Che bello, che bello, che bello!
Leggo sempre con grande piacere storie con personaggi che si muovono sullo spettro dell’asessualità (a tal proposito, ho molto amato Significa me, davvero delicata, e dolce).
Mi è piaciuto questo tuo Draco, mi ha ricordato un po’ la Mercoledì Addams di Netflix (ho visto solo la prima puntata e ho cose da dire a riguardo, ma aspetterò di riuscire a finirla prima di pronunciarmi): sotto la facciata da Purosangue cresciuto all’ombra degli arazzi delle Sacre Ventotto e con un’educazione da nobilastro alle spalle, che si concede di sedersi nella polvere perché c’è solo Luna Lovengood a testimoniarlo, ed è l’ultima persona al mondo a poter giudicare, il cui disinteresse per un amore fisico viene scambiato per reticenze di retaggio aristocratico dalle fidanzate.
La citazione è così ben inserita, nel contesto e in particolare in bocca a questo Draco, che ha dubbi e domande e ancora nessuna risposta, ma sa cosa non gli piace (o forse l’ha finalmente imparato? Non tutte le Guerre Magiche vengono per nuocere, in fondo), che sembra pensata apposta. Lo adorata!
Luna è sempre magnifica, e la tua Luna in particolare – dà risposte a Draco che non sapeva né di volere né che esistessero e questo, ah, mi si è sciolto il cuore (e che giustamentemente non gli fa outing alla prima occasione, brava ragazza, ma insomma, Draco con chi pensavi di avere a che fare?).
Mi è piaciuto molto anche il finale (Neville <3) e quest’amore familiare, e per questo salvifico, da festività Natalizia, che alleggia nell’aria in tutta la fic, ma in particolare in chiusura.
Voglio immaginarmelo ancora per un po’ così, Draco, stranito dal farsi coinvolgere dalle chiacchiere di Luna&Neville, ad una festa a cui si sentiva invitato per sbaglio <3
Insomma, complimenti ancora una volta!
Alla prossima :)
Delì. |