Recensioni per
Le Petit Prince
di dirkfelpy89

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/23, ore 17:48

Ciao, carissimo Dirk!

Ho riletto per la seconda volta questo capitolo e per la seconda volta mi ha spezzato il cuore.
Questa storia ha l'indiscusso punto di forza di mostrarci i celebri personaggi che ci vengono descritti nei libri di Storia e di presentarci, in modo inedito, gli uomini e le donne dietro quei volti noti.
Non è mai semplice immergersi in epoche che non si hanno vissute e immaginare i sentimenti provati da coloro che hanno scritto la Storia con eventi celebri. Leggendo il tuo racconto ho avuto la percezione di essere al fianco di ognuno di loro, ho avvertito la loro impotenza davanti all'epilogo più tragico e in diversi momenti avrei solo voluto confortarli; è triste vedere come il popolo, che segue dall'esterno il susseguirsi degli eventi, non si esima dal più perfido giudizio, senza indossare minimamente i panni dell'imperatore.

È stato un capitolo ricco di emozioni forti. Riesci a fare un po' nostri i dubbi dei protagonisti, le scelte che devono affrontare sono tutt'altro che semplici. Tocca quanto siano combattuti in quelle decisioni per la loro vita e per la vita di coloro che hanno accanto.
Ci trasmetti la prospettiva e le sensazioni di un giovane principe che ha appena combattuto la sua prima battaglia. Egli rappresenta quella speranza a cui aggrapparsi nel momento più buio dell'impero; Napoleone è devoto al figlio e prova ottimismo nei confronti del futuro della Francia di Luigi. D'altra parte questo ragazzo non si ribella ai suoi oneri, anzi incarna i valori dell'impero, lo serve con amore, manifesta la voglia di crescere, contribuire allo splendore della Francia, disattendere e sorprendere le aspettative di un popolo deluso.
In un periodo storico in cui i genitori non erano soliti ostentare affetto per i figli, specie nelle famiglie aristocratiche, mi ha fatto tenerezza la preoccupazione della madre di Luigi, che si appresta a prendere parte a quella guerra.

La formazione che è stata impartita a Luigi è degna del suo nome e del destino che lo attende sul trono di Francia. Gli è stato insegnato a non tremare davanti al pericolo, una qualità che deve possedere un imperatore per essere all'altezza del comando di un impero.
Dalla prospettiva di Luigi acquisire rispetto agli occhi del popolo potrebbe essere la chiave per portare alto il nome di suo padre.
Ogni scelta di Napoleone sembra volta a dare nuovo lustro alla sua fama e a non alimentare la pessima e ingiustificata opinione sul suo conto; ha dovuto costruire con sacrificio la sua immagine. Questo costante mettersi in discussione e provare ad essere la versione migliore di sé lo rende profondamente umano ed anche il suo ruolo di padre assume un'eccezione positiva, ama suo figlio e lo considera il futuro dell'impero: offre grande fiducia a Luigi desiderando che egli venga coinvolto negli affari della Francia, è certo di lasciarla in ottime mani.
Napoleone non è solo un'icona, in questa occasione mostra le sue fragilità al figlio, davanti a lui può permetterselo, come anche la sincerità con cui lo mette al corrente della situazione tragica della Francia.

Negli ultimi giorni della sua vita, Napoleone ripensa alle gesta che verranno ricordate tra i posteri.
È davvero egregio il modo in cui hai descritto il rapporto di Napoleone con la morte. Per lui è un'alternativa preferibile al disonore per sé e per la Francia. Non teme la morte, sa che arriverà quanto prima, la desidera per porre fine alle sue sofferenze fisiche, sente che ormai la sua volontà in campo non conta più nulla. La morte eroica rappresenta la via migliore per congedarsi e lasciare un buon ricordo del suo nome, morire in battaglia come un eroe avrebbe messo a tacere anche chi gli ha sempre remoto contro.
Eppure sorprende la scelta finale, quella ai miei occhi veramente eroica, che ha protratto e aumentato le sue sofferenze, ma ha reso limpida la sua coscienza per i suoi soldati che per fedeltà all'imperatore sarebbero andati incontro a morte certa.

È drammatico come la vita di Luigi e quella di sua madre vengano stravolte. Li sconvolge il loro addio a Napoleone e alla vita che hanno vissuto fino a quel momento, la macchia del disonore e della sconfitta che pende sulle loro teste. Fuggono con un piccolo seguito di servitori che crede ancora in loro e che li aiuta a mettersi in salvo.
Ho l'impressione che questa loro fuga rappresenti la vera svolta nel racconto.

Questo capitolo mi ha strappato più di una lacrima. ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
16/03/23, ore 20:53

Ciao, carissimo Dirk!

Sono perennemente in ritardo, ma sai bene quanto io abbia amato questa storia dalla prima lettura (ammetto di aver letto più volte per quanto mi sono piaciuti i primi capitoli) e non potevo evitare di lasciarti qualche commento. Inizio da questo primo capitolo. ♡

Sono così felice che tu abbia deciso di condividere la tua passione per il genere storico, sarebbe stato davvero un peccato perdere questo tuo racconto. Sei riuscito a farmi appassionare a una parte della Storia di cui non sono molto pratica, un motivo in più per seguire questa storia e addentrarmi in un periodo storico per me in parte misterioso.
Un altro aspetto che mi ha colpita molto riguarda l'originalità con cui affronti tematiche delicate e toccanti. La Storia ci restituisce vicende commoventi, nei sentimenti molto vicine al lettore, come è commovente il contesto attuale che hai creato; il passato di questa scienziata tocca l'anima e infonde malinconia il pensiero del legame che questa donna ha mantenuto con la nonna superando tempo e spazio. Con questo escamotage sei riuscito a ricreare un passato su più piani temporali: un passato più prossimo e un passato remoto strettamente legato tra loro. Passare attraverso il presente per raccontare il passato è stato un tocco di maestria notevole.

Mi è piaciuta tantissimo la citazione iniziale con cui inquadri in modo molto poetico le vicende che ci narrerai. Non sono solo vicende storiche, è un tuffo nel passato personale di colei che guiderà la narrazione attraverso la voce della nonna a cui è tanto affezionata e nei sentimenti di personaggi noti, ciò che hanno provato persone vissute in carne e ossa nelle vicende che li hanno visti protagonisti e che sono state affidate alla Storia e sui libri immortalati; ci ricordi che non sono solo nomi importanti per il ruolo che hanno ricoperto nell'arco della loro vita.

Il personaggio della ricercatrice è davvero molto interessante, hai avuto moltissima cura nel presentarcela, ne hai ricostruito l'intera vita in un unico capitolo, l'hai resa reale e fondamentale per il racconto tanto quanto il racconto storico stesso; ci guida nella narrazione, ci porta a comprendere i temi che affronteremo e il tono malinconico con cui li affronteremo. Non manca nemmeno l'introspezione di questa donna, ci immergi nella sua mente e nel suo modo di essere come persona e come professionista nel suo campo.

Il diario rappresenta un simbolo affettivo molto intenso. Come ti dicevo, quella carta stampata mi ha infuso molta malinconia, proprio per il potere che si cela dietro alle parole che dipingono i segni di una vita vissuta e di vite ormai lontane nel tempo. L'affetto che prova la protagonista nei confronti della nonna si evince dall'emozione che la assale mentre sfoglia quelle pagine di diario.
Quando ho letto l'introduzione per la prima volta il mio primo pensiero (e timore!) è volato ai capitoli successivi, perché ho intuito subito dal modo in cui hai introdotto i personaggi che mi sarei commossa una volta affondata la narrazione in quel passato così sofferto (ma mi riservo questa parte di riflessione quando commenterò il capitolo successivo).

Faccio un'ultima riflessione e poi mi dileguo per non tediarti troppo. Adoro come hai introdotto il luogo di azione di questa ricercatrice. Ho avuto la percezione di assistere ad una pellicola che scorreva davanti ai miei occhi. C'è frenesia nei gesti e nelle azioni della protagonista, ansia di scoprire e un pizzico di adrenalina all'alba di questa nuova scoperta.

Sai già che amo questa storia e per comunicartelo a pieno mi mancava solo iniziare a recensirla, quindi ci sentiamo presto per il mio commento sul prossimo capitolo. ♡♡

Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
14/11/22, ore 12:30

Hai affrontato un tema così delicato con molto tatto. Un momento di profondo dolore sfociato in un atto di grande pietà: con le sue parole il principe ha saputo dare a suo padre la pace che non era mai riuscito a ritrovare dopo la battaglia persa. Personalmente credo che il gesto di Napoleone sia stato un gesto di amore e responsabilità nei confronti del suo esercito e della sua nazione: anziché far uccidere fino all'ultimo giovane soldato ha preferito umiliarsi. Credo che sia una lezione che nessuno della nostra classe politica abbia mai imparato.

Recensore Master
14/11/22, ore 12:16

Che fervida fantasia! Un inizio molto bello e interessante. A me non sarebbe mai venuto in mente: anche perché non sono molto ferrat* in astronomia .)
Davvero molto interessante e ben scritto: ha subito catturato la mia attenzione!
GiunglaNord

Recensore Veterano
17/09/22, ore 22:21

E' un capitolo molto bello ed emotivo: le personalità di ciascun personaggio emergono con spontaneità e con grande naturalezza. Sicuramente si tratta di un evento molto triste, che ogni personaggio è chiamato ad affrontare a proprio modo. Nonostante il loro status, le loro reazioni richiamano i sentimenti, le paure e i pensieri di qualunque persona comune, perché in simili situazioni non può essere altrimenti. Un momento drammatico descritto con grande tatto.

Recensore Veterano
17/09/22, ore 21:54

Complimenti per la bellissima storia! E' scritta molto bene ed è davvero coinvolgente. La narrazione del capitolo mi ha ricordato molto lo stile di James Patterson nella serie di libri "Le donne del club omicidi". Poi, condivido il tuo pensiero di non stravolgere troppo gli eventi legati a personaggi realmente esistiti. Ora vado avanti con la lettura per saperne di più sulla vita di Eugenio Napoleone, perché il collegamento con il piccolo asteroide mi ha incuriosito.