La prima cosa che ho pensato è stata: AIUTO, UN SIGARO! XD (l’Autista approva questo elemento).
Flashback del Vietnam a parte, come sempre è davvero super poetica, impressione accentuata anche dall’alternanza delle immagini e dei frammenti in corsivo. Le immagini sembrano acquarelli artistici e arricchiscono ancora di più la narrazione.
Già avevo letto qualcosa di tuo su questo fandom e devo dire che le dinamiche tra i Master sembrano molto interessanti e variopinte; invece questo Obsidian non è un Master ma una sorta di sottoposto di Quake? In ogni caso la loro amicizia (che mi sembra uno di quei classici rapporti in cui guai a dire che siamo amici e teniamo l’uno all’altro, ma ovviamente ci vogliamo un bene dell’anima, dinamica che io adoro sempre) è davvero carina e la scena finale è stata molto molto commovente. Alla fine l’unico momento in cui Obsidian riesce a toccare Quake è quando quest’ultimo è morto e i suoi resti non possono più nuocere a nessuno.
Ho invece fatto più fatica a inquadrare la figura di Mist (Misto!) e in particolare il suo rapporto con Quake e Obsidian. Forse il paragrafo a lui dedicato mi è sembrato un po’ staccato dal resto, anche se la descrizione del suo essere pioggia è davvero fenomenale (ti invidio sempre le descrizioni e le atmosfere suggestive che riesci a creare).
Peccato davvero che questa parte della storia sia rimasta incompiuta, la scena finale avrebbe meritato la dignità della completezza! |
