Ehilà ♥ ciao compagna di squadra, vagavo sul fandom alla ricerca delle storie della sfida da recensire e mi è capitata sott'occhio la tua, così ho pensato di fermarmi a dare un'occhiata. E niente, ora ho il cuore un po' gonfio perché se devo dire la verità Atsumu lo capisco benissimo. Non ho mai amato chissà quanto il suo personaggio (cioè, è caruccio e tutto, ma non sono mai entrata davvero in sintonia con lui) ma qui credimi l'ho adorato e ho empatizzato tantissimo con lui per tutta la lettura. Questa malinconia che non si sa da dove arriva, questo sentirsi in gabbia e soffocati dal mondo, per quanto esso possa essere grande, sono cose che capisco benissimo. Avremmo tutti bisogno di un piccolo Hinata in momenti del genere, vero? E che bella questa idea dei girasole! Altro motivo per cui ho empatizzato tanto con Tsumu: sono anche i miei fiori preferiti. Ho adorato il fatto che tu non abbia spiegato come mai Hinata sia in grado di compiere magie, perché in fondo non è quella la cosa più importante.
Il finale è talmente dolce e giusto che mi ha fatto salire le lacrime agli occhi.
Insomma, complimenti :D
a presto, un abbraccio,

Leila

Mi si stanno chiudendo gli occhi, quindi questa recensione sarà lasciata al volo, ma ho appena finito di leggere perché volevo vedere se c'era qualcosa su efp e non volevo rimandare la recensione. Grazie, è stata una dolcissima carezza. Ha sollevato i pesi di Atsumu rendendoglieli più leggeri e facili da trasportare nella vita, lo ha fatto anche per chi legge. Ho amato, beh, in realtà amo, un sacco come caratterizzi Atsumu, come gli sai dare uno spessore e una profondità coerentissimi col personaggio e che ti sanno far guardare oltre, dentro di lui. È perfetto, uscite teatrali e momenti in cui si sente potentissimo e bellissimo e purissimo (e solo lui può uscirsene con un delicato /porca puttana lo amo/), e anche quando il mondo e le aspettative lo schiacciano, quando deve fare i conti con la sua finitezza e imperfezione di essere umano. E poi Shouyou arriva e illumina la scena e illumina Atsumu. Perché nel grugio dei pensieri di Atsuku su di sé e il sentirsi sconfitto, e l'allenamento andatato male, e la partita persa, lì in mezzo al grigiore appena nomini Shouyou anche il racconto si illumina. È una bellissima sensazione, come una carezza appunto, e Shouyou è lì che offre un girasole anche a te. Davvero quei momenti sul finire di ogni segmento erano luce pura, e ogni pezzetto ti guarisce un pochino di più. E alla fine, con la scena di Atsuku che impara il corpo di Shouyou, mi sono sciolta. È qualcosa di così delicato e allo stesso tempo intimo da commuoverti e farti davvero desiderare tutto quello che hanno loro, perché lenimmagini che scegli di usare racchiudono tutto il calore e la smania dell'amore. E lasenti la fame di Atsumu mentre pian pianonimpara a scoprirlo, morso dopo morso, carezza dopo carezza. Bellissimi, e bellissima fic. Grazie per averla scritta, e scusa la brevità e le centinaia di errori. È una storia che sa scaldare. Un bacio 💚

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