Recensioni per
Scrivi sui Pokémon, dicevano... sarà divertente, dicevano...
di _aivy_demi_

Questa storia ha ottenuto 88 recensioni.
Positive : 88
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/02/24, ore 17:34
Cap. 5:

Eccomi qui! Un capitolo davvero sensazionale, non mi aspettavo davvero una conclusione del genere. Ma in generale, non mi aspettavo proprio i temi di tutte le one-shot lette fino ad ora, sebbene quello protagonista di quest’ultimo racconto sia stato particolarmente scioccante, un vero e proprio esercizio di metanarrativa, che mai avrei pensato di contemplare in una storia riguardante i Pokemon.
Protagonista è questa volta un personaggio tutt’altro che positivo, sebbene tristemente reale nell’ambito del nostro mondo: un disegnatore di Pokemon. E come molti ormai sanno, i disegnatori di qualsiasi tipo – specie quelli giapponesi – non se la passano affatto bene a causa di numerosi fattori, in primis i compensi piuttosto magri e le scadenze spesso fin troppo pressanti.
Quando poi finisci in una situazione di crisi creativa, ecco che pure quei pochi barlumi della propria sanità mentale cominciano a degradarsi, sprofondando in una voragine di miseria e rassegnazione. E se ciò non viene curato, non è solo il diretto interessato a subirne le conseguenze… ma anche coloro che lo circondano.
Nel finale della storia, è la moglie a pagare il conto, diventando solo un trampolino di lancio per la creatività di un uomo che ormai ha perso i suoi ancoraggi alla realtà. E purtroppo, mi sa proprio che quando finalmente si sveglierà da questo sogno ad occhi aperti, sarà ormai troppo tardi.
Spero davvero che riprenderai questa raccolta, magari inserendo personaggi come Mewtwo (andiamo, lui e l’angst ci vanno a nozze).

Recensore Master
27/01/24, ore 18:09
Cap. 4:

Ciao, cara!
Volevo assolutamente concludere il mio viaggio con questa raccolta di storie Pokemon, e così eccomi qui. Un capitolo sicuramente più breve rispetto ai precedenti, ma carico di significato. Del resto, uno dei pregi della tua prosa è proprio la capacità di esprimere tanto senza dover per forza prolungarsi in testi prolessi, regalando forti emozioni e una visione completa degli eventi in poche righe.
In questo caso, reduce della visione del film “La società della nave”, il capitolo mi ha colpito come un pugno allo stomaco. In questo mondo gelido e apparentemente senza via d’uscita, il pensiero di un allenatore alla disperata ricerca del proprio Pokemon – specie se si tratta di un Pikachu – non potrebbe essere più straziante, soprattutto con la prospettiva di un esito tutt’altro che piacevole. Dopotutto, qui non si tratta del cartone pg della serie, ma di una raccolta di one shots che, come già dimostrato in precedenza, non si fa problemi ad addentrarsi nei meandri più oscuri di questo mondo apparentemente idilliaco, ma comunque pieno di pericoli.
Mi viene in mente uno degli episodi che da bambino mi avevano colpito di più, ovvero il naufragio di una nave in cui si trovavano Ash e compagnia, una storia claustrofobica in cui era proprio la Natura il più grande nemico alla sopravvivenza dei personaggi, e che in questo capitolo torna a colpire con brutale prepotenza.
La cosa peggiore, è che il finale non chiude di per sé la vicenda, bensì lascia il dubbio se questa volta la storia di Red otterrà un lieto fine. Forse Pikachu è morto? Chi lo sa. Una parte di me, spera che ci darai una risposta con i prossimi capitoli…

Recensore Veterano
14/10/23, ore 21:32
Cap. 5:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio del Giardino e lasciami dire che quando ho aperto questa raccolta e mi sono accorta di essere arrivata a quello che per ora è l’ultimo capitolo sono rimasta veramente dispiaciuta perchè ho amato questa raccolta.
Ogni singola storia è rimasta ben impressa nella mia mente e il pensiero di essere arrivata all’ultimo capitolo mi rattrista molto, anche se questo mi darà la possibilità di scoprire anche altre tue opere che, ne sono certa, saranno altrettanto belle (e forse mi faranno piangere di meno 😂)
Finita la premessa eccomi qui a recensire anche questo capitolo!
E che capitolo!
Bellissima l’idea di ambientare questo ultimo capitolo non nel mondo dei Pokemon, ma in quello di un loro disegnatore, un mondo composto da notti insonni, fogli accartocciati e speranze che molti altri potrebbero definire illusioni. Ma soprattutto, una realtà che per lui si traduce in una spirale che lo allontana sempre di più dalla realtà, in questo caso rappresentata dalla moglie, per farlo perdere in un mondo di inchiostro e di aspettative mai realizzate. Mi è sinceramente dispiaciuto per la moglie mentre leggevo questo capitolo, ho percepito tutta la sua preoccupazione e in un certo senso accettazione, la sua consapevolezza che il marito è dedito al lavoro e la sua volontà di aiutarlo nonostante tutto.
Quello che di sicuro non mi aspettavo era il finale.
Un colpo di scena che mi ha lasciata letteralmente senza parole, ma un’altra scena che sei riuscita a descrivere magistralmente, non dal punto di vista di un narratore esterno ma attraverso i pensieri e le azioni del protagonista stesso, una scelta narrativa che ho particolarmente apprezzato perché permette ancora di più di comprendere la spirale senza fine in cui Ken è caduto, o meglio, a cui lui sembra aver posto fine con la scelta più tragica e disumana.
Le ultime righe, quelle in cui le idee ricominciano a tornare, mi hanno messo i brividi e come ti dicevo, mi hanno lasciata così senza parole che ammetto di faticare a descrivere le emozioni provate nel leggerle in questa recensione.
Quindi concludo dicendo complimenti, non solo per questo capitolo ma anche per tutti i precedenti. Il tuo stile di scrittura continua a piacermi tantissimo ed essere tra i miei preferiti.
Non vedo l’ora di leggere altri tuoi scritti!
Alla prossima!

Recensore Veterano
01/10/23, ore 21:58
Cap. 4:

Sono pronta. Prontissima. Più che pronta.
Questo è stato il mio esercizio mentale prima di leggere questo nuovo capitolo. Perché volevo essere pronta ad affrontare tutti i sentimenti che mi avrebbe trasmesso il capitolo, e se assomigliante a quelli precedenti, tutta la tristezza e l’angoscia che sai magistralmente evocare nel cuore dei lettori.
Ecco, forse dovevo prepararmi dicendo: sono pronta a piangere.
Già il fatto che si parla di un Pikachu scomparso mi fa trattenere il fiato, facendomi immaginare ogni scenario, ognuno più tragico del precedente, a tal proposito in questo inizio mi è particolarmente piaciuta la descrizione iniziale, che mi ha immediatamente immersa nella scena e fatto percepire il freddo pungente della vetta del Monte Argento.
Complimenti anche per la frase sulle speranze di sopravvivenza e le lacrime perse durante il cammino, che ha un qualcosa di poetico e straziante.

È difficile esprimere le emozioni che ho provato leggendo anche questo capitolo, un capitolo che si discosta dai precedenti per la sua brevità, e devo dire che essa ha contribuito in larga parte a farmi sentire la tristezza che volevi esprimere… ora cerco di spiegarmi meglio. Già le tue parole sono state capaci di farmi percepire l’angoscia di Red, ma quello che più mi ha fatta rimanere con il fiato sospeso é stato il rendermi conto che la storia era già finita, e che la tragedia si era per questo già consumata. Non vi era nessuna speranza di ritrovare il Pokemon scomparso, di poter almeno pensare di salvarlo.
E quasi me lo immagino, Red, disperso anche lui sulla vetta del monte, condannato alla ricerca eterna del suo Pikachu…

Complimenti davvero e alla prossima!

Recensore Veterano
24/09/23, ore 20:03
Cap. 3:

Questa volta giuro che ero pronta all’angst. Ho aperto la storia ricordando a me stessa che ero destinata a soffrire, sensazione confermata quando ho aperto il capitolo e ho visto l’immagine ad esso dedicata, ma ho poi scoperto che nonostante fossi convinta di essere pronta mentalmente, ero nel torto e già a metà storia ho sentito una vera e propria angoscia farsi largo nel mio cuore. Non sapevo dell’esistenza di questa specie, e questo forse mi ha portato persino ad apprezzare ancora di più la storia in quanto avevo il sospetto che la morte dell’uomo fosse collegata ai pokemon ma la conferma successiva mi ha lasciata ancora più angosciata e piena di tristezza per madre e figlio, che non hanno alcuna intenzione di compiere del male ma la loro maledizione li segue come un’ombra.
Ho avuto seriamente paura per la loro sopravvivenza, che l’ignoranza umana li uccidesse, senza fermarsi un attimo a cercare di comprendere questi esseri incompresi e le loro vere intenzioni…
Particolarmente apprezzato in questo capitolo il contrasto iniziale tra le parole pronunciate ad alta voce dalla madre e i suoi veri pensieri, sono proprio questi dettagli ad aver reso il tutto ancora più straziante ed emozionante.
In conclusione complimenti per questo capitolo che mi ha colpita veramente molto, sia per la scrittura che per i contenuti, e non vedo l’ora di leggere il prossimo!
Un abbraccio!

Recensore Veterano
17/09/23, ore 20:43

Ed eccomi qui di nuovo, questa volta per lo scambio, ma con lo stesso entusiasmo di poter leggere nuove storie legate ai Pokémon (con la speranza che questo capitolo non distrugga il mio cuore come il precedente!)

Anche questa volta il capitolo si apre con un tuffo di nostalgia, in questo caso rappresentato dalla schermata del gioco e della sua città: Lavandonia, dove ho trascorso parecchie ore da piccola e dove, se non ricordo male, sono tuttora bloccata nella versione per Nintendo Switch xD
Questo capitolo è completamente immerso nel mistero, cosa succede la notte a Lavandonia e perché il giovane Ken non può uscire di notte? La domanda si è ripetuta più volte nella mia testa durante la lettura e se all’inizio mi ponevo questo quesito con curiosità, man mano che proseguivo nella lettura sentivo una vera e propria inquietudine farsi largo, immaginando le cose più terribili mentre cercavo di ricordarmi se fosse un’informazione fornita dal videogioco. E infine ecco arrivare il momento tanto temuto dalla nonna (e dalla sottoscritta), Ken esce di casa e la scena finale è un insieme di emozioni, dolore per la nonna che sfinita, vede il proprio nipote soccombere al suo destino, altra inquietudine per l’immagine di questi tre bambini, ormai Fantasmi della Torre, e tristezza per questo finale così amaro.
E sì, alla fine sei riuscita a distruggere il mio povero cuore anche in questo capitolo!
Tutte queste emozioni provate durante la lettura sono state rese possibili dal tuo stile di scrittura, di un livello molto alto e capace di suggestionare il lettore!
Complimenti e alla prossima!

Recensore Veterano
16/09/23, ore 15:07

Ciao! I pokémon sono stati il cartone dell’infanzia di mia sorella e, di conseguenza, anche il mio. Ricordo ancora che quando ero piccola, aspettavo con impazienza che lei uscisse di casa per rubarle il gameboy color e poter giocare con ‘Pokémon’ di nascosto… che dire, le prime marachelle non si dimenticano mai xD la mia infanzia quindi è costellata da ricordi legati a questo fandom e appena ho visto nel tuo profilo che avevi scritto una storia proprio su di loro, è stato impossibile per me resistere e dovevo per forza leggere proprio questa per la catena di scambio del “Giardino di Efp”.
E quindi eccomi qui, a fare un tuffo nella mia infanzia grazie a te e alle tue parole.
Ho fatto un piccolo errore: non ho letto il titolo del capitolo ed ingenuamente ho iniziato a leggere senza sapere cosa mi aspettava… e sì, l’angst mi attendeva dietro l’angolo, o meglio, nella seconda parte. Grazie al tuo stile di scrittura sei stata capace di trasmettermi tutto il dolore dei personaggi, la parte finale l’ho dovuta leggere velocemente, talmente mi sono ritrovata coinvolta nel racconto, nella stessa speranza di Jessie che James avesse frainteso, che la morte di sua madre fosse solo un grave equivoco, nulla di più. E ho percepito anche il distruggersi di questa stessa speranza proprio come provato da Jessie ed espresso in quelle ultime parole, così sapientemente utilizzate da te per colpire il lettore e farlo appunto rimanere senza parole e con la tristezza nel cuore proprio come succede alla protagonista.
Ho amato tutto di questo capitolo, la scrittura, le parole usate, il contrapporsi dei tre punti di vista e il loro intreccio, la scoperta di una parte della storia in ognuno di essi, e i caratteri dei protagonisti, che potranno anche appartenere alla parte del crimine, ma nonostante questo il loro affetto e sostegno reciproco è indissolubile.
In conclusione è stato un capitolo che mi ha colpita molto, e mi ha lasciato il desiderio di leggere le altre parti!
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
07/09/23, ore 11:54
Cap. 5:

Ciao! Oh santo cielo questo era davvero inaspettato! Geniale il fatto che abbia pensato a una soluzione meta creativa e abbia deciso di raccontare non più sui pokemon stessi ma sul loro creatore e già qui kudos! Ma oltretutto di farcelo vedere in un momento molto drammatico della sua vita, in piena crisi creativa (un qualcosa che tutti noi possiamo capire molto bene): quella voglia, anzi bisogno di creare qualcosa di nuovo e nello steso tempo l'insoddisfazione che fa rigettare mano mano tutti i progetti, qualcosa che può portare alla depressione, alla monomania e anche a gesti inconsulti. E infatti, l'altro colpo di scena finale in cui a rimetterci è proprio la povera moglie che tanto si preoccupava del marito e che invece ha dovuto soccombere affinché il suo genio (o demone) creativo potesse riemergere. Veramente ben fatto, ma non mi aspettavo niente di diverso da te, sei sempre una garanzia!

Recensore Master
29/08/23, ore 10:48
Cap. 4:

Buongiorno cara! I feels che sai regalarmi ogni volta, veramente solo tu! Questa piccola fic è davvero potente nella sua angoscia e sei stata capace di farmi provare sia il freddo intenso e nauseante (sai che è la prima volta che leggo questo aggettivo insieme a freddo? Molto interessante come scelta, mi è piaciuta) della montagna sia la disperazione di Red per il suo Pikachu perduto...non dico morto perchè dai noooo! T__T Come al solito sei bravissima nel descrivere i sentimenti più angosciosi e tristi...bravissima!

Recensore Master
22/08/23, ore 19:14
Cap. 3:

Conoscevo la storia di Mimikyu anche se non gioco a Pokemon (don't ask) e mi ha sempre fatto una tenerezza incredibile anche nella sua creepiness. Qui tu hai come al solito saputo dar voce a questo piccolo pokemon problematico, ribaltando la visione della os precedente. Questa volta il cucciolo è un pokemon e naturale sia curioso e si senta solo, ma la mamma conosce bene la loro natura e anche la cattiveria degli umani che invece di cercare di comprendere danno subito loro la caccia. Ma anche chi ha cercato di studiarli è morto in maniera terribile e quindi solo attraverso il travestimento e il mascheramento in ciò che non sono (e tristemente non saranno mai) è per loro possibile interagire. E niente le feels hanno colpito duro anche stavolta, grazie!

Recensore Veterano
13/08/23, ore 11:14
Cap. 5:

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero del giardino!

Mamma mia, questo Ken ha dei seri problemi! E ti parla una che ha creato un personaggio psicopatico che, se fosse stato umano si sarebbe probabilmente comportato allo stesso modo di questo tuo personaggio: uccidere e dare la colpa ad altro o altri. Caspita, addirittura è talmente ossessionato dal suo lavoro da portarlo ad ammalarsi ( più che fisicamente, proprio mentalmente! Andiamo... come si fa addirittura ad uccidere una persona, perchè secondo lui lo stressava? ). Purtroppo, ciò che hai descritto rappresenta la realtà di molte persone che, per un motivo o per un altro possono arrivare a perdere totalmente la ragione, uccidendo senza una vera giustificazione ed imputando la colpa a qualcosa o qualcun altro. 

Hai descritto il tutto in modo egregio, seguirò senza dubbio anche gli altri tuoi lavori e spero davvero di ritrovarci nel nuovo scambio! Scusa la recensione corta, ma purtroppo oggi non sono molto in forma: recupererò senza dubbio nella nuova storia che inizierò. Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Master
12/08/23, ore 18:46
Cap. 3:

Eccomi qui!
Devo dirlo, speravo che in questa storia avresti toccato una delle specie di Pokemon più misteriose e sventurate mai create: i Mimikyu, che più di qualsiasi altra creatura di questo mondo hanno sempre suscitato la mia compassione.
In quanto biologo, sono consapevole più di molti altri quanto alcuni esseri viventi siano ingiustamente trattati con paura e disprezzo semplicemente a causa del loro aspetto o di una reputazione mal guadagnata a causa di pochi esemplari. Mi vengono in mente soprattutto gli squali, che per colpa di alcuni attacchi ora vengono considerati dei mangiatori di uomini, ma anche ragni e serpenti, e tanti altri animali che per una ragione o per un altro sono considerati indegni di vivere su questa terra, solo perché non rispettano gli standard della specie più distruttiva al mondo: l’uomo, che nella sua arroganza e paranoia cerca sempre di manipolare e controllare la natura affinchè rispetto un disegno fasullo, barocco e dipinto su convinzioni soggettive.
I Mimikyu non sono niente di diverso da tante altre creature incomprese, maledette a causa della loro natura e costrette ad una vita di fuga e solitudine.
In questa breve storia ho sentito tutta la tristezza e l’angoscia del cucciolo mentre cercava di trovare un senso alla propria condizione, ma anche della madre che tentava di rassicurarlo, senza successo. In cuor mio, spero che troveranno un luogo adatto a loro.

Recensore Master
11/08/23, ore 22:13
Cap. 5:

Lasciami dire che ogni tuo capitolo è un po' un trauma (nel senso positivo del termine!), soprattutto questo.
Cioè, geniale ambientare la storia non dentro l'universo dei Pokemon ma direttamente fuori, all'esterno, nel mondo reale, prendendo come protagonista un disegnatore obliterato dallo stress, in piena crisi ispirativa, che arriva addirittura a commettere un atto efferato sulla moglie che non ama più da tempo e che considerata, a torto o ragione, la principale responsabile del suo blocco.
Con poche pennellate brevi ma decise hai reso perfettamente il suo stato, il suo impazzire sempre di più, il suo cadere nel baratro... però mi sarei aspettata di tutto, proprio di tutto, tranne che il finale di questa one shot culminasse in un vero e proprio omicidio. Sconvolgente, davvero!
Tra l'altro, molto attinente alla realtà, purtroppo, perché più o meno tutti siamo consapevoli delle condizioni (disastrose) cui questi disegnatori sono costantemente assoggettati per rispettare i tempi di attesa di un marchio famosissimo come i Mostriciattoli Tascabili. In effetti, da questo punto di vista, l'epilogo avrebbe anche potuto essere intuibile, ma mi ha comunque sinceramente stupita.
Ottima opera anche questa, brava, mi è piaciuta davvero un sacco e non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di tuo! Alla prossima! :)

Recensore Junior
10/08/23, ore 20:02

Ciao! Io con i Pokémon ci sono cresciuta e ci ho avuto a che fare per molto tempo nel corso degli anni a venire.
Quando guardavo l'anime adoravo la comicità e la leggerezza che il trio del Team Rocket portava nonostante le dinamiche un po' simili tra loro, ero anche una che cercava assiduamente fanart, doujinshi o storie alternative di Jessie e James perché ero sono leggermente" fissata una grande sostenitrice della coppia!
Questo per spiegarti la mia scelta finale perché nonostante non sia più una bimba, la curiosità rimane sempre tanta in me.
Ma parlando più approfonditamente della storia...
Devo dire che una delle prime cose che mi è saltata all'occhio è stata lo stile di scrittura, molto attento a trattare bene l'argomento in toto, la caratterizzazione dei personaggi e lo sviluppo... è molto pulito, lineare e cerca di esprimere chiarezza paragrafo dopo paragrafo, senza essere frettoloso e troppo esplicito fin da subito, cosa che denota attenzione.
I dialoghi sono plausibili e molto scenici, portano a immaginare il momento in maniera molto visiva e percettibile come se si stesse guardando il tutto in tempo reale e i botta a risposta tra James e Meowth mi hanno colpito molto, soprattutto per la tensione e la drammaticità incombente, senza togliere loro quell'empatia che li rende ciò che sono, nel profondo della loro amicizia: quell'abbraccio non ricambiato da James penso che riassuma tutto quanto e faccia avvertire che c'è qualcosa che non va e il grosso fardello che sta portando con sé.
Onestamente parlando è impossibile non immedesimarsi nel modo di porsi di Jessie, nelle sue strategie di comportamento, nella forza che la muove e il suo (quasi) ottimismo cieco, la sua curiosità e la sua femminilità mai algida o inarrivabile, modi di essere vicinissimi a quello che effettivamente è lei nella storia principale e questo da donna a donna è stato bello da vivere leggendo!
Per questo fa male il doppio vederla scoprire cosa è successo alla madre e vederla reagire in modo così fragile e violento senza più riserva alcuna è stato un colpaccio al cuore per me per lo strazio crudo... e nonostante il calore affettuoso di James e di un ignaro Meowth non possono cambiare le cose in quel momento, colpisce quanto la squadra si unisca nel momento senza pensieri due volte, come solo chi conosce veramente farebbe per i propri cari.
Ho A DO RA TO lo stile, la scelta appassionata ma al contempo meticolosa delle parole, il crescendo dell'angst che pervade l'idea e non risulta mai invasivo perché è di base molto curato e si prende i suoi tempi per esprimersi nel suo totale, come ho accennato in precedenza.
Quello che sto cercando di dire è che per me questa storia è diversa ma ottima perché spoglia ogni aspetto personale e professionale del trio, va oltre guardando a cosa c'è di più profondo e verso la fine fa intendere come tutti e tre dovranno avere a che fare con qualcosa di nuovo che forse li unirà ancora di più nel loro quotidiano.
Creare immedesimazione e tutte le fasi della sorpresa e del dolore non è facile, ma la delicatezza e l'onestà che pervadono ogni paragrafo della one-shot sono innegabili e hanno fatto la differenza nel lasciare qualcosa di unico a lettura finale.
Spero di aver occasione di leggerne altre in futuro visto che apprezzo i Pokémon, ma per il momento i miei più grandi complimenti per questa storia! ❤

Recensore Master
06/08/23, ore 13:33

Eccomi qui!
Che dire? Nonostante questo capitolo abbia coinvolto i Pokemon solo a livello di background nell’ambito della storia, devo dire che mi è piaciuto molto semplicemente per il fatto che, preso in modo autonomo, rappresenta anche un ottimo esempio di shot story dalle tinte deliziosamente horror che non ha alcun bisogno di sangue o immagini grottesche per suscitare paura o sgomento.
A volte, basta solo l’inquietudine suscitata da un mistero, l’anticipazione che qualcosa di completamente inaspettato potrebbe distruggere una situazione apparentemente idilliaca nel corso di una notte, e questi sono esattamente gli elementi che hanno permesso a questo capitolo di uscirne vincente, regalandomi un finale scioccante accompagnato da un preludio che, con il passare della lettura, diventava sempre più ansiogeno.
Per certi versi mi ha ricordato un po’ la serie From – consigliata – in cui, durante la sera, tutti gli abitanti di una cittadina sono costretti a restare in casa e non parlare MAI con le creature apparentemente umane che vivono al di là della loro porta, in attesa di ghermirle. Il destino toccato al protagonista in questa situazione non è certo altrettanto drammatico, ma preso dal punto di vista di sua nonna non potrebbe essere peggiore, poiché lei si incolperà per sempre per non essere riuscita a proteggerlo. Un finale sì d’impatto, ma anche straziante, nella migliore tradizione del genere.
Good job.

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