Ciao Nozomi,
bello questo tuo nuovo componimento, che ci fa compagnia, mentre stiamo abbandonando la stagione estiva per immergerci in quella autunnale.
L’equinozio, è un rito di passaggio che fa da ponte tra il colore e il calore dell’Estate per portarci con lentezza nelle atmosfere frizzantine autunnali.
Piacevoli le immagini, che nei tuoi versi si susseguono, facendo proprio avvertire la festosità tipica del periodo estivo, che ci servirà da bel ricordo da portare con noi e rivivere quando saremo immersi nel freddo invernale.
Ma non è ancora il momento: godiamoci quanto ci ha lasciato in eredità l’estate che se ne va e viviamo con serenità l’autunno che avanza, sperando sia foriero di positività, mai tanto anelata in questi ultimi tormentati periodi.
Un caro saluto.

È stata una lettura contagiosa, da affrontare con lentezza, centellinando parola per parola.
Si tratta ancora una volta di una poesia in grado di costruire un'atmosfera forte, che tutto impregna, come quando si contempla un malinconico tramonto che alla fine pervade i cuori con una sensazione di serenità.
Forse la magia è ottenuta da quel modo tutto personale di cantilenare, dove ogni verso rincorre quello precedente, prendendo per mano la fantasia del lettore e guidandola attraverso immagini sempre nuove e interconnesse.
È un lieve canto d'amore che viene e va, arricchito dalla presenza di "occhi lucenti" e "anime mangiucchiate". Ma l'anima rimane integra, come quando si trova davanti al tramonto, nell'aspettativa di sempre nuove estati.
Un lavoro originale e pregevole!