Recensioni per
Dance of Death
di Marti Lestrange

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/10/22, ore 15:46

Eccomi qua a recensire quest'ultima fetta di torta. Forse dovrei lasciarla sedimentare, forse dovrei prendermi del tempo per raccogliere le idee perché al momento quello che sento è dolore per tutte queste vite miserevoli. Walburga, Damien, Medea, Orion, tutti vittime di una società che voleva altro da loro, che costringeva la loro natura in regole rigide. Tu sai benissimo quanto questi temi mi siano carissimi e adoro il modo in cui tu li hai rappresentati. Ho saltellato per i riferimenti a "The Haunting of Heydon Hall" e so chi è la terza persona, lontana dall'Inghilterra, che potrebbe avere la terza copia. La questione è ancora più inquietante pensando proprio a Emmina. Chissà se la nuova generazione riuscirà a riguardare al passato con uno spirito diverso.
Seguirò qualsiasi progetto tu abbia in mente per il writober!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
03/10/22, ore 15:20

Commentare questo capitolo è difficile così come è complesso giustificare il rituale di Walburga. Credevo che avrebbe evocato il demone per rimanere incinta, visti i suoi sforzi con Orion, e invece sono rimasta sconvolta quando lo ha fatto per impedire a Damien di avere altri figli dopo Evan. La gioia che ha provato al pensiero che Evan sia morto da "giovane eroe" è malsana e comprendo la paura di Orion e il senso della sua richiesta e il pensiero che quella collana poi sia finita tra le mani di Bellatrix è ancora più inquietante.
Come sempre tu sei bravissima.
Sev

Recensore Master
03/10/22, ore 14:58

Ciao Marti, approfitto di questa giornata a casa con la tonsillite per recuperare un po' di letture rimaste indietro e questa raccolta merita troppo! Come primo commento vorrei esclamare: "Lo sapevo!" Lo sapevo che la collana era quella di Bellatrix e questo headcanon è veramente bello! Così come è interessante il sospetto sul padre di Regulus e non sapremo se è di Damien o di Orion, perché nemmeno Walburga l'ha mai voluto sapere.
Le scene tra lei e Damien sono qualcosa di meravigliosamente sensuale, si percepisce tutta l'elettricità che c'è tra i due e la passione che divampa tra loro. Medea sarà la moglie, ma pare di capire che nessuna venga toccata da Damien come Walburga.
Complimenti,
Sev

Recensore Master
02/10/22, ore 17:33

Eccoci giunte alla fine!
Prima di commentare l'ultimo capitolo di questa storia, vorrei soffermarmi un momento sulla sua struttura. Mi è piaciuto molto questo racconto nel racconto, dove il passato viene filtrato attraverso gli occhi di Walburga mentre il presente a Josephine.
Non ho potuto fare a meno di apprezzare anche che tu abbia chiuso tutti i cerchi - tranne un paio - che si sono inevitabilmente creati nel corso della narrazione.
Sì, lo ammetto, non ho capito il perché affidare anche ad Andromeda una copia delle sue memorie. Walburga, anche a causa della sua mentalità, non mi sembra tipo da pentirsi, né da voler "sistemare" i conti prima di andarsene.
Quindi perché farlo?
Lo sbigottimento di Josephine, nel sentirla parlare di amore, è stato un po' anche il mio. Perché Walburga potrà anche credere di averlo fatto - sono convinta che lei ne sia sicura - ma le due donne hanno una visione completamente diversa di cosa significhi amare.
Credo anch'io che chiedere qualcosa al demonio abbia avuto un prezzo. Dubito che lei lo sapesse o magari lo sapeva e preferiva ignorarlo, perché la sete di vendetta era più forte di ogni cosa.
Mi dispiace davvero per Damien perché penso che anche lui, come Orion, sia stato una vittima di questa storia. Alla fine ha pagato il prezzo di averla amata.
Ha perso anche lui un figlio e ha dovuto assistere impotente alla distruzione della propria casa (ma di questo ne riparleremo sotto).
Non sono affatto d'accordo con Walburga quando dice che il loro era un amore distruttivo. Tra i due, chi ha mostrato più equilibrio è stato Damien.
È Walburga che ha portato entrambi all'infelicità, spezzando il cuore del suo amante e decretando la morte del suo secondogenito.
Il dettaglio del libro è intrigante. Riallacciandomi al discorso che avevo lasciato in sospeso, suppongo che sia pericoloso non solo perché tramanda i segreti della famiglia Rosier ma anche perché ci sia qualcosa che riguarda gli eredi di Evan.
Ma non capisco il collegamento con Vinda, a meno che non sia ancora viva. Però, pur seguendo questa ipotesi, l'unica teoria è che voglia rivendicare o trovare qualcosa della famiglia.
Spero che questo dettaglio venga chiarito in un sequel. Forse proprio da Artie e Meda, una volta cresciuti.
In ultimo vorrei dirti che, per quanto mi piaccia questa coppia, questa storia non è stata per nulla come l'immaginavo. Forse perché ritengo Walburga un personaggio intricato, oscuro e difficile da comprendere nella sua interezza. Mi rendo conto di essere stata spesso dura con lei quindi non vorrei che ti sorgesse il dubbio che non mi piaccia.
Mi è piaciuta un sacco, nonostante sia un personaggio controverso. Ha pochi lati positivi ma è anche vero che non si può scrivere sempre dei buoni.
Spero che questi commenti ti abbiano fatto capire quanto ho apprezzato questa storia.
Alla prossima e buona domenica,
Eli 

Recensore Master
02/10/22, ore 17:00

Ciao Marti, 
Ti dico subito che questo capitolo è stato molto intenso e pieno di colpi di scena.
Tanto per cominciare non mi aspettavo l'entrata in scena di Evan ma l'ho apprezzata soprattutto per il modo in cui l'hai descritta. Certo, la sua introduzione è stata cupa, quasi intrisa di una sorta di maledizione di quello che avrebbe poi fatto.
Però mi sono sciolta nel leggere di quel frugoletto ❤
Ovviamente ho fatto altrettanto quando Damien ha spiegato il significato del suo nome e il desiderio di avere più di un figlio. Capisco che gli sia stato imposto un matrimonio combinato ma mi è parso di vedere il desiderio di costruire qualcosa di felice - una famiglia - con le carte che gli sono state messe in mano. Quindi ho apprezzato tanto.
Naturalmente l'egoismo di Walburga me lo aspettavo, anche se non ha fatto meno male. Certo, posso cercare giustificarla dicendo che il dolore rende crudeli e vedere che tutti riuscivano ad avere figli tranne lei, deve averla incattivita ancor di più.
Poi, ovviamente, sapere delle chiacchiere che vengono sussurrare alle proprie spalle, non deve aver aiutato, così come contro chi puntare un dito quando sorgono problemi in una coppia.
Fino a questo capitolo, credevo che Damien fosse l'unico in grado di sfuggire dalla sua rabbia. Certo, nemmeno con lui è stata morbida ma pensavo che i suoi sentimenti riuscissero a frenarla dal mostrare la propria natura.
Quindi mi aspettavo l'invidia verso Medea - persino verso Druella -, la gelosia nel vedere Damien stringere quella nuova vita tra le braccia, la feroce testardaggine di voler tramandare il proprio nome, la frustrazione e il "disprezzo" riservato a Orion.
Davvero, seguiva una certa logica.
Il resto, no. Non lo capisco né voglio farlo.
Perché Walburga avrebbe potuto sfruttare il potere del demone per ottenere quello che desiderava, invece ha deciso deliberatamente di distruggere la felicità di Damien. E lo ha fatto senza nemmeno sentirsi in colpa, come se quello pareggiasse i conti.
Come se Damien dovesse essere punito per la sua felicità.
Anche dopo anni, non ho visto traccia di pentimento in lei. Ha impedito a Damien e Medea di avere altri figli, ha strappato loro quella gioia e poi ha ridacchiato nel ricordare la morte di Evan.
Josephine ha davvero un autocontrollo di ferro per essersi trattenuta dallo strozzata.
Ricordavo il dettaglio della collana. Se non erro, Walburga la regala a Bella il giorno del suo matrimonio.
A questo punto non vedo l'ora di sapere come terminerà la storia.
Volo al prossimo capitolo, 
Eli 

Recensore Master
01/10/22, ore 18:18

PARTIAMO PROPRIO ALLA GRANDISSIMA!
Ora, lo sai benissimo quanto questi due mi facciano impazzire. Hanno una chimica straordinaria e in questa prima scena si sente eccome. C’è desiderio, quel pizzico di complicità reciproca, quel provocarsi - da parte di lei - e il cedere completamente - da parte di lui.
E c’è anche la consapevolezza che quello che hanno, non potrà mai diventare altro. Entrambi vivono in un mondo con regole rigide, dalle quali non si può fuggire. Quindi non hanno potuto fare altro che trovare una soluzione alternativa, così da poter stare ancora insieme.
“E poi non l’ho amato più.”
NO, WALBURGA, NON FARMI ARRABBIARE! CHE CAVOLO SIGNIFICA?
Marti, me la prendo pure con te, non puoi costruirmi una coppia del genere e poi distruggermela nell’arco di pochi capitoli!
No, aspetta, ora mi ricompongo.
Allora, posso comprendere che Walburga sia complessa. E’ un intreccio di oscurità, egoismo e desiderio di sopravvivere, però, sia lodato Godric, lo ama davvero. In un modo assurdo e inusuale, eppure è così.
E la prova è il fatto che si sente uno straccio quando realizza che lui sposerà un’altra.
E ci mancherebbe anche, dico io!
A sto punto suppongo che sia stato un meccanismo di difesa, questo convincersi di non amarlo. Perché lei stessa ammette di annegare in questo dolore e si costringe a voltare pagina.
Ti dico già che secondo me non l’ha mai fatto. Al di là del matrimonio con Orion, non credo che lei ci sia riuscita a dimenticare Damien.
Sospettavo che, in realtà, amasse Sirius. La tua Walburga gli assomiglia molto. E, okay, sicuramente non ha mai condiviso né apprezzato il fatto che il figlio le voltasse le spalle per qualcosa che lei trovava inconcepibile, ma nel periodo precedente credo lo abbia fatto. A modo suo, perché non mi pare una mamma moderna, particolarmente affettuosa o capace di grandi gesti.
Poi mi chiedo se amasse Regulus anche in virtù del fatto che in lui rivedeva Damien.
Come hai scritto, riferendoti alla collana, a Walburga piacciono le cose pericolose. Quindi non posso fare a meno di riflettere sul legame con Damien. Ovviamente sono solo mie congetture ma credo che le sia piaciuto com’è nato, quasi per gioco, una sfida nei confronti di quelle regole imposte dalla società Purosangue. E credo che lo abbia continuato ad amare, almeno credo di aver capito così, perché lui era imprevedibile. Ci sono dei momenti in cui Damien sembra completamente sedotto da lei, inginocchiato ai suoi piedi, altri in cui mi pare che sia lui a tenere in mano le redini del gioco.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Un abbraccio,
Eli 

Recensore Master
24/09/22, ore 23:13

Ciao Marti,
miiii ma partiamo alla grandissima! Tra l'altro, il pensiero che i Rosier abbiano una casa in Italia mi fa volare altissimo.
Sono rimasto piacevolmente stupita dal background di Walburga. Ammetto che non la immaginavo così assetata di conoscenza - e, per imparare una lingua come il giapponese, devi esserlo - o che avesse lasciato l'Inghilterra.
E sono rimasta anche sbigottita dell'approccio con Damien perché, a un primo sguardo, sembra distaccato, quasi fatto di pura cortesia.
Eppure questa sensazione viene brutalmente scacciare di colpo. Perché Wal e Dam sembrano bruciare l'una per l'altra. Si impongono di mantenere il controllo, di non lasciarsi andare, ma non ci riescono. Perché dietro le parole che usano, spesso molto taglienti, si sente un sentimento che ribolle ancora.
Comunque, tra i due, a me sembra lui quello che si espone di più. "Potresti ritrovarti ad amarlo, con il tempo. Chi lo sa” l'ho letto solo attraverso una chiave possibile: la gelosia. Trovo che Damien sia meno indecifrabile di Walburga.
A sostegno di questa tesi non posso che riportare il "Mi sei mancata così tanto…"
Lei fa più fatica a dirle, queste cose, preferisce dimostrarle.
Detto questo, vorrei capire perché i genitori non hanno preso un considerazione un fidanzamento tra loro e cose questo rischio di scandalo.
Un abbraccio e alla prossima,
Eli

Recensore Master
23/09/22, ore 17:28

Ciao Marti,
sono contenta che hai approfittato della sfida per darci un’immagine più profonda di Walburga, permettendoci di scavare dentro la sua anima.
Effettivamente, a una prima occhiata, lei sembra fatta di oscurità, un’oscurità talmente profonda che sembra un cumulo di difetti e pecche. Sembra aver assimilato il peggio della società Purosangue e, con questa, di essere riuscita a crearsi uno scudo.
Sono rimasta di sasso, te lo confesso, quando ha parlato di Sirius. Ha messo in discussione l’amore condizionato che una madre dovrebbe avere verso il proprio figlio quando confessa che forse non l’ha mai amato.
Eppure penso che in realtà lo abbia fatto, solo che non sia mai riuscita ad apprezzare qualcuno di così simile a lei. Perché magari noi siamo anche disposti a perdonare i nostri difetti ma diventiamo implacabili se li vediamo in altri.
Sull’ultima frase, ammetto di essere rimasta perplessa. Perché, forse sbaglio, ma penso che sia possibile interpretarla in diversi modi.
Un abbraccio e al prossimo capitolo,
Eli 

Recensore Master
22/09/22, ore 21:03

Eccomiiiii! Oddio che capitolo! Che tensione che c'è tra Walburga e Damien!
Cerco di non sclerare e andare con ordine.
Meravigliosa è l'apertura su Villa Rosier all'Isola del Giglio. Sembra di essere veramente in una sera d'estate, di percepire il caldo, il suono delle cicale e l'aria che sa di citronella. Così come gli sprazzi di queste cene infinite con "i grandi" che esagerano con il vino e parlano di cose che non interessano o provano a tessere il futuro dei giovani. E qui abbiamo Walburga, appena tornata dal Giappone e già sono curiosa di sapere che ha fatto, quale scandalo l'ha fatta rientrare a casa precipitosamente e fortunatamente prima che fosse troppo tardi.
Walburga il cui destino è già scritto con Orion. Poi, c'è Damien, bello e tempestoso che si trova incastrato in un fidanzamento con la Medea Greengrass e che tuttavia ama solo Walburga.
La dichiarazione di Damien è decisa, priva di dubbi e il modo in cui Walburga si pone a quella confessione dice tantissimo di lei e che ci fa presagire che, effettivamente, è in grado di distruggere quell'amore. Benché la tenga viva e la renda persino felice e io sono curiosa di sapere come ciò avverrà, perché avverrà e sono certa che la danza della morte non sia solo il parallelismo tra i ricordi della Walburga morente, ma anche in qualche modo che sia coinvolta la morte di Damien.
Domani aggiornerai e forse mentre torno a casa dal convegno riuscirò a leggerti subito!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
22/09/22, ore 20:45

Ciao Marti! Eccomi qua a recensire questo primo capitolo e già fremo all'idea di leggere il secondo. Giuro che a quel Rod il mio cuore ha sussultato, ma poi è diventato abilmente Rodney e quindi ho sospirato. Mi ricordo bene di Jo e del caratterino che ha. Mi piace il modo in cui tiene testa a Walburga, ormai in punto di morte, eppure incapace di lasciar andare del tutto la sua rabbia. Forse è proprio questa che la tiene in vita.
Adoro il tuo stile e il modo in cui stai evolvendo nella tua scrittura. Sembra di essere lì, insieme ai personaggi, tra le tende polverose di Grimmauld Place ad assaporare l'ultima luce del tramonto mentre Walburga si lascia andare ai ricordi.
Complimenti!
Passo a leggere il prossimo capitolo!
Sev