Ciao! Non so se ti aspettavi di trovarmi qui e in effetti io ero passata per continuare Everybody wants love, ma poi ho notato questa storia e mi sono ricordata quanto ho amato Ecarlate, come potevo farmela sfuggire? E quindi eccomi qui, ovviamente appena posso continuerò a leggere le altre storie che ho iniziato e anche molte altre che mi attirano.
Ovviamente questa storia è ben diversa da Ecarlate, qui Eren è un giovane dei nostri tempi che viaggia ed è appassionato di arte e cultura, visita infatti il Louvre e resta colpito dal quadro di Delacroix tanto da fare una cosa proibita... cercare di scattare una foto con il flash! E qui interviene Levi che lo ferma, ed ecco il primo incontro tra i due. Levi è il custode del museo, eppure di quelle opere d'arte sembra saperne addirittura più delle guide stesse, che magari si sono limitate a studiare dei manuali, lui parla della Rivoluzione Francese e di concetti come la libertà come se davvero facessero parte della sua vita e del suo cuore e questo incanta Eren (alla fine non è per niente diverso dal Levi che ho conosciuto nell'altra tua storia!).
Eren, tuttavia, pur continuando a pensare a quell'uomo intrigante e misterioso, pensa che non lo rivedrà e prende il treno per andare in hotel ma... proprio sullo stesso treno ritrova Levi che gli si siede davanti e che inizia a parlare con lui. E, mentre parlano, Eren comincia a provare strane emozioni e sensazioni, ad un tratto vorrebbe potersi fermare a Parigi per molto più tempo per conoscere meglio Levi. E ancora una volta ho ritrovato nel Levi di quella storia quello che avevo conosciuto e amato in Ecarlate: l'uomo si rende subito conto dell'evidente imbarazzo e interesse da parte del giovane e, ad un certo punto, lo invita a seguirlo, a scendere dal treno e ad andare con lui in un locale, chiarendo di aver capito benissimo che voleva un appuntamento con lui! Eren, confuso e turbato, si lascia trascinare perché in fondo era proprio quello che voleva (mi è piaciuta moltissimo anche la piccola parte di Hanji, che fa subito due più due e capisce che tra Levi e Eren nascerà qualcosa...). Ancora una volta, anche a tavola, è Levi a guidare la conversazione e non solo perché è più adulto e chiaramente più esperto: mi fa piacere ritrovare anche in questa storia del tutto diversa gli stessi Eren e Levi che conoscevo! Levi sempre un po' misterioso, amante della solitudine e dell'arte, affascinante e intrigante; Eren che, anche se qui è più grande e ha una vita libera, viaggia come e quando vuole e non è legato a niente, è comunque ancora molto confuso, non ha un vero scopo nella vita, viaggia alla ricerca di qualcosa che neanche lui sa.
Devo ammettere che nel finale sono rimasta un po' rattristata, perché è vero che Eren dice a Levi che partirà la mattina dopo col volo delle otto e mezza e chiaramente lo invita a seguirlo, ma non sappiamo se l'uomo lo farà davvero, e ad essere sincera io avrei voluto che Eren decidesse davvero di restare a Parigi, almeno per un po'. Magari quello che stava cercando per tutto il mondo era proprio lì.
Sono stata felicissima di leggere questa storia che mi ha riportato alla magia di Ecarlate e pensa che io non conosco neanche questi personaggi o l'opera originale, per me esistono tramite le tue storie, ma mi ero legata tantissimo a loro leggendo Ecarlate e mi ha fatto un immenso piacere ritrovarli qui. Spero che, magari, deciderai di scrivere anche un sequel, per scoprire se Eren e Levi si rivedranno ancora!
Bravissima, anche qui hai saputo creare un'atmosfera sognante e piena di fascino che mi ha completamente catturata.
A presto!
Abby |