Recensioni per
Tutto è corpo
di Kodama_

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/02/23, ore 16:15

Per quanto mi riguarda, potresti andare in pensione dalla haikyuu era e io sarei in costante stato di ringraziamento per il contributo indefinibile che hai dato al fandom XD. Il fatto che continui a ritornarci è solo una lode, un piacere (grazie mille, dunque <3). 
Venendo alla storia, io ormai sono nel tunnel e non scampo a questi due, alla bellezza che portano con sè. Delle Kenhina apprezzo qualsiasi variazione sul tema del "affrontiamo la sponsorizzazione", e ho trovato interessante la tua lettura possessiva (da ambo i lati).
Per quanto riguarda lo stile della fic, ho sentito tantissime vibes dell'amatissimo Ocean Vuong, soprattutto del romanzo. trovare l'equilibrio perfetto mentre si cresce e si scrive anche in modi diversi non è sicuramente facile, ma le esplorazioni di questo tipo sono molto ben accette. Attendo qualsiasi altra produzione haikyuu con la voglia di sempre (se poi sono kenhina, beh... ANCORA DI PIU-SALVATEMI). Un bacio <3

Recensore Master
24/01/23, ore 22:59

Eccomiiiii! 🧡💛
 
Finalmente riesco a sedermi al computer e mettere bene per iscritto tutto il mio amore per la fic e per ringraziarti come si deve. Poi, io ho scritto “per bene”, ma sappiamo tutti che finirò a delirare su di loro e ne verrà fuori una sconclusionatissima ode ai Kenhina e alla tua scrittura, ma è anche giusto così.
 
Ma andiamo con ordine.
Io AMO la seconda persona, secondo me è meravigliosa per le introspezioni e mi piace come sappia stabilire un legame tra lettore e personaggio in modo ancora più forte, perché letteralmente ti catapulta nella sua testa e nel suo cuore, in un dialogo a tu per tu, e riesca sempre a risultare più fluido e “intimo” di quanto la prima persona potrebbe mai fare. Quindi, ecco, stare dentro la testa di Kenma e farlo con una storia scritta con la mia persona narrante preferita è stato tipo un sogno. Anche perché la sai usare benissimo la seconda persona e quindi boh, ho amato il tutto mille volte ancora di più, perché mi hai proprio permesso di entrare dentro a ogni singolo dettaglio della loro relazione e dato il livello di ossessione che ho per questi due, non ho potuto fare altro che sciogliermi e amare tutto. Mi è piaciuto l’uso accorto che hai saputo fare delle ripetizioni, del rimarcare certi concetti, che hanno dato da un lato l’idea del discorso con la propria coscienza – ce lo vedi, Kenma che passa le ore a osservare Shouyou, a carezzargli i capelli, la pelle e intanto a chiedersi PERCHÉ, PERCHÉ lo ama così tanto, perché non può fare a meno di volere ogni singolo dettaglio di Shouyou, perché si sente così possessivo, così ossessionato da ogni cosa che quel ragazzo fa, e ci ragiona e cerca di scomporre questi sentimenti e capirci qualcosa e sezionarli per renderli comprensibili, ed elaborarli, È COSÌ da Kenma come cosa! – e dall’altra le ripetizioni, il tornare sugli stessi concetti rendono l’idea e la portata dell’ossessione maniacale di Kenma per Shouyou, la rendono vivida e fisica nel testo, non so se mi spiego.
Poi. Ho amato l’introduzione, quell’idea dell’afa umida e salata dell’estate che come una cappa preme su di loro: anche questa rende in modo “fisico” l’idea dei sentimenti di Kenma per Shouyou: l’attaccamento, la morbosità, il volergli sempre stare dentro, attorno, insieme, appiccicato anche quando erano lontani chilometri e non voleva (non poteva) permettere che lo dimenticasse. Anche tutto il dialogo sul mare riesce a ricreare la stessa idea, perché il mare è tantissime cose, ma qui lo vediamo dagli occhi di Kenma, un mare che è tante cose ma soprattutto fa paura, opprime con la sua vastità, spaventa, ed è forse anche quello che sente lui: la paura che realizzare di provare certe emozioni scatena, l’abbandonarsi alla vastità di cose che prova per Shouyou, e la loro profondità. La natura e l’ambientazione rispecchiano benissimo le sensazioni dei personaggi, ed è come se il loro legame, quello che caratterizza i due come coppia, prendesse forma davanti ai nostri occhi e anche ai loro, con il mondo che sbatte in faccia a Kenma quello che prova, quanto vorrebbe poter essere mare anche lui e ingoiarsi tutto Shouyou.
Poi. La luce. Allora io non sono stata molto bene all’idea che nel primo pezzo ci siano le stelle e pian piano il sole sorge, e per citarti “la luce che aumenta, gradualmente”, e Shouyou apre gli occhi. Rende proprio DOLOROSAMENTE l’idea di Shouyou che è luce pura. E poi il pezzo al mare, col tramonto, e Shouyou che per Kenma è accecante, e diventa la luce che illumina tutto per davvero. È tutto perfetto perché davvero io li associo un sacco alla luce, per come Kenma aiuta Shouyou a risplendere, per come Kenma risplenda quando sta con Shouyou, gioca con Shouyou, per come Shouyou faccia esattamente lo stesso. E poi il tramonto, eh eh eh, a chi vogliamo associarlo se non a Shouyou???!! Niente, la luce e il sole e la sabbia e le cose dorate sono proprio LORO ed ho amato come tu abbia inserito questi piccoli pezzetti dentro la storia.
Poi. Poi. Poi hai onestamente cercato di uccidermi perché, ehm, Kenma che si accuccia accanto a Shouyou come ha fatto Shouyou quella prima volta al muretto mentre Kenma giocava al Nintendo???!! Cioè tu hai piazzato lì così LA scena del loro primo incontro e io devo starmene qui seduta composta senza dare di matto perché, damn!!!, questa volta è stato Kenma ad abbassarsi e farsi piccolino per essere alto come Shouyou. Sto morendo.
Ma non quanto sono morta al loro dialogo, cioè tipo CORA?!? Loro che parlano del Brasile  e del perché della sponsorizzazione e Kenma che praticamente niente gli si dichiara così apertamente, mettendosi del tutto a nudo, tutte le sue motivazioni, anche quelle che ritiene meno sane e ossessive e morbose, e Shouyou che niente non è da meno e spara quel “anche io l’ho fatto perché tu non potessi mai dimenticarti di me e continuassi a pensarmi”. Ma cioè io come mi devo sentire davanti a un simile dialogo? Mi ha proprio rimessa a posto in punti che non sapevo avessero bisogno di essere rimessi a posto, tanto è stato bello quel momento. È stato proprio GWAAAAAAA Ma poi è perfettamente IC per entrambi.
No, ecco, l’IC. Il lavoro sulla caratterizzazione è stato perfetto: Kenma è lui da paura e gli hai scavato dentro in una maniera assurda. Tra l’altro, i complimenti sono da fare doppi perché Kenma per me è difficilissimo: l’ho sempre pensato proprio da esterna, perché è il tipico personaggio che per me è un niente fraintendere e rendere completamente diverso, prendendolo per un timidino o uno che se ne frega di quello che gli sta attorno, e l’ho trovato ancora più difficile scrivendone, ma qui scivola sulla pagina in un modo così fluido, e facile e naturale che sembra davvero di essere nel manga dentro la sua testa ogni volta che guarda Shouyou. Immagino quanto lavoro ci sia stato dietro quindi boh, sono ammirata per quello che ne è uscito e commossa di averlo potuto leggere.
Anche Shouyou perfetto – lui lo avevo già visto scritto da te, ed è sempre così visceralmente lui – però qui era visto dagli occhi di Kenma e quindi boh, io sono doppiamente innamorata del lavoro che hai fatto. Il ritratto di Shouyou è realistico, è il lui che conosciamo in ogni gesto e movimento, che sia raccogliere le conchiglie sulla sabbia, dormire addosso a Knema, ammettere schiettamente perché abbia accettato quella sponsorizzazione, tra le altre cose. Ma tutto questo lo fa avvolto da una luce speciale, che lo rende un mistero da scoprire, da un lato (perché il nostro rapporto è proprio così), e dall’altra lo rende qualcosa di conosciuto, qualcosa che si ama visceralmente in ogni minimo centimetro di pelle, perché Kenma lo ama così, tutto, al punto da volerselo mangiare pezzo per pezzo e farlo diventare parte di sé.
Ecco, a questo proposito anche la caratterizzazione del legame grida proprio LORO da ogni parola, ogni riflessione, ogni piccola ossessione, e soprattutto in ogni immagine. Ho amato l’idea di Shouyou come un semino piantato dentro Kenma che diventa una pianta che lo tiene insieme, gli si attorciglia attorno con rami, foglie, che mette radici nel suo cuore e non se ne potrà mai andare, che lo tiene insieme perché solo così hanno senso, e ho amato infinitamente l’idea che il leggero sfiorare la pelle di Shouyou avanti e indietro sia visto da Kenma come una metafora del loro legame, quell’andare avanti e indietro, ricorrersi sempre, doversi separare per quei due lunghi anni per poter poi essere uniti più di prima. Abbiamo parlato a lungo di quello che amiamo di questa coppia, e quanto ci sia di assurdo nel loro legame e come siano assurdi nel loro supportarsi e cercarsi così visceralmente, e tutto quanto detto io l’ho ritrovato qui e ho potuto solo amarlo.
 
Prima che ti addormenti a leggere, ti ringrazio ancora una volta: questa storia mi ha scaldato il cuore, e me li ha fatti amare se possibile ancora di più. Non sono briciole, sono LORO, in un’introspezione stupenda, e io ti ringrazio per averla scritta, è stato un regalo stupendo. Non dovevi assolutamente, davvero, quindi grazie di cuore per il tempo che mi hai dedicato e per le energie che ci hai messo (che scrivere ce ne mangia sempre tantissime). Hai scritto su di loro e io sono super commossa e molto grata.
 
Bene, ho sproloquiato abbastanza, spero si capisca qualcosa perché sto fusa in sti giorni e non so se so mettere due parole in fila, e poi ho probabilmente sproloquiato troppo tutta esaltata. Ma capisci: KENHINAAAA. 🧡💛
 
Grazie grazie grazie, ily moltisssimooo
Maqry