata da un lutto che non ha nulla di umano. E' contro natura. Per ogni genitore lo è. Eppure l'amore che ha provato Jessica è stato "raccontato". Ho immaginato la figlia confidarsi con la madre. Parlarle di quel ragazzone così volenteroso, attento, pieno di speranza per un futuro insieme. Lo coscienzioso Sam che ha aspettato a farle "la proposta". Perchè Jessica meritava il meglio. E Sam voleva, con tutto se stesso, non deluderla. Ma probabilmente Jessica non aveva bisogno di quel tipo di certezza. Sam era già sicurezza, per lei. Anche senza l'ammissione ufficiale a legge, Jessica lo aveva scelto. E la madre della sfortunata giovane, in qualche modo, "sceglie" Sam. Sa che le sue parole possono aiutarlo a combattere quella battaglia che toglie il fiato. Jessica vorrebbe così.

Ogni periodo, ogni situazione, mi ha convinto.

Ho "vissuto" l'angoscia di Sam, quell'altalena di emozioni che sanno quanto può essere dura partecipare a quel funerale. E' l'atto conclusivo della tragedia. La bara è reale. E dentro c'è Jessica.

Il protettivo Dean...quanto è "lui"! Mi piace come si muove, la sua determinazione nel voler "stanare" Sam da quel buio, il loro botta e risposta. Mi pare di vederlo tentennare, riflettere, quando vorrebbe prima cancellare gli sms e poi comprende che non sarebbe corretto. E' una decisione che spetta a Sam. Lo vedo "barattare" quei messaggi con un pezzo di pancake, masticato a fatica da Sam. E alla fine "vedo" Dean accogliere il fratello, in toto. Decisione analizzata, sofferta ma presa insieme a Dean. In ogni momento. E forse questo gliela rende più sopportabile. Dean dall'inizio alla fine è con Sam. Gli dà tempo, conforto, gli promette che ci sarà. Lo sorregge. Lo sostiene, lo accompagna fin quando per Sam diventa davvero troppo. Perfino quegli sguardi "assassini" che tutelano il minore dal triste rito delle condoglianze, sono perfettamente... "alla Dean".

Per contro, in antitesi con la costante e amorevole presenza di Dean c'è l'assenza ingiustificabile di John. E verso la fine il capitolo si fa inquietante. Sarà davvero John? Sarà una trappola? Se lo domanda Dean ma, in cuor mio, credo di avere già la risposta. Temo che non sia un mutaforma. E, forse, una parte di me, preferirebbe lo fosse.

Bello, suggestivo, emozionante. Come piace a me.

Alla prossima

Eclissidiluna

Recensore Junior
09/04/22, ore 01:18
Cap. 1:

Ciao...è veramente un capitolo emotivamente molto "carico". Il personaggio di Jessica l'ho sempre considerato marginale. Nel senso che è sì il grande amore di Sam però ,quella sua dipartita, al primo episodio, non mi ha proprio dato il tempo di affezionarmi. Una sorta di Mary ( bionda come Mary...) votata allo stesso martirio. Qui per Sam, almeno come la vedo io, non è "solo" la morte della ragazza che ama...è una "morte" completa, a 360°. La "morte" di quella vita normale che si era scelto: "si guardò allo specchio non riconoscendo in quel volto segnato il brillante studente di Stanford, che era stato fino ad una settimana prima."

Racconti una parte non vista, partendo da ciò che, nella serie, ci è stato presentato velocemente (forse sarebbe stato meglio dedicare almeno un paio di episodi alla relazione di Sam con Jessica "viva").

Arricchisci di particolari il salvataggio da parte di Dean che, inevitabilmente, rivive quel primo incendio. Oggi Sam è un gigante. Ma davanti a quelle fiamme, a quel dolore, è di nuovo terribilmente fragile. Come il fratellino che Dean teneva stretto a sè.

La devastazione di Sam è descritta nel dettaglio. La perdita, in particolare quando è così violenta e inattesa, ti porta a dire "non sei reale". Dean non è reale, quella tragedia non può esserlo. E allora l'unica via è aggrapparsi all'odore di toast bruciacchiato o alla voce di lei che canticchia sotto la doccia. L'elogio della quotidianità, delle piccole cose che fanno grande la nostra esistenza e sono rifugio sicuro per negare l'assenza che dilania. Ma per fortuna Dean è reale.
Ho apprezzato molto come lo hai tratteggiato. Determinato a restare accanto a Sam ma, al tempo stesso, consapevole di poter fallire, lo ammette a se stesso e alla dannata segreteria telefonica di John. Glielo ricorda Sam stesso. E' irrimediabilmente rotto e non basterà un cerotto di Batman.
Dialoghi emotivamente difficili, sentimenti, ricordi che si mescolano. Su tutti prevale certamente l'angosciante incredulità di Sam che arriva a pensare di togliersi la vita. Mi intenerisce il motivo che lo fa desistere dal farlo. Il rammentare un Dean ragazzino che, ostinatamente premuroso, anche in quel loro disperato girovagare in cerca di vendetta, ha cercato di regalargli sprazzi d'infanzia. Non può dare un dolore simile al Dean adulto.
L'amore che li unisce. Anche se si sono appena ritrovati. Sam che tenta di resistere, per Dean, sebbene una parte di lui vorrebbe solo raggiungere Jess. Dean che rimane dietro la porta del bagno, "in ascolto" di quel pianto, augurandosi che Sam non si lasci andare.

Mi è piaciuto il particolare dei vestiti di Sam, conservati nell'Impala, con la battuta di Dean che cerca di stemperare. Dean in fondo sperava che Sammy...un giorno sarebbe tornato.

Ti ripeto...capitolo fitto, complesso. L'ho riletto più volte e probabilmente qualcosa mi è sfuggito. Ci sono tanti spunti di riflessione, sui personaggi e, più in generale, sull'argomento della "perdita" che è sempre complicato da affrontare.

Ti ringrazio per questo nuovo viaggio carico di emozioni. Poni una particolare attenzione alla dimensione interiore, più intima dei personaggi. Ed è un aspetto che, come sai, sempre mi affascina.


Alla prossima

Eclissidiluna