Recensioni per
365
di _Marika_

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
28/03/24, ore 10:50
Cap. 31:

Gentile Marica,
mi sono soffermata su questo tuo ultimo componimento, in quanto sei riuscita a scattare una foto dall’immediato impatto, che mi ha riportato alla mente quei fili dell’alta tensione, dove sempre sono appollaiati gli uccelli, ai quali, forse, non facciamo troppo caso pensando sia per loro la normalità.
Ma, se osservassimo con più attenzione, potremmo scorgere veramente alcune note scritte su un ipotetico e improvvisato spartito, capaci di infondere mute melodie che possono venire elaborate dal nostro personale sentire.
Mi è piaciuta molto questa breve poesia, poiché amo quando la musica viene resa protagonista, e il tuo è stato un modo originale per renderla viva tramite il tuo merlo che riposa e diviene nota unica e basilare del pentagramma creato dall’ambiente circostante.
Complimenti e un augurio per la Santa Pasqua ormai imminente.

Recensore Master
28/03/24, ore 10:49
Cap. 31:

Ecco che, dopo un anno di… quarantene? quaresime? quadrimestri?... la fantasia torna ad esplodere e riesce ad avvicinare un filo dell'alta tensione ai cinque fili del pentagramma.

Non è cosa divertente e stupefacente?
Il nero delle note, in equilibrio come corvi neri sui fili della luce, riesce a tirar fuori l'infinita gamma di colori a cui la musica dà accesso.
Come pure le parole, nella loro monotona sequela fatta di ventiquattro lettere, allineate sulla sola dimensione di fili invisibili, riescono a creare pensieri che spaziano in infinite dimensioni.

Magia della poesia.
Complimenti.
Con la speranza che quell’unico merlo ritrovi presto le altre sei note sorelle.

Recensore Master
17/03/23, ore 07:00
Cap. 12:

Capita a volte di guadagnare la consapevolezza di non essere soli: "lieta consolazione".

Recensore Master
17/03/23, ore 06:54
Cap. 11:

Ammirevole la capacità di riuscire a fondere i più piccoli dettagli - il colore delle bici, gli occhiali da sole - nel quadro gioioso della natura.

Recensore Master
17/03/23, ore 06:47
Cap. 28:

Una fantasia a occhi chiusi ("e solo a chiudere gli occhi"), un attimo di estasi ("il mio cuore si gonfia"), cullata dal posto più intimo del torrente.
Forse non voluta la rima baciata ("sa di fragole rubate / di humus, di foglie bagnate") eppure la trovo azzeccata, e mi fa desiderare ancora altre rime, per rendere la poesia ancora più carezzevole, accanto all'enumerazione dei ricordi lontani.
Forse un po' troppo retorica la domanda finale.

Recensore Master
17/03/23, ore 06:46
Cap. 27:

La lentezza: un potente antidoto alla consuetudine ("e torniamo").
La consuetudine che consuma le cose più belle, che le rende banali, scontate, annoiate.
Occorre viverla in una nuova dimensione del tempo, "bottone dopo bottone", ed ecco che diventa ogni volta novità, inattesa sorpresa.
Gioco sottile di luci e ombre che si compenetrano: "fuoco mai spento", "bruciando", e "ombre di baci".
Molto suggestivo.

Recensore Master
17/03/23, ore 06:45
Cap. 26:

Si voleva fermare il tempo nella poesia precedente, qui invece si vuole fermare lo spazio in un luogo dove vengano riflesse le cose belle del cielo, eleggendolo come propria abitazione.
Ha un che di sbarazzino e fanciullesco l'aggettivo "paffute" attribuito alle nuvole. Un tripudio di colori l'oro e il rosa, che tradiscono sensibilità e amore per la natura.

Recensore Master
17/03/23, ore 06:43
Cap. 25:

"Meriggio di sole" è l'espressione centrale di questa poesia, facente parte della tradizione poetica ma narrata in maniera nuova, con quel "primo" che la arricchisce, con l'idea di calore fuori e dentro.
Trovo troppo arzigogolato quel "ferma(te)", inaspettato "velato inverno".
Bello l'anelito di poter fermare il tempo, un tempo che è già quasi come sospeso nell'attimo che precede lo sbocciare.

Recensore Master
14/03/23, ore 16:08
Cap. 20:

Insolita e inaspettata, per me, questa poesia, perché ho sempre associato il concetto di geyser a una forza impetuosa, a momenti spaventosa per la sua imprevedibilità, immersa in un paesaggio quasi infernale, con puzzo sulfureo e rumore assordante.
Forse perché non sono mai stato sul posto di persona.
Invece qui il paesaggio è quasi bucolico, romanticamente corredato di muschio e "pietre antiche", lame di luce che sembrano infiltrarsi attraverso l'oscurità, sospiri sommessi.
Bello il camminarci in mezzo.

Recensore Master
14/03/23, ore 13:49
Cap. 21:

"Chi scrive poesie non è mai stufo di cercare finestre da cui ammirare i ciliegi in fiore." (Fabrizio Caramagna)
Sembra quasi facile scrivere poesie, leggendo i pochi versi di questa Primavera.
Eppure non è facile ricercare le parole semplici, buttarle giù all'interno di versi scarni, senza concetti involuti o evoluti.
E soprattutto suscitare tante emozioni in contemporanea, di colori odori voli.

Recensore Master
14/03/23, ore 08:01

È molto bella quella "terrazza vuota", quasi una materializzazione della nostra mente che siamo riusciti a svuotare di qualunque perplessità e preoccupazione; e quei fiori "che saranno", che danno l'idea di una trepida attesa.
“Ma in attendere è gioia più compita.” (verso tratto dalla poesia "Gloria del disteso mezzogiorno", di Eugenio Montale).

Recensore Master
14/03/23, ore 07:51

Primaverile questa poesia, musicale come il canto degli uccelli, espansiva come le cose che crescono, colorata come il verde, anzi le sfumature di verde, che ci circondano, ariosa come il respiro che non è - una volta tanto - affanno.
Voglia di una panchina, rigorosamente verde, e di un raggio di sole vicino (o di qualcuno che ne faccia le veci).

Recensore Master
14/03/23, ore 07:41

Un'esortazione quanto mai azzeccata, da fare spesso a se stessi.
È vero, il cielo accoglie tutti i nostri pensieri, basta avere il coraggio di non tenerceli nascosti dentro.
È vero, la vita che ci respira dentro, ansimante a volte, va sempre abbracciata, amata, coccolata.
Sulla terza strofa rimango perplesso: la mia indole non mi consente di ribellarmi ed essere felice al tempo stesso.
P.S. correggi "gli occhi il cielo".

Recensore Master
07/12/22, ore 08:21
Cap. 18:

Lievemente dispersiva, secondo me, perché pretende di mettere insieme tre momenti di amore non omogenei in pochi versi: la routine, il silenzio di una casa che aspetta, un momento d'ozio.

Sulla routine, è divertente come l'umanità sia spaccata in due. Ci sono quelli che odiano i giorni tutti uguali, e io sono fra quelli, e gli altri che trovano sicurezza nella ripetizione. Il mondo è bello perché è vario.
(Recensione modificata il 07/12/2022 - 08:22 am)

Recensore Master
30/11/22, ore 07:54

In un epoca di effetti speciali volti a combattere la banalità della vita, quella vita che noi stessi facciamo di tutto per svuotare, le tue parole semplici contrastano e colpiscono.
Una poesia che avrebbe potuto scrivere anche un bambino. Ma questa non è una critica. Denota sentimenti puri e cristallini, e li fa sbocciare in chi legge. Tanta roba!

[Precedente] 1 2 [Prossimo]