Recensioni per
Wipe him and start over
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/05/23, ore 21:34

Puntavo questa fanfic da tanto tempo, ma ho aspettato di essere dell’umore adatto, perché, per quanto non ho problemi con tutti gli avvertimenti del caso, sono comunque avvertimenti pesanti e non sono cose che leggo ogni giorno, ecco. Quindi una volta trovato l’umore e il coraggio, ho trovato, come sempre, una fanfic incredibile. Comincio con le cose che mi hanno colpito di più: lo stile e Pierce.
Amo il tuo stile, amo le immagini che crei, ma qui ti sei superata, in una fanfic molto lunga di solito è naturale trovare alti e bassi, paragrafi riusciti meglio di altri, ma non qui, qui ogni paragrafo è un piccolo gioiello, lavorato e limato fino al più piccolo dettaglio, fino alla perfezione. Complimenti. Il ritmo che dai è sublime, le immagini vivide, realistiche, il lessico sempre puntuale, scelto alla perfezione.
Per quanto riguarda Pierce, ho trovato molto originale e interessante l’interpretazione che ne dai. Ho sempre avuto un’idea precisa di lui, un tipo un po’ ‘dittatoriale’, che ti impone l’idea che lui ha di te, che ti crea esattamente come vuole lui, che ti prende e con uno scalpello ti rende l’immagine che lui vuole e ignora quello che sei, quindi proprio crudele e violento, come uno scalpello appunto. Mentre qui la sensazione che ho percepito è di un personaggio incredibilmente subdolo, mellifluo, viscido. Che arriva piano piano, che sembra assecondarti, ma mentre ti ammorbidisce senza che te ne accorgi ti mette esattamente dove vuole lui. E qui Pierce sembra quasi ‘assecondare’ Bucky, nel senso lo prende com’è e invece di scolpirlo e di creare l’immagine che vuole, sembra seguire, fare a modo di Bucky, sembra usare le chiavi che Bucky gli dà per accedere alla sua mente e plasmarla e dopo usa queste chiavi per renderlo come lo vuole lui. Quindi molto subdolo, tentacolare, molto viscido. E mi piace. Lo trovo canonico e originale, dove con originale intendo diverso rispetto alle interpretazione che leggo di lui nel fandom. Complimenti.
Bucky che vede questi miraggi di Steve è una cosa stupenda e ti è riuscita incredibilmente bene.
Che dire, Pierce uguale a Steve per me è canon e qui lo hai usato benissimo. Lo spiraglio al finale, sapere che Bucky sta per rivedere Steve, mi dà quel poco di speranza che tutto il resto della fanfic mi ha tolto. Complimenti, un lavoro incredibile e stupendo.

Recensore Master
21/05/23, ore 14:07

Ciao mia cara! Torno da te perché dopo aver letto l'altra Stucky non potevo esimermi dallo sceglierti, visto che il tuo "qualcosa di blu" (categoria che mi mancava) era un'altra storia su di loro!
Se la prima che ho letto era una Lemon perfetta e supersensuale, questa è stata una bella mattonata in pieno stomaco, il treno da cui Bucky è caduto che mi ha investito in pieno, lasciandomi un po' frastornata. Un bel po' frastornata! Ma non per questo la storia non mi è piaciuta, anzi! Ovviamente ho letto i disclaimer quindi sapevo che cosa mi aspettava, ma affrontarlo è stata tutt'altra storia. Mi piacciono le storie crude e così tragiche, ma solo se sono ben scritte. E la tua, cavolo, è straordinaria!
Hai saputo rendere al meglio tutto il dolore e il tormento di Bucky, ma anche la sua rasentata follia, perché a un certo punto davvero non si riesce più a capire qual è la realtà e quale l'immaginazione, quell'immaginazione che è l'unica cosa che in qualche modo gli dà una parvenza di salvezza, anche se in realtà tutto è perduto. Sappiamo come va a finire... sigh!
Se devo essere sincera non avevo mai preso in considerazione l'idea di Bucky e Pierce insieme, anche in questo modo tossico che invece ci sta. CI STA! E non avevo mai notato la somiglianza tra Robert e Chris, ma tu sei stata bravissima a sfruttare questo stratagemma! Geniale. E cavolo, spezza il cuore il modo in cui Bucky vuole convincersi che tizio sia Steve... mammamia, ne ha un bisogno vitale, è tutto ciò a cui riesce a aggrapparsi, in quel miscuglio di dolore, umiliazione, sofferenza e perdizione.
A ogni paragrafo speravo che succedesse qualcosa che desse sollievo a Bucky, uno spiraglio di luce, sebbene poi mi sia resa conto che per ti sei attenuta al canone, e infatti arriviamo alla conclusione, nel 2014, al risveglio fatidico in cui Bucky non c'è più e resta solo il Soldato d'inverno insieme alla consapevolezza che Steve è morto.
Senti, io te lo dico, ho la necessità di leggere una sorta di sequel scritto da te. Non lo so, una sorta di introspezione di Bucky nel momento in cui rincontra Capitan America, i loro scontri e quando finalmente comincia a ricordare... perché il tuo stile lo adoro tantissimo e fa solo venire voglia di leggere ancora e ancora su di loro! Come ti ho già detto è da un botto che non cerco più niente sulla Stucky su Efp, dopo Endgame, ma tu hai risvegliato il mio amore per questa ship e te ne devi prendere la responsabilità ahahahah!!!
Ah, un'altra cosa che volevo sottolineare è che adoro il fatto che Bucky si immagini Steve come era prima del siero. Non lo so, è una cosa tenerissima il fatto che lui lo percepisca ancora in quel modo, come quando non erano nessuno e avevano soltanto il loro amore, till the end of the line, insieme a una promessa destinata a svanire, con la guerra e la morte. O magari no.
Ma quanto sono belli??? ♡
Mi è piaciuto che hai usato le parole giuste, senza perifrasi, senza indorare la pillola. Le torture sono torture, gli abusi sono abusi, il sesso è sesso. La storia è questa ed è esattamente così che voglio leggerla.
Brava, davvero. Sei stata eccezionale e ho amato questa storia. Grazie per avermi spezzato il cuore con stile ♡ ahahhaha
A presto mia cara, ancora tanti complimenti!
Aislinn

Recensore Master
25/11/22, ore 11:10

Cara *__*
ho davvero tanti arretrati tuoi, la nuova long per il torneo, l'ultimo capitolo di YHMAH, la storia candidata agli Oscar. E cosa faccio? Ne vado a recensire una che ha più trigger warning che anima (SCHERZO, OVVIAMENTE HA PARECCHIA ANIMA LA STORIA) perché io sono masochista e priva di logica, uahaha.
Anyway, mamma mia, è cruda a livello "mucca che sta ancora pascolando" ma bellissima e ovviamente scritta da Dio.
Non mi ero mai mai mai fermata a pensare al rapporto che negli anni si è ipoteticamente installato fra Pierce e Bucky ma ora che ne ho letto mi sembra tutto così sensato, logico, coerente che bom, ora per me è canon. E ho adorato anche l'headcanon relativo al Vietnam come una delle tanti motivazioni che portano Pierce ad abbandonare l'America. Mi pareva un personaggio troppo complesso per averlo fatto unicamente per il profitto e la gloria: mi ha sempre piuttosto dato l'idea di un uomo sì, gelido e calcolatore, ma anche fedele agli ideali che ritiene giusti (o giusti per sè).
Non mi soffermo più di tanto sulle varie violenze, stupri eccetera, comunque rese stilisticamente e visivamente benissimo, perché volevo dire due parole su come hai gestito l'introspezione di Bucks. Mai come in questa storia avrei tanto voluto prendere un personaggio, avvolgerlo in una coperta e portarlo via. Il suo confondere Pierce con Steve mi ha spezzato il cuore, giuro, come anche il suo attendere incessantemente una salvezza che non arriverà mai. Perlomeno gli viene risparmiato il rendersi conto degli anni che passano, per quanto questo rappresenti poi uno shock nel finale (e lì sarei voluta entrare nella storia per prendere a pugni Pierce e urlare a Bucks di scappare, che Steve è vivo e lo aspetterà sempre.
Ma poi si erano fatti una promessa di matrimonio, IO PIANGO çç, e amore Bucks che voleva comprare una fattoria. Adoro il fatto che preferisca lo Steve pre siero perché era solo suo, che lo ha visto davvero per primo, lo ha visto in ogni aspetto.
Straziante il fatto che dentro di sè Bucks in fondo sappia che Steve sia vivo, che resista aggrappandosi a quella voce, salvo poi perdere del tutto la speranza nel finale çç
Ti faccio i miei complimenti, è davvero un gioiellino!
mille baci e spero a presto!

Bennina

Recensore Master
16/11/22, ore 23:12

Ciao!
Non potevo non passare di qui: tendenzialmente questo non è un genere che vado a cercarmi coscientemente e consapevolmente, ma insomma, ci sono alcuni autori che probabilmente potrebbero convincermi a leggere pure le etichette dei detersivi, e tu sei una di questi autori, quindi mi sono fiondata non appena ho visto il fandom, senza nemmeno prestare troppa attenzione agli avvertimenti e quant'altro.
E, mamma mia, quanto, quanto male ha fatto. Credo che questa sia una delle cose che dico più spesso quando ti recensisco, ma questa volta davvero ti sei superata nel farci soffrire T.T il che però è perfettamente coerente con la storia del personaggio, di cui nei film abbiamo solo qualche accenno forse un po' edulcorato. O forse non è edulcorato, ma nei film il focus non è mai completamente su di lui, non per molto tempo, qundi le sue atroci sofferenze, fisiche ma soprattutto mentali, sono sì qualcosa che conosciamo, ma che non viviamo mai fino in fondo. Fermandosi a riflettere razionalmente è poi ovvio che quello chd Bucky ha vissuto è atroce, un concentrato di dolore e tortura terribile, ma insomma, nei film ne abbiamo solo un assaggio. Tu qui invece questo dolore lo rappresenti tutto, e lo fai davvero in modo magistrale, e il lettore non ha spazio per nascondersi.
Trovo che tu abbia fatto un lavoro meraviglioso, soprattutto per il punto di vista che scegli di utilizzare. Il focus è su Bucky, e raccontare qualcosa di così complesso e articolato usando il punto di vista totalmente irrazionale, parziale e distorto di una persona la cui mente non è minimamente affidabile è una scelta complessa, e il rischio di rendere la storia difficilmente comprensibile o la narrazione artificiosa e poco aderente alla voce narrante è molto alto. Ecco, qui non succede niente di tutto questo: ci sono attimi di straniamento, il lettore deve intervenire per interpretare determinate situazioni, ma ogni cosa è perfettamente comprensibile, ha una sua evoluzione precisa, ogni dettaglio va al suo posto in un tessuto perfettamente coerente. E la voce di Bucky è straordinaria: ora, io non so come possa frammentarsi la mente di un essere umano sottoposto alle torture e ai condizionamenti, ma credo che tu ne abbia fatto un ritratto meraviglioso. È stato bellissimo vedere i suoi pensieri sfaldarsi, cadere a pezzi, ricucirsi in un disperato tentativo di dare un senso alla realtà che lo circonda e poi sfaldarsi nuovamente.
Il suo dolore e il suo tormento emergono davvero in un modo così vivido e così tangibile che mi hanno spezzato il cuore.
E come se tutto questo non fosse abbastanza, tu ci metti di mezzo Sreve, e lo fai in un modo così straziante che, davvero, io non credo di essere in grado di dire quanto alcuni passaggi mi abbiano commossa. Al di là del concetto geniale e straziante di una possibile somiglianza tra Pierce e Steve (che io fatico a vedere in realtà, ma c'è da dire che sono talmente poco fisionomista che spesso faccio fatica a riconoscere pure me stessa nelle foto – e io sono rimasta praticamente identica negli ultimi vent'anni – ma poi chissenefrega, anche davvero non ci fosse questa somiglianza è il concetto di fondo a essere geniale,, modo in cui Pierce capisce Bucky e se ne approfitta per sconvolgere ancora di più la sua mente e i suoi ricordi è geniale e terrificante), io credo di essere impazzita quando hai cominciato a tratteggiare quell'ombra, quella figura scarna che sgattaiola nella cella di Bucky. Quella figura di cui all'inizio lui non è in grado nemmeno di sentire (ricordare) la voce, ma che comunque è in grado di commuoverlo e di ricordargli che cos'è l'estate.
Pensare che qualcosa del ricordo di Steve abbia resistito così a lungo e che sia riuscito a rimanere ancorato all'umanità di Bucky mi strazia davvero il cuore. E il modo in cui questo ricordo viene usato contro di lui è ancor più straziante.
Insomma, io come sempre non credo di essere in grado di spiegare come vorrei quello che ho provato legtendoti, ma questa storia è tanto, tanto bella, e io ci tenevo a passare!
A presto!

Recensore Junior
16/11/22, ore 16:10

Non sono una persona che recensisce spesso, ma questa volta non posso farne a meno. Non puoi capire quanto questa fan fiction mi abbia spezzato il cuore. Se scriverla è stato doloroso quanto leggerla capisco perché ti abbia preso anni.
Non ero al corrente delle teorie sulla somiglianza tra Perce e Steve, ma guardando la foto è evidente e rende tutto davvero verosimile!
Sono abbastanza nuova nel fandom ma nonostante ciò ho letto tutte le fiction con protagonista Bucky che ho trovato degne, perché questo personaggio mi ha davvero conquistata, e le tue sono finite molto spesso tra i miei preferiti :D
Ci sono in particolare alcune frasi in questa tua storia, che sono come proiettili nel petto. Hai descritto molto bene il dolore, il terrore, la disperazione e la confusione del personaggio.
Leggere del tuo Bucky mi fa provare le stesse sensazioni che mi da guardare il Bucky dei film, e quindi direi che hai raggiunto l’obiettivo. Ancora complimenti.
Pierce che lo chiama “Buck” per ingannarlo mi ha ribaltata, quel nome è come una bestemmia sulle sue labbra e per questo in questa storia è un’idea perfetta.

"L’Asset si tappa la bocca con la mano, tirandosi indietro di scatto.
Ha ancora in bocca il sapore di
Steve?
un altro.
un altro Steve…
«YA sdelal to, chto ty khotel…» mormora, graffiandosi la pelle. Non ha sbagliato, non è colpa sua, Steve gli ha detto che è stato bravo, Steve è venuto a salvarlo. «Ho fatto quello che volevi…»"

E qui mi hai quasi fatto piangere. Dimostra quanto il cervello di Bucky sia allo sbando

“L’ultimo pensiero coerente dell’Asset è per Steve – Steve Steve Steve – vorrebbe fosse lì con lui, vorrebbe che gli dicesse che è sufficiente così, che ha resistito abbastanza e che nessuno lo biasimerà se si arrende.”

Pure qua, addio.

Ma in realtà sono molte le frasi che ho adorato, e leggere la lista delle mie preferite non credo possa interessarti, quindi concludo qui. Alla tua prossima fic!

Recensore Master
16/11/22, ore 00:10

Non ti nascondo che ho fatto un po' fatica a leggere questa fic. Mi sono dovuta prendere delle pause perché... povero Bucky! ç_ç
Trovo molto interessante la faccenda della somiglianza tra Pierce e Steve per soggiogare Bucky, ma tanta crudeltà (che ci sta tutta), è un po' troppa per me. o.o'
Sappi comunque che la suddivisione in scene piuttosto corte mi ha aiutata. Inoltre è un buon modo per scandire il passare degli anni, anche se Bucky non ne è consapevole.
Povera gioia... spero che lo consoli almeno un po' sapere che tanta sofferenza non è stata del tutto inutile, dato che ha... dato tanto piacere a noi lettori (forse siamo brutte persone... forse. >.<)
Come sempre, ho apprezzato il modo in cui accosti le parole per dare vita a immagini che sono ad un tempo chiare ed evocative, per non parlare di come hai reso l'incepparsi dei pensieri di Bucky, il suo lento scivolare verso l'oblio di se stesso.
Il ricordo di Steve, evanescente, che riesce a ridargli momenti di normalità, anche in un contesto in cui è chiaro che stia delirando... è patetico e molto bello il modo in cui si aggrappa al fantasma anche quando non ricorda la sua voce.
Il dettaglio della voce dimenticata è molto realistico, e quando poi la ricorda... è quasi il presagio che stia tutto per finire.
Adoro anche il modo in cui Pierce è manipolatorio anche se ho trovato curiosa la sua presenza durante il periodo di condizionamento di Bucky. Non avevo mai pensato che avesse potuto essere coinvolto nella faccenda... ma in fondo, perché no!
Alla prossima! :P